03.06.2013 Views

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

DIBaTTITo<br />

la logica maggioranza-minoranza, anch’essa piena di problemi al<br />

proprio interno, non funziona più come nel passato. Le nostre<br />

società sono diverse ed è quindi difficile comporre una maggioranza.<br />

Una composizione in termini di maggioranza-minoranza<br />

nelle nostre società è divenuta più problematica perché le nostre<br />

sono società molto più complesse, attraversate da differenziazioni<br />

di interessi, di modalità, di visioni etniche, di identità che rendono<br />

molto difficile la mediazione a livello <strong>della</strong> legislazione. Questo<br />

fa <strong>della</strong> legislazione uno strumento giuridico meno spendibile di<br />

quanto non lo fosse una volta, soprattutto sul piano sovranazionale<br />

e ancor più sul piano transnazionale. Quindi il deficit democratico,<br />

che certamente c’è, non va enfatizzato oltre una certa<br />

soglia; ad esempio, quello dell’Unione europea, a me sembra<br />

che possa essere accettato se guardato alla luce delle perdite e dei<br />

guadagni che ha prodotto. D’altra parte, sempre ragionando in<br />

questa logica conciliatoria, buonista, di mettere d’accordo punti<br />

di vista diversi, lo stesso tipo di ottica può essere adottato per altri<br />

guadagni e perdite che si verificano nel campo <strong>della</strong> giuridicità. Si<br />

dice: sì, abbiamo produzione di diritto, e vengo a un altro punto,<br />

quello <strong>della</strong> mancanza di coercizione, ma chi tutela queste norme?<br />

C’è una perdita vera di effettività? Direi, per certi aspetti, sì; per<br />

altri no. Riguardo alla intermediazione, è vero e non è vero, perché<br />

contemporaneamente gli individui oggi possono adire le Corti<br />

internazionali, transnazionali; gli studiosi di diritto internazionale<br />

si misurano sempre di più con questa dimensione dell’apporto anche<br />

individuale e questo non accadeva nel passato. C’erano muri<br />

statali che facevano completamente blocco rispetto a energie individuali,<br />

a lesioni di diritti che avvenivano all’interno degli Stati.<br />

C’è allora un mondo meno chiaro, meno ordinato, meno pulito<br />

e meno schematicamente descrivibile, però è altrettanto vero che<br />

se andiamo a fare un resoconto in termini di benefici e guadagni<br />

c’è qualcuno che perde e qualcuno che guadagna – e qui registro<br />

anche una critica che prima informalmente mi poneva Lombardi<br />

Vallauri, dicendo: tu descrivi il diritto dei vincenti e dei potenti . Il<br />

diritto è stato mai qualche cosa d’altro rispetto a questo anche nel<br />

passato? Il diritto statale è il diritto dei perdenti? Non lo è. Certo,<br />

151

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!