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Visentin-De Benedictis: Uno sarà sindaco - I fatti della domenica

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SETTIMANALE<br />

DI POLITICA<br />

E COSTUME<br />

Autorizzazione del tribunale di<br />

Siracusa n.2/2003<br />

diretto da Salvo Benanti<br />

I FATTI ONLINE: www.i<strong>fatti</strong><strong>della</strong><strong>domenica</strong>.it<br />

Telefono 0931412883. Email: i<strong>fatti</strong>sr@gmail.com - redazione@i<strong>fatti</strong>siracusa.it -<br />

Spedizione in<br />

abbonamento postale<br />

Pubblicità inferiore al 70 %<br />

€ 0,50<br />

FONDATO NEL 1988<br />

N° 20/2008<br />

Domenica 18 maggio 2008<br />

<strong>Visentin</strong>-<strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>: <strong>Uno</strong> <strong>sarà</strong> <strong>sindaco</strong><br />

I gettoni d‟oro<br />

e le 100 rose<br />

di Pippo Gianni<br />

PAGINA 5<br />

Roberto <strong>Visentin</strong> (foto a destra) e Roberto <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> (foto a<br />

sinistra) sono quasi sicuramente i due candidati alla carica di <strong>sindaco</strong><br />

<strong>della</strong> città per il quinquennio 2008/2013. Il primo (<strong>Visentin</strong>) è espresso<br />

dalla coalizione di centrodestra (PDL,UDC,MPA e varie liste)<br />

il secondo(<strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>) dalla coalizione di centrosinistra<br />

(PD,Sinistra e varie sigle). Dico in premessa,per sgombrare ogni equivoco,che<br />

sono due candidati dai Fatti molto apprezzati per loro<br />

attività amministrativa. <strong>Visentin</strong> è stato Assessore ai LL.PP e poi ad<br />

Ortigia nella Giunta Bufardeci ed è stato l'unico (con Paolo Reale) in<br />

otto anni che abbia combinato realmente qualcosa, come la urbanizzazione<br />

<strong>della</strong> Pizzuta e gli interventi su Ortigia. Niente a che vedere<br />

con il bla bla infinito ed inconcludente di Bufardeci. <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> è<br />

stato anche lui un buon assessore di Ortigia nella Giunta Fatuzzo<br />

(1994/1998), poi deputato regionale poi nel 2003 candidato alla carica<br />

di <strong>sindaco</strong> in contrapposizione a Bufardeci.<br />

Ma i tratti comuni ai due Roberto non finiscono qui: ambedue Ingegneri,<br />

cioè dei tecnici, ambedue appartenenti in politica alla categoria<br />

degli antipatici, scostanti, presuntuosi… Insomma nessun cedimento<br />

al vinciullismo-bufardecismo, tipo abbracci, pacche sulle<br />

spalle, pizzerie e famiglie al seguito. Un difetto? Non credo. Ho im-<br />

Manifesto che impatta<br />

(c.c.) A piazza Archimede, a ridosso del palazzo Pupillo, un manifestone<br />

dell’INDA reclamizza le Orestiadi al Teatro Greco. Come mai, chiediamo,<br />

nell’ambito <strong>della</strong> salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente si è consentito<br />

un simile manifesto talmente spropositato, senza alcuna proporzionalità<br />

logica, in una piazza che dovrebbe rappresentare il cuore del<br />

centro storico di Siracusa? Come mai, ci sono altri interessi dietro, quanto<br />

ha pagato l’INDA o è un servizio del tutto “ gratis et amore dei “ dei<br />

nuovi proprietari di quello che è stato un nobile palazzo siracusano?<br />

parato negli anni a diffidare sopratutto degli “amiconi” che poi tali<br />

non sono.<br />

Due candidature “valide”, come abbiamo sottolineato più volte. Nel<br />

2003 i Fatti si sono schierati con <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>, poi trombato dalla<br />

sua stessa coalizione, come scriviamo in altro articolo. E <strong>sarà</strong> la forza<br />

e la serietà delle due coalizioni a distinguere le due candidature. <strong>Visentin</strong><br />

può fare affidamento in una armata compatta, esaltata dalle<br />

recenti vittorie elettorali alle nazionali e regionali (ministro, assessori<br />

regionali, senatori, deputati regionali e nazionali, assessori e sindaci<br />

in quantità industriale, 5 o 6 liste di sostegno,etc), <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> in<br />

una coalizione che non soltanto è debole elettoralmente ma che è anche<br />

infida, predisposta al tradimento, alle imboscate, come imboscata<br />

fu quella del 2003 fatta dai suoi attuali sostenitori. E questo<br />

spiega perchè <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> ha sempre escluso la possibilità di ricandidarsi.<br />

Verrebbe da dire: vinca il migliore!. Noi seguiremo la loro<br />

campagna elettorale con grande interesse: il programma che presenteranno<br />

alla città, la lista degli assessori che hanno in mente, la loro<br />

opinione sui maggiori problemi cittadini che dovranno affrontare. Un<br />

confronto civile, misurato, chiaro, senza allusioni o offese personali,<br />

come è lecito attendersi da due amministratori seri. sb<br />

Sorbello, “il traditore”<br />

Salvo Sorbello, ex DC,<br />

CCD, MPA ed ex di tutto<br />

quello che è stato Raffaele<br />

Lombardo, lascia il condottiero<br />

proprio nel momento<br />

del suo maggiore<br />

trionfo. Follia, rabbia,<br />

stupidità...o che altro ?.<br />

L'ingresso nell'MPA di<br />

Pippo Gennuso, neo deputato<br />

regionale o di<br />

Franco Zappalà dal carattere<br />

turbolento? O,<br />

invece, più realisticamente,<br />

progetto intelligente<br />

che da anni ha portato<br />

l'ex portavoce di Lombardo<br />

a stringere una<br />

“forte” amicizia con Titti<br />

Bufardeci?<br />

PAGINA 2<br />

Inda: La tela dello scorpione<br />

PAGINE 6 e 8<br />

Berlusconi:<br />

“Fabio<br />

è molto bravo”<br />

PAGINA 7<br />

Comunale a +1075 Ognina a + 2179 Ponte mozzo +1158<br />

Teatro truffa: L’ennesima presa in giro per i siracusani.<br />

L’accesso alla località balneare è da omicidi, nel silenzio Un nuovo albergo, un solarium e un ponte chiuso a metà


E così il primo fedelissimo miles di Raffaele Lombardo a<br />

Siracusa ha cambiato casacca!.<br />

Salvo Sorbello, ex DC, CCD, MPA ed ex di tutto quello che<br />

è stato Raffaele Lombardo, lascia il condottiero proprio nel<br />

momento del suo maggiore trionfo (la Presidenza <strong>della</strong> Regione).<br />

Follia, rabbia, stupidità...o che altro ?. L'ingresso<br />

nell'MPA di Pippo Gennuso, neo deputato regionale o di<br />

Franco Zappalà dal carattere turbolento? O, invece, più realisticamente,<br />

progetto intelligente che da anni ha portato<br />

l'ex portavoce di Lombardo a stringere una “forte” amicizia<br />

con Titti Bufardeci? I maligni dicono che “galeotto” in questo<br />

caso non sia stato un libro, ma il PRG di Siracusa, le<br />

scelte urbanistiche, l'enorme potere contrattuale che queste<br />

scelte determinano in termini di consenso e di vantaggi. Sorbello,<br />

presidente <strong>della</strong> Commissione Urbanistica, in questo è<br />

stato l'alleato più fedele di Bufardeci, anzi il più utile perchè<br />

nessuno ha mai dubitato <strong>della</strong> sua lealtà personale verso<br />

Raffaele Lombardo. Nessuno ne ha dubitato tranne che<br />

Raffaele Lombardo che.....alla fine ha capito il motivo delle<br />

profonde spaccature che registrava l'MPA siracusano, le<br />

eterne lungaggini nell'ingresso in Giunta dell'MPA. Il buon<br />

Sorbello agiva nella piena intesa con Bufardeci.<br />

Alle nazionali e regionali la rottura si era già determinata.<br />

Sorbello diceva di votare Sorbello (Pippo). Diceva di votare<br />

l'MPA. In realtà l'intesa elettorale con Bufardeci era già<br />

da tempo una realtà per chi lo conosceva bene. E così è<br />

avvenuto alle amministrative. Prima un manifesto elettorale<br />

dove non era indicato il simbolo dell'MPA, poi le indiscrzioni<br />

sui giornali, poi la notizia del suo ingresso in lista<br />

nel PDL. Un percorso felpato da buon democristiano. Ma<br />

una cosa Sorbello ha sottovalutato: la memoria di elefante<br />

che ha Raffaele Lombardo e che lui conosce benissimo.<br />

2<br />

Domenica 18 maggio 2008<br />

Salvo Sorbello, “il traditore” del Mpa<br />

Diventa ufficiale la sua intesa con Titti<br />

Sos: La casta manipola i nostri cervelli<br />

“Ama il prossimo tuo come te stesso” …altro<br />

che uno dei sette Comandamenti divini …, è<br />

diventato il primo punto del manuale siracusano<br />

del potere in cui quel “te stesso” sta a identificare<br />

l‟unico ed esclusivo interesse, quello<br />

personale, quello dell‟IO! I manifesti elettorali<br />

hanno fatto già la loro apparizione sui muri,<br />

senza aspettare la regolare convocazione dei<br />

comizi elettorali, con i consiglieri comunali<br />

uscenti che hanno per primi occupato parapedonali<br />

e spazi pubblici di primaria visiblità,<br />

con faccie e faccioni che dimostrano chiaramente<br />

quanta prosopopea ci sia nelle facce e<br />

quanta superbia trapeli dai loro messaggi. Citare<br />

le frasi promozionali, significherebbe rendere<br />

un servizio gratuito a chi si autoimbroda,<br />

inventandosi frasi ad effetto, esclusivamente<br />

secondo il proprio volere: in ognuno di loro si<br />

nascondono esperti in marketing, giornalisti,<br />

disegnatori e tipografi! Ognuno si loda, oguno<br />

si dà appuntamento, ma ognuno non ha un<br />

discorso organico, non c‟è un filo conduttore,<br />

non ci sono concetti concreti, chiari, coraggiosi,<br />

innovativi. C‟è solo un assicurare il futuro<br />

a eventuali concessioni dei più potenti, dei<br />

padroni del vapore che siedono a Roma o a<br />

Palermo, ai quali bisogna andare a baciare le<br />

mani in segno di cieca obbedienza e graziosa<br />

magnanimità. I giornali e i giornalisti scrivono<br />

quello che più che aggrada loro: snobbano i<br />

piccoli, quelli senza protezione, prediligono i<br />

vecchi potenti anche se poi dietro le spalle, nei<br />

bar, nei salotti, nei crocicchi e per telefono<br />

dicono di loro peste e corna, sbeffeggiandoli,<br />

Non sono ipocrita ed amo la<br />

verità. Nutro profondo affetto<br />

per Stefania Prestigiacomo,<br />

dei cui successi sono<br />

felice. Da romantico mi auguro<br />

che una piccola parte<br />

del suo cuore batta sempre<br />

per Siracusa. Così spero che<br />

prevarrà l‟autorevolezza cosciente<br />

del suo ruolo istituzionale<br />

sull‟autoritarismo<br />

ignaro ed insopportabile che<br />

respiro nella sua intervista<br />

<strong>della</strong> scorsa settimana a I<br />

Fatti. Che contesto su alcuni<br />

punti salienti.<br />

Dice Prestigiacomo: Siracusa<br />

ha vissuto negli ultimi 10<br />

anni una straordinaria cres<br />

c i t a d o v u t a<br />

all’Amministrazione Bufardeci che ha avviato un nuovo modello<br />

di sviluppo: turismo, valorizzazione del patrimonio<br />

monumentale, etc.. A me pare che i primi fondi europei del<br />

Piano Urban li ha utilizzati la Giunta Fatuzzo, a cui si deve<br />

gran parte del restauro del centro storico di Siracusa. Bufardeci<br />

ha proseguito su questa strada con risultati inferiori. Anzi:<br />

la ristrutturazione (di Fatuzzo) dell‟Antico Mercato è stata<br />

vanificata dai superficiali e lacunosi controlli <strong>della</strong> Giunta<br />

Bufardeci sulla gestione dell‟impresa aggiudicataria<br />

dell‟appalto (Di Stefano). Con il risultato che l‟edificio è<br />

chiuso da diversi anni, condannato al degrado nonostante il<br />

bisogno di strutture al servizio del turismo.<br />

Nuovo modello di sviluppo: non esiste un piano dei trasporti<br />

(nonostante l’obbligo di legge inevaso dal ’92), mancano<br />

materialmente gli autobus se è vero com‟è vero che gran par-<br />

Il politico è come la<br />

donna frigida: per piacere<br />

deve fingere<br />

prendendoli in giro, sceneggiando le loro<br />

riunioni e i le loro scelte. Serve allora che i<br />

giornalisti tornino alla loro antica e sacra<br />

missione, l‟intransigenza, la parità, la completezza:<br />

da quando non leggiamo e vediamo<br />

quei contorni di una conferenza stampa, di<br />

una riunione politica, che si chiamavano una<br />

volta “contributi <strong>della</strong> democarazia”, come<br />

quando alzando la mano qualche spettatore<br />

o qualche giornalista chiedeva la parola e<br />

interveniva, assentendo o dissentendo da<br />

quel dato fatto o contestando quella idea?<br />

Anzi , oggi, si arride a chi interviene, questi<br />

verrà escluso, non <strong>sarà</strong> più invitato e spesso<br />

viene preso in giro anche dagli altri coinvitati,<br />

spesso dagli stessi colleghi, perché disturba<br />

il guidatore! Sventolare democrazia partecipata<br />

e poi agire secondo il manuale verticistico,<br />

a Siracusa è ormai un‟abitudine e<br />

una regola fissa che vuole i Vertici manipolare<br />

le coscienze per conseguire quegli obiettivi<br />

che si dovrebbero, invece, conseguire<br />

con la consultazione popolare delle Primarie,<br />

così come è stato promesso in più occasioni<br />

e come qualche volta si è fatto! Ma erano<br />

altri i tempi, quelli quando con Corrado<br />

Ventaglio organizzavamo la Comunicazione<br />

per le primarie di Romano Prodi, quando<br />

partecipare voleva dire anche osservare regole<br />

precise e uguali per tutti, senza concessioni<br />

e favoritismi, senza trattative di corridoio,<br />

senza dimenticare la lezione sturziana<br />

o degasperiana, quando credevamo che ancora<br />

bisognava esigere rispetto dei ruoli,<br />

buona creanza e soprattutto una dose di cultura<br />

e di educazione quanto meno sufficiente.<br />

Quando, appunto, c‟era maggior rispetto<br />

di memoria e osservanza di contenuti, non<br />

come oggi quando dire la verità significa<br />

essere irrispettosi, aggressivi, arroganti, come<br />

se si fossero invertiti i parametri di valutazione,<br />

sociale, civile, culturale e professionale.<br />

Oggi regna l‟ improvvisazione e il populismo,<br />

domina il rifiuto <strong>della</strong> libertà<br />

d‟espressione , condannandola, invece di<br />

apprezzarla, perché secondo i potenti di oggi<br />

ovvero” i nuovi mafiosi”, la trasparenza e il<br />

pluralismo che spesso contribuiscono a fare<br />

scoperchiare i bidoni <strong>della</strong> società dominante,<br />

rivelando il prodotto <strong>della</strong> corruzione e<br />

degli illeciti arricchimenti, non dovrebbero<br />

nemmeno essere invocati e spesso se ne<br />

chiede il silenzio! Come è noto, oggi, grazie<br />

alle rituali dichiarazioni on line dei redditi, si<br />

sono appresi alcuni lauti guadagni dichiarati<br />

sui quali si possono anche avanzare dubbi di<br />

legalità e pertinenza di obiettivi: perché la<br />

trasparenza serve anche a questo, a fare conoscere,<br />

cioè, il lecito e l‟illecito, il normale<br />

e l‟abusivo, il diritto e il privilegi. Meglio<br />

Autoritaria l’intervista <strong>della</strong> Prestigiacomo<br />

Se qualcuno ti lecca le scarpe,<br />

mettigli il piede addosso prima<br />

che cominci a morderti. Valéry<br />

te <strong>della</strong> popolazione (quella seriamente povera) subisce<br />

tempi d‟attesa fra una corsa e l‟altra di almeno 1 ora. Ad<br />

Ortigia, fulcro dei vantati sviluppi di Bufardeci, gli autobus<br />

urbani non arrivano più ed il malcapitato turista che approda<br />

alla Stazione FS (non più terminale del trasporto ferroviario<br />

nazionale) non è informato sul come arrivarci. La<br />

ZTL per Ortigia, iniziata decine di volte solo negli ultimi<br />

tre anni (con la parola d‟onore del Sindaco: pari allo zero.<br />

Ti fidi?), ancora provvisoria, con un solo parcheggio coperto<br />

(il Talete, questo si ripreso da Bufardeci) e con 4 bus<br />

navetta.<br />

Se la Ministro parla dell‟aumento dei posti letto grazie al<br />

modello Bufardeci, beh, resto sbalordito. A parte la carenza<br />

strutturale ed infrastrutturale appena accennata, i B&B che<br />

hanno goduto di finanziamenti e promozioni da Regione o<br />

Comune sono miserevoli e tutti gli hotel sono frutto del<br />

rischio degli imprenditori che, al contrario, hanno subito gli<br />

aumenti indiscriminati di questa Giunta dai debiti record,<br />

<strong>della</strong> fornitura di metano che dopo anni ancora manca ai<br />

due terzi di Ortigia, dall‟inconsistenza di un nucleo di Polizia<br />

municipale assolutamente insufficiente per numero<br />

d‟addetti e formazione, dall‟assenza di servizi<br />

d‟informazione al turista che corre il rischio d‟essere pure<br />

addentato dai cani visto che non esiste accalappiacani municipale.<br />

L’aumento dei posti letto quindi, tutto è fuorché<br />

frutto di una strategia.<br />

Perché se così fosse bisognerebbe capire come mai l‟ICI a<br />

ancora, sarebbe stato, se si fossero fatte le<br />

primarie, per ogni schieramento e non fare<br />

sottostare le scelte delle candidature alla solita<br />

e ormai vecchia spartizione dei tavoli<br />

regionali in base alle quote di potere e di disponibilità<br />

di arruolati. Come sempre,<br />

l‟accettazione di quelle scelte settarie, non<br />

gratificando, così, il vero e reale pluralismo,<br />

perché ancora una volta si preferisce puntare<br />

sui vincitori, anzichè immettere fresche e<br />

nuove risorse preferendo mostrare le proprie<br />

ganasce, ben collaudate e già avvezze ad<br />

agguantare i nuovi ospiti per sbranarli. Non<br />

mollano, in<strong>fatti</strong>, quelli che amano vivere<br />

capi : meglio sarebbe stato se i candidati fossero<br />

usciti da elezioni primarie e non dalla<br />

solita casta del potere siracusano. Senza offesa<br />

per nessuno! Se si vuole realmente tentare<br />

una nuova strada politico- amministrativa,<br />

onde realmente rinnovare Siracusa, bisogna<br />

dare un taglio netto al passato e puntare<br />

su nuovi uomini e programmi, coraggiosi<br />

e di rottura, con un futuro tutto da rifare, degno<br />

di un‟assoluta discontinuità , con<br />

l‟impegno di lavorare con una reale democrazia<br />

e partecipazione. Ecco perché si rafforzano<br />

i presupposti perchè nasca una lista<br />

civica a democrazia totale partecipata, siracusana,<br />

ispirata al ben noto adagio “Siracusa<br />

persa era, persa è, e persa resta”, per la definizione<br />

<strong>della</strong> quale è già in corso la sottoscrizione<br />

di firme per la presentazione alle prossime<br />

elezioni amministrative del 15 e 16<br />

Giugno 2008. Corrado<br />

Siracusa è al massimo dell‟aliquota consentita, l‟acqua altrettanto,<br />

con l‟aggravante che le fonti da cui proviene non<br />

sono pure e dal 2004 vengono autorizzate all‟emissione solo<br />

in via transitoria da uno speciale provvedimento regionale.<br />

Raccolta differenziata dei rifiuti: con prontezza ineguagliabile<br />

il Sindaco ha immediatamente adeguato le tariffe al decreto<br />

Ronchi mentre la raccolta è al 6,7%. Non male cara<br />

Ministro, se non fosse che la provincia siracusana ha il 45%<br />

<strong>della</strong> disoccupazione giovanile, è in coda a qualunque classifica<br />

di sviluppo nazionale (anziché leggere I Fatti, che ti possono<br />

infastidire, verifica sul Sole24Ore), è in testa a protesti<br />

e fallimenti. Mia cara Stefania non dare meriti a questo signore:<br />

rischi di vanificare perfino quel poco che hai fatto in<br />

passato.<br />

Penso alla cintura ferroviaria: Bufardeci ha tolto il ponte <strong>della</strong><br />

Madonnina, ma ha lasciato esattamente com‟era la cintura<br />

pur annunciandone a ripetizione imminenti restauri. Lo dico<br />

perché sappiamo tutti bene che è grazie a te che le Ferrovie<br />

hanno concesso alla città questa cintura al costo simbolico di<br />

1 euro e non al suo valore milionario. Bufardeci c’entra invece<br />

con i villaggi turistici all inclusive sulla costa. Un tutto<br />

compreso che non comprende niente per la città. Il Villaggio<br />

Arenella è stato regalato alla società titolare perché la formula<br />

del villaggio all inclusive ha negozi e ristoranti, animazione,<br />

farmacia ed ogni altro incasso al suo interno e nulla concede<br />

al territorio che lo ospita. L‟esatto contrario dell‟offerta<br />

turistica abituale dove il visitatore spende nei negozi, ristoranti,<br />

discoteche, farmacie <strong>della</strong> città. Il tuo amico (si fa per<br />

dire) Bufardeci è bravissimo a restaurare le strade principali<br />

ma lascia al degrado il resto <strong>della</strong> rete viaria. Prendi una bici<br />

e vedrai che mal di schiena. Inforca una moto e vedrai che<br />

scivolate, specie dopo la pioggia. Usa l‟energia elettrica e<br />

capirai quante volte manca. Quindi carissima Ministro di che<br />

parli?<br />

n.g.


Salvo Cavarra, consigliere comunale uscente,<br />

torna a candidarsi per palazzo Vermexio.<br />

Non lo fa senza portarsi appresso<br />

una dote, anzi rispetto ad altri consiglieri<br />

comunali uscenti può vantare un’attività<br />

degna di nota.<br />

Cinque anni al Comune. Con quali risultati?<br />

Direi che il mio dovere l‟ho fatto fino in<br />

fondo, e non solo partecipando ai lavori di<br />

commissione e di consiglio comunale…<br />

Ma anche?<br />

Anche portando alla soluzione problemi di<br />

una certa importanza.<br />

Per la verità ricordiamo di aver già pubblicato<br />

sul nostro giornale la sua proposta<br />

di modifica dell’articolo 42 del regolamento<br />

Sogeas, proposta che ha di fatto<br />

dato la possibilità ai cittadini di avere<br />

contatori personali, insomma una modifica<br />

che di fatto ha eliminato quelle autentiche<br />

guerre di condominio che sulle<br />

tariffe idriche sono state per anni<br />

3<br />

Domenica 18 maggio 2008<br />

<strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>, il <strong>sindaco</strong> del centrosinistra<br />

(tutti compatti all’inizio, ma l’inciucio c’è)<br />

Salvo Benanti<br />

Alla fine, dopo mille contorsioni, il PD ha<br />

scelto il candidato <strong>sindaco</strong>: <strong>sarà</strong> Roberto <strong>De</strong><br />

<strong>Benedictis</strong>. Come nel 2004. Soltanto che in<br />

questa occasione <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> avrebbe preferito<br />

che fosse altra persona: Carlo Trigilia,<br />

Salvo Adorno. Niente da fare. Per evitare<br />

la candidatura incombente di Francesco<br />

Pappalardo (e di altri), <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> è<br />

sceso in campo, anche questa volta, ma non<br />

entusiasta. Per evitare, si dice, nuovi sgraditi<br />

protagonismi dentro il PD.<br />

Si parla di un incoraggiamento di Foti, Piscitello,<br />

Marziano-Consiglio, le stesse persone<br />

che nel 2004 lo avevano trombato a favore<br />

di Titti Bufardeci.<br />

Eppure allora le condizioni erano molte diverse<br />

da oggi: il centrodestra a livello nazionale<br />

era in crisi (perderà le elezioni del<br />

2006), Bufardeci era bravissimo soltanto per<br />

la Prestigiacomo e per i suoi numerosi clienti,<br />

<strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> era un antagonista di tutto<br />

rispetto, sostenuto da molti ambienti cittadini<br />

che avevano votato a destra.<br />

Oggi non è più così. Il centrodestra ha stra-<br />

vinto alle nazionali ed alle regionali. L'opinione<br />

pubblica cittadina è tornata a spostarsi<br />

a destra massicciamente. Il centrodestra<br />

cittadino spolvera un Ministro, sottosegretari,<br />

assessori regionali e chi più ne ha ne<br />

metta. Il povero tapino (il centrosinistra)<br />

dovrebbe mordersi le palle per non avere<br />

Cavarra: Questa è la mia dote<br />

Salvo Cavarra, consigliere<br />

comunale<br />

colto a tempo l'opportunità che si offriva<br />

nel 2004 per battere Bufardeci e cambiare<br />

la storia. Non lo fece. Fu tutto un intreccio<br />

di vomitevoli traccheggi con Bufardeci. E<br />

nonostante tutto il favoloso Titti (per la<br />

Prestigiacomo) superò il primo turno per<br />

una manciata di voti (alcuni condomini che<br />

votarono Bufardeci al 100 per 100 – cose<br />

mai viste in una campagna elettorale).<br />

Bufardeci superò il 1° turno per pochi voti:<br />

se non vi fosse riuscito, per unanime giudizio,<br />

sarebbe stato travolto al 2 turno da <strong>De</strong><br />

<strong>Benedictis</strong>. Il centrosinistra è naturalmente<br />

consapevole delle difficoltà elettorali e che<br />

il centrodestra è oggi una macchina elettorale<br />

micidiale. Ma le rotture politiche –<br />

sperano - possono avvenire anche da questa<br />

parte (e non soltanto nel centrosinistra come<br />

avvenne nel 2004 con 2 candidati: Nello<br />

Lentini e <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>) al momento<br />

<strong>della</strong> scelta dei candidati ed in campagna<br />

elettorale.<br />

Si spaccherà il centrodestra almeno in campagna<br />

elettorale?<br />

Personalmente penso di no. E' più facile<br />

che si spacchi silenziosamente il centrosinistra.<br />

I campioni del traccheggio elettorale<br />

stanno tutti lì. Chissà che combineranno alle<br />

elezioni comunali come in quelle provinciali<br />

(povero anche Zappulla!). Una cosa è certa<br />

: diversamente del passato il centrodestra<br />

non ha pappe per i soliti noti. Chi spera che<br />

il centrodestra punterà ad una elezione (le<br />

comunali) per abbandonare la seconda (le<br />

elezioni provinciali) sbaglia. L'asse Marziano_Bufardeci<br />

non funziona più. Il delirio di<br />

onnipotenza del centrodestra provinciale non<br />

conosce limiti ed è giustificato. La politica<br />

del centrosinistra in questi anni è stata forsennata:<br />

ha cacciato dal suo schieramento<br />

praticamente tutta l'area ex democristiana e<br />

socialista; ha consentito il formarsi di un forte<br />

MPA ed UDC, ha arruolato <strong>della</strong> vecchia<br />

DC la parte meno utile elettoralmente, per<br />

non dire d'altro. Insomma votare centrosinistra<br />

al Comune <strong>sarà</strong> una grande fatica per<br />

tutti. Certamente la debolezza li porta oggi<br />

ad essere uniti (all'apparenza), non ci saranno<br />

2 candidature. Tutti compatti? Viene da<br />

ridere soltanto a sentire la parola (compatti),<br />

parlando del centrosinistra. Tutti compatti le<br />

prime due settimane, alla 3a le prime defezioni,<br />

alla quarta ed ultima, i gruppi organizzati<br />

si scateneranno per votare “altro”.<br />

Fai: “Roberto è una figura di prestigio...”<br />

La candidatura unitaria e convinta di tutto il PD di Roberto<br />

<strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> a Sindaco di Siracusa, per la “cornice” politico-simbolica<br />

entro cui questo orientamento è stato assunto,<br />

per le prime indicazioni “strategiche” attraverso cui condurre<br />

una competizione elettorale impegnativa e difficile, ma<br />

con gli esiti “tutti aperti”, per l’impegno diretto ed inequivocabile<br />

degli altri parlamentari ARS del PD: da Marziano<br />

a Bonomo, costituisce una decisione importante per la città.<br />

Il PD, nella consapevolezza del suo essere<br />

“parte” (“partito”, appunto), “parzialità” insieme ad altri,<br />

scende in campo in questa competizione elettorale offrendo<br />

alla città intera uno dei migliori amministratori che il Comune<br />

abbia avuto negli ultimi decenni, una figura di spicco<br />

per competenza, rigore, passione, dedizione: l’ing. Roberto<br />

<strong>De</strong>benedictis. Al quale ha chiesto un ulteriore sacrificio:<br />

quello di spendersi in una competizione impegnativa, a poco<br />

meno di un mese da una faticosa precedente elezione, che lo<br />

ha visto riconfermarsi come un riconosciuto e competente<br />

parlamentare all’ARS. Da una parte, spiace che la proposta<br />

di candidatura avanzata al prof. Carlo Trigilia non abbia<br />

potuto conoscere una sua “traduzione”. E proprio perchè<br />

adesso questa indicazione non è più in campo – per rispettabile<br />

decisione autonoma dell’interessato –, riteniamo di poterne<br />

parlare con maggiore imparzialità, offrendo al dibattito<br />

tutte le implicazioni di una proposta, purtroppo subito<br />

rientrata, e sulla quale l’opinione pubblica non ha potuto<br />

cogliere il “senso”. Con l’indicazione del prof. Carlo Trigilia<br />

– a primo acchito suscitatrice di qualche perplessità, visto<br />

il fatto che questa proposta scontava il “limite” di una<br />

fragile, non visibile “siracusanità” dell’autorevole studioso,<br />

o la debolezza del suo “non radicamento” (negli ultimi tempi,<br />

aspetto ancor più enfatizzato alla luce delle riflessioni<br />

che l’esito elettorale nazionale, con il successo <strong>della</strong> Lega o<br />

dell’MPA, ci consegna) – il gruppo dirigente del PD provava<br />

a lanciare alla città, alle sue forze imprenditoriali, professionali,<br />

sociali e culturali, un messaggio netto ed inequi-<br />

vocabile: mettere a disposizione per la città, il suo territorio<br />

– con notevoli ricadute per l’intera provincia – uno studioso<br />

di comprovata fama nazionale ed internazionale, le<br />

cui competenze sono state espresse nella messa a punto di<br />

carattere analitico-scientifico – libri, saggi, interventi,<br />

convegni specialistici, ecc… – con proposte di organizzazione<br />

dei sistemi produttivi nel territorio, di miglioramento<br />

-qualificazione dei tessuti urbani, nella configurazione<br />

“sistemica” dell’organizzazione di “reti” delle città e dei<br />

distretti industriali, nella costruzione di logiche di governo<br />

delle realtà meridionali, dopo la fine del ciclo<br />

dell’intervento dello Stato nel Sud e l’avvio dei piani di<br />

finanziamento legati al ruolo dell’Unione Europea. Per<br />

essere chiari: una proposta di governo di Siracusa<br />

dall’evidente respiro nazionale, ricca di competenze e opportunità.<br />

Una proposta di respiro “globale” per un governo<br />

“locale”, se ci è concesso il ricorso a questo connubio:<br />

il tentativo di far fuoriuscire Siracusa dal<br />

“provincialismo” patetico o dalla “fiera delle banalità”,<br />

visto che i punti più alti (sic!) del dibattito sul governo di<br />

Siracusa si attestano sulla valutazione da dare a qualche<br />

assessore, le cui competenze sono brillate per la messa in<br />

opera di una decina di “rotonde”; oppure sulla presa<br />

d’atto dello stato dissestato delle finanze del Comune,<br />

mentre due piccole “comunità-frazioni” – ingiustamente<br />

dimenticate da decenni dai vari Sindaci – hanno immolato<br />

il loro riscatto nell’idea <strong>della</strong> loro “autonomia”; oppure<br />

dalle chiacchiere inutili di un Consiglio comunale che si è<br />

dimenato per 4 anni se ridurre a 5 o 4 i Consigli di Quartiere,<br />

lasciando tutto come prima; oppure sul “che fare” di<br />

antichi “Capannoni” di imprecisata datazione e stile,<br />

“ritrovati” inutilizzati nella zona antistante il Parco Archeologico.<br />

Già! Tutto questo, mentre il nodo “epocale”<br />

irrisolto rimane quello di trovare la via maestra per la città,<br />

dopo la fine del “ciclo” di sviluppo assunto da Siracusa<br />

dagli anni ’50 del Novecento – il petrolchimico –, ed impe-<br />

dire i rischi del “declino”, costruendo una “regia strategica”<br />

per riqualificare l’intero tessuto produttivo – dal settore industriale,<br />

con il Piano di risanamento ambientale, alla promozione<br />

<strong>della</strong> filiera agricola ed enogastronomica di qualità e<br />

specializzata, ai Beni Culturali ai servizi territoriali, alla riqualificazione<br />

del tessuto urbano (sistemazione viaria, Piano<br />

regolatore, ecc..), alla ricomposizione tra “periferie” e centro<br />

urbano; alla qualificazione <strong>della</strong> spesa pubblica; al ruolo delle<br />

Facoltà universitarie e all’orizzonte produttivo-culturaleprofessionale<br />

che esse possono disegnare; alle infrastrutture<br />

di servizio, al servizio di igiene urbana, connessa ad una<br />

“seria” raccolta differenziata e tutela dell’ambiente; ad un<br />

“piano dei trasporti” in città che faciliti e qualifichi i collegamenti.<br />

“Ultimo e forse più decisivo”: come superare la mera<br />

declamazione <strong>della</strong> “centralità del turismo” per dare vita ad<br />

una “politica organica per il Turismo, i servizi turistici e la<br />

Cultura” che, senza inseguire una impossibile e patetica<br />

“riminizzazione” di Siracusa apra il campo a scelte chiare,<br />

visibili – infrastrutturali (destinazione di edifici di Ortigia alla<br />

cultura e al turismo, vie di accesso al mare e alle spiagge,<br />

legame tra costruendo Porto turistico, tessuto urbano e patrimonio<br />

edilizio pubblico-privato ) e di “eventi” di alto profilo,<br />

oltre al richiamo dell’INDA – che sappiano immettere la città<br />

in un circuito di attenzione nazionale.<br />

Sin qui, un programma possibile, che presuppone e richiede<br />

la formazione di un Consiglio comunale rinnovato e qualificato,<br />

una classe dirigente che si misuri col governo, facendo intravedere<br />

all’opinione pubblica – compresi quei settori che<br />

nelle elezioni regionali si sono lasciati incantare dalle sirene<br />

dell’autonomismo o dal populismo “localistico” – le opportunità<br />

e le capacità che il centro-sinistra può offrire alla città.<br />

La candidatura di <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>, come quella di Zappulla alla<br />

Provincia aprono questa opportunità. La partita è tutta aperta.<br />

Roberto Fai<br />

all’ordine del giorno. Oltre a questo cosa<br />

ha fatto?<br />

Di vasto interesse pubblico mi sembra la battaglia<br />

che ho portato avanti, ed ho vinto, per<br />

dotare <strong>della</strong> rete fognante la zona di Cuba a<br />

Fontane Bianche.<br />

E poi?<br />

Poi ho proposto un emendamento, approvato,<br />

che riguarda la dotazione di un defibrillatore<br />

per i vigili del fuoco. Potrei dire tante<br />

altre piccole cose, ma ritengo che contatori<br />

singoli <strong>della</strong> Sogeas, la rete fognante a Cuba<br />

e il defibrillatore ai vigili del fuoco siano già<br />

un buon biglietto da visita per i miei concittadini<br />

di cui torno a chiedere la fiducia.


Oggi parla Fai<br />

Oggi, sabato 17 maggio, alle 11, presso la<br />

sezione “La Torre” del Partito <strong>De</strong>mocratico<br />

in piazza S. Lucia si terrà la conferenza<br />

stampa organizzata da Roberto Fai sul tema :<br />

“Una proposta per la città”. Una proposta<br />

che verrà esplicitata con una lettera aperta<br />

alla ministra siracusana Stefania Prestigiacomo.<br />

Pernice salva<br />

Ancora una volta due giorni di pioggia hanno<br />

reso impraticabile via <strong>della</strong> Pernice, in<br />

contrada Isola. La strada, che incrocia traversa<br />

Carrozzieri, da anni è oggetto delle denunce<br />

dei residenti, che combattono con metri<br />

di acqua che si raccolgono anche con piccoli<br />

piovaschi, perché via <strong>della</strong> Pernice mette<br />

insieme l‟acqua piovana proveniente dalla<br />

stessa traversa Carrozzieri e da via Lido Sacramento.<br />

Come ha in<strong>fatti</strong> evidenziato il Ctu<br />

cui si è rivolto il tribunale di Siracusa prima<br />

di emettere la sentenza dello scorso 20 novembre<br />

2007, “via <strong>della</strong> Pernice, considerato<br />

che la quota stradale è inferiore di circa un<br />

metro rispetto alla traversa di viale Lido Sacramento,<br />

e di trenta centimetri rispetto a via<br />

Carrozzieri, in caso di pioggia raccoglie<br />

l‟acqua proveniente da entrambe le strade”.<br />

Ed è proprio qui l‟assurdo: la famiglia Bologna,<br />

di fronte all‟indifferenza<br />

dell‟Amministrazione comunale, contattata<br />

nello scorso 2007 affinché intervenisse per<br />

alleviare le condizioni <strong>della</strong> strada e dei suoi<br />

residenti, è stata costretta a rivolgersi a proprie<br />

spese alle vie giudiziarie e il tribunale,<br />

con la sentenza sopra citata, ha condannato il<br />

Comune all‟esecuzione dei lavori necessari<br />

per il ripristino delle condizioni minime di<br />

vivibilità. Nonostante ciò, ancora oggi, la<br />

famiglia Bologna e le altre residenti in via<br />

<strong>della</strong> Pernice, famiglie che restano completamente<br />

isolate in caso di temporali e con una<br />

strada inaccessibile e impraticabile in caso<br />

anche di gravi emergenze, rimangono in attesa<br />

che il Comune intervenga. Episodi come<br />

questi, che siamo costretti a denunciare e<br />

rispetto ai quali chiediamo l‟intervento immediato<br />

dell‟ufficio manutenzioni del Comune,<br />

non giovano al buon andamento<br />

dell‟Amministrazione e soprattutto ad un<br />

proficuo rapporto tra le istituzioni e la cittadinanza.<br />

Diecimila ingressi in due mesi: E‟<br />

questo il primo risultato, francamente<br />

un successo, <strong>della</strong> guida multimediale<br />

scaricabile dal sito ufficiale del<br />

comune di Siracusa. Ricordiamo che<br />

questa guida può essere scaricata gratuitamente<br />

e si può ascoltare sia in<br />

italiano che in inglese. Ne abbiamo<br />

parlato brevemente con l‟ideatore<br />

dell‟iniziativa, dottor Giovanni Conti.<br />

Intanto ci dica i numeri di marzo a<br />

aprile 2008<br />

A marzo abbiamo avuto 4.000 ingressi,<br />

ad aprile circa 6.000.<br />

Riceviamo e pubblichiamo:<br />

Opinioni<br />

e repliche<br />

Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci<br />

legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su<br />

quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente<br />

chiediamo che le repliche siano stringate, o comunque<br />

compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti.<br />

Enzo Assenza, già leader dell’Udeur, oggi<br />

nel Pdl sulle posizioni del ministro Stefania<br />

Prestigiacomo, nello stesso giorno si è incontrato<br />

col candidato <strong>sindaco</strong> del centro<br />

destra Roberto <strong>Visentin</strong> e col candidato <strong>sindaco</strong><br />

del centrosinistra, Roberto <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>.<br />

Niente di strano. <strong>Visentin</strong> è il suo<br />

candidato, magari <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> è solo un<br />

amico, e in ogni caso fermarsi a conversare<br />

non significa nulla, o quasi nulla. E poi<br />

“noblesse obblige” per un politico dello<br />

spessore di Enzo Assenza. Che peraltro non<br />

è nuovo a queste stranezze politiche. Quando<br />

era un leader del centrosinistra, tanto<br />

per dirne una, flirtava con Titti Bufardeci<br />

che era del polo opposto. “Vecchia amicizia<br />

di famiglia”, amava commentare, con un<br />

tocco di nonchalance il buon vecchio, estroso,<br />

singolare Assenza.<br />

Il terremoto elettorale dello scorso aprile sta già producendo effetti in Sicilia<br />

dove a giugno avranno luogo importanti elezioni amministrative. A Siracusa<br />

è già in corso uno scontro durissimo per la definizione delle candidature<br />

e si preannunciano possibili regolamenti di conti” nell‟ambito di<br />

entrambi gli schieramenti senza tener conto, ancora una volta, delle reali<br />

necessità dei cittadini siracusani. .Proprio per questo, a Siracusa, la lista<br />

civica nazionale “IO NON VOTO”, soggetto politico ormai diffusamente<br />

riconosciuto che ha travalicato gli originari confini del web, tenterà di rivoluzionare<br />

il quadro politico locale gravemente degenerato.. Ovviamente, si<br />

tratta di una scelta lontanissima da qualsiasi accordo o compromesso con le<br />

segreterie politiche locali e con i soliti pupi e pupari che, senza pudore,<br />

vorrebbero decidere chi debba guidare una delle più antiche e nobili città<br />

d‟Italia e del mondo : correnti, fazioni, bilancini, scambi. Ancora una volta,<br />

tutto il corredo <strong>della</strong> peggiore politica italiana tenta puntualmente di riprodursi<br />

a Siracusa. La lista “IO NON VOTO” parte da Siracusa dicendo NO<br />

a queste logiche da bancarella e dicendo SI a persone oneste che hanno il<br />

coraggio di mettersi concretamente a disposizione <strong>della</strong> collettività. ”IO<br />

4<br />

Domenica 18 maggio 2008<br />

Enzo Assenza incontra <strong>Visentin</strong><br />

e subito dopo Bob <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong><br />

Guida multimediale: 10.000 accessi in 2 mesi<br />

Quali sono state le pagine più viste?<br />

In ordine di visitatori Ortigia, il parco archeologico, la zona<br />

nord del capoluogo in particolare il castello Eurialo. Ancora<br />

la pagina intitolata “a spasso per la città”, la zona sud. In<br />

tutto sono state scaricate per un totale di 28 gica byte i file<br />

audio.<br />

Primato assoluto comunque per il centro storico?<br />

Certo, le mappe in pdf di Ortigia e parco archeologico sono<br />

state le più scaricate evidenziando quindi un interesse da<br />

parte del turista di essere ben informato prima di arrivare<br />

nella nostra città.<br />

Le nazionalità?<br />

Dai dati abbiamo notato notiamo che in Europa sono irlandesi,<br />

svizzeri, spagnoli, tedeschi e francesi le prime 5 na-<br />

zioni a cliccare il sito dell‟audio guida. Molti altri accessi<br />

sono venuti da Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda, Giappone,<br />

Israele…<br />

Siracusa è sempre sede appetibile quindi?<br />

Non lo diciamo noi, c‟è un dato importantissimo che riguarda<br />

la crescita in ambito mondiale del fascino di Siracusa, lo<br />

dice il trend del 20 % in più rispetto al mese precedente. Sono<br />

peraltro dati che tenderanno a crescere con una visibilità<br />

ancora maggiore <strong>della</strong> nostra città in ambito mondiale.<br />

Insomma, la guida multemidiale è promossa anche se si<br />

può sempre migliorare...<br />

Senz‟altro, anzi proprio per questo c‟è una sezione email per<br />

ricevere consigli che sono comunque ben accetti.<br />

Claudio Benanti<br />

“Adesso basta con la casta politica siracusana”<br />

NON VOTO” parteciperà alle elezioni con una propria lista e un proprio<br />

candidato a Sindaco, il 42enne Salvatore CARCO‟ persona nota in città per<br />

le sue svariate e convinte battaglie a tutela delle fasce più deboli <strong>della</strong> popolazione,<br />

dei consumatori, dei pensionati e degli anziani. Salvatore CARCO‟<br />

non è un telepredicatore superpagato, non ha potere mediatico, non ha amici<br />

eccellenti né ingenti capitali cui attingere se non la stima di migliaia di concittadini<br />

che lo invitano a scendere in campo per offrire un concreto riferimento<br />

da un lato, a tutti i cittadini delusi e disorientati che giudicheranno<br />

non più credibili le promesse e le proposte provenienti dagli attuali schieramenti<br />

politici e, dall‟altro, a tutti i movimenti, associazioni, comitati locali e<br />

liste civiche le cui istanze sono rimaste sempre inascoltate. ADESSO BA-<br />

STA CON LA CASTA SIRACUSANA! E‟ finito il momento dei mugugni.<br />

E‟giunto il momento di agire. TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI A<br />

PARTECIPARE A QUESTA ENTUSIASMANTE AVVENTURA ! E‟<br />

GIA‟ IN CORSO LA RACCOLTA DELLE FIRME..<br />

IL PRESIDENTE FONDATORE<br />

Carlo Gustavo GIULIANA<br />

Per chiarimenti o approfondimenti Salvatore CARCO’ (candidato <strong>sindaco</strong>)<br />

349 4248310


Dalle rose di Pippo Gianni<br />

ai supergettoni dei consiglieri<br />

Il signor Giovanni Benincasa ci ha inviato questa sintetica<br />

email: “Apprezzo il suo giornale e lo leggo settimanalmente<br />

(e quando non faccio in tempo c’è sempre il sito on line). Le<br />

posso chiedere un favore? Perché insieme alle cose che non<br />

vanno non cita anche qualche fatto positivo? Può essere che<br />

a Siracusa non funziona nulla?”<br />

Bene, anzi male. Caro signor Benincasa non abbiamo mai<br />

scritto – mai una sola volta – che a Siracusa non funziona<br />

nulla. Avremmo scritto un falso perché ci sono tante persone<br />

che fanno il loro dovere al 100 per 100 e ci sono tanti settori<br />

del terziario, <strong>della</strong> piccola impresa ed anche dell‟industria<br />

che continuano a tirare. Abbiamo scritto invece che abbiamo<br />

un gruppo dirigente, di maggioranza, ma anche di opposizione,<br />

che una città come la nostra non si merita, un gruppo dirigente<br />

poco competente, parolaio, che si fa beffe dei cittadini<br />

con una politica degli annunci stampa (teatro, aeroporto,<br />

nuovo ospedale etc) che non porta mai a niente di concreto.<br />

E confermiamo, parola per parola.<br />

Lei vuole che scriviamo qualcosa di buono? Pronti. Ci è piaciuta<br />

non poco l‟uscita di Pippo Gianni che subito dopo<br />

l‟elezione a ministro dell‟Ambiente ha inviato 100 rose rosse<br />

Una Fondazione per Piero<br />

Quattro e quattordici, questi i numeri del<br />

mese di maggio, di quando Piero Fillioley<br />

nacque e morì, sempre a Siracusa. Tre<br />

anni sono trascorsi dalla sua morte , avvenuta<br />

a Siracusa il 14 Maggio del 2005. Piero<br />

Fillioley era nato il 4 Maggio del 1919<br />

a Siracusa, nella casa del padre in Ortigia a<br />

“calata do Guvernaturi”.<br />

La sua lezione di siracusanità e la sua libertà<br />

di pensiero, sono semprevivi nei libri<br />

e negli articoli giornalistci che stanno diventando<br />

sempreppiù pezzi rari d‟archivio<br />

e insegnamento per tutti. Recentemente,<br />

una giovane siracusana, Manuela Tarantello,<br />

si è laureata in Conservazione dei<br />

Beni Culturali presso l‟Università di Catania,<br />

con una tesi su “Fillioley scrittore”, relatore il prof.Pino<br />

Di Silvestro. Sono annunciate, anche, diverse altre iniziative<br />

Si è concluso in questi giorni il progetto scuola-museo “Un mare da<br />

toccare”, percorso formativo di archeologia subacquea per le scuole<br />

con “itinerario tattile per ipovedenti” indirizzato alle scuole medie<br />

di primo e secondo grado. La mostra si è svolta nella sede di via Roma<br />

<strong>della</strong> Provincia regionale di Siracusa dove è stato allestito un<br />

“percorso tattile”, dedicato alla conoscenza dei beni culturali sommersi,<br />

aperto a tutti. L‟evento è stato elaborato, promosso e organizzato<br />

dalla Soprintendenza del Mare, Assessorato regionale ai beni<br />

culturali, in collaborazione con l‟Area Marina Protetta del Plemmirio,<br />

la Provincia regionale di Siracusa, il Museo Archeologico Regionale<br />

“P.Orsi”, la Soprintendenza di Siracusa e la Capitaneria di Porto<br />

di Siracusa. Lo svolgimento delle attività - progettate, dirette, coordinate<br />

dalla Soprintendenza del Mare - si è avvalso di figure professionali<br />

del mondo universitario e scolastico. La prima fase formativa<br />

si è svolta tra Siracusa e Palermo con lezioni frontali per gli insegnanti<br />

sui temi dei beni culturali sommersi. A seguire la fase conclusiva<br />

delle attività dedicata agli alunni attraverso laboratori didattici,<br />

realizzazione di un percorso tattile e di una tavola rotonda finale. Il<br />

percorso tattile è stato aperto sia agli ipovedenti che agli altri visitatori<br />

che lo hanno potuto effettuare bendati, nell‟intento di far percepire<br />

e conoscere i beni culturali sommersi attraverso l‟uso del tatto.<br />

Il percorso era suddiviso in sezioni: sezione archeologica dove sono<br />

repertati anfore, frammenti di anfore ed altro, ritrovati sott‟acqua.<br />

Una sezione naturalistica realizzata grazie alla collaborazione dello<br />

studioso Marco Goracci che ha messo a disposizione per il progetto<br />

alcune conchiglie <strong>della</strong> sua collezione privata; una sezione etnoantropologica<br />

realizzata con l‟ausilio di modellini di barche, strutture,<br />

pannello dei nodi marinari messi a disposizione dall‟istituto nautico<br />

di Palermo ed una sezione tecnica in cui è apprezzabile<br />

l‟attrezzatura da sub. Il progetto si è concluso con la sperimentazione<br />

diretta a mare per gli studenti delle scuole siracusane che hanno aderito<br />

al progetto (simulazione di cantiere archeologico subacqueo assistito<br />

da personale specializzato) nelle acque del Plemmirio. Grazie<br />

anche e ovviamente alla competenza del personale dell‟Area marina<br />

protetta.<br />

e una rosa bianca a Stefania Prestigiacomo. Un bel gesto,<br />

da cavaliere vecchio stampo. L‟esatto contrario di quello<br />

che si è detto sempre di Gianni diventato famoso in Italia<br />

perché disse che le donne non ci dovevano scassare la bip<br />

bip bip. L‟invio di 101 rose alla Prestigiacomo sfata i leggendari<br />

cattivi rapporti fra guascone Pippo e la bella Stefania,<br />

e resta un bel gesto, comunque.<br />

<strong>De</strong>tta la cosa buona, il signor Benincasa ci consenta di ricordare<br />

una sola cosa che non va. Con una determina<br />

dell‟11 maggio scorso il Comune ha pagato 55 mila euro<br />

per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, sì quei<br />

signori che a meno di un mese dal rinnovo del Consiglio<br />

continuano a fare un‟attività che era meglio avessero fatto<br />

in passato, quando un consiglio su due andava regolarmente<br />

deserto.<br />

Quindi 55 mila euro solo per i gettoni di marzo 2008. Pensate<br />

che furbi questi consiglieri. Quando avevano<br />

l‟indennità il gettone era stato ridotto da 67 a 60 euro. Ora<br />

che l‟indennità è stata cancellata dalla finanzi aria 2008, gli<br />

stessi nostri piccoli consiglieri hanno portato il gettone di<br />

presenza a 66 euro. Che dire. Siamo noi i cattivi?<br />

per mantenerne viva la memoria e<br />

per conservare le sue carte che sono<br />

all‟attenzione <strong>della</strong> famiglia per<br />

ordinarle e tramandarle per una<br />

futura conservazione. E, com‟è<br />

noto , è stata già posta una targa a<br />

cura dell‟Ordine professionale degli<br />

avvocati di Siracusa e dal Comune,<br />

presso il suo studio professionale<br />

di via Larga 34, in Ortigia,<br />

oltre all‟intestazione di una strada<br />

nella zona di Sinerchia, nella zona<br />

di Belvedere. Oggi infine si sta<br />

concretizzando la nascita di una<br />

Fondazione Culturale al fine di instituire<br />

una manifestazione che lo<br />

ricordi annualmente come penalista e come scrittore e bozzettista.<br />

(cc)<br />

I tesori nascosti e il fascino<br />

dell’archeologia subacquea<br />

5<br />

Domenica 18 maggio 2008<br />

Marika che sorride<br />

Ci hanno detto che siamo maschilisti<br />

perché parliamo solo di uomini. Non<br />

è vero! Noi sappiamo dare il giusto<br />

spazio alle donne. In questa provincia,<br />

ce n‟è una ca duna punti a tutti, è<br />

a ministra, ma di lei ci occuperemo<br />

più avanti, ancora è giovane. Ma le<br />

donne in questa provincia ci sono<br />

sempre state in politica. Ce lo vogliamo<br />

dire? E allora ecco che andando<br />

con la memoria indietro negli anni,<br />

troviamo nientedimeno che la vice<strong>sindaco</strong><br />

Marika Cirone Di Marco.<br />

Qualcuno potrebbe dire: ”Ma quale<br />

indietro, quella è tuttora presente e fa<br />

l‟attrice”. Finiamola con queste insinuazioni.<br />

Una donna solo perché è di<br />

bell‟aspetto viene apostrofata “miss<br />

parlamento” e però ci sberleffa a tutti diventando ministro<br />

due volte. Di quale attrice parlavamo? Cirone che si occupa<br />

di film; in effetti non fa i film semmai in tempi di elezioni si<br />

fa i film. A proposito, lo sapete che si chiama Maria e Marika<br />

è un nome d‟arte?. E poi portarsi dietro un altro cognome<br />

come è “demodè”. Fussi bono, originale; no è il cognome di<br />

un mobilificio. Ma mi assicurano che suo marito che è un<br />

bell‟uomo, ad onor del vero, si occupa d‟arti e lettere perché<br />

è presente in tutti i convegni e i gabasisi di cottura che si<br />

fanno in questa sperduta città a nord di Tunisi. Maria, chiamiamola<br />

con il suo vero nome, da quando è stata vice<strong>sindaco</strong><br />

sono passati un po‟ di annetti, ma lei sembra ibernata,<br />

certo che deve fare un po‟ di fatica a nun mangiari, a camminare<br />

sempre a piedi, ad astenersi da sforzi fisici, ma non<br />

mentali. Perché Lei che l‟attrice non la fa, ha una dipendenza<br />

dalla macchina da presa e dalla carta stampata. Scrive, telefona,<br />

parla, interviene, tutto questo per lei è come vitamina.<br />

E poi, vedersi in Tv è meglio di un orgasmo. E‟ così che sale<br />

e scinni dai palchi di varie iniziative addobbata a festa ca<br />

pare S. Lucia, ma sempre con stile e sorriso stampato sulla<br />

faccia ca pari na bambula e cira. La Porto Empeclodina Maria,<br />

nata alla fine del secondo conflitto mondiale, il conflitto<br />

e la competizione politica c‟è l‟ha nel Dna. Candidata sempre,<br />

non ha badato mai ad avere voti, nun ci interessa; ma<br />

non vorrebbe essere eletta? Il suo motto è: candidata sempre,<br />

eletta mai, basta ca poi fa qualcosa. Basta ca acchiana e<br />

scinni dei palchi, basta che sorride accanto a quelli che<br />

“contano”, eccola pronta con il suo nuovo vestitino a festa.<br />

Così l‟abbiamo vista vicino a Craxi buonanima, a <strong>De</strong> Michelis,<br />

a Martelli, a Capria. Poi sparisce nel nulla, ma non è vero.<br />

Si occupa del suo Club di Donne, spatti a destra e manca<br />

Premi Ciane, a masculi e fimmini, insomma a tutti. Con<br />

l‟avvento alla provincia di Marziano, lei che era entrata con<br />

grandi cuntitizza di fimmina do PCI/PDS e DS, che poi sono<br />

sempre gli stessi, diventa assessore agli spettacoli. E fu no su<br />

centru picchi fici spettacoli e spettaculuni. Avvenimenti di<br />

fama mondiale. Siccome è brava in matematica, nel senso ca<br />

sapi fari boni i cunti diventa assessore al bilancio. Ma non<br />

era professoressa di lettere?. Comunque è brava, ogni avvenimento<br />

del DS o istituzionale, si dice così, la vede, ora da<br />

assessore, ora da coordinatrice delle donne (ca collere ci na<br />

na datu tanti sti sballatuni ) ma sempre nel ruolo di presentatrice.<br />

Certo che lei un poco ci assomiglia a quelle presentatrici<br />

<strong>della</strong> Rai del secolo scorso che dopo sessanta anni erano<br />

sempre uguali. Per non sentirla più Marziano a metti no film<br />

commission, che ha a che vedere con i film e così sa leva i<br />

turnu. Ci pari, ma non è così. Lei è sempre presente specialmente<br />

a Marzamemi, nota località vacanziera, dove fanno un<br />

festival di cinema di frontiera, o a Venezia, altra nota località<br />

vacanziera dove alla mostra del cinema ci vanno le attrici e<br />

tutto il resto. Alle penultime elezioni aveva pensato di chiudere<br />

in bellezza la sua intensa attività di prima donna diventando<br />

deputata. Ma u‟ ioco ciu sbuddiu du scassaca….di Nino<br />

Consiglio ca non essendo donna finiu per non essere eletto<br />

secondo il Cirone pensiero. Da quel momento Maria perde<br />

la pazienza nel senso ca sa ancazza bona. Nell‟ultimo PD a<br />

Siracusa la nominano responsabile del Turismo. Certo con<br />

tutti i viaggi ca ha fattu, Australia, America, Egitto, sa quanti<br />

acchianati e scinnuti dai palchi.<br />

Tano Zucca tanozuccailignu@email.it


Inda carrozzone <strong>della</strong> politica<br />

Ora peggio, diventa una pacchia<br />

Nella “storica” sindacatura di Bufardeci<br />

che tanto ha esaltato i suoi fans, mi permetto<br />

di segnalare il capitolo INDA dove l'aggettivazione<br />

che più gli si addice è da chiederla<br />

al Ministro Prestigiacomo, esperta in questi<br />

esaltanti giudizi. In pochi anni l'INDA è stata<br />

portata al più grave collasso finanziario<br />

<strong>della</strong> sua storia.<br />

Naturalmente – non si accaldino<br />

gli amici dell'INDA/Bufardeci –<br />

robetta di pochi milioni di euro<br />

che il Titti regionale risolverà in<br />

poche ore dal suo insediamento<br />

ad assessore regionale ai beni<br />

culturali (così si dice). Nel frattempo<br />

l'INDA – in piena stagione<br />

teatrale !- ha azzerato il suo Ufficio<br />

stampa, ha cacciato Angela<br />

Barbagallo che lavorava all'INDA da più di<br />

un decennio, ha ridotto praticamente a zero i<br />

rapporti con i mass media locali, ha confezionato<br />

spettacoli all'osso con attori mediocri,<br />

pagati poco e di inesistente notorietà. Le<br />

maschere e le comparse come sempre, immagino<br />

ma ci giurerei vedendo quello che è<br />

avvenuto negli anni scorsi, erano stati ingaggiati<br />

prima,<br />

nel corso <strong>della</strong><br />

campagna elettorale,<br />

come<br />

vuole la tradizione<br />

di Bufardeci.<br />

Il futuro? Nerissimo.<br />

Se anche<br />

con il centrosinistra<br />

ed il<br />

Ministro Rutelli,<br />

Bufardeci e compagni hanno fatto quello<br />

che hanno voluto, figuriamoci in un regime<br />

di centrodestra con Bondi ministro ai beni<br />

culturali. Le<br />

Inde si moltiplicheranno.Avvenire<br />

teatrale<br />

splendido per i<br />

Lo Monaco di<br />

turno. Todos<br />

attori al teatro<br />

Greco. Se Prestigiacomo<br />

e<br />

Bufardeci lo<br />

vorranno. Una<br />

pacchia. Anche<br />

in questo caso i sinistri Marziano, Blancato<br />

etc dovrebbero mordersi le palle. Bufardeci<br />

ricambierà la dedizione di Blancato il grecista?<br />

Vedremo.<br />

A pagina 8 un altro pezzo sull’Inda del<br />

collega Pippo Cascio<br />

Orestiadi, luci e ombre<br />

44° Ciclo di rappresentazioni classiche: alcune<br />

considerazioni da inclita spettatore del<br />

debutto con sequenza<br />

non stop<br />

<strong>della</strong> trilogia<br />

dell‟Orestiade (215<br />

minuti di cultura,<br />

gelo e scomodità).<br />

Scelta climaticamente<br />

infelice, illogica<br />

questa<br />

dell‟8 Maggio, imperdonabile<br />

per<br />

incassi ed umori di<br />

pubblico e critica.<br />

Ma m‟è piaciuta l‟Orestiade pasoliniana del<br />

regista Pietro Carriglio. Con le luci ed ombre<br />

dei debutti (fisiologiche, spariscono nel<br />

corso delle repliche). Però non condivido la<br />

scelta d‟affidargli anche scene e costumi:<br />

limite di molti registi che, convinti di dare<br />

maggiore equilibrio all‟insieme, ottengono<br />

spesso il risultato contrario: omologare! Dimenticando<br />

che il teatro nasce dal confronto<br />

d‟idee e sensibilità diverse, spesso conflittuali<br />

ma alla fine convergenti nella regia.<br />

L‟omogeneità è nemica <strong>della</strong> creatività<br />

ed quello che è accaduto,<br />

offuscando di superficialità la<br />

messa in scena. Con la sensazione<br />

di un ritardo di preparazione (forse<br />

causato dai tre incarichi) che spero<br />

Carriglio recupererà. Musica: brillante<br />

la composizione dal vivo del<br />

Sestetto Palermo Art Ensemble;<br />

mi ha lasciato perplesso la corale<br />

in siciliano: affascinante in un<br />

concerto, fuori luogo nella tragedia<br />

greca.<br />

Cantanti: incantevoli le voci liriche<br />

di Jennifer Schittino e Simonetta Cartia.<br />

Scenografie e costumi: belle le scene<br />

fisse (ma eccessivamente visibili le strutture<br />

di supporto), meno quelle mobili (forzate e<br />

finte). Elegante l‟equilibrio<br />

cromatico delle scene<br />

(sfumature di bianco, nero,<br />

marrone nei grigi e beige)<br />

con i costumi del Coro degli<br />

anziani e del Corteo di<br />

Troiane. Scelte felici che da<br />

s u b i t o t r a s m e t t o n o<br />

l‟atmosfera grave e madida<br />

di dolore del contesto e che<br />

proseguono con la decadenza<br />

del nero delle Erinni dannate<br />

trasformato nel rosso<br />

vivo delle divinità Eumenidi.<br />

Sui costumi tuttavia<br />

(vedremo che non è particolare<br />

da poco nel rendere credibili storia e<br />

personaggi) trovo altre scelte discutibili. Come<br />

la mescolanza di moderno ed antico: calzamaglia,<br />

maglione e scarponi da trekking<br />

per Oreste, di cattivo gusto i tacchi di Atena,<br />

in scena con un costume senza connotazione<br />

(sacro, terreno, metafisico?). Quasi carnevalesche<br />

nella foggia e nei colori da apparire<br />

avulse dal contesto tragico le vesti di Egisto<br />

(Agamennone e Coefore) ed Apollo<br />

(Eumenidi). Brillante l’idea del contrasto di<br />

nero e rosso nei mantelli lunghi e metaforici<br />

di Clitennestra (Agamennone), meno il<br />

suo abito, più da cortigiana che da regina.<br />

Pertinenti alla narrazione il resto dei costumi.<br />

Attori: ingiudicabile Giulio Brogi per<br />

la breve apparizione. Non mi ha convinto<br />

la Clitennestra di Galatea Ranzi, debole<br />

per una donna di potere passionale e fedifraga;<br />

manca <strong>della</strong> rabbia omicida, vendicativa,<br />

disperata, folle. Al contrario ho apprezzato<br />

enormemente la sua Elettra, personaggio<br />

sulle corde recitative di questa<br />

straordinaria artista. Ipnotica la pazzia, la<br />

determinazione omicida dell‟Oreste di Luca<br />

Lazzareschi, capace di ricongiungere lo<br />

smarrimento iniziale del vendicatore ancor<br />

giovane a quello finale del reo consapevole<br />

in attesa <strong>della</strong> giustizia.<br />

Più di tutti mi ha entusiasmato la Cassandra<br />

<strong>della</strong> giovane Ilaria Genatiempo (foto<br />

a lato), convincente nella sua schizofrenia<br />

predicativa di sventure, mai creduta, sensuale<br />

amante di Agamennone, disperata per<br />

la morte ineluttabile che l‟attende. Efficaci<br />

Stefano Santospago (Capocoro in Agamennone)<br />

e Luciano Roman (guardiano)<br />

come i cori dell‟intera trilogia. Una nota di<br />

riguardo per Francesco Alderuccio, ammirevole<br />

al pari di tutto il cast. Inadeguata<br />

per me la Atena di Elisabetta Pozzi (foto<br />

in alto), poco credibile nella sua recitazione<br />

urlata e fuori luogo così come Franco<br />

Barbero e Luigi Mezzanotte, sopra le corde<br />

di personaggi invece minori. Non mancherà<br />

di far discutere questa trilogia. Troppo<br />

pervasa dall‟invadenza <strong>della</strong> politica<br />

nella cultura, enormemente condizionante<br />

nella gestione dell‟INDA che invece avrebbe<br />

bisogno di libertà, chiarezza, trasparenza.<br />

Soprattutto di lasciar lavorare in pace<br />

gli specialisti ed i professionisti che questo<br />

mestiere lo conoscono. La cultura deve rispondere<br />

al pubblico ed alla conoscenza<br />

non alla politica ed ai suoi amici senza<br />

competenza. Questo esibizionismo incolto<br />

e provinciale del potere genera danni incalcolabili<br />

alla Fondazione. Che non può avere<br />

un Consigliere delegato come Enza Signorelli,<br />

persona perbene ma totalmente<br />

digiuna di gestione teatrale, concretamente<br />

impossibilitata a compiere le scelte artistiche<br />

di cui è responsabile. E Mario Blancato,<br />

anch’egli privo d’esperienza sulla materia<br />

ma complice silente delle scelte sciagurate<br />

di questi anni su cui era invece chiamato<br />

a vigilare. Ho spesso criticato il Sovrintendente<br />

Fernando Balestra ma gli va<br />

riconosciuto il merito d‟aver lavorato con<br />

passione alla continua ricucitura degli errori<br />

di questo C.d.A. che alla fine non lo ha<br />

riconfermato. Ed a lui, che non conosce la<br />

storia dello scorpione siracusano, chiedo:<br />

chi te l’ha fatto fare?<br />

Nuccio Gemma<br />

6<br />

Domenica 18 maggio 2008


Martedì mattina Fabio Granata ha fatto il<br />

suo primo intervento in Parlamento da deputato<br />

di Pdl. Granata ci ha dato dentro di<br />

brutto e il suo dire non è passato inosservato.<br />

Anzi. Radio Fante racconta di un Berlusconi<br />

entusiasta che ha subito fatta la sua<br />

battuta al presidente <strong>della</strong> Camera, Gianfranco<br />

Fini. “Ma dove l’avete preso questo<br />

Granata – ha detto Berlusconi – l’ho seguito<br />

con attenzione, è il migliore che avete”. Una<br />

battuta del Silvio nazionale che ovviamente<br />

gratifica non poco il politico siracusano che<br />

abbiamo rintracciato telefonicamente.<br />

Cosa deve aspettarsi Siracusa da Stefania<br />

Prestigiacomo ministro e Fabio Granata<br />

deputato emergente del Pdl?<br />

Si deve aspettare ciò che c‟è sempre stato da<br />

parte nostra e cioè una grande attenzione agli<br />

interessi legittimi e diffusi dei siracusani e<br />

del territorio. In particolare va sottolineato il<br />

ruolo importante di Stefania che dirige un<br />

ministero di assoluto prestigio come<br />

l‟Ambiente e la mia esperienza consolidata<br />

di amministratore ( Granata è stato per otto<br />

anni assessore ai beni culturali <strong>della</strong> regione<br />

Sicilia ndr).<br />

Un tuo pensiero sulla candidatura di Pippo<br />

Sorbello a presidente <strong>della</strong> Provincia<br />

regionale<br />

Era auspicabile chiudere nel modo più equilibrato<br />

la discussione sulle candidature nel<br />

centrodestra, e in questo senso l‟eventuale<br />

candidatura di Sorbello è certamente quella<br />

di uno dei dirigenti più accreditati del Mpa.<br />

Certo, la candidatura di Nicola Bono è ancora<br />

oggetto di discussione e la stessa rappresenta<br />

certamente la proposta più forte<br />

per il ruolo che Nicola ha già svolto e per<br />

la possibilità maggiore di fare squadra sui<br />

grandi temi <strong>della</strong> provincia.<br />

Ma Comune e Provincia non possono<br />

entrambi andare al Pdl..<br />

Ci rendiamo conto <strong>della</strong> difficoltà, ma la<br />

vicenda è ancora al vaglio del tavolo regionale<br />

e di un confronto incalzante fra Pdl,<br />

Mpa e Udc.<br />

Petrolchimico: Non fa parte <strong>della</strong> cultura<br />

di Siracusa far decollare il piano di<br />

risanamento ambientale? Non fa parte<br />

<strong>della</strong> nostra cultura evitare lo sconcio<br />

delle industrie che si autocontrollano per<br />

quanto riguarda le emissioni atmosferiche?<br />

Siracusa e il suo polo industriale hanno una<br />

grande opportunità col ministero<br />

all‟Ambiente a Stefania Prestigiacomo e<br />

anche attraverso un gruppo dirigente che è<br />

attento allo sviluppo senza essere prigioniero<br />

di nessuno. Vogliamo batterci per<br />

una migliore qualità <strong>della</strong> vita e allo stesso<br />

tempo dare una spinta decisiva verso quella<br />

idee di sviluppo che vedono in prima fila<br />

turismo, agricoltura, industria e servizi, un<br />

piano strategico su cui intendiamo spenderci<br />

fino in fondo.<br />

Tu deputato nazionale, Vinciullo deputato<br />

regionale. Gli scontri aiutano?<br />

Certamente Vinciullo ha fatto una campagna<br />

elettorale importante ed è riuscito ad<br />

avere un consenso molto vasto e certamen-<br />

7<br />

Domenica 18 maggio 2008<br />

Ramoscello di Granata a Vinciullo<br />

E’ finito il tempo dei rancori personali<br />

I siracusani hanno smarrito<br />

invidia punica e perfidia greca<br />

Dove è andata a finire l'invidia<br />

punica e la perfidia<br />

greca propria dei siracusani?<br />

Non più invidiosi e non<br />

più perfidi ! Buono, eccellente.<br />

Segno di grande crescita<br />

morale e civile. Ad<br />

una indigenza che incombe<br />

si reagisce con una stupida<br />

sottomissione al potere politico,<br />

per la somministrazione<br />

di un sussidio di povertà.<br />

Oppure a Siracusa<br />

non vivono più dei siracusani!<br />

Non parliamo <strong>della</strong> povertà<br />

di reddito, perchè, oramai,<br />

il reddito viene considerato<br />

parametro obsoleto per una<br />

tale valutazione. Consideriamo invece le opportunità dovute<br />

al livello di conoscenza e di educazione scolastica, quelle legate<br />

alla sanità locale; la profondità e l'estensione delle relazioni<br />

sociali. Qual è la elaborazione del disagio e dell'insoddisfazione<br />

che scaturiscono dall'inevitabile confronto con lo<br />

standard di vita di chi ci circonda, se non è l'invidia ? Come<br />

vengono elaborati <strong>fatti</strong> come la disgregazione dei legami familiari<br />

tradizionali, la precarietà lavorativa e l'isolamento sociale<br />

? Come conseguenze <strong>della</strong> globalizzazione ? E' la globalizzazione<br />

dunque la causa di tutti i mali che affliggono ora<br />

l'umanità? Si continua a morire sulle strade cittadine malgrado<br />

rotonde e divieti di velocità anche perchè i nostri giovani<br />

vengono annichiliti da percorsi reversibili propri <strong>della</strong> virtualità?<br />

o perchè non ci si è mai posto seriamente il problema<br />

<strong>della</strong> circolazione veicolare e dei limiti di velocità? Senza che<br />

nessuno dica loro che nella realtà la morte è cosa ben diversa:<br />

laicamente irreversibile. Nessuno ha colpa! Un'altro luogo<br />

comune che ci fa vivere tutti contenti e felici, di sicuro non<br />

tutti quelli che restano! Siamo diventati tutti più vulnerabili.<br />

E quando si è vulnerabili vuol dire che si è più poveri. Vulnerabili<br />

per una situazione sanitaria locale che non garantisce in<br />

loco un intervento specialistico o chirurgicamente specializzato<br />

come in altre località del Paese, non necessariamente<br />

economicamente più ricche.<br />

Vulnerabili perchè non vengono garantite ai nostri giovani<br />

pari oppurtunità formative e lavorative. Vulnerabili per una<br />

carente estensione delle relazioni sociali non supportate da<br />

significative esperienze culturali, malgrado la presenza di<br />

una valida struttura teatrale, utilizzata, però, in maniera approssimativa<br />

da inesperti trafficanti di fiction rosè. Gli<br />

spettacoli portati in questi ultimi anni sulla scena dell'antico<br />

Teatro Greco sono stati privi del tono <strong>della</strong> classicità e<br />

quindi privati del valore educativo rivolto particolarmente<br />

ai giovani. Spettacoli ricreativi da dopolavoro, privi del<br />

pathos <strong>della</strong> grecità. Gente che arranca e che si arrampica,<br />

senza riuscirci, sui residui spuntoni rocciosi del colle Temenite.<br />

Ma i siracusani hanno oramai perduto la caratteristica dell'<br />

invidia e <strong>della</strong> perfidia. I siracusani andranno a votare tutti<br />

gli attori di questa squallida rappresentazione che è la campagna<br />

elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale e di<br />

quello Provinciale. Le gigantografie delle comparse coprono<br />

già tutti gli spazi pubblicitari <strong>della</strong> città, campagne comprese,<br />

ossessionando lo sguardo costretto a vedere. Ma i<br />

siracusani sono diventati tutti buonisti: credono che i manifesti<br />

siano un regalo di babbo natale divenuto per l'occasione<br />

tipografo e affissi generosamente dalle imprese di affissione.<br />

Il manifesto più grande fino ad ora è quello di Roberto,<br />

vicino ai mercati generali, un 6x6, trentasei metri<br />

quadrati, la superfice di un miniappartamento: ci va il bagno,<br />

un cucinino, un letto a una piazza e mezza e l'angolo<br />

TV. Segno di potenza il manifesto gigante ? Va fatto per<br />

non sfigurare, per non apparire non forte abbastanza da essere<br />

eletto! Ha contribuito anche la nonna con la pensione<br />

del mese di aprile. "I vicini di casa si dovranno convincere<br />

a dare il voto o a schiattare dall'invidia, nel vedere il manifesto!".<br />

Ah, ecco che l'invidia ritorna. Solo in un senso? E<br />

dire che una buona e sana dose di invidia frammista a conseguente<br />

perfidia potrebbe fare al caso nostro! Perfidia elettorale<br />

s'intende !<br />

A quel punto i siracusani il voto a tutti questi<br />

"manifestandi" non lo darebbero più e lo riserverebbero a<br />

quanti modestamente e silenziosamente si mettono veramente<br />

al servizio <strong>della</strong> città. Oramai a campagna elettorale<br />

iniziata e a candidati già definiti è come se fossimo entrati<br />

in un tempo di rispettoso silenzio e di par condicio. In un<br />

Paese in cui si continua giornalmente a morire sui luoghi di<br />

lavoro vi sono di sicuro <strong>fatti</strong> ben più importanti su sui riflettere.<br />

Un'altra domanda di garanzia che proviene dalla<br />

società. Un'altra domanda che cosi come quella delle nuove<br />

povertà non troverà certo risposte in una competizione elettorale.<br />

Pepè Genovese<br />

te vanno trovate condizioni di partecipazione<br />

allo stesso progetto politico che superino<br />

vecchie frizioni che la gente non capirebbe<br />

più, avviandoci insieme verso una fase nuova,<br />

anche nei rapporti personali. <strong>De</strong>tto questo<br />

rivendico il mio sostegno a Bufardeci che<br />

non è stato contro Vinciullo, ma per assicurare<br />

alla provincia la continuità di una rappresentanza<br />

regionale forte dopo il mio impegno<br />

decennale all‟Ars.<br />

Pippo Gianni e Titti Bufardeci assessori<br />

regionali<br />

Io spero che Gianni vada alla Sanità se entrerà<br />

nel governo. Ha qualche difetto, ma chi<br />

non ne ha, ma non gli è in alcun modo ascrivibile<br />

nessuna sudditanza verso la sanità privata.<br />

Gianni potrebbe quindi fare la sua partita,<br />

in assoluta libertà, sul rilancio <strong>della</strong> sanità<br />

pubblica e sul polo oncologico valorizzando<br />

finalmente le professionalità siracusane.<br />

<strong>Visentin</strong> e <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>?<br />

Sono amico di entrambi ma sono uno dei<br />

principali sostenitori <strong>della</strong> candidatura di<br />

Roberto <strong>Visentin</strong>: onesto, preparato, aperto<br />

al confronto e ottimo amministratore. Sono<br />

certo che potrà garantire a Siracusa un governo<br />

all‟altezza di ciò che in questi anni<br />

abbiamo investito sulla città. Auguri a Roberto<br />

<strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>, anche se spero che continuerà<br />

a fare esclusivamente il parlamentare<br />

regionale. E penso che lo speri anche lui.<br />

L’“Otello”<br />

di Lo Monaco<br />

Tempo addietro, Sebastiano Lo Monaco ad un giornalista,<br />

che lo intervistava lamentando lo scarso afflusso di pubblico<br />

a teatro, rispose che non era vero, perché la frequenza di<br />

giovani nelle sale è conosciuta da chi assiste agli spettacoli.<br />

E aveva ragione. Spesso i giornalisti sono male informati,<br />

come chi ritiene (mi riferisco ai consigli di Amministrazione<br />

<strong>della</strong> Rai e delle televisioni private alla ricerca di ascolti in<br />

competizione fra loro) che la prosa non sia più una attrazione<br />

per il grande pubblico. Ma è vero che in alcune città<br />

mancano i Teatri e/o che comunque le sale sono poco disponibili<br />

per il Teatro vero. D’altra parte accade che i contributi<br />

dello Stato sono spesso male indirizzati e alle Compagnie<br />

vere vadano solo le briciole, come del resto accade nel<br />

Cinema. È un male italiano. In questo contesto nessuno avrebbe<br />

scommesso su quel giovane, anche se di qualità, partito<br />

dalla nostra provincia per l’Accademia d’Arte Drammatica;<br />

anzi destò meraviglia la sua stessa ammissione alla<br />

Scuola dove i più pensano che si favoriscano i familiari. Lo<br />

abbiamo seguito nel lungo percorso <strong>della</strong> sua carriera artistica<br />

sin da i primi passi. Dapprima accanto ai grandi interpreti,<br />

come Enrico Maria Salerno, Salvo Randone, Adriana<br />

Asti, Anna Maria Guarnieri, poi, dopo i primi anni, da giovane<br />

capocomico, come protagonista, con Paola Borboni ed<br />

Alida Valli. Lo Monaco si è cimentato, nel corso degli anni,<br />

con successo con i grandi personaggi del teatro pirandelliano,<br />

da “Enrico IV” a “I sei personaggi in cerca d’autore”.<br />

Come non ricordare la finta pazzia ed il dolore metafisico<br />

del padre. La sua espressiva sensibilità trasfusa in questi<br />

personaggi gli ha consentito di conquistare definitivamente<br />

il grande pubblico. Di successo in successo è poi transitato<br />

da Rostand ad Arthur Miller, ed ha poi regalato al pubblico<br />

colto alcune belle interpretazioni sulla scena tragica del teatro<br />

greco: Edipo ed Eracle. Chissà perché è stato chiamato<br />

dall’Inda solo da adulto. Ma noi forse non abbiamo la capacità<br />

di riconoscere, come altri, nel sottotenentino le qualità<br />

del generale. La diffidenza siracusana è storia vecchia. Anzi<br />

spesso ci spinge una follia omicida contro i generali. Sarà<br />

una rielaborazione metafisica dell’ostracismo e <strong>della</strong> proscrizione?<br />

Lo Monaco si cimenta ora in Otello per la regia di Roberto<br />

Guicciardini, come vederlo in una Città senza Teatro? Come<br />

confrontarlo con i grandi interpreti del passato da Salvini, a<br />

Randone a Gasmann? La sua scommessa merita che si assista<br />

allo spettacolo.<br />

Glauco Reale


8<br />

Domenica 18 maggio 2008<br />

contromano<br />

“Tanti voti a Gino Foti” (per Robertino)<br />

Compagni, in effetti<br />

siamo in un momento<br />

di difficoltà.<br />

A livello politico<br />

nazionale - per usare<br />

una sottile metafora<br />

del mio riferimento<br />

culturale<br />

Cetto Laqualunque<br />

– in questo momento<br />

“chi ci sputa ci<br />

profuma” e noi, per non smentire la nostra<br />

tradizione intanto ci sputiamo da soli.<br />

Ma sono certo che a livello locale, dalla<br />

mia Siracusa caput mundi, partirà la riscossa<br />

<strong>della</strong> sinistra proletaria. Corre voce<br />

in<strong>fatti</strong> che al comune intenda candidarsi<br />

bobbymio debenedictis, prima mi avevano<br />

detto tonymio rotondo, ed io ancorché elettore<br />

di questo paesello sparso fra colli<br />

dispari, sono travagliato perché non so e<br />

non capisco da cosa dipenda tanto titanica<br />

scelta, specie in considerazione del fatto<br />

che, con i numeri e gli animi che ci sono,<br />

mi pare che andiamo a perdere a mani<br />

basse.<br />

Io francamente non capisco perché la sinistra<br />

proletaria, terzomondista, antagonista,<br />

antifascista, un poco nichilista, certamente<br />

progressista, moderatamente federalista,<br />

un tempo anche socialista, non<br />

metta in campo il suo vero cavallo di razza,<br />

l’unico che a mio avviso potrebbe davvero<br />

dare una scossa alla competizione<br />

perché, come dicono quelli che se la vogliono<br />

tirare, “competition is competi-<br />

Lo scontro in atto mentre<br />

scriviamo tra le parti in<br />

contrapposizione poggia<br />

sugli uomini e su veti incrociati<br />

che vengono messi<br />

sui loro nomi. La contrapposizione<br />

però è finita nel<br />

centrosinistra che ha scelto<br />

i suoi candidati, mentre, è<br />

in piena attività nel centrodestra<br />

che non riesce ancora<br />

a far sapere chi saranno i<br />

candidati per il Vermexio e<br />

per la Provincia. Non si<br />

esclude addirittura che nel<br />

centrodestra si stia tentando<br />

di perdere la campagna elettorale del 15 e 16<br />

giugno. Nel Mpa la tensione non è mai stata<br />

tanto forte perché c‟è molta opposizione interna<br />

alla candidatura del più quotato: Pippo<br />

Sorbello <strong>sindaco</strong> di Melilli, mentre nel PDL si<br />

vorrebbe chiudere attorno a Roberto <strong>Visentin</strong>,<br />

ma Antonello Liuzzo non molla e minaccia di<br />

andare da solo con una propria lista. Non è<br />

detto che quando questo giornale <strong>sarà</strong> in edicola<br />

la matassa delle candidature e delle liste<br />

si <strong>sarà</strong> dipanata. E‟d‟altro però che vogliamo<br />

scrivere. Non si capisce, in<strong>fatti</strong>, perché un elettore<br />

dovrebbe votare un candidato anziché<br />

un altro ai vertici d'alcuni enti pubblici <strong>della</strong><br />

provincia di Siracusa. Pensavamo che i programmi<br />

che s‟intendono realizzare fossero<br />

importanti, almeno, quanto chi dovrebbe realizzarli<br />

. Nessuno pensa di realizzare una qualunque<br />

struttura senza uno specifico progetto e<br />

se si affida ad un progettista ( architetto, ingegnere<br />

o geometra) prima di pagarlo vorrà certamente<br />

constatare la bontà <strong>della</strong> progettazione<br />

elaborata se corrispondente alle proprie<br />

aspettative ed esigenze. Da noi la cosa funziona,<br />

invece, in maniera singolare, anzi fuori da<br />

ogni regola. Abbiamo assistito, letto e scritto<br />

di lotte intestine per giungere alla candidatura<br />

di un presidente <strong>della</strong> Provincia o del <strong>sindaco</strong><br />

di Siracusa. Nessuno stranamente si è lasciato<br />

andare nel chiedere quale fosse il progetto da<br />

far realizzare al candidato proposto o accettato.<br />

Probabilmente, è per questo che la politica<br />

siracusana non riesce ad avere le fondamenta<br />

delle cose che si dovrebbe invece costruire per<br />

la collettività. Il professionista che si chiama<br />

per progettare una qualunque semplice opera<br />

Inda: Balestra (dis)informa<br />

Fernando Balestra almeno un merito ce l’ha. E‟ riuscito a compattare i giornalisti su un unico<br />

obiettivo: cacciarlo via in fretta da Siracusa prima che i danni che sta producendo alla<br />

comunità locale diventino irreparabili. Mai come in questi giorni tutti i gruppi di specializzazione<br />

<strong>della</strong> categoria si sono ritrovati compatti nella difesa dell‟identità locale; nel rivendicare<br />

l‟esercizio del diritto dovere d‟informare ed all’corretto accesso alle fonti. L‟Unione<br />

Cronisti, l‟Agirt (l’Associazione dei giornalisti televisivi), il Gruppo Uffici Stampa, insieme<br />

all‟Associazione <strong>della</strong> Stampa fanno ormai da settimane prima linea contro chi ha deciso<br />

d‟azzerare il “comparto comunicazione” dell‟Inda, rivendicando a sé il compito di<br />

dispensare informazioni con metodi da Minculpop. Sono davvero scandalose le immagini<br />

trasmesse dalle tv siracusane, che documentano Fernando Balestra mentre oscura con<br />

una mano l‟obiettivo di una telecamera e blocca il microfono del cronista che tenta di intervistarlo.<br />

Sono altrettanto scandalose le dichiarazioni in cui sottolinea d’essere interessato<br />

soltanto alla stampa nazionale o la pessima organizzazione dei pass per i cronisti che non<br />

hanno alcuna possibilità di svolgere liberamente il proprio lavoro.<br />

Ed è proprio la capacità d’indignarsi di fronte ad azioni così gravi che i giornalisti, insieme<br />

alla società civile, devono dimostrare d‟avere in questi giorni, con una serie d‟azioni che<br />

rendano più visibile possibile la protesta. Gli incontri con i deputati regionali e nazionali; il<br />

documento sulla libertà d‟informazione da far firmare a chi, a Siracusa, crede ancora nelle<br />

dinamiche democratiche; una manifestazione pubblica che spieghi il “medioevo <strong>della</strong> conoscenza”<br />

che la Fondazione sta attraversando sotto la guida di Balestra; un documento<br />

finale da inviare al ministro <strong>della</strong> Cultura per informarlo di quanto accade sul colle Temenite:<br />

sono queste le azioni progressive che vanno attivate, insieme ad un appello ai comitati<br />

di redazione dei giornali nazionali, per sollecitare quella solidarietà di categoria che si<br />

vorrebbe spezzare con l‟antica tecnica del “divide et impera”. Non ci sono, invece, divisioni<br />

tra giornalisti locali e nazionali. Per fortuna esistono la Federazione <strong>della</strong> Stampa<br />

e l‟Ordine, che garantiscono tutti, senza alcuna differenza territoriale. Questi organismi,<br />

peraltro, si sono già attivati per restituire ai giornalisti siracusani il diritto di svolgere correttamente<br />

il proprio lavoro. Resta l‟amarezza d‟assistere al degrado di una Fondazione che<br />

dovrebbe fare <strong>della</strong> conoscenza e quindi <strong>della</strong> capacità di comunicare il fulcro <strong>della</strong> propria<br />

attività. Il Consiglio Europeo, a Lisbona, nel 2000, lancio un‟importantissima linea<br />

d‟indirizzo a tutti gli Stati membri, ricordando proprio l‟importanza <strong>della</strong> comunicazione<br />

nella diffusione dell‟identità europea, che deve essere rappresentata dall‟essenza delle identità<br />

locali, esaltate secondo i principi di sussidiarietà e di prossimità. Esaltate, cioè, secondo<br />

le regole morali che impongono priorità a chi lavora a maggior contatto con il territorio.<br />

Ma l’Inda, guidata da Fernando Balestra, probabilmente, non è ancora cittadina europea.<br />

Giuseppe Cascio<br />

Consigliere regionale dell‟Associazione Siciliana <strong>della</strong> Stampa<br />

tion”. E noi ce l’abbiamo l’asso nella manica,<br />

l’uomo che può segnare la discontinuità<br />

dopo i lunghi anni di governo <strong>della</strong><br />

plutocrazia delle multinazionali capitaliste<br />

asservite al mio preferito, tittimio con<br />

i suoi baffetti da sparviero.<br />

I “grandi camaleonti”<br />

muraria deve necessariamente ascoltare le<br />

esigenze del…committente, considerato che<br />

sarebbe non credibile l‟ipotesi di vedersi imporre<br />

da uno qualunque, magari con un titolo<br />

di studio specifico, il modo di pensare un<br />

edificio qualsiasi. Perché allora in politica<br />

funziona in modo difforme alla logica e al<br />

comune interesse? Ci hanno detto che per il<br />

centrosinistra, alla Presidenza <strong>della</strong> Provincia,<br />

ci dovrebbe andare un tal ex sindacalista<br />

( l’interessato ci perdonerà la crudezza<br />

dell‟esposizione diretta a rendere l‟idea di<br />

ciò che vogliamo rappresentare ndr) senza<br />

che nessuno ci abbia detto per fare cosa e per<br />

attuare quale progetto sociale. Prendiamo per<br />

buono il fatto che il candidato del centrosinistra<br />

essendo un ex sindacalista esattamente<br />

fotocopia del presidente <strong>della</strong> provincia uscente,<br />

voglia proseguire sulla stessa scia,<br />

come semplice continuità progettuale, ma,<br />

non sarebbe giusto, a questo punto, dirlo apertis<br />

verbis a chi deve approvarne il progetto<br />

e pagarne di tasca propria, cemento, muratori<br />

e quanto altro? La stessa cosa si potrebbe<br />

dire del candidato a <strong>sindaco</strong> di Siracusa,<br />

Roberto <strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong>, che “ ha accettato d'<br />

essere candidato” proprio come da sua stessa<br />

proposta. Ci piacerebbe sapere se Roberto<br />

<strong>De</strong> <strong>Benedictis</strong> ha una visione propria e strettamente<br />

personale su come si deve amministrare<br />

la città di Siracusa, oppure se ha intenzione<br />

di chiedere a qualcuno che vorrebbe<br />

sapere se intende condividere con altri, le<br />

scelte fondamentali se non quelle specifiche<br />

e settoriali. Nel centrodestra le cose stanno<br />

ancora peggio perché allo stato attuale ( ossia<br />

mentre scriviamo ) non si conoscono né i<br />

progetti né gli uomini chiamati a realizzarli.<br />

Non crediamo che mentre tutti, in lotta contro<br />

tutti, per conquistare il diritto di essere<br />

candidati, ci sia mai stato qualcuno che abbia<br />

detto “ propongo il candidato tizio perché<br />

insieme vogliamo pulire le strade meglio di<br />

ora” o qualcosa di simile. Vuoi vedere che la<br />

forza <strong>della</strong> democrazia è solo quella di arri-<br />

vare alla poltrona in qualunque modo e senza<br />

fine del bene comune? Speriamo non trovarci<br />

in casi di questo tipo, anche se il sospetto<br />

lo abbiamo, eccome, in considerazione<br />

delle informazioni che non sono mai<br />

giunte sia a noi, che a qualunque altro cittadino<br />

elettore. Se qualche osservatore <strong>della</strong><br />

politica si è trovato a chiedere del programma<br />

del candidato <strong>sindaco</strong> si è visto rispondere<br />

da una faccia sorpresa e imbarazzata “<br />

quando siamo stati assessori dal „94 al „98…<br />

certo oggi le cose sono un po‟ cambiate…<br />

trasparenza e legalità” e altri bla-bla-bla che<br />

fin troppo chiaramente erano inventati al<br />

momento per soddisfare l‟inattesa domanda<br />

del cronista televisivo. Ovviamente la cosa<br />

vale per tutti, nessun escluso e da qualunque<br />

parte si osservi. Vogliamo dire che neanche<br />

un Roberto <strong>Visentin</strong> ( giusto per fare un nome<br />

di possibile candidato del centro destra)<br />

ha qualcosa di scritto o di pensato in tasca<br />

che riguardi il suo programma di <strong>sindaco</strong>.<br />

Probabilmente alla fine potrebbe uscirsene<br />

dicendo di voler essere “continuità amministrativa<br />

del <strong>sindaco</strong> Bufardeci”del quale non<br />

nasconde di esserne stato sempre il più stretto<br />

collaboratore, ma uno straccio di programma<br />

ci vuole e, non solo perché la legge<br />

lo prevede.<br />

Parliamo di <strong>fatti</strong> meno “pesanti” del cosiddetto<br />

teatrino <strong>della</strong> politica locale. E‟ stata<br />

una settimana di traslochi ufficiali e ancora<br />

non annunciati. Salvo Sorbello, già segretario<br />

provinciale del Mpa e sostenitore delle<br />

principali battaglie autonomistiche e ambientali<br />

ha abbracciato la causa berlusconiana del<br />

pdl di Titti Bufardeci. Per la legge dei vasi<br />

comunicanti il vuoto lasciato nel Mpa è stato<br />

ampiamente colmato dall‟ex deputato PDL,<br />

Giancarlo Confalone, che da sostenitore di<br />

opere invise agli ambientalisti da domani si<br />

dovrà adattare a contrastarle visto che nel<br />

suo prossimo partito non vengono affatto<br />

apprezzati e dati come scontati. Anche l‟ex<br />

deputato del PD Rino Piscitello ha sciolto<br />

Noi compagni possiamo sparigliare e contribuire<br />

concretamente al cambiamento,<br />

dare un volto nuovo a questa città antica e<br />

bellissima, conferire dinamismo ed efficacia<br />

plastica alla grande coesione fra le<br />

masse comuniste e le masse cattoliche che<br />

è nei programmi del nostro partito (anche<br />

se le masse stupide non ci hanno ancora<br />

seguito). Perché andare lontano e cercare<br />

la ex fidanzata del figlio di Napolitano come<br />

capolista a Roma, che non è nemmeno<br />

questo granchè. Noi abbiamo fra noi il<br />

candidato a <strong>sindaco</strong> ideale, quello che può<br />

investire il trend, moltiplicare lo share,<br />

entusiasmare gli stakeholders e rasserenare<br />

gli shareholders ampliando il target del<br />

nostro elettorato rafforzando al contempo<br />

il budget, anche senza un minimo di<br />

advertising, ma solo col consueto sistema<br />

door to door.<br />

Io lo so che voi mi state seguendo e vi state<br />

al contempo azzurrando politicamente<br />

compagni dinanzi alla prospettiva <strong>della</strong><br />

revenge, oppure <strong>della</strong> revanche, e nonostante<br />

il fatto che non avete capito una<br />

mazza di quello che ho detto nelle ultime<br />

righe (ma nemmeno io del resto), voi sapete<br />

e sentite dentro che io ho il nome giusto<br />

per rappresentare la sinistra <strong>della</strong> nostra<br />

città. Ho anche un vecchio slogan che non<br />

passa mai di moda: “Tanti voti a Gino Foti”.<br />

Vincere <strong>sarà</strong> uno scherzo con lui. <strong>Uno</strong><br />

scherzo.<br />

Hasta la revanche siempre<br />

Joe Strummer<br />

ogni riserva che aveva sul suo partito e dicendone<br />

ogni male possibile ha sbattuto la<br />

porta lasciandolo. Ha fatto capire anche che,<br />

tra i motivi del suo abbandono, c‟è il ponte<br />

sullo stretto che avrebbe sempre amato in<br />

segreto contro ogni pronunciamento del suo<br />

(ora) vecchio partito di sinistra. Ovviamente<br />

il motivo scatenante sarebbe da ricercare nel<br />

fatto che “nessun siciliano sia entrato nel<br />

Governo Ombra” (sic). Nel partito del Ponte<br />

(il Mpa) pare non lo accettino ancora e pertanto<br />

sarebbe chiamato a dover maturare un<br />

periodo di parcheggio aereo. Piscitello ha<br />

detto di aver creato una propria associazione<br />

protesa a valorizzare la Sicilia , però, in considerazione<br />

che oltre a lui nessuno (neanche<br />

il più fedelissimo suo apprezzato collaborato<br />

Enzo Pupillo ndr) ha lasciato il PD siracusano,<br />

sarebbe legittimo pertanto chiedere e<br />

chiedersi con chi si sarebbe associato nella<br />

sua nuova avventura politica.

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