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Giovanni Colombo - Il Dialogo

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La costruzione<br />

di un amore<br />

Dalla vita alle parole e dalle parole alla vita.<br />

Dopo aver trasformato le mie esperienze di<br />

consigliere comunale in una lunga lettera<br />

d'amore alla città - "Baciare il rospo -<br />

L'impresa possibile di amare Milano" -, torno<br />

ora a immergermi nella realtà, per cogliere<br />

Milano sul fatto, mentre accade, mentre in<br />

mezzo alla via si stira al sole e si copre per il<br />

freddo. Continuo il mio impegno, anzi lo raddoppio,<br />

sulla spinta di due eventi di quest'ultimo<br />

periodo.<br />

1. Sulla scheda elettorale ci sarà finalmente<br />

l'Ulivo. Come promotore del primo comitato<br />

milanese, nel lontano febbraio 1995, quasi<br />

non ci speravo più e adesso non posso che<br />

gioire e partecipare in prima persona: "Alzati<br />

che si sta alzando la canzone popolare/e prendiamola<br />

tra le braccia questa vita danzante/<br />

questi pezzi di amore caro quest'esistenza tremante/<br />

che sono io e che sei anche tu".<br />

L'Ulivo è così importante perché solo in questo<br />

nuovo contenitore possono mescolarsi e<br />

rigenerarsi le tante storie e identità diverse del<br />

centrosinistra italiano, altrimenti destinate alla<br />

sterilità. E solo un Ulivo forte e grande<br />

come un baobab, con la presenza de "La<br />

Rosa bianca - Movimento per le persone<br />

e le comunità", può contribuire al rinascimento<br />

morale, economico, culturale della<br />

città. Milano è in preda alle passioni tristi e si<br />

sente terribilmente brutta. Senza un'ondata<br />

energetica e affettiva, senza una ricarica di<br />

eros non riparte. Ma l'amore di cui ha bisogno<br />

non ha nulla di sentimentale o di patinato.<br />

E' laboriosità, dedizione, impegno. E' una<br />

gran fatica. E' una costruzione continua. "La<br />

costruzione di un amore spezza le vene delle<br />

mani/ mescola il sangue col sudore se te ne<br />

rimane./ La costruzione di un amore non ripaga<br />

del dolore./E intanto guardo questo amore<br />

che si fa più vicino al cielo".<br />

2. Alle elezioni politiche la Casa della Libertà<br />

ha mantenuto la maggioranza in città ed è<br />

quindi convinta di aver già vinto le prossime<br />

amministrative. Questa presunzione va punita<br />

e il governo di Milano deve passare di mano.<br />

Con l'elezione a sindaco di Letizia Moratti<br />

giungerebbe a compimento il processo già<br />

avviatosi con le giunte Albertini: dal governo<br />

del popolo (la Democrazia) al governo dei ricchi<br />

(la Plutocrazia). Esagero? Non esagero.<br />

La città sta tornando a dividersi tra una minoranza<br />

di patrizi e chierici che comandano e<br />

vivono di rendita e una maggioranza di sudditi<br />

che devono obbedire e lavorare senza<br />

grilli per la testa. L'assetto politico - istituzionale<br />

che si sta instaurando è la Signoria.<br />

La Signora Moratti, appunto, che scende dall'alto<br />

come una Wanda Osiris per soccorrere<br />

la gente.<br />

Io, da irriducibile esponente della plebe, continuo<br />

a volere la Democrazia, che è l'esatto<br />

contrario della Plutocrazia. Con la Democrazia<br />

non conta più solo il ricco del paese, il petroliere<br />

e la moglie del petroliere. Anche chi è squattrinato<br />

può dire la sua e votare in libertà. "Cara<br />

Democrazia, ritorna a casa che non è tardi".<br />

Continuo la buona battaglia per una Milano<br />

diversa e migliore con spirito positivo e canterino.<br />

Canto Ivano Fossati - sono sue le canzoni<br />

citate sopra, e anche se lui è di Genova,<br />

va bene lo stesso - e, mentre canto, chiedo<br />

il vostro voto. Ho bisogno di un forte sostegno:<br />

questa volta più che mai sarà il numero<br />

dei voti di preferenza ricevuti da ciascun candidato<br />

a decidere chi dovrà assumere incarichi<br />

in Comune e nell'Ulivo.<br />

Fidatevi, sono un usato sicuro, innamorato<br />

fradicio della nostra maledetta benedetta città.<br />

Committente responsabile<br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Colombo</strong><br />

ai sensi della legge 515/93

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