Accoglimento totale del 16/05/2013 RG n. 14367/2013

N. 14367 / 2013 R.g.
Il Tribunale ordinario di Milano
Sezione specializzata in materia di impresa
in persona del giudice designato Guido VANNICELLI,
ha pronunziato la seguente
ORDINANZA
nel procedimento cautelare promosso con ricorso depositato ai sensi degli artt. 669 ter e
670 c.p.c. in data 26/2/2013 da
MAUER s.a.s. di Fabio POZZALI & C. (c.f. 03308430150), elettivamente domiciliata al di
fuori del circondario di Milano, rappresentata e difesa dall'avv. Paolo MACCHION
(paolo.macchion@brescia.pecavvocati.it)
contro
1
ricorrente
RAFOMAG S.p.A. (c.f. 016512070157) e RAZZA LOMELLINA s.r.l. in liquidazione (c.f.
06409030159), elettivamente domiciliate in Milano, piazza sant'Alessandro 6), presso il
procuratore e difensore avv. Giovanni FRAU, che le rappresenta e difende unitamente
all'avv. Francesca VERNA nonché, quanto alla seconda, all'avv. Daniel FADEN
letti il ricorso e le memorie difensive, ed esaminati i documenti prodotti,
resistenti
sentiti i procuratori delle parti all’udienza del 14/5/2013, e sciogliendo la riserva
assunta in tale sede,
1) La società ricorrente, resasi promissaria acquirente dalle due convenute con contratto
preliminare del 15/11/2011 dell'intero capitale della IMMOBILIARE SILLARO s.r.l.
(proprietaria in Villanova del Sillaro (LO) di un vasto compendio di edifici e terreni 1 ), ha
chiesto -sul presupposto dell'inadempimento delle promittenti venditrici agli obblighi su di
esse gravanti e strumentalmente alla preannunciata domanda di esecuzione specifica del
contratto ex art. 2932 cod. civ. "previa esatta determinazione del prezzo sulla base di
quanto pattuito (...) e di quanto emerso dopo la stipulazione del contratto preliminare,
1 Cfr. doc. 1 ric.
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nonché previa estinzione del vincolo ipotecario gravante sugli immobili di proprietà della
Immobiliare Sillaro s.r.l. e nomina di consiglio di amministrazione dell'Immobiliare (...)
così come previsto dalla clausola n. 4 del contratto preliminare"- il sequestro giudiziario
della partecipazione totalitaria oggetto di contesa; sequestro tanto più necessario a
seguito della missiva in data 12/2/2013 con la quale le promittenti venditrici RAFOMAG
S.p.A. e RAZZA LOMELLINA s.r.l. avevano ritenuto di esercitare il proprio recesso dal
contratto sul presupposto della mancata presentazione della MAUER s.a.s.
all'appuntamento da esse fissato in data 28/1/2013 -per la supposta inerzia della
promissaria acquirente- presso lo studio del notaio Gallizia di Milano, e del mancato
saldo del prezzo per il rilevante importo, già al netto della caparra data di €1.900.000,00,
di € 12.585.000,00 2 .
2) Le resistenti si sono costituite con atti distinti ma di identico contenuto,
- esponendo le vicende che avevano preceduto la stipulazione del contratto di
causa (e, in particolare, l'inadempimento della MAUER s.a.s. ad un primo contratto di
analogo oggetto concluso fra le parti anche in relazione alla società agricola semplice
PODERE CASCINA GRANDE affittuaria del compendio 3 ),
- ribaltando sulla ricorrente la censura di inadempimento al contratto che, in
novazione del precedente, era stato stipulato il 15/11/2011, e
- ribadendo quindi anche nella presente sede giudiziale il contenuto (della diffida ad
adempiere e) della dichiarazione di recesso già inoltrate stragiudizialmente alla
controparte,
- oltre a contestare in ogni caso l'esistenza di qualsivoglia profilo di pericolo.
3) Nella complessiva e qui necessaria summaria cognitio dei reciproci inadempimenti e
delle giustificazioni che, anche ai sensi dell'art. 1460 cod. civ., le parti vi hanno dato, non
può naturalmente prescindersi dal contenuto dell'unico contratto qui in considerazione,
vale a dire il preliminare di cessione delle quote della Immobiliare Sillaro s.r.l. concluso il
15/11/2011; senza che alcuna rilevanza possa giuridicamente annettersi, attesa la sua
pacifica natura novativa di ogni precedente accordo 4 , alle vicende che l'hanno preceduto.
3).1 E alla luce del complesso di diritti ed obblighi aventi fonte nel contratto de quo, va
subito sgombrato il campo dalla censura che la ricorrente ha rivolto alle resistenti in
2 Cfr. docc. 18 & 19 ric. Tale dichiarazione era stata preceduta dalla diffida ad adempiere inviata dai legali
rappresentanti delle promittenti venditrici il 9/1/2013 (cfr. doc. 14 ric.).
3 Cfr. docc. 2 - 8 res.
4 Del resto espressamente sancita all'ultimo alinea delle premesse al contratto di causa.
2
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elazione alla mancata liberazione del compendio di proprietà della società cedenda
dall'ipoteca volontaria su di esso iscritta a favore della resistente RAFOMAG S.p.A.
Tale impegno, come da clausola 6 del contratto, doveva essere assolto dalle attuali
socie "al momento della esecuzione del (...) contratto preliminare", e non prima: che è
esattamente quanto, in risposta alle contestazioni mosse per conto della MAUER
dall'avv. MACCHION il 16/1/2013, le resistenti -a loro volta per mezzo dell'avv. FRAU-
hanno offerto di fare preannunciando la presenza al rogito di un funzionario della Banca
popolare di Vicenza munito dei poteri necessari 5 .
3).2 A diversa conclusione deve però pervenirsi quanto agli altri inadempimenti
contestati già in via stragiudiziale dalla promissaria acquirente.
L'impegno delle cedenti a nominare, in sede di approvazione del bilancio sociale 2011,
un nuovo organo amministrativo che comprendesse anche un consigliere di nomina
MAUER non era infatti condizionato ad alcunché; né poteva esserlo, atteso che pel
pagamento del saldo del prezzo da parte della cessionaria era stato fissato il termine, di
almeno sei mesi successivo, del 31/12/2012: onde non ha alcun giuridico fondamento la
replica delle convenute di non avervi adempiuto (sei mesi prima) a causa di un mancato
pagamento del corrispettivo allora non esigibile.
Così per la concessione al Comune di Villanova sul Sillaro dell'usufrutto sul c.d. Palazzo
abbaziale di proprietà della società cedenda posto nel centro storico della località, posto
che la lettura necessariamente combinata
della dichiarazione di "assenso a prezzo invariato" del legale rappresentante della
MAUER 6
con la bozza trasmessa per conto della RAFOMAG dell'atto notarile di
concessione dell'usufrutto 7 ,
con la lettera di trasmissione della dichiarazione di autorizzazione in data
18/7/2012 da parte del tecnico della MAUER s.a.s. 8
nonché con la versione definitiva dell'atto di concessione di usufrutto ventennale 9 ,
attestano con chiarezza che l'assenso della ricorrente fu espressamente
condizionato allo stralcio dall'atto dell'unità immobiliare di cui al subalterno 1 del
mappale 100 del foglio 13, il quale fu invece anch'esso concesso in dominio utile
5 Cfr. docc. 15 & 16 ric.
6 Cfr.doc. 19 res.
7 Cfr. docc. 8 - 9 ric.
8 Cfr. doc. 10 ibidem
9 Cfr. doc. 11 ibidem
3
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al Comune il 18/7/2012; rispondendo invece al vero che, avendo comunque
acconsentito, sia pur in quei più ristretti limiti, alla concessione al Comune
dell'usufrutto sul Palazzo abbaziale, risultava del tutto superata (in quanto rimessa
ormai alla disposizione dell'usufruttuario) la questione dell'uso gratuito da parte del
parroco di una piccola porzione di tale immobile.
Se a ciò ancora si aggiunge che le resistenti non hanno contestato neppure per implicito
che soltanto in pendenza del contratto preliminare la promissaria acquirente si sia
avveduta che l'IMMOBILIARE, con atto del 22/12/2007, aveva accettato di concedere in
comodato gratuito ventennale al Comune di Villanova del Sillaro le unità di cui ai mappali
86, 91, 95, 99, 101 e 105 del foglio 13 10 , ne consegue che per una serie convergente di
circostanze oggettive e comunque meritevoli di approfondimento nella futura causa di
merito, il prezzo finale di cessione delle quote della IMMOBILIARE -espressamente
pattuito in contratto come "variabile in considerazione dei debiti e dei crediti maturati al 31
dicembre 2012 ed indicati nella situazione patrimoniale a tale data" 11 - deve allo stato
ritenersi esser stato legittimamente rimesso in discussione, in modo giuridicamente
compatibile con la persistente volontà di concludere il contratto definitivo 12 , dalla
promissaria acquirente; non senza rilevare che la diffida ad adempiere che le promittenti
venditrici qui resistenti hanno rivolto alla MAUER s.a.s. il 12/1/2013 ingiunge tal quale il
pagamento del prezzo concordato in sede di contratto preliminare, senza alcuna
contestuale ostensione della situazione patrimoniale che, proprio per fissare in maniera
definitiva il corrispettivo stesso, le socie della IMMOBILIARE SILLARO s.r.l. si erano
contrattualmente impegnate a redigere "secondo i principi di trasparenza e verità previsti
dal codice civile" 13 .
3).3 Tutto ciò convince il Tribunale, beninteso salva e impregiudicata ogni miglior
valutazione ad opera del giudice del merito, che controversia vi sia, e non pretestuosa, in
ordine al corretto, esatto e completo adempimento della RAFOMAG S.p.A. e della
RAZZA LOMELLINA s.r.l. alle obbligazioni su di esse incombenti, e che pertanto la
mancata stipulazione entro il termine del 31/12/2012 del definitivo contratto di
compravendita delle quote della IMMOBILIARE SILLARO s.r.l. per il contestuale rifiuto
della MAUER s.a.s. di addivenirvi alle condizioni di cui alla diffida delle venditrici del
10
Cfr. doc. 13 ibidem.
11
V. la clausola 2 del contratto preliminare, alla pag. 4 di questo.
12
Per il che si veda, fra le molte, Cass. sent. n. 1562 del 26/1/2010.
13
Come correttamente contestato, in risposta a tale diffida, dal difensore della MAUER nell'ultima paragrafo della sua
del 16/1/2013 (cfr.il doc. 15 cit., e la porzione di clausola 3 alla pagina 4 del contratto preliminare).
4
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9/1/2013 possa allo stato ritenersi giustificata, entro i limiti di tenuta del canone di buona
fede oggettiva, dal disposto dell'art. 1460 cod. civ.
4) Espressa prognosi favorevole quanto al fumus boni iuris, altrettanto deve dirsi per il
pericolo "attenuato" come declinato dall'art. 670 c.p.c. in termini di opportunità di
gestione della res litigiosa; posto che le resistenti, ritenendosi al contrario ormai libere da
ogni impegno per aver attivato -con modalità la cui efficacia deve essere invece qui
messa in discussione- il diritto di recesso previsto dall'art. 1385 co. 2° cod. civ.,
potrebbero se non astrette dal vincolo sequestratizio ritenersi altrettanto libere di disporre
altrimenti, anche alienandole a terzi, delle quote stesse o del compendio immobiliare cui
indirettamente la MAUER S.A.S. ambiva allorché contrattò con le società della famiglia
RADICE FOSSATI.
L'istanza cautelare della ricorrente va pertanto accolta, nominando custode
sequestratario delle quote -con poteri meramente conservativi di gestione delle stesse e
quindi tutti interni al perimetro della ordinaria amministrazione dei diritti amministrativi e
patrimoniali ad esse connessi- il professionista terzo che si indica in dispositivo.
5) Spese alla sentenza di merito.
P. T. M.
visti gli artt. 669 bis e seguenti, nonché 670 co. 1° n. 1) e 676 c.p.c.,
1) dispone il sequestro giudiziario della totalità delle quote di proprietà della
RAFOMAG S.p.A. e della RAZZA LOMELLINA s.r.l. costituenti l'intero capitale sociale
della IMMOBILIARE SILLARO s.r.l. (c.f. 03172610150), con sede legale in Milano, via
Brisa 3;
2) nomina custode giudiziario delle quote in giudiziale sequestro il dr. Sergio FINULLI,
con studio in Milano, via Morozzo della Rocca 8 (telefono
02 4819258, fax 02 4819246), attribuendogli ogni potere amministrativo e patrimoniale di
ordinaria gestione delle quote necessario e sufficiente a conservarne intatto il valore per
conto di chi spetti in attesa della definizione giudiziale della loro titolarità o di diverso
accordo transattivo fra le parti;
3) dispone che la presente ordinanza sia iscritta presso il registro delle imprese
territorialmente competente;
4) manda la Cancelleria per la comunicazione alle parti per via telematica della presente
ordinanza, nonché via fax al custode.
Milano, 15 maggio 2013
Il giudice designato
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(Guido Vannicelli)
6
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