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Primarie centro sinistra. Tutti con chi vince - I fatti della domenica

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SETTIMANALE<br />

DI POLITICA<br />

E COSTUME<br />

Autorizzazione del tribunale<br />

di Siracusa n.2/2003<br />

diretto da Salvo Benanti<br />

Telefono 0931412883. Email: i<strong>fatti</strong>sr@gmail.com - tipografia LegoPrint srl<br />

Anno 24<br />

Spedizione in<br />

abbonamento postale<br />

Pubblicità inferiore al 70 %<br />

€ 0,50<br />

FONDATO NEL 1988<br />

N° 40/2012<br />

Domenica 2 dicembre 2012<br />

Museo di Ar<strong>chi</strong>mede, tutto ok?<br />

Gaetano Mercadante, responsabile legale di Novamusa arrestato per<br />

peculato, la stessa società e Mercadante sono nella gestione siracusana<br />

Imbrogli nelle biglietterie del parco Neapolis<br />

e Museo Paolo Orsi: arresti domiciliari<br />

per Gaetano Mercadante. Per <strong>con</strong>to<br />

<strong>della</strong> Regione, la soc. Novamusa gestiva i<br />

più noti tesori siciliani: il parco antico di<br />

Taormina, le aree archeologiche di Segesta<br />

e Selinunte, il museo Paolo Orsi e il<br />

parco di Neapolis a Siracusa. Siti visitati<br />

ogni anno da migliaia di visitatori. Ma la<br />

gestione di quelle bellezze nas<strong>con</strong>deva<br />

una grande voragine: gran parte degli<br />

introiti delle biglietterie non sarebbe mai<br />

stata versata alla Regione, che aveva<br />

<strong>con</strong>cesso il servizio. Da tempo, era ormai<br />

in corso un <strong>con</strong>tenzioso<br />

fra l'assessorato<br />

regionale Beni<br />

culturali e Novamusa,<br />

che si era vista<br />

tagliare la <strong>con</strong>cessione.<br />

Adesso, interviene<br />

la magistratura:<br />

il gip Marina<br />

Petruzzella ha firmato<br />

un provvedimento<br />

di arresti domiciliari<br />

per il legale<br />

rappresentante di<br />

Novamusa, Gaetano<br />

Mercadante, 51 anni.<br />

Le indagini coordinate<br />

dal sostituto<br />

procuratore Amelia<br />

Luise e dal procuratore<br />

aggiunto Leonardo<br />

Agueci lo accusano<br />

di peculato. L'ordinanza è stata<br />

notificata all'imprenditore nella sua abitazione<br />

di Bracciano (Roma) dai finanzieri<br />

del nucleo di polizia di tributaria di<br />

Palermo. Nel 2008, era stato il dirigente<br />

generale del dipartimento Beni Culturali<br />

a sollevare il caso e poi a predisporre i<br />

decreti di decadenza delle <strong>con</strong>cessioni<br />

per Novamusa, che venivano prorogate<br />

dal 2003. Della vicenda si era anche interessata<br />

la Procura <strong>della</strong> Corte dei Conti.<br />

Se<strong>con</strong>do la <strong>con</strong>venzione sulla gestione<br />

dei cosiddetti servizi aggiuntivi<br />

(biglietteria, bookshop e caffetteria) i<br />

privati trattengono circa il 10 per cento<br />

dei proventi <strong>della</strong> biglietteria, mentre la<br />

restante parte dovrebbe essere trasferita<br />

alla Regione (70 per cento) e al Comune<br />

competente per territorio (30 per cento).<br />

Ma così non è avvenuto. Novamusa si<br />

era anche rivolta al Tar, sostenendo di<br />

avere restituito già 14 milioni e di trattenere<br />

la restante parte di 19 milioni come<br />

rimborso per alcuni lavori nei siti:<br />

Mercadante sostiene in<strong>fatti</strong> di avere realizzato<br />

le infrastrutture necessarie per la<br />

gestione dei servizi aggiuntivi. Ma adesso<br />

la magistratura segna una svolta nella<br />

querelle, accusando Mercadante di peculato.<br />

**<br />

Per quanto riguarda<br />

Siracusa Gaetano<br />

Mercadante non è un<br />

nome nuovo. Anzi.<br />

Leggiamo un comunicato<br />

di dicembre<br />

dell’anno scorso (foto<br />

qui a lato): “.. nasce<br />

a Siracusa, l’Ar<strong>chi</strong>medeion<br />

: gestirà l’iniziativa<br />

Agorasophia,<br />

società partecipata<br />

del CNR. I curatori<br />

sono: Manuela Arata<br />

(Technology Transfer<br />

Officer –<br />

CNR),Jorge Wagensberg<br />

(direttore scientifico<br />

Fondazione “La<br />

Caixa”) e Gaetano<br />

Mercadante<br />

(presidente Agorasophia). Agorasophia,<br />

joint-venture pubblico-privata<br />

partecipata dal Cnr e da Novamusa, è<br />

un esempio di collaborazione pubblicoprivata<br />

orientata alla realizzazione di un<br />

progetto di valorizzazione <strong>della</strong> cultura<br />

scientifica nel Sud Italia.<br />

Che aggiungere? Niente. Aspettiamo le<br />

indagini <strong>della</strong> Magistratura inquirente,<br />

il ruolo di Mercadante anche nel progetto<br />

siracusano che abbiamo ri<strong>chi</strong>amato.<br />

Nessuno atteggiamento prevenuto, anzi,<br />

soltanto la voglia di saperne di più <strong>con</strong>siderato<br />

il personaggio in questione.<br />

<strong>Primarie</strong> <strong>centro</strong> <strong>sinistra</strong>. <strong>Tutti</strong> <strong>con</strong> <strong>chi</strong> <strong>vince</strong><br />

Le primarie del PD le ha vinte Bersani <strong>con</strong> il 44,9% ma Matteo Renzi è al 35,6% e Niki Vendola al 15,6%. Nella nostra Provincia Bersani è al 42,5%, Renzi al 33,9% e Vendola<br />

al 20,1%. In Sicilia Bersani è stato al 51,9% e Renzi al 33%<strong>con</strong> Vendola al 15,6%. Domani –Domenica 2 dicembre -come finirà? Penso che a <strong>vince</strong>re sarà Bersani. In Sicilia i PD<br />

si sono tutti s<strong>chi</strong>erati dalla parte di Bersani, dato per <strong>vince</strong>nte, se<strong>con</strong>do la vec<strong>chi</strong>a regola che “è bene andare in soccorso del vincitore”.Renzi in Sicilia e a Siracusa ha navigato<br />

sul 30% che non è poco ma sotto la media nazionale che Renzi ha raggiunto in Italia. Bene Vendola <strong>con</strong> il suo 20,1%, sopra la media nazionale che è al 15,6%. Insomma la vastissima<br />

nomenclatura che è accovacciata sotto le ali di Bersani (a Siracusa : Marziano, De Benedictis, Coltraro, Cirone etc) non ha dato molto a Bersani, comunque meno delle<br />

altre provincie. Il peso elettorale dei vari gruppi interni al PD è stato misurato per l’ennesima prova: Renzi (sostenuto da Foti!!)<br />

Comunale a +2936 TeatroVerga +2813 Via Crispi +2273<br />

Al Comune parlano di teatro pronto, come nel 2008? La Provincia delibera ma del Verga non c’è traccia Oggi non ci sono soldi. ma non si fa niente da sei anni?


Riceviamo e pubbli<strong>chi</strong>amo:<br />

Caro direttore, due domande secche: Ma a<br />

Siracusa bisogna un teatro comunale come<br />

quello che abbiamo? Al <strong>centro</strong> dell’isolotto,<br />

senza parcheggi, <strong>con</strong> po<strong>chi</strong> posti? Con<br />

un indebitamento di miliardi e miliardi che<br />

oggi noi cittadini siamo <strong>chi</strong>amati a pagare?<br />

Se<strong>con</strong>da domanda. Chi la segue sa bene<br />

che lei non è tenerissimo col Movimento<br />

Cinque Stelle, come mai oggi tace di fronte<br />

al silenzio dei grillini su tutto? Non li ho<br />

mai sentito interessarsi di un problema cittadino<br />

e anche la vicenda dell’acqua non<br />

potabile mi sembra solo minestra riscaldata.<br />

Giovanni Scalorino<br />

Rispondo: il teatro comunale è un pezzo<br />

<strong>della</strong> storia <strong>della</strong> nostra città oltre ad<br />

essere una struttura di grandissimo pregio.<br />

Se – ripeto “se” <strong>con</strong> tanta amarezza<br />

dopo 30 anni di annunci falliti – dovesse<br />

inaugurarsi, sarebbe un “evento”<br />

capace di riscaldare il cuore e l’anima<br />

di questa città. Le mac<strong>chi</strong>ne ad Ortigia<br />

andrebbero a parcheggiare a Talete come<br />

fanno ora. Non è importante.<br />

Se<strong>con</strong>da risposta: i Fatti sono l’unico<br />

settimanale che ha rilevato il “vuoto”<br />

del Movimento 5 Stelle a Siracusa. Nato<br />

dalla indignazione e dalla protesta <strong>della</strong><br />

gente ma incapace - fino ad oggi beninteso<br />

– di sollevare problemi o sostenere<br />

le battaglie giuste promosse da altri negli<br />

anni. Alla gente piacciono così i grillini :<br />

muti ed ignoranti?. Forse, ma per quanto<br />

tempo?. Io spero sinceramente che si sveglino,<br />

dismettendo parte dell’ignoranza e<br />

<strong>della</strong> supponenza che fino ad oggi li caratterizza<br />

e che, forse, è stata lo scudo dietro<br />

al quale si sono nascosti.<br />

Io mi illudo che vogliano prendere tempo<br />

per … capire, approfondire, raccapezzarsi.<br />

Chissà quanta gente li <strong>con</strong>siglia male<br />

per portarli a sbattere. Il periodo di prova<br />

finirà presto ed anche la gente comincerà<br />

a stancarsi. Non c’è Grillo che tenga!!.<br />

2<br />

Domenica 2 dicembre 2012<br />

Il teatro ci serve, i grillini forse<br />

Giovanni Scalorino scrive una lettera-provocazione. Nessuna difficoltà<br />

a dire la nostra su entrambi i quesiti sollevati dal nostro <strong>con</strong>cittadino<br />

Zisa: Siamo una città<br />

<strong>con</strong> leggi <strong>della</strong> giungla<br />

Da cittadina siracusana, esprimo tutto il mio profondo<br />

s<strong>con</strong>certo nei <strong>con</strong>fronti del “Servizio Sanità e<br />

Randagismo” (Ufficio Ecologia e Sanità). Per ben<br />

due volte, negli 3 ultimi mesi, mi sono rivolta alla<br />

responsabile del Servizio, per tutelare colonie di gatti<br />

da bran<strong>chi</strong> di cani randagi in zona Plemmirio e in<br />

Scala Greca/Villa Ortisi. Non avendo<br />

ricevuto risposte, ho dovuto proteggere<br />

i gatti del Plemmirio in casa<br />

mia, mentre nel se<strong>con</strong>do caso –<br />

purtroppo e <strong>con</strong> grande dolore- non<br />

ho fatto in tempo: i cani randagi avevano<br />

già sbranato una cucciolata intera<br />

di gattini, compresa mamma gatta<br />

e altri gatti adulti. Anche quest’ultimo<br />

episodio, debitamente segnalato<br />

al Servizio <strong>con</strong> lettera inviata il 21<br />

settembre scorso, non ha avuto ris<strong>con</strong>tro.<br />

Recandomi quindi personalmente<br />

presso l’ufficio, ho ricevuto<br />

testuale risposta dalla responsabile<br />

del Servizio: “E’ fisiologico che i<br />

cani sbranino i gatti”.<br />

Chiedendo quindi che tale affermazione<br />

mi venisse restituita per iscritto,<br />

a seguito <strong>della</strong> nostra lettera formale,<br />

ecco la se<strong>con</strong>da risposta: “Noi<br />

non rispondiamo a tutto”. Ho replicando<br />

dicendo che io, nel mio lavoro,<br />

rispondo sempre a tutti; a quel<br />

punto, la responsabile ha fornito la<br />

sua terza risposta: “Vuol dire che voi<br />

all’Università avete un’altra amministrazione,<br />

noi al Comune non rispondiamo”.<br />

C’è qualcosa di molto preoccupante in tutto<br />

ciò: non solo nell’apparente scarsa tutela dei gatti<br />

rispetto ai cani (aberrazione per <strong>chi</strong> ama gli animali!),<br />

ma anche nei rapporti del Comune <strong>con</strong> il proprio<br />

cittadino. Sono risposte fuori da ogni logica civile.<br />

Nessuna informazione legale mi è stata in<strong>fatti</strong> fornita<br />

dal dirigente, solo le sbrigative affermazioni succita-<br />

te. Lo scenario restituito è quello di una città in preda<br />

alla legge <strong>della</strong> giungla, in balia degli eventi <strong>della</strong><br />

natura, tra sbranamenti e ululati notturni, in cui<br />

sia normale trovare la mattina cadaveri a pezzi<br />

sparpagliati nelle strade urbane.<br />

Io non posso dire nulla sulla professionalità <strong>della</strong><br />

dirigente, ma registro questo specifico<br />

comportamento come il<br />

segno di un’arrogante supponenza<br />

e di un pressapo<strong>chi</strong>smo legale<br />

che non deve appartenere ad un<br />

Ufficio pubblico, <strong>chi</strong>amato a dare<br />

risposte, positive o negative,<br />

entro i <strong>con</strong>fini <strong>della</strong> comprensibilità<br />

e <strong>della</strong> <strong>chi</strong>arezza.<br />

Se però il problema è un altro,<br />

cioè il Comune non ha soldi, allora<br />

io mi ritengo danneggiata<br />

due volte perché sono una cittadina<br />

che –ignara di tutto- <strong>con</strong>tinua<br />

a pagare le tasse. Anzi, io<br />

pago <strong>con</strong> le mie tasse quello stipendio<br />

e quel Servizio (che si<br />

<strong>chi</strong>ama appunto “Servizio”).<br />

Chi ha amministrato male deve<br />

pagare, e deve pagare anche in<br />

memoria dei “miei” gatti (e di<br />

tutti gli animali) che il Comune<br />

non ha tutelato, visto che se<strong>con</strong>do<br />

la legge “I gatti liberi che vivono<br />

nel territorio comunale appartengono<br />

al Patrimonio Indisponibile<br />

dello Stato” (in caso<br />

<strong>con</strong>trario, dovremmo supporre<br />

danno erariale?). Questa lettera è un atto dovuto<br />

all’innocenza di <strong>chi</strong> è rimasto vittima dell’incuria<br />

<strong>della</strong> città in cui “è fisiologico esser sbranati”<br />

(sic!). Tutta questa vicenda merita una sola parola:<br />

vergogna!<br />

Flavia Zisa<br />

AVDD, Cimino ri<strong>con</strong>fermato presidente<br />

Nel corso dell’Assemblea annuale dei soci<br />

dell’A.V.D.D., svoltasi nel salone dell’Assessorato<br />

Comunale alle Politiche Sociali,<br />

il giornalista Salvatore Cimino è stato ri<strong>con</strong>fermato<br />

anche per il triennio 2013-2016<br />

Presidente <strong>della</strong> benemerita Associazione<br />

che lui stesso ha fondato nel 2008.<br />

L’Assemblea ha eletto altresì i componenti<br />

del nuovo Consiglio Direttivo<br />

dell’A.V.D.D. , fra i quali sono state ripartite<br />

le cariche previste dallo Statuto. Sono<br />

stati eletti, oltre al Presidente Cimino: la<br />

Dr.ssa Carmela Fronte Vice-Presidente, i<br />

componenti del Consiglio Direttivo: la<br />

Dr.ssa Carmela Pace, la Prof.ssa Paola<br />

La nazi-spectre<br />

è già in azione..<br />

La nazi-spectre in azione: ovvero<br />

renziade e dintorni. Non ho in<strong>con</strong>trato<br />

uno dicasi uno, fra gli amici<br />

che hanno votato Vendola o Bersani<br />

che non abbia ri<strong>con</strong>osciuto, fra i<br />

votanti di <strong>domenica</strong> scorsa, noti<br />

esponenti del<br />

<strong>centro</strong>-destra<br />

in agguato al<br />

voto democratico<br />

(che<br />

notoriamente<br />

è solo quello<br />

che piace a<br />

loro) per indicare<br />

il diabolico<br />

Renzi<br />

come candidato<br />

leader.<br />

Moltiplicando<br />

gli avvistamenti<br />

per i<br />

seggi disponibili<br />

e le città,<br />

i villaggi,<br />

i casolari etc,<br />

ne segue che<br />

decine di migliaia<br />

di<br />

transfughi (alcuni in rigorosa divisa<br />

berlus<strong>con</strong>iana, <strong>con</strong> ninfette nipoti<br />

di Mubarakbuonanima al seguito)<br />

sono stati mobilitati da un’oscura<br />

organizzazione pluto (non il<br />

cane di Topolino) demo-massonica<br />

-ebraica ed anche gay (non guasta)<br />

per votare antidemocraticamente<br />

(cioè disubbidendo ai burosauri di<br />

partito). Dietro il tetro ghigno delle<br />

banche e <strong>della</strong> finanza internazionale<br />

che ha finanziato l’operazio-<br />

Simonetti, la Prof.ssa Marina Ligama, la<br />

Prof.ssa Nadia Hekmat e la Dr.ssa Veronica<br />

Scapellato.<br />

Inoltre, sono state designate quali assistenti<br />

volontarie Samantha Azzaro e<br />

Laura Leocata.<br />

Dopo la proclamazione degli eletti il Presidente<br />

Cimino ha voluto esprimere un<br />

sincero ringraziamento al Consiglio Direttivo<br />

uscente ed ai soci onorari<br />

dell’A.V.D.D. S.E.Mons. Salvatore Pappalardo,<br />

Arcivescovo di Siracusa, Pippo<br />

Gianni, Deputato Nazionale e Regionale,<br />

l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune<br />

di Siracusa Salvo Sorbello, l’On.<br />

ne, una immensa transumanza politica<br />

si è spostata sul sindaco di Firenze<br />

per cercare ( invano, però) di anni<strong>chi</strong>lire<br />

la geometrica potenza <strong>della</strong><br />

divina e lucida presupponenza dalemiana,<br />

che aveva visto giusto (Renzi è<br />

un nazista). Narrano<br />

gli storici più<br />

avveduti che Renzi<br />

non è Renzi ma<br />

un’agente segreto<br />

nazi-spectre, sopravvissutoall’operazione<br />

Odessa<br />

che ha stretto un<br />

patto <strong>con</strong> Lucifero<br />

per affondare definitivamente<br />

il partito<br />

democratico<br />

che, se<strong>con</strong>do il<br />

diabolico progetto,<br />

non potrà più<br />

stringere patti per<br />

salvare le televisioni<br />

di berlus<strong>con</strong>i,<br />

scalare banche,<br />

salvaguardare le<br />

coop democratiche,<br />

né per tentare di imbalsamare la<br />

Bindi rendendola così immortale.Il<br />

corollario di tutto questo è che il popolo<br />

è bestia quando esprime opinioni<br />

diverse da quelle dell’apparato dei<br />

burosauri, ed è invece benedetto e<br />

democratico quando vi si uniforma.<br />

Insomma la vera ed unica <strong>sinistra</strong> è<br />

un’altra: è quella settaria, arrogante,<br />

saccente, perdente da settademocratica.<br />

Tutto il resto è una <strong>con</strong>giura<br />

nazi-spectre.<br />

Elio Tocco<br />

Nicola Bono, Presidente <strong>della</strong> Provincia Regionale<br />

di Siracusa , l’ Ing. Roberto Visentin,<br />

Sindaco di Siracusa, il Dr. Giuseppe<br />

Cappello, dell’Ufficio Scolastico Territoriale,<br />

il Dr. Gaetano Barlotta, Dirigente Scolastico,<br />

il Prof. Nuccio Paguni, Dirigente<br />

del Comune di Siracusa, l’Avv. Antonella<br />

Volpe Damiani, referente dell’A.V.D.D.<br />

per Palermo, la Prof.ssa Mariella Leone<br />

referente dell’Associazione a Firenze, per le<br />

iniziative assunte e per la preziosa collaborazione<br />

ed il sostegno fin qui offerto per la<br />

realizzazione delle varie finalità dell’Associazione<br />

ed i relativi progetti esecutivi puntualmente<br />

esitati..


Scavalcati anche da Enna ora siamo al 88°<br />

posto <strong>della</strong> puntuale ed implacabile ricerca<br />

del Sole24Ore. Sette posizioni in meno per<br />

Siracusa ed il fine anno è servito; non che<br />

aspettassimo le otto pagine sulla "Qualità<br />

<strong>della</strong> vita" in Italia per saperlo, ma<br />

"rileggere" cosa non va dovrebbe poter tornare<br />

utile per migliorare se stessi.<br />

Nel "Tenore di vita" abbiamo (sic) peggiorato<br />

la <strong>con</strong>dizione. Siamo sestultimi (su<br />

107 pro<strong>vince</strong> italiane) per risparmi <strong>con</strong> un<br />

deposito (per abitante) di meno di 9 mila e<br />

500 euro. Abbiamo una media pensione di<br />

680 euro; il 15,47% di disoccupati.<br />

Dimenticavo: la ricerca è ferma al dicembre<br />

2011!!<br />

Prospero Dente<br />

Caro Prospero mi sarei meravigliato del<br />

<strong>con</strong>trario! Chi ha lavorato in questi anni<br />

per questa città? Che iniziative serie sono<br />

state assunte? Che finanziamenti privati o<br />

pubblici sono stati investiti? Niente di<br />

niente di niente. Belle statuine i nostri politici,<br />

paghi soltanto dei loro lauti stipendi<br />

e degli affari che hanno promosso <strong>con</strong> il<br />

denaro pubblico. Di che abbiamo parlato<br />

in questi anni? Degli affari urbanistici e<br />

delle iniziative e<strong>con</strong>omiche che qualche<br />

nostro politico – alla faccia di tutti noi –<br />

ha avviato <strong>con</strong> grandi guadagni, tipo fotovoltaico.<br />

La Procura ha spesso annaspato,<br />

come ha detto il CSM. Ed i giovani, l’occupazione,<br />

i licenziati, i cassintegrati?<br />

Niente, nessuno ha pensato a loro. Perché<br />

– allora – questa città avrebbe dovuto<br />

“crescere”? Con quali mezzi, <strong>con</strong> quali<br />

iniziative, <strong>con</strong> quali soldi? E’ sprofondata<br />

nel nulla. Ecco il perché dell’implacabile<br />

ricerca del Sole24Ore che segue quelle –<br />

dello stesso tenore – fatte nei 13 anni precedenti.<br />

Visentin di<strong>chi</strong>ara le stesse cose<br />

omettendo un piccolo particolare: che è<br />

stato il sindaco di una maggioranza che<br />

ha governato <strong>con</strong>testualmente a Palermo<br />

e Roma. Risultati? Devo proprio dirli?<br />

Qualche banchetto al Maniace, passeggiate<br />

a Piazza Duomo… come sanno fare<br />

i fancazzisti <strong>con</strong> i soldi (nostri)!!.<br />

3<br />

Domenica 2 dicembre 2012<br />

Fermi al palo, maglia nera ovvia<br />

Siamo una città che in questi anni non ha prodotto nulla, è ovvio che perdiamo<br />

posizioni nella classifica del Sole24Ore. Il “fancazzismo” non paga<br />

Siamo mediocri e molto presuntuosi<br />

La scorsa settimana, insieme<br />

alla redazione de I<br />

Fatti, abbiamo cercato di<br />

stimolare l’attenzione generale<br />

di <strong>chi</strong> ci legge su<br />

alcune tematiche del lavoro<br />

e dell’occupazione nel<br />

nostro territorio, scegliendo<br />

di analizzare due comparti,<br />

il turismo e l’agricoltura<br />

che, sono gli unici<br />

a registrare dati positivi<br />

di crescita del Pil e offrono<br />

un tendenziale proiettato<br />

a nuovo sviluppo.<br />

Non abbiamo inteso esaurire<br />

tutti i cosiddetti fattori<br />

<strong>della</strong> produzione locale,<br />

e per altro, più volte nel<br />

corso di questi ultimi anni,<br />

siamo entrati nel merito<br />

dei singoli comparti<br />

produttivi dall’industria ai<br />

servizi, dal commercio<br />

all’artigianato. Non pensavamo<br />

neanche di annunciare<br />

<strong>fatti</strong> che non fossero noti a tutti. I siracusani, quelli che vivono<br />

ed operano in questi due comparti e quelli che vivono d’altro,<br />

sanno bene che al di là <strong>della</strong> attuale crisi e<strong>con</strong>omica generale, la Città<br />

se non l’intera Provincia, sono avviluppate da una nebbia fatta di menefreghismo,<br />

speculazione, miopia e incapacità assoluta di guardare<br />

<strong>con</strong> altruismo al bene comune, che non sono parole utopiche, ma<br />

piuttosto sintesi per definire un mondo fatto di uomini, donne,famiglie,<br />

imprese, attività,luoghi, opere, idee ecc. che, tutte insieme,<br />

formano la società in cui viviamo.<br />

Si potrebbero anche definire diversamente i fattori <strong>con</strong>dizionanti lo<br />

sviluppo <strong>della</strong> nostra società, potrei usare parole come mafia, illegalità<br />

diffusa, speculazione e arriverei alle stesse <strong>con</strong>clusioni. Siracusa<br />

soffre di mediocrità, pensando e illudendosi di essere al <strong>centro</strong> del<br />

mondo e la politica locale è sia lo spec<strong>chi</strong>o di questa rappresentazio-<br />

ne sia promotrice di questo malessere che si allarga a mac<strong>chi</strong>a d’olio,<br />

invadente e nel frattempo inarrestabile. Un esempio può essere<br />

la denuncia fatta dall’On. Gianni sugli inciuci dell’INDA. Un altro<br />

può essere la questione dei cassoni per il <strong>con</strong>solidamento delle ban<strong>chi</strong>ne<br />

del Porto Grande. Possiamo riempire l’articolo di altre succose<br />

porcherie che negli anni si sono commesse a Siracusa, ma è’ possibile<br />

che, alla di là dell’ individuazione di reati commessi da persone,<br />

non si è neanche capaci di indignarsi? Perché, purtroppo, in<br />

questa nostra bellissima Città, l’indignazione è un sentimento che<br />

sembra aleggiare nei salotti, al bar, per un breve periodo e poi si<br />

trasforma in indifferenza, in attesa <strong>della</strong> prossima discussione sul<br />

successivo inciucio. Ricordando l’attuale Piano Regolatore <strong>della</strong><br />

Città di Siracusa, come faccio a non pensare che qualcuno abbia<br />

speculato impunemente sulla nostra storia, sul nostro territorio,<br />

sull’avvenire dei nostri figli, com’è possibile non inorridirsi per gli<br />

scempi che si sono commessi e si commetteranno dentro e fuori le<br />

mura <strong>della</strong> Città? Perché non devo pensare che il Piano Regolatore,<br />

strumento di riordino urbanistico, doveva servire in primis a stabilire<br />

regole di civiltà, di bellezza, di cura del territorio e non sanatoria<br />

di abusivismi del passato? E’ apprezzabile che da molte parti, veda<br />

intervista a I Fatti all’On. Nicita, si proponga di fermare la crescita<br />

di nuova cementificazione, aggiungerei però che quando si fa quest’affermazione<br />

bisogna anche avere il coraggio di ri<strong>con</strong>oscere gli<br />

errori del passato e questo Piano Regolatore fu approvato da un<br />

Consiglio Comunale, dove <strong>chi</strong> fa politica, anche indirettamente <strong>con</strong><br />

uomini di riferimento, era presente allora ed è presente adesso. Più<br />

che fare analisi di ciò che è stato, credo sia adesso più utile per tutti,<br />

discutere di nuove proposte, guardare a nuove idee per lo sviluppo<br />

ed il lavoro e se l’ipotesi è che nel breve dovremo fare la <strong>con</strong>ta di<br />

quanta gente perderà il lavoro, diventa urgente creare le <strong>con</strong>dizioni<br />

perché il lavoro che c’è non vada via e nello stesso tempo offrire<br />

nuove opportunità a <strong>chi</strong> il lavoro può crearlo. Per fare impresa non<br />

bastano solo le idee, ci vogliono capitali e mercato e l’imprenditore<br />

non può essere stimolato a investire perché c’è il finanziamento<br />

pubblico. Bisogna prendere atto che il tempo delle cattedrali nel deserto<br />

è finito e come dimostrato nelle recenti elezioni regionali, il<br />

siracusano sembra non indignarsi, appare indifferente ma, alla fine,<br />

non dimentica, giudica e non perdona.<br />

Enrico Caruso<br />

Pippo Gianni: “Io sono ancora qua”<br />

Con la canzone di Vasco Rossi, Pippo, Luciano e Antonello hanno festeggiato<br />

a Priolo la vittoria alle Regionali e l’accordo per le prossime amministrative<br />

Pepè Genovese<br />

Tra i vincitori delle recenti elezioni regionali<br />

ci sono di sicuro Pippo, Luciano<br />

e Antonello. Pippo è l’on. Gianni rieletto<br />

deputato regionale nella lista di Cantiere<br />

Popolare, il partito che si è attribuito<br />

il seggio a danno dell’MpA<br />

Partito Siciliano cui in un primo<br />

tempo erano stati <strong>con</strong>teggiati, sommandoli,<br />

nel Comune di Melilli, i voti di lista<br />

e quelli di preferenza del primo candidato<br />

Gennuso Giuseppe detto Pippo. Melilli<br />

è il comune di cui è stato sindaco<br />

negli ultimi anni l’on. Pippo Sorbello,<br />

eletto ora all’A.R.S. in <strong>con</strong>to<br />

U.d.C. Legittimo sarebbe stato il progetto<br />

di Sorbello di poter fare l’assessore<br />

di Crocetta, in quanto appartenente ad<br />

un partito che ha sostenuto l’ex sindaco<br />

di Gela per la presidenza <strong>della</strong> Regione e<br />

in quanto forte, in assemblea, del voto<br />

dell’amico Gennuso, se fosse stato rieletto.<br />

A risultati corretti, cioè <strong>con</strong> Gennuso<br />

non eletto, poteva risultare<br />

compensativo sostenere quest’ultimo<br />

come assessore. Ma Crocetta che non è<br />

Lombardo ha nominato una Giunta di<br />

Governo fatta di persone lontane mille<br />

miglia da questi percorsi politico elettorali,<br />

lasciando molti a bocca asciutta.<br />

Luciano è Luciano Gianni, brillante<br />

assessore al Comune di Priolo oltre<br />

che primogenito di Pippo Gianni. Antonello<br />

è Antonello Rizza l’attuale sindaco<br />

di Priolo. Li abbiamo trovati assieme sabato scorso in<br />

Piazza Quattro Canti a Priolo. L’occasione è stata il comizio<br />

di ringraziamento di Pippo Gianni ai suoi 1700 <strong>con</strong>cittadini<br />

sostenitori che lo hanno votato il 28 Ottobre.<br />

Avvicinandoci al palco si veniva accolti dalla musica<br />

di “Io sono ancora qua “ cantata da Vasco Rossi. Parole<br />

indubbiamente e modestamente allusive, scelte da Luciano<br />

che <strong>della</strong> serata è stato il regista. Pippo Gianni più che un<br />

comizio ha preferito fare una <strong>chi</strong>ac<strong>chi</strong>erata <strong>con</strong> i suoi <strong>con</strong>cittadini<br />

amici di sempre e ha voluto solennemente an-<br />

che rinnovare ad Antonello Rizza il proprio<br />

sostegno nelle prossime elezioni per<br />

il sindaco di Priolo. Pippo, Luciano e Antonello<br />

si sono trovati assieme nel respingere<br />

l’attacco del “barbaro” Sorbello che poi<br />

tanto barbaro non è in quanto risiede ad appena<br />

cinque <strong>chi</strong>lometri da Priolo. Priolo dal<br />

lato del Cimitero è separato da Melilli dai<br />

serbatoi delle raffinerie, ma subito dopo c’è<br />

l’edicola di San Sebastiano che unisce i due<br />

comuni. Melilli e Priolo sono due comuni<br />

uniti dalla stessa sorte di vivere nel bene e<br />

nel male dentro la zona industriale che ha<br />

fatto il reddito <strong>della</strong> nostra provincia negli<br />

ultimi cinquant’anni. Ciascuno dei due comuni<br />

ha ora il proprio deputato regionale e<br />

i due deputati si <strong>con</strong>tendono la leadership<br />

d’area. Oltre che a Priolo il prossimo anno<br />

si voterà anche ad Augusta, il terzo comune<br />

del triangolo industriale. Buona parte<br />

dell’e<strong>con</strong>omia provinciale dipende ancora<br />

da quanto accade in questo distretto industriale,<br />

per cui prestare una particolare attenzione<br />

alle dinamiche politico-elettorali<br />

diPriolo, Melilli ed Augusta può essere di<br />

interesse generale. La cultura di governo da<br />

queste parti è rilevante cosi come è importante<br />

il rapporto <strong>con</strong> l’impresa privata. Per<br />

non dire delle <strong>con</strong>seguenti problematiche<br />

legate alla salute. Ed è in queste circostanze<br />

che il rapporto <strong>con</strong> il politico di turno deve<br />

essere sostenuto in modo culturalmente pregnante<br />

e senza pregiudizio. L’obiettivo tra<br />

cittadino e rappresentante politico deve tornare<br />

ad essere comune e la società civile<br />

deve dare il proprio valido <strong>con</strong>tributo di stimolo.<br />

Non è più tempo di sterili polemiche distruttive .<br />

Ognuno dia il <strong>con</strong>tributo che sa e può dare <strong>con</strong> spirito di<br />

grande collaborazione. A Priolo ho avuto la sensazione<br />

che Pippo, Luciano e Antonello abbiano capito e messo in<br />

opera la lezione dettata dai tempi che stiamo vivendo.


Opinioni<br />

e repliche<br />

Diventa una esigenza avere uno spazio che <strong>con</strong>senta a <strong>chi</strong> ci<br />

legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su<br />

quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente<br />

<strong>chi</strong>ediamo che le repliche siano stringate, o comunque<br />

compatibili <strong>con</strong> la necessità di dare visibilità a tutti.<br />

4<br />

Domenica 2 dicembre 2012<br />

cittadinisulwebcittadinisulwebcit<br />

La versione di Flavia<br />

Apprezzo molto la ricetta<br />

di Flavia Zisa per dare a<br />

Siracusa un sindaco degno<br />

di questo nome. Apprezzo<br />

lo spaccato che ha tratteggiato<br />

nell’ultimo numero<br />

de I Fatti come rispetto la<br />

sua idea di privilegiare la<br />

competenza e la capacità<br />

del nuovo primo cittadino<br />

di fare squadra <strong>chi</strong>amando<br />

a lavorare <strong>con</strong> lui le energie<br />

migliori <strong>della</strong> città. Mi<br />

ha affascinato non poco<br />

poi la sua visione del futuro<br />

di Siracusa e sono <strong>con</strong>vinto<br />

che solo un sindaco<br />

visionario potrà riscattarci<br />

dalla palude in cui siamo<br />

caduti, e non da oggi. Non<br />

ci vogliono passaggi tradizionali<br />

e scelte tradizionali,<br />

ci vuole una grande sorpresa, una grande novità per ridare ai siracusani<br />

la voglia di riscattarsi, la voglia di tornare a dare il massimo non solo per<br />

se stessi ma per la nostra comunità. Cambiare passo ma anche modo di<br />

pensare, è difficile ma necessario. La politica tradizionale ha fallito, oggi è<br />

tempo di sperimentazione e di novità assolute. Dopo le Regionali, ma anche<br />

dopo le primarie del <strong>centro</strong> <strong>sinistra</strong>, niente sarà più come prima e proprio<br />

Flavia Zisa, potrebbe essere il primo, decisivo passo.<br />

Giuseppe Maria Liberto<br />

Una storia di stalli e privilegi<br />

Così nel gruppo dei Fatti su Facebook: STALLI E PRIVILEGI - Ad Ortigia è<br />

difficilissimo trovare un parcheggio e questo lo sanno tutti. Il fatto sfugge solo al<br />

comando dei vigili urbani che <strong>con</strong>tinua ad elargire stalli di favore proprio nel<br />

<strong>centro</strong> storico. Lasciamo stare il fatto che a Siracusa abitano prevalentemente disabili<br />

visto che non si spiega diversamente il proliferare in tutto il territorio urbano<br />

di posti auto per disabili che nel 90 per cento dei casi sono utilizzati da furbi<br />

che hanno un qualche parente disabile. Lasciamo stare questo che è già uno scandalo,<br />

diventa incredibile quello che succede appunto in Ortigia. Nella zona fra via<br />

Alagona, via Nizza, largo Gancia ma un po' ovunque nell'isolotto nas<strong>con</strong>o quotidianamente<br />

stalli per privilegiati, Gli ultimi due per la comunità San Martino stamattina<br />

a largo Gancia (vedi foto). Se il comandante, l'assessore Basile e il sindaco<br />

ci spiegano <strong>con</strong> quale buon senso si <strong>con</strong>cedono due posti auto in una zona dove<br />

i cittadini semplici, quelli non raccomandati insomma, possono anche girare<br />

mezza giornata senza trovare un parcheggio?<br />

Scrive al riguardo Flavia Zisa: Bravissimo! Ortigia, <strong>con</strong> le case notoriamente<br />

fornite di ascensori, garage e palazzi modernissimi <strong>con</strong> accessi facilitati dell'ultima<br />

generazione, strade larghe, semafori sonori, ban<strong>chi</strong>ne ampie e piste pedonali, è il <strong>centro</strong> storico a zero<br />

impatto barriere ar<strong>chi</strong>tettoniche. Ecco perchè sono tutti residenti qui! Io ho visto uno col posto riservato<br />

vicino casa mia (zona via Savoia) che la mattina si lavava la Punto (ah, la Punto!) <strong>con</strong> il sec<strong>chi</strong>o e la spugna..<br />

spingendosi <strong>con</strong> la s<strong>chi</strong>ena sul tettuccio, e facendo manovre che io manco sotto tortura riuscirei a<br />

compiere!<br />

Lavoro da quelle parti e <strong>con</strong>osco il problema che è – prima di tutto - una dimostrazione eclatante di assenza<br />

di una vera autorità preposta alla circolazione, ai parcheggi, al turismo. Le furbate hanno raggiunto un<br />

numero impressionante. Le vie e le piazze dell’isolotto diventano proprietà privata di po<strong>chi</strong>. Come nell’occupazione<br />

di suolo pubblico per ristoranti e bar <strong>con</strong>cessi senza rispetto verso il luogo, la viabilità, il <strong>con</strong>testo.<br />

Forse sarebbe più dignitoso abolire tutti i permessi di stalli, occupazione di suolo pubblico e…<br />

ripartire daccapo incaricando qualche persona perbene di occuparsene. Ce ne sono ancora da quelle parti?<br />

Ne dubito, ma ci spero. Chi lo ha fatto fino ad oggi alla luce dei risultati raggiunti sicuramente non era<br />

per bene ma altra cosa.(sb)<br />

Il 21 dicembre il “Paladino” numero 42<br />

Venerdì 21 dicembre alle 20,30 sul palcoscenico del Circolo “I Delfini”<br />

(già Club degli Amici” di <strong>con</strong>trada Spalla), andrà in scena la<br />

42° edizione del "Premio Internazionale Sicilia-Il Paladino". Nonostante<br />

le difficoltà causate dalla mancanza di sostegni e<strong>con</strong>omici, la<br />

prestigiosa Manifestazione siracusana collezionerà un altro successo<br />

artistico, culturale e organizzativo grazie al provvidenziale intervento<br />

<strong>della</strong> Camera di Commercio di Siracusa e alla ospitalità del<br />

Circolo "I Delfini" presieduto da Nello Caporale.<br />

L'ingresso, se<strong>con</strong>do tradizione, è libero, ed è aperto anche ai non<br />

soci del Circolo nel rispetto degli intendimenti <strong>della</strong> dirigenza che<br />

mette la propria struttura a disposizione <strong>della</strong> città.<br />

Nomi prestigiosi al "Premio Internazionale Sicilia-Il Paladino". Tre<br />

spiccano su tutti: Ivanhoe Lo Bello, Demetrio Vittorini (figlio di<br />

Elio), e la cantante americana Pat Starke. Lo Bello è una notissima<br />

Vitadacani La storia <strong>della</strong> cucciola di Targia<br />

Dalla Sicilia esportiamo arance, limoni,mandarini, olio,<br />

vino e tantissimi altri prodotti di qualità, molti <strong>con</strong> il mar<strong>chi</strong>o<br />

DOP. Tempo fa un collaboratore di questo settimanale<br />

"IFatti <strong>della</strong> Domenica", Joe Strummer, ha scritto<br />

un bel pezzo su "i pipi di Targia", ne ricordava <strong>con</strong> nostalgia<br />

il sapore. Dai vigneti di Targia viene prodotto anche<br />

un noto vino. Ultimamente dalla <strong>con</strong>trada Targia di<br />

Siracusa viene esportato anche un prodotto particolare e<br />

prezioso che non vogliamo venga distrutto e non vogliamo<br />

vederlo soffrire:i cani randagi. Non hanno alcun valore<br />

e<strong>con</strong>omico ma valori inestimabili e diversi: la loro bellezza,<br />

la loro affettuosità ed il loro equilibrio, nonostante randagi<br />

di generazione in generazione. Chiederemo i mar<strong>chi</strong><br />

DOC e DOP per i randagi di Targia. Quanti ne sono stati<br />

avvelenati negli anni, quanti investiti, quanti sono attualmente<br />

in vita, quanti sono sterilizzati, quanti micro<strong>chi</strong>ppati,<br />

quanti affidati a cittadini che solo per amore e sensibilità li<br />

sfamano, NON SI SA! Un segreto questo che solo la funzionaria<br />

del Comune addetta alla lotta al randagismo <strong>con</strong>osce.<br />

Il loro numero e il nome degli affidatari in<strong>con</strong>sapevoli<br />

è un dato segreto che la suddetta funzionaria custodisce<br />

gelosamente in nome <strong>della</strong> privacy, supportata dall'ASP di<br />

Siracusa che detiene le informazioni dell'Anagrafe Canina.<br />

Da cittadini amanti degli animali di<strong>chi</strong>ariamo che: abbiamo<br />

figura di siracusano che non ha bisogno di presentazioni, tale è il curriculum<br />

operativo ad alti livelli che lo <strong>con</strong>traddistingue. Demetrio<br />

Vittorini, figlio d'arte, è acclamato scrittore di fama europea, uomo di<br />

cultura, docente universitario in Italia e all'estero, autore di libri di<br />

successo. Pat Starke è una delle più famose ed affascinanti attrici <strong>della</strong><br />

storia del cabaret nazionale, stella di prima grandezza assieme ad<br />

Oreste Lionello. Ospiti <strong>della</strong> serata saranno anche Carlo Muratori,<br />

Giuliana Accolla, Mirella Parisini, Raffaele Aliffi, ed alcuni importanti<br />

professionisti <strong>della</strong> lirica assieme al tenore Benito Nastasi,<br />

al soprano Mirella Furnari e al maestro Francesco Drago, che daranno<br />

vita allo spettacolo. Sul palcoscenico anche l’orchestra “Big<br />

Band” col suo repertorio di successo.<br />

<strong>chi</strong>esto, <strong>chi</strong>ediamo e <strong>con</strong>tinueremo a <strong>chi</strong>edere, pubblicamente,<br />

per i cani di Targia il diritto all' assistenza veterinaria, il<br />

ricovero quando necessario per curarli, gli antiparassitari<br />

(solo 5 fialette in questi ultimi 4 anni), le sterilizzazioni e la<br />

loro tutela. Lo facciamo pubblicamente non perchè vogliamo<br />

pubblicità ma solo perchè le formali ri<strong>chi</strong>este in merito,<br />

avanzate da anni, NON VENGONO ACCOLTE DAGLI<br />

UFFICI COMPETENTI. Aiuteremo ancora queste creature<br />

per salvarle! In Veneto ed in Piemonte i cani di Targia sono<br />

<strong>con</strong>osciuti ed apprezzati. Ne abbiamo fatto adottare appena<br />

sei, ma sono stati sufficienti per far capire la preziosità di<br />

questo particolare prodotto proveniente dal profondo sud. Solo<br />

alcuni cani di Targia sono timorosi e non si fanno avvicinare,<br />

il resto è molto socializzato. Sono persino abituati a giocare<br />

<strong>con</strong> i bambini e si potrebbero adottare immediatamente.<br />

Meriterebbero una casa ed una famiglia. JUST, l'ultima piccola<br />

di Targia adottata ad Alessandria ha positivamente<br />

rivoluzionato la vita di una famiglia e dei cani che vivevano<br />

già in quella casa. Gioca <strong>con</strong> un bimbo di tre anni ed anche la<br />

nonna ottantenne che vive in casa <strong>della</strong> signora Anna, adora<br />

Just. Una cucciola di Targia è passata dalla spazzatura al divano<br />

di una calda ed accogliente casa di veri amanti degli<br />

animali.<br />

Elena Caligiore


5<br />

Domenica 2 dicembre 2012<br />

Giunta Crocetta: ceffone a Siracusa<br />

Per il PD è andata malissimo: niente a Marziano, Coltraro, Cirone. Altrettanto<br />

l’UDC di Sorbello. La nostra provincia ripiomba nel clima “lombardiano”<br />

Il governo Crocetta – appena nato—già spacca il Pd,<br />

provoca reazioni violente (Cracolici) e la riscrittura<br />

<strong>della</strong> mappa delle alleanze interne al partito di maggioranza.<br />

Si incrina l’asse Lumia-Cracolici ed esce<br />

premiata la corrente Innovazioni, che esprime l’unico<br />

assessore politico presente in giunta. Emergono i distinguo<br />

anche all’interno dell’ala bersaniana.<br />

Ma Crocetta non si scompone: «Se ai partiti non piace<br />

questo modo di governare, torniamo alle urne e<br />

vediamo cosa ne pensano i siciliani che finalmente<br />

cominciano a diventare protagonisti».<br />

La miccia è stato un tweet di Antonello Cracolici nei<br />

minuti successivi all’annuncio <strong>della</strong> squadra di Crocetta:<br />

«Vediamo quanto dura questo governo».<br />

È stato il via al fuoco amico sulla giunta: «Malessere<br />

nel Pd? È eufemistico definirlo così – dice Bruno<br />

Marziano -. Non <strong>con</strong>divido neanche una virgola del<br />

metodo usato da Crocetta. Se ci avesse <strong>con</strong>vocato<br />

spiegandoci il suo no ai deputati-assessori, mi sarei<br />

sacrificato volentieri. Ma così... Finora ho osservato,<br />

ora voglio capire come vanno le cose».<br />

Per il PD di Siracusa è andata malissimo: Marziano,<br />

Coltraro, Cirone non hanno ottenuto una mazza. Altret-<br />

tanto l’UDC di Pippo Sorbello. La provincia di Siracusa<br />

ripiomba nel clima “lombardiano”, esclusa da tutti i vertici<br />

regionali.<br />

Vedremo in seguito che porterà a casa e se in questo nuovo<br />

quadro regionale <strong>con</strong>terà qualcosina. La partenza è<br />

nera.. . La corrente Cracolici – come molti deputati del<br />

PD - <strong>con</strong>testa soprattutto la bocciatura dei deputati come<br />

assessori regionali, che ha finito per bruciare molte aspirazioni<br />

(tra cui quella di Marziano).<br />

Ma l’obbiettivo di Crocetta era quello di non apparire<br />

prigioniero <strong>della</strong> nomenclatura di Lombardo transitata<br />

nell’UDC e nel PD (tipo Leanza, Cracolici etc) e dare<br />

l’impressione all’esterno di una Giunta di svolta vera e<br />

non posticcia. Risultato raggiunto ma…lo faranno governare?<br />

Ed il personale non politico che si è scelto è in<br />

grado di governare ?<br />

Sicuramente una Giunta senza deputati e senza che abbia<br />

subito pesanti <strong>con</strong>dizionamenti dei partiti è un fatto positivo.<br />

Ma quanto durerà?. Il <strong>con</strong>trasto è fortissimo. Crocetta<br />

dice che se la sua politica non è gradita ai deputati regionali<br />

UDC e PDC si può tornare a votare, sapendo di incutere<br />

il terrore in deputati appena eletti. Ma poi la corda<br />

può spezzarsi lo stesso, anche prescindendo dalla volontà<br />

dei deputati.<br />

Crocetta e delizia o solo Crocetta?<br />

Tante fesserie: Il fatto personale <strong>con</strong> alcuni giornalisti regionali, la studentessa<br />

scarsa alla Pubblica istruzione etc E poi gli assessori dimissionari<br />

Ho visto Rosario Crocetta<br />

a “Domenica in”,<br />

intervistato da Giletti.<br />

Lasciamo perdere qualche<br />

riflessione su<br />

“come” parla: sgrammaticato,<br />

involuto, <strong>con</strong><br />

un accento siciliano<br />

pesantissimo, d’altri<br />

tempi, la lingua italiana,<br />

insomma, è un patrimonio<br />

che non gli<br />

appartiene. Ma si fa<br />

capire benissimo. Il suo<br />

programma è la traduzione<br />

dei tanti rilievi<br />

mossi da decenni alla<br />

Sicilia: lotta agli spre<strong>chi</strong>,<br />

lotta al clientelismo,<br />

si ad una burocrazia<br />

snella ed efficiente,<br />

recupero ed utilizzo dei<br />

fondi europei lasciati<br />

da Lombardo nei cassetti<br />

<strong>con</strong> intenzioni criminali,<br />

no - nel <strong>con</strong>tempo<br />

- a macelleria<br />

sociale per compiacere<br />

<strong>chi</strong> in questo sistema<br />

siciliano si è arric<strong>chi</strong>to,<br />

ha mangiato a piene<br />

mani ed ora fa professione<br />

di efficienza e modernità.<br />

Insomma Crocetta è piaciuto anche ai peggiori<br />

detrattori <strong>della</strong> Sicilia. E’ piaciuto anche<br />

perché <strong>chi</strong> lo sentiva immaginava l’intervista<br />

che faranno a Crocetta tra qualche mese: Che<br />

hai fatto? Che ne è dei tuoi mirabolanti propositi?<br />

Chi li osteggia? Chi li <strong>con</strong>diziona?<br />

Crocetta ha in sé, nel suo patrimonio genetico,<br />

qualche salutare seme di follia, che è<br />

quello che lo ha portato a <strong>con</strong>trapporsi alla<br />

mafia a Gela che non è proprio una associazione<br />

di scac<strong>chi</strong>sti o di velisti; che è quello<br />

che lo ha portato ad auto - indicarsi candidato<br />

alla presidenza <strong>della</strong> regione per il PD e senza<br />

che nessuno glielo avesse mai <strong>chi</strong>esto nel<br />

PD o ne approvasse l’iniziativa. Anzi questa<br />

autocandidatura è stata accolta <strong>con</strong> grande<br />

indifferenza, sarcasmo e fino alla fine il PD<br />

ha cercato una sponda per sostituirlo senza<br />

assumere la paternità del siluramento.<br />

Insomma Crocetta è ammirevole sotto questi<br />

aspetti ma ha una trave grossissima davanti a<br />

sé e non potrà rimuoverla <strong>con</strong> gli esorcismi:<br />

la vec<strong>chi</strong>ssima e puzzolente politica e politici<br />

che sono stati per 4 anni al fianco di Lombardo<br />

sono tutti lì accanto a lui per riprendere<br />

gli affari e le manovre clientelari iniziate<br />

o <strong>con</strong>cluse <strong>con</strong> Lombardo. Altro che<br />

<strong>con</strong>tinuità! Continuità e prosieguo alla<br />

grande!! Questi politici, queste forze, non<br />

hanno problemi di maggioranza: i 4 deputati<br />

di Miccichè e gli 8 di Lombardo sono<br />

li a disposizione, disposti a cambiare casacca<br />

e nome purché proseguano indisturbati<br />

nel loro lavoro.<br />

LINO LEANZA è stato per anni il servitore<br />

più appiattito di Lombardo, oggi è<br />

(comunque appare) il grande manovratore<br />

dell’UDC e del Governo Crocetta a nome<br />

dell’UDC. E’ credibile che LEANZA non<br />

sia più il LEANZA che ha imperversato<br />

per anni? Dico LEANZA ma potrei dire<br />

CRACOLICI e tutti quei deputati lombardiani,<br />

cuffariani, che hanno dominato in<br />

lungo ed in largo e che hanno fatto <strong>della</strong><br />

Sicilia quella che è, un intreccio spaventoso<br />

di miseria, clientelismo, inefficienza…<br />

una terra senza futuro o <strong>con</strong> un futuro altrettanto<br />

spaventoso del presente.<br />

Come farà CROCETTA a bloccare questa<br />

marea montante (di m…..) che avvolge il<br />

suo governo? Lo vedremo subito dagli assessori<br />

regionali, dai dirigenti regionali di<br />

cui si avvarrà, da <strong>chi</strong> sarà nominato nei tanti<br />

enti pubblici regionali.. Lì vedremo <strong>chi</strong> ha<br />

vinto. Noi tifiamo Crocetta, anzi, riteniamo<br />

che le sue numerose comparsate servano a<br />

dire semplicemente questo: aiutatemi a realizzare<br />

questo programma e queste idee, datemi<br />

forza, sia l’opinione pubblica regionale<br />

e nazionale il mio più prezioso alleato !. Altri<br />

insinuano che Crocetta sia soltanto l’ultima<br />

faccia <strong>della</strong> stessa politica siciliana che<br />

ci “sgoverna” da decenni: un istrione e nulla<br />

di più.<br />

Se però vediamo la nuova Giunta regionale<br />

sembra che Crocetta sia il peggio che ci poteva<br />

capitare. Aspetto che si renda <strong>con</strong>to<br />

delle caxxate sin qui accumulate: fatto personale<br />

<strong>con</strong> alcuni giornalisti invece di taglia-<br />

re gli stipendi d'oro di<br />

duemila dirigenti regionali,<br />

la cavolata di Battiato<br />

<strong>con</strong> un cambio di<br />

tre rubriche in 24 ore, la<br />

figlia <strong>della</strong> vittima <strong>della</strong><br />

mafia, il Pm, la studentessa<br />

universitaria scarsa<br />

che diventa assessore<br />

regionale alla pubblica<br />

istruzione, dirigenti lombardiani<br />

nominati assessore,<br />

Zi<strong>chi</strong><strong>chi</strong>. 84enne ai<br />

beni culturali. Insomma,<br />

come Lombardo. Solo<br />

Dio ci può aiutare. Ripeto,<br />

questo Crocetta, vista<br />

la giunta, sembra un'altra<br />

punizione per i siciliani.<br />

Siamo un'isola disgraziata.<br />

Io credo, spero che non<br />

sia così.. Spero in Crocetta<br />

perché se le sue<br />

intenzioni sono vere la<br />

battaglia sarà durissima,<br />

difficile da <strong>vince</strong>re.<br />

Ma sarà una battaglia di<br />

civiltà, di progresso, di<br />

avanzamento di questa martoriata terra.. Non<br />

le cialtronate di Lombardo che ha cercato per<br />

anni di vendere come battaglie di civiltà e di<br />

autonomia siciliana le “sue” battaglie di potere,<br />

di affari, clientelari o <strong>con</strong>tro le regole o il<br />

buon senso: le mistificazioni o la millanteria<br />

sulla riduzione <strong>della</strong> spesa regionale, delle<br />

<strong>con</strong>sulenze, degli spre<strong>chi</strong>…mentre faceva<br />

esattamente l’opposto di quanto predicava.<br />

Intanto, come riferisce Massimo Casertano,<br />

visto che zucchero non guasta bevanda, sono<br />

arrivate le se<strong>con</strong>de dimissioni-lampo <strong>della</strong><br />

giunta Crocetta! Dopo quelle dell'assessore<br />

all'e<strong>con</strong>omia Basilico (per motivi<br />

"professionali"), si dimette anche l'assessore<br />

alla funzione pubblica Patrizia Valenti, rinviata<br />

a giudizio! La giunta Crocetta perde<br />

pezzi a meno di una settimana dalle nomine(e<br />

meno male che per "selezionare" gli assessori<br />

ci ha impiegato ventidue giorni). "Non è una<br />

cosa piacevole" ha commentato Crocetta. Se<br />

lo dice lui...


6<br />

Domenica 2 dicembre 2012<br />

Formosa: Sì, io amo Facebook<br />

Splendide le notizie “esticazzi?!” come: “Lucia è fidanzata ufficialmente”,”<br />

Luca è sposato”, “Samantha è separata”,” Oggi mi sento giù<br />

Lo <strong>con</strong>fesso: io uso Facebook! Lo so, è<br />

<strong>con</strong>siderata ormai una distorsione <strong>della</strong><br />

personalità di un individuo, se costui fa<br />

uso del social network, in quanto “<strong>chi</strong><br />

usa Facebook lo fa perché non ha il coraggio<br />

di esporre le proprie idee dal vivo”<br />

e anche perché “Facebook è un cortile”<br />

e poi perché “<strong>chi</strong> usa Facebook è un<br />

depresso, è uno che non esce mai, che sta<br />

sempre davanti al computer”, e via sciorinando<br />

min<strong>chi</strong>ate apocalittiche di questa<br />

e altre carature. Magari – la butto lì - <strong>chi</strong><br />

è propenso a fare cortile nella vita lo fa<br />

anche davanti ad un pc, davanti ad un<br />

telefono e persino davanti ad un forno a<br />

microonde, e <strong>chi</strong> è abituato a parlare dei<br />

massimi sistemi, stessa cosa. Credo,<br />

inoltre, che <strong>chi</strong> espone le sue idee su Facebook<br />

abbia ben più coraggio di <strong>chi</strong> lo<br />

fa al bar perché scripta manent, e poi <strong>chi</strong><br />

è affetto da depressione non ha tutta questa<br />

voglia di comunicare al mondo la sua<br />

<strong>con</strong>dizione. Ergo, aldilà di questi profondi<br />

assunti che, prevalentemente, provengono<br />

da <strong>chi</strong> non ha mai usato alcun social<br />

network, ma ne parla per sentito dire,<br />

sono <strong>con</strong>vinto che Facebook sia uno<br />

strumento impalpabile che, come l’acqua,<br />

prende la forma di <strong>chi</strong> lo usa. Può<br />

essere come una trasmissione <strong>della</strong> De<br />

Filippi, un libro di Moccia ed un film di<br />

Neri Parenti, ma può essere uno strumento<br />

formidabile e di grande crescita. Io su<br />

Facebook ci vado tutti i giorni, o quasi;<br />

su Facebook cazzeggio, scrivo pensieri, faccio<br />

esercizio di scrittura, testo le cose che mi<br />

capita di scrivere, <strong>con</strong>osco e propongo musica,<br />

pubblicizzo le mie attività, rinsaldo vec<strong>chi</strong>e<br />

<strong>con</strong>oscenze e trasformo queste ultime<br />

in amicizia, tengo <strong>con</strong>tatti <strong>con</strong> persone che<br />

stimo da sempre e <strong>con</strong> le quali non avrei mai<br />

pensato di divenire estemporaneo compagno<br />

epistolare, scrittori, registi, musicisti, pensatori,<br />

religiosi, <strong>con</strong>duttori radiofonici. C’è,<br />

poi, un altro aspetto di Facebook che adoro:<br />

l’umorismo involontario. Quel tipico umorismo<br />

che in<strong>con</strong>sapevolmente produce che si<br />

dà arie d’intellettuale. Ci sganasciamo dalle<br />

risate, io ed alcuni miei amici FB, scambiandoci<br />

post che per noi sono divenuti epocali.<br />

Accendere lo schermo e scoprire che un<br />

amico ha inviato uno di questi post, mi rende<br />

la giornata più dolce e piacevole. Nelle<br />

giornate plumbee che produ<strong>con</strong>o un umore<br />

incerto, per esempio, apro il file nel quale<br />

ho <strong>con</strong>servato “Non posso votare una donna,<br />

giacchè l'esperienza ha insegnato che le<br />

donne alla fine si accompagnano ai più forti...è<br />

la loro natura ed anche il loro destino.<br />

La politica così come la filosofia sono terreni<br />

inadeguati per le donne che sono state<br />

avvezze a percorrere le vie <strong>della</strong> vita accompagnate<br />

dai <strong>con</strong>giunti. E quando si trovano<br />

ad affrontare i problemi...<strong>chi</strong>edono<br />

<strong>con</strong>sigli e pareri…..” ed è come se dal cielo<br />

grigio uscisse prepotentemente il sole.<br />

Generazione di ragazzi<br />

Senza nessun maestro<br />

Sta accadendo una cosa che non era mai accaduta prima:<br />

è in crisi la capacità di una generazione di adulti<br />

di educare i propri figli. Per anni dai nuovi pulpiti -<br />

scuole e università, giornali e televisioni - si è predicato<br />

che la libertà è assenza di legami e di storia, che<br />

si può diventare grandi senza appartenere a niente e a<br />

nessuno, seguendo semplicemente il proprio gusto o<br />

piacere. È diventato normale pensare che tutto è<br />

uguale, che nulla in fondo ha valore se non i soldi, il<br />

potere e la posizione sociale. Si vive<br />

come se la verità non esistesse, come<br />

se il desiderio di felicità di cui è<br />

fatto il cuore dell’uomo fosse destinato<br />

a rimanere senza risposta.<br />

È stata negata la realtà, la speranza<br />

di un significato positivo <strong>della</strong> vita,<br />

e per questo ris<strong>chi</strong>a di crescere una<br />

generazione di ragazzi che si sentono<br />

orfani, senza padri e senza maestri,<br />

costretti a camminare come sulle<br />

sabbie mobili, bloccati di fronte<br />

alla vita, annoiati e a volte violenti,<br />

comunque in balia delle mode e del<br />

potere. Ma la loro noia è figlia <strong>della</strong><br />

nostra, la loro incertezza è figlia di<br />

una cultura che ha sistematicamente<br />

demolito le <strong>con</strong>dizioni e i luoghi<br />

stessi dell’educazione: la famiglia, la<br />

scuola, la Chiesa. Educare, cioè introdurre alla realtà<br />

e al suo significato, mettendo a frutto il patrimonio<br />

che viene dalla nostra tradizione culturale, è possibile<br />

e necessario, ed è una responsabilità di tutti.<br />

Occorrono maestri, e ce ne sono, che <strong>con</strong>segnino questa<br />

tradizione alla libertà dei ragazzi, che li accompagnino<br />

in una verifica piena di ragioni, che insegnino<br />

loro a stimare ed amare se stessi e le cose. Perché l’educazione<br />

comporta un ris<strong>chi</strong>o ed è sempre un rapporto<br />

tra due libertà. <strong>Tutti</strong> parlano di capitale umano e<br />

di educazione, ci sembra fondamentale farlo a partire<br />

da una risposta <strong>con</strong>creta, praticata, possibile, viva.<br />

Non è solo una questione di scuola o di addetti ai lavori:<br />

lancio un appello a tutti, a <strong>chi</strong>unque abbia a cuore<br />

il bene del nostro popolo. Ne va del nostro futuro.<br />

L'eccesso di sapienza genera talvolta la <strong>con</strong>vinzione<br />

<strong>della</strong> sua incompiutezza e il rimorso di non poter trasmettere<br />

agli altri quel poco che si è capito, <strong>con</strong>trariamente<br />

alla presunzione di <strong>chi</strong> crede di tutto sapere,<br />

come il don Ferrante manzoniano che, possedendo<br />

qualche dozzina di libri, era sicuro dell'origine<br />

astrale <strong>della</strong> peste.<br />

Il punto base dell'educazione dei giovani non sono<br />

le parole per spronare a fare meglio o la trasmissione<br />

di <strong>con</strong>tenuti ma l'esempio, i comportamenti e in<br />

modo particolare quelli che vengono dai modelli<br />

cui i giovani si ispirano.<br />

Se gli esempi veicolati da certi personaggi dello<br />

spettacolo sono quantomeno in <strong>con</strong>trotendenza allo<br />

spirito dell'appello ma che per certi<br />

versi si possono pure giustificare,<br />

colpis<strong>con</strong>o invece le parole e<br />

gli atti di <strong>chi</strong> ha altre responsabilità,<br />

sia di governo, e sia di gestione<br />

di poteri visibili a tutti. La rissa,<br />

l'ammiccamento alla trasgressione,<br />

la ricerca <strong>della</strong> raccomandazione<br />

per lavorare e per essere anche<br />

promossi fanno ormai parte del<br />

nostro costume, anche quello più<br />

banalmente vissuto. Come fa parte<br />

ormai <strong>della</strong> assuefatta norma il<br />

non vergognarsi più, anzi il gloriarsi<br />

di avere amici potenti e potenti<br />

padrini: politici, mafiosi, malavitosi.<br />

Soldi, potere, posizione sociale<br />

sono appannaggio per lo più di<br />

certe entità, come li <strong>chi</strong>amava Buscetta, che possono<br />

tutto dal momento in cui le regole e la legge sono<br />

invocate solo dal debole e dal soccombente, come<br />

il più fragilino <strong>della</strong> classe che cerca nel docente<br />

protezione e rassicurazione.<br />

La intellighenzia del “68" sottoscriveva appelli affinché<br />

la cultura, per riscattarsi dalla arroganza dei<br />

potenti, dalla malavita, dallo sfruttamento potesse<br />

arrivare a tutti gli strati sociali. A distanza di quasi<br />

40 anni altri manifesti hanno dimostrato e dimostrano<br />

che la scolarizzazione di massa è servita poco<br />

al proliferare di nuove insidie che la scuola può<br />

<strong>con</strong>tribuire a s<strong>con</strong>figgere solo se <strong>chi</strong> si espone è<br />

saldo come roccia. Faust salvò la sua anima dal diavolo<br />

mettendo a frutto per gli altri la sua vasta <strong>con</strong>oscenza;<br />

spero che la scuola di oggi, attraverso<br />

azioni e comportamenti visibili e <strong>con</strong>formi allo spirito<br />

dell'appello, sia la loro sapienza.<br />

Andrea Bisic<strong>chi</strong>a<br />

Ci sono poi ci sono i famigerati “ link” che<br />

infestano il social network, si tratta di riflessioni<br />

prevalentemente banali che alcuni<br />

utenti di FB <strong>con</strong>dividono sulla propria bacheca<br />

e che come una sorta di effetto domino<br />

stimolano una serie di riflessioni <strong>con</strong>sone<br />

all’argomento. Per esempio: “Non dare<br />

mai nulla per s<strong>con</strong>tato……..tutto può cambiare….tutto<br />

può finire…….e tutto può<br />

iniziare”. Cosa rispondere ad una riflessione<br />

epocale del genere? Come ribattere ad<br />

una min<strong>chi</strong>ata? Con un’altra min<strong>chi</strong>ata,<br />

alla quale segue un’altra min<strong>chi</strong>ata e così<br />

via, <strong>con</strong> un florilegio di inutili puntini di<br />

sospensione, naturalmente, moderno status<br />

symbol <strong>della</strong> scrittura coatta. “Meglio le<br />

Il PdL esiste in Provincia di Siracusa?<br />

Proprio non sembrerebbe. Almeno<br />

a giudicare da quanto è avvenuto<br />

fino alla scorsa campagna elettorale<br />

e, in misura ancora più preoccupante,<br />

dopo la campagna elettorale ed i<br />

suoi non certo brillanti risultati.<br />

Non esisteva prima delle elezioni a<br />

ragione di una dirigenza irresponsabilmente<br />

ignava, povera di qualsivoglia<br />

progettualità politica<br />

ma straricca di autoreferenzialità;<br />

assente nel<br />

<strong>con</strong>tatto <strong>con</strong> il territorio<br />

ma presente, presentissima,<br />

ai tavoli del cazzeggio<br />

inutile; incapace di delineare<br />

una qualche forma<br />

di organizzazione strutturale<br />

sul territorio ma capacissima<br />

di creare le<br />

premesse per scissioni,<br />

rotture e s<strong>con</strong>tri nel nome<br />

di personalismi o interessi<br />

vuoti ed incomprensibili<br />

per la gente.<br />

Una classe dirigente stupidamente<br />

<strong>con</strong>vinta di possedere lo<br />

stesso carisma berlus<strong>con</strong>iano o,<br />

quanto meno, di poter vivere <strong>della</strong><br />

luce riflessa emanante da quel carisma<br />

al punto di illudersi, al limite del<br />

suicidio politico, di aver diritto al<br />

<strong>con</strong>senso ed al voto popolare per i<br />

begli oc<strong>chi</strong> ed i capelli biondi di questa<br />

o quella personalità o per mandato<br />

o, peggio, per diritto divino.<br />

Non si spiegano altrimenti gli ultimi<br />

quattro anni, e non solo, del PdL siracusano.<br />

Almeno che qualcuno non sia in grado<br />

di spiegare in modo <strong>con</strong><strong>vince</strong>nte i<br />

disastri, gli spettacoli invere<strong>con</strong>di e<br />

squallidi forniti da vertici di partito,<br />

presidenti di provincia, sindaci, assessori<br />

e <strong>chi</strong> più ne ha più ne metta;<br />

almeno che qualcuno non spieghi<br />

come sia stato possibile dilapidare in<br />

piccole cose del cuore…….che le grandi<br />

cose per interesse..….”, “La vita è l’essenza<br />

di ogni attimo…..vivi ogni attimo<br />

come se fosse l’ultimo…..”, “Chi sa<br />

ascoltare…… lo fa anche quando non dici<br />

nulla….”. Ora, se a pubblicare questi link<br />

è un uomo, i commenti sono di norma<br />

<strong>con</strong>diti da altisonanti pernac<strong>chi</strong>e, se a farlo<br />

è una donna, invece, raccoglie una serie<br />

sterminata di “mi piace”, e più appare carina<br />

la ragazza nelle foto del profilo, più<br />

cospicuo risulta il numero di apprezzamenti.<br />

Cose da Facebook, insomma.<br />

Ci sono anche le notizie “esticazzi?!” come:<br />

“Lucia è fidanzata ufficialmente”,”<br />

Luca è sposato”, “Samantha è separata”,”<br />

Oggi mi sento un pò (rigorosamente <strong>con</strong><br />

l’accento) giù”,” Basta domani ce lo dico…..!!!!”<br />

, “Io so una cosa…..peccato ke<br />

non ve la posso dire…..”, “ Non mi anno<br />

ancora kiamato…..”, “ Non è stata una<br />

bella serata…. è stata un floppy”, “Questa<br />

e l’ultima volta ke lo scrivo……”, e migliaia<br />

di altri esempi che vi risparmio per<br />

il profondo rispetto che ho per voi.<br />

Il social network è prezioso anche per<br />

fare impudica pubblicità di serate amene e<br />

goderecce, come quella denominata “LA<br />

FESTA DEGLI IMMACOLATI, Venerdi<br />

7 Dicembre ore 21, Karisma club (ex Forte<br />

campana), serata per 40/50enni festa<br />

del “facciotuttolì”: aperitivo, buffet e ballo<br />

fino a notte fonda, solo su prenotazione<br />

su Facebook o cercando Michele Bianca,<br />

che è come u putrisinu, s’attrova unn’e<br />

gghiè”. (Se il buon Benanti mi fa passare<br />

questa spregiudicata pubblicità, come minimo<br />

gli offriamo la serata). Facebook è tutto questo<br />

e molto altro ancora, è anche impegno<br />

sociale, nobile volontariato, impegno politico,<br />

scambio di opinioni e preziose occasioni di<br />

crescita morale, culturale e spirituale. Facebook<br />

è come il mondo, vario, a volte insopportabile,<br />

a tratti insostituibile, talvolta risibile.<br />

Come scriverebbe Joe Strummer, citando<br />

The Godfather of Soul, The Minister of new<br />

new super heavy funk, Mr. Dinamite, “This<br />

world today is a mess!”. Per fortuna.<br />

Bruno Formosa<br />

Il Pdl è migliore<br />

dei suoi dirigenti<br />

così breve tempo un patrimonio di<br />

<strong>con</strong>senso senza eguali; almeno che<br />

qualcuno non possa spiegare come<br />

sia stato possibile che qualche illustre<br />

carneade, inserito nella lista<br />

dei candidati per le regionali, sia<br />

riuscito (e <strong>con</strong> grande sforzo) a<br />

superare di poco i trenta voti di<br />

preferenza: quasi nemmeno quelli<br />

<strong>della</strong> famiglia!<br />

Per fortuna (come altro<br />

definirla?) la incredibile<br />

forza di volontà,<br />

l’impegno quotidiano in<br />

una legislatura regionale<br />

difficilissima, la<br />

capacità aggregatrice<br />

di Enzo Vinciullo hanno<br />

<strong>con</strong>sentito di evitare<br />

il tracollo e di dimostrare<br />

una vitalità di<br />

partito che evidentemente<br />

a molti assai poco<br />

interessava.<br />

Ma ancor peggio dopo<br />

le elezioni in <strong>con</strong>seguenza<br />

delle quali un<br />

unico ed ultimo atto di resipiscenza<br />

responsabile sarebbe stato pensabile<br />

ed auspicabile: le dimissioni<br />

di tutti, nessuno escluso, i dirigenti<br />

provinciali. I panni spor<strong>chi</strong> si dovrebbero<br />

lavare in famiglia? No,<br />

troppo comodo mimetizzarsi o nas<strong>con</strong>dersi<br />

nelle cortine fumogene<br />

dell’ipocrisia. Perché il PdL esiste;<br />

esiste a dispetto di quanto abbiamo<br />

rac<strong>con</strong>tato; esiste nella volontà<br />

popolare, nella delusione che<br />

gli uomini e le donne del <strong>centro</strong>destra<br />

hanno provato e nella speranza<br />

che pure si leggeva quando <strong>con</strong><br />

rabbia ci di<strong>chi</strong>aravano che il 28<br />

ottobre non avrebbero votato PdL.<br />

Enzo Inzolia


7<br />

Domenica 2 dicembre 2012<br />

Parla Massimo Casertano: Certe scelte operate dal governatore Crocetta per la formazione <strong>della</strong> giunta<br />

sono discutibili. Non comprendo come si possano spacciare per tecnici i magistrati o le studentesse<br />

universitarie.Un tecnico è colui che ha competenze specifiche nel settore <strong>chi</strong>amato a dirigere<br />

L’intervista<br />

Candidato a <strong>con</strong>dizione..<br />

Le dimissioni di Carrubba si prestano a diverse interpretazioni visto che alla fine non si è candidato alle<br />

Regionali. Voglio augurarmi per lui e per la Città che non abbia alcun nesso <strong>con</strong> la venuta <strong>della</strong><br />

Commissione prefettizia antimafia, che proprio il giorno dopo le sue dimissioni ha aperto una indagine<br />

Massimo Casertano, sei un addetto ai lavori e quindi<br />

possiamo andare dritti, senza giri di parole. Ci avviciniamo<br />

alle Nazionali, che succede qui da noi, <strong>vince</strong><br />

il Pd, <strong>vince</strong> Grillo o <strong>vince</strong> <strong>chi</strong>?<br />

Le Regionali hanno <strong>chi</strong>aramente sancito il successo<br />

dell'astensionismo e del voto di protesta, in larga parte<br />

intercettato da Grillo. Bisognerà capire cosa potrà succedere<br />

nel periodo che intercorre tra le elezioni del 28<br />

ottobre e le prossime. Bisognerà, in altri termini, comprendere<br />

se i partiti tradizionali – di <strong>centro</strong><strong>sinistra</strong> e<br />

<strong>centro</strong>destra – sapranno recepire le indicazioni di un<br />

elettorato sempre più distante dalla politica e dai partiti<br />

ed agire di <strong>con</strong>seguenza. Mi pare che ciò non sia ancora<br />

avvenuto. In<strong>fatti</strong> alle <strong>Primarie</strong> del <strong>centro</strong><strong>sinistra</strong> c'è stata<br />

l'affermazione di Bersani (il “nuovo” che avanza...). Nel<br />

Pdl c'è addirittura il caos: non si capisce se le primarie,<br />

già annunciate, si svolgeranno; se ci sarà una scissione<br />

del partito; se nascerà un nuovo soggetto politico; e,<br />

persino, se tornerà in pista Berlus<strong>con</strong>i. Al <strong>centro</strong> ci sono<br />

le grandi manovre che potrebbero sparigliare i <strong>con</strong>ti <strong>con</strong><br />

la discesa in politica di Montezemolo. In buona sostanza,<br />

ci sono troppe variabili da calcolare. Se i partiti non<br />

saranno in grado di procedere ad una offerta credibile,<br />

ritengo che i risultati non si discosteranno molto da<br />

quelli delle ultime Regionali.<br />

Chi perde sicuramente alle Nazionali di marzo?<br />

Mi auguro che non <strong>con</strong>tinui ancora a perdere la “buona<br />

politica”...<br />

Pippo Gianni nel Pdl è solo un fatto tecnico?<br />

“Così l'ha definito lui stesso...Non è sfuggito a nessuno<br />

(figuriamoci all'attento Vinciullo..) tuttavia, che questo<br />

“avvicinamento” possa preludere a future manovre elettorali...<br />

La Cisl dice che non abbiamo avviato opere per un<br />

miliardo e 600 milioni di euro perdendo tremila posti<br />

di lavoro…<br />

Non lo dice, purtroppo solo la Cisl. Lo di<strong>con</strong>o le statistiche<br />

sull'utilizzazione dei fondi strutturali. Il lavoro si<br />

crea attraverso gli investimenti e quando non si ries<strong>con</strong>o<br />

ad intercettare i canali di finanziamento europei, quando<br />

si riesce a spendere solo una minima parte di quei soldi,<br />

allora si perdono opportunità preziose. Non è un caso se<br />

nella graduatoria <strong>della</strong> vivibilità stilata in questi giorni<br />

dal Sole 24 ore Siracusa figura all'88° posto e le provincie<br />

siciliane dall'85° al 105°. La <strong>con</strong>seguenza di ciò è l'impoverimento<br />

del territorio, l'emigrazione e l'aumento <strong>della</strong> criminalità.<br />

I sindaci di Canicattini, Augusta, Francofonte tutti candidati<br />

alle Regionali, ma cos’è il culto del superIo? Se ne<br />

fregano <strong>della</strong> loro città o l’ambizione personale a momenti<br />

li soffoca?<br />

Si tratta per lo più di Amministrazioni in scadenza di mandato,<br />

in cui i sindaci attuali non possono ricandidarsi. Peraltro<br />

a Francofonte ed a Canicattini, Comuni sotto i ventimila<br />

abitanti, non c'è neanche l'assillo di doversi dimettere prima<br />

di una eventuale elezione. Caso a parte quello di Augusta,<br />

la mia città. Le dimissioni di Massimo Carrubba si prestano<br />

a diverse interpretazioni, avvalorate dal fatto...che alla fine<br />

non si è candidato alle Regionali. Voglio augurarmi per lui<br />

e per la Città che non abbia alcun nesso <strong>con</strong> la venuta <strong>della</strong><br />

Commissione prefettizia antimafia, che proprio il giorno<br />

dopo le sue dimissioni ha aperto una indagine sull'attività<br />

amministrativa del Comune.<br />

A maggio 2013 le amministrative, che succede a Siracusa,<br />

Augusta…<br />

A Siracusa le Amministrative dipenderanno molto dall'esito<br />

<strong>della</strong> svolta nazionale che si annuncia nel Pdl. Le di<strong>chi</strong>arazioni<br />

di Visentin dei giorni scorsi sono emblematiche<br />

sui rapporti interni in atto. E' <strong>chi</strong>aro che <strong>con</strong> questo<br />

<strong>centro</strong>destra (ma il discorso vale non solo per Siracusa...)<br />

si ris<strong>chi</strong>a di lasciare campo libero ad un <strong>centro</strong><strong>sinistra</strong> privo<br />

di idee e progetti nuovi, in crisi di identità, ma più abile<br />

a ricompattarsi al proprio interno. Oppure si ris<strong>chi</strong>a la deriva<br />

dell'antipolitica...Per quanto riguarda Augusta, occorrerà<br />

attendere l'esito delle indagini in corso. Non è escluso<br />

Zappalà: Insieme per Siracusa<br />

E’ un Franco Zappalà propositivo e ricco<br />

di buona volontà quello che ritroviamo da<br />

qualche settimana nuovamente attento e<br />

presente nella vita politica cittadina.<br />

“Ho voglia di impegnarmi e di fare qualcosa<br />

di buono per la mia città – dice -.<br />

Amo Siracusa e mi fa male al cuore vedere<br />

le <strong>con</strong>dizioni in cui versa. C’è di fatto un<br />

atteggiamento di declino rassegnato che mi<br />

allarma non poco, è una deriva che non<br />

accetto e che penso molti miei <strong>con</strong>cittadini<br />

non accettano”.<br />

Insomma va male, e quel che è peggio non<br />

si vedono prospettive. Che fare?<br />

“Fra qualche mese ci sono le elezioni amministrative<br />

– afferma ancora Zappalà - e<br />

si tratta di una occasione che non dobbiamo<br />

sciupare, anche perché potrebbe essere<br />

l’ultima. A mio giudizio dobbiamo uscire<br />

fuori dagli schemi che fino ad oggi ci hanno<br />

guidato. L’obiettivo primario è quello di<br />

salvare la città, di rilanciarla e<strong>con</strong>omicamente<br />

e cominciare a dare qualche spiraglio<br />

di prospettiva ai nostri giovani. Per<br />

attuare questo programma, che ritengo<br />

l’unico <strong>con</strong>creto che ci possiamo permettere<br />

visto che pensare ad altre cosa da fare<br />

in questo momento sarebbe solo uno sterile<br />

libro dei sogni; per far questo dobbiamo<br />

tutti finire di essere di parte, dobbiamo<br />

ipotizzare un sindaco e una giunta che siano<br />

il frutto di un lavoro collegiale, che vedano<br />

insieme le migliore energie di varia<br />

estrazione politica. Insomma, per cinque<br />

anni l’obiettivo unico è salvare Siracusa e<br />

tutti dobbiamo impegnarci in questa dire-<br />

zione abbandonando ambizioni personali<br />

anche legittime che tuttavia oggi non hanno<br />

ragione d’essere. Siamo alle macerie e dobbiamo<br />

ricostruire. Non solo, dobbiamo anche<br />

ipotizzare di produrre. Un compito difficile<br />

ma non impossibile. Accantoniamo<br />

quindi egoismi e velleità e lavoriamo tutti<br />

insieme. Fatto questo necessario ed indispensabile<br />

sforzo, fra cinque anni si può anche<br />

ritornare a visioni di parte e al sano<br />

<strong>con</strong>fronto fra maniere diverse di vedere la<br />

crescita e il futuro di Siracusa. Oggi è emergenza<br />

e i siracusani debbono pensare solo<br />

alla città. E’ quello che personalmente intendo<br />

fare e su cui mi impegnerò a lavorare”.<br />

persino il rinvio delle elezioni, se verranno individuate<br />

“infiltrazioni mafiose” come si ventila in certi ambienti<br />

del Palazzo. E poi c'è lo spettro del dissesto<br />

finanziario, per via dei circa 40 milioni di debiti lasciati<br />

dai sindaci Gulino e Carrubba. Credo che ad<br />

Augusta i miei cittadini debbano prendere atto <strong>della</strong><br />

necessità di una politica “etica”. Il tempo dei comitati<br />

d'affari dei “soliti noti” si è <strong>con</strong>cluso. Chi ha banchettato<br />

sulla pelle dei cittadini adesso è <strong>chi</strong>amato a fare<br />

un passo indietro.<br />

Questo Crocetta ci sembra un dissociato, insomma<br />

riesce difficile capire la studentessa universitaria<br />

scarsa assessore regionale alla Pubblica Istruzione<br />

E' ancora presto per giudicarne l'operato amministrativo.<br />

Mi limito ad una osservazione semplice: prima<br />

del 28 ottobre, per tre anni abbiamo avuto il governo<br />

Lombardo- Pd (Crocetta)- Udc. Oggi, abbiamo PD<br />

(Crocetta)-Lombardo- Udc. Cambiando l'ordine degli<br />

addendi...Certo le scelte operate sono discutibili. Non<br />

comprendo come si possano spacciare per tecnici i<br />

magistrati...o le studentesse universitarie...Un tecnico<br />

è colui che ha competenze specifiche nel settore che è<br />

<strong>chi</strong>amato a dirigere. Poi appaiono inquietanti le dimissioni<br />

lampo dell'assessore all'E<strong>con</strong>omia Basilico,<br />

pare per impegni professionali: ma perchè non ne era<br />

a <strong>con</strong>oscenza quando ha accettato l'incarico?<br />

A Siracusa abbiamo già due candidati sindaco e<br />

cioè Eze<strong>chi</strong>a Paolo Reale e Briante. Che ne pensi?<br />

Non li <strong>con</strong>osco personalmente, mi esento pertanto<br />

dall'esprimere giudizi.<br />

Sinceramente ha in questa direzione delle ambizioni<br />

personali?<br />

Sono <strong>con</strong>vinto che una candidatura a sindaco non<br />

debba nascere da ambizioni personali, ma debba essere<br />

il coronamento di un percorso politico di esperienza,<br />

coerenza e impegno dimostrati sul campo. Non<br />

solo in campagna elettorale. Lanciare candidature un<br />

anno prima equivale a precludere un sereno <strong>con</strong>fronto<br />

di aggregazione per un eventuale progetto, nuovo,<br />

diverso: prima il metodo ed il merito, poi il nome. La<br />

politica deve nutrirsi di questi elementi, per potere<br />

ambire al proprio ruolo di raccordo tra il palazzo e la<br />

gente...Quando si nutre di sterili personalismi, di fughe<br />

in avanti...allora la gente <strong>con</strong>tinua ad allontanarsi. Mi è<br />

stata <strong>chi</strong>esta una disponibilità a candidarmi. Lo farò solo se<br />

ci saranno particolari <strong>con</strong>dizioni.<br />

Emergenza lavoro/occupazione. Cosa faresti avendo il<br />

potere di decidere?<br />

Domanda complessa, in un momento storico drammatico.<br />

In sintesi. Credo che occorra partire dall'istruzione: indirizzando<br />

verso corsi didattici più vicini alle esigenze di sbocco<br />

professionale sul territorio. Poi da una seria formazione,<br />

che serva ai “formanti” e non come accade oggi che serve a<br />

finanziare i “formatori” e la rete delle clientele. E' <strong>chi</strong>aro,<br />

che alla base di tutto ci deve essere una politica di programmazione<br />

che <strong>con</strong>senta di utilizzare le opportunità dei finanziamenti<br />

disponibili. E una classe dirigente che sappia farlo.


Domenica 2 dicembre 2012<br />

<strong>con</strong>tromano<br />

Hasta lo Hemingway siempre<br />

Basta, scrivo ora che sono ancora<br />

tranquillo, anche se influenzato. E<br />

se non fossi raffreddato sarei anche<br />

<strong>con</strong>tento perché dovete sapere<br />

che Roma di ‘sti tempi somiglia<br />

alla Parigi <strong>della</strong> “Festa Mobile”<br />

del vec<strong>chi</strong>o Hemingway, quella<br />

che lui diceva: “Quando a Parigi<br />

arriva la primavera, anche la falsa<br />

primavera, non c’è che da scegliere<br />

il posto in cui essere più<br />

felici”.<br />

A proposito, avete rivisto su Sky<br />

“Midnight in Paris”, il bel film di<br />

Woody Allen? A me è piaciuto da<br />

morire. Era dai tempi di Manhattan,<br />

Broadway Denny Rose e la<br />

Rosa Purpurea del Cairo che Allen<br />

non faceva un film che mi<br />

esaltava. Stavolta è successo.<br />

Perché io <strong>con</strong> quella Parigi, quella<br />

del vec<strong>chi</strong>o Hem, di Francis e<br />

Zelda Firtzgerald, di Henry Miller,<br />

di Picasso, Dalì, Geltrude<br />

Stein, T.S. Elliot, Man Ray e Cole<br />

Porter ce l’ho nel cuore da sempre,<br />

da quando, ventenne, vi fui<br />

introdotto appunto dalla “Festa<br />

Mobile” di Hem e poi la inseguii<br />

divorando “Tropico del Cancro”<br />

e “Tenera è la notte” e gli aneddoti<br />

di quegli anni, dei caffè <strong>della</strong><br />

rive gauche dove i grandi, ancora<br />

giovani, stavano a scrivere e rimiravano<br />

da lontano un signore irlandese<br />

di mezza età che sembra<br />

avesse scritto un romanzo straordinario<br />

e rivoluzionario: l’Ulisse.<br />

E Gil, il protagonista del film, fa<br />

il viaggio nel tempo che avrei voluto fare io,<br />

<strong>con</strong> lo stesso stupore, la stessa emozione, la<br />

stessa meravigliata felicità che mi piacerebbe<br />

provare se potessi vivere anche io una<br />

“midnight in Paris” (nella foto una scena).<br />

Va bene stringo che m’ha <strong>chi</strong>amato il direttore<br />

che dice che ha gente a casa a vedersi<br />

la partita e deve ancora comprare le pizze e<br />

vedrà la tv <strong>con</strong> spirito sportivo essendo juventino<br />

(quelli che le porte gliele fanno <strong>con</strong><br />

le linee spostate in metro verso l’interno,<br />

per intenderci).<br />

Ormai ci siamo abituati al fatto che periodicamente<br />

il Sole 24 ore bacchetti gli amministratori<br />

siracusani ponendoli sempre agli ultimi<br />

ban<strong>chi</strong>, in tutto. Leggiamo puntualmente le<br />

scuse tirate fuori dal sindaco Visentin per<br />

tentare impossibili discolpe. “Quando la crisi<br />

e<strong>con</strong>omica si abbatte su un territorio che<br />

s<strong>con</strong>ta un ritardo storico rispetto al resto del<br />

Paese, è naturale che la qualità <strong>della</strong> vita ne<br />

risenta, sono tempi difficili per tutti, anche<br />

per Bolzano che, come rileva lo stesso quotidiano,<br />

guida la classifica ma in un <strong>con</strong>testo di<br />

stagnazione e <strong>con</strong> la disoccupazione in crescita”.<br />

La verità però non può essere nascosta<br />

dalle parole di un sindaco che vorrebbe<br />

tirarsi fuori dalle responsabilità. A Siracusa,<br />

si vive male e si respira ancora peggio. E su<br />

questo non ci piove. Solo il Pil è alto, perchè<br />

da queste parti ci sono i petrolieri che incassano<br />

petrodollari che in ciattà però neanche<br />

passano da computer. Qui si produce per un<br />

mare di soldi che nessuno riesce a vedere,<br />

però l’odore puzzolente resta nell’aria e porta<br />

malattie che nessuno tenta di registrare attraverso<br />

indagini epidemiologiche. Ma se stiamo<br />

male e non c’è lavoro lo rivela proprio il<br />

sindaco di Siracusa in un suo puntuale comunicato<br />

a discolpa. “ La qualità <strong>della</strong> vita di un<br />

territorio – dice il primo cittadino aretuseo -<br />

dipende soprattutto dalla ricchezza che riesce<br />

a produrre e, oggi, a Siracusa ci sono investimenti<br />

bloccati per 1,6 miliardi: una montagna<br />

di denaro che, se messa in circolo, produce<br />

posti di lavoro ed effetti indotti in termini di<br />

<strong>con</strong>sumi, di ulteriori investimenti, di entrate<br />

per gli enti pubblici e, quindi, di servizi. Questo<br />

meccanismo oggi è bloccato. Il grande<br />

appalto del rigassificatore e i progetti nel settore<br />

del turismo sono fermi al palo, a causa di<br />

veti <strong>con</strong>trapposti per beghe politiche e di facile<br />

demagogia”. Parole, solo parole che per<br />

giunta ha preso in prestito sempre dallo stesso<br />

giornale. Insomma, anche Visentin si è associato<br />

al club del rigassificatore salva Siracusa<br />

e Siracusani. Che possa solo ingrossare le<br />

tasche dei petrolieri del Pil elevato, neanche<br />

un accenno, quasi, questi signori fossero munifici<br />

salvatori di popolazioni inermi. Dal<br />

Insomma non sono a Parigi ma a Roma e,<br />

non so se sia falsa, ma anche qui sembra<br />

arrivata la primavera <strong>con</strong> quella luce fresca<br />

e gli alberi per le strade, bellissimi anche<br />

se ancora senza foglie.<br />

Ora, nella luce del pomeriggio, il parco<br />

dell’Appia Antica che vedo dalla mia stanza<br />

sulla Cristoforo Colombo, sembra coperto<br />

dalla densità lieve del prossimo tramonto<br />

che accarezza le cime degli alberi<br />

dai molti verdi, il rosso delle tegole che<br />

2005 questo brutto nome (rigassificatore)<br />

corre per la bocca di tanti illuminati possessori<br />

delle verità, disinformatori interessati.<br />

Che un sindaco di destra <strong>con</strong> idee ultraliberali<br />

possa appropriarsidelle<br />

tesi degli<br />

industriali<br />

elargitori di<br />

lavoro passi,<br />

perchè rientra<br />

nella normalità<br />

delle cose.<br />

Ad un sindacato<br />

però non<br />

dovrebbe essere<strong>con</strong>sentito<br />

fare comunella<br />

<strong>con</strong> quello<br />

che, fino a<br />

ieri, in fabbrica<br />

si <strong>chi</strong>amava<br />

padrone. Eppure<br />

la Cisl di<br />

Paolo Sanzaro,<br />

ancora una<br />

volta, esercita<br />

molto liberamente<br />

il ruolo<br />

di stuoino dei<br />

petrolieri. Il<br />

famoso giornalepossessore<br />

delle verità liberali, il Sole 24 Ore, nessuno<br />

lo cita come giornale di parte, nessuno si<br />

sofferma a far notare che il grande quotidia-<br />

www.i<strong>fatti</strong><strong>della</strong><strong>domenica</strong>.it<br />

s’affaccia fra i pini, “i castelli” arrampicati<br />

sulle colline in fondo, e perfino i<br />

brutti palazzi moderni.<br />

Ed in questa morbidezza luminosa, a quest’ora,<br />

sopra il Tevere, se ci andate, vedete<br />

i meravigliosi arabes<strong>chi</strong> degli stormi<br />

d’uccelli che formano nel cielo figure in<br />

movimento, ellissi, silenziosi ghirigori di<br />

ali che si compongono e scompongono<br />

<strong>con</strong> romantica e subitanea lentezza e poi<br />

scompaiono alla vista dietro un antico<br />

Paolo Sanzaro (Cisl)<br />

è la voce del padrone<br />

no è l’organo ufficiale <strong>della</strong> Confindustria,<br />

cioè, anche dell'Erg. Il dato non può sfuggire<br />

alla segreteria <strong>della</strong> Cisl siracusana che,<br />

però, non si fa specie di farsi utilizzare come<br />

testimonial in un<br />

articolo che ha<br />

molto impressionato<br />

per il suo<br />

audace <strong>con</strong>tenuto.<br />

“ A Siracusa i<br />

no valgono 1,6<br />

miliardi”. Naturalmente,<br />

il rigassificatore<br />

non<br />

poteva che fare<br />

la parte principale<br />

perchè a dire<br />

delle stime Cisl<br />

solo quello vale<br />

800 milioni euro<br />

(in un manifesto<br />

del mese di ottobre<br />

ne valeva da<br />

solo un miliardo<br />

e noi abbiamo<br />

scritto che sparavano<br />

numeri<br />

ndr), e 2000 posti<br />

di lavoro in<br />

fase cantiere e<br />

200 stabili. Insomma<br />

numeri in<br />

libertà che nessuno<br />

è in grado di <strong>con</strong>trollare. Per caso eravamo<br />

presenti nel 2005 alla <strong>con</strong>ferenza stampa<br />

di presentazione dell’opera, Paolo Sanzaro<br />

non c’era perchè altrimenti avrebbe udito<br />

dalla viva voce degli industriali interessati<br />

(Erg e Shell) che l’investimento era di circa<br />

8<br />

palazzo, dietro un colle (ce ne sono tanti<br />

qui) per riapparire poco dopo sopra<br />

un ponte, <strong>con</strong> una formazione nuova,<br />

<strong>con</strong> una immagine imprevedibile, per<br />

impreziosire il rosso <strong>della</strong> sera adagiato<br />

sull’isola tiberina. Mis<strong>chi</strong>a che sono<br />

poetico oggi pomeriggio. Stasera temo<br />

non lo sarò. Temo avrò lo stesso mood<br />

che, leggo sullo spettabile forum del<br />

nostro giornale, ha avuto il <strong>con</strong>siglio<br />

comunale quando, ricordate?, s’è intrattenuto<br />

a lungo sulle questioni cimiteriali.<br />

Che sono un problema per tutti,<br />

me ne rendo <strong>con</strong>to, soprattutto nell’ottica<br />

del (speriamo lontano) futuro. Più di<br />

un bilancio che ormai non appassiona,<br />

anzi. Ora io vi devo dire che non riesco<br />

ad appassionarmi sul dove metteranno<br />

me dopo morto. Credo che sia uno dei<br />

po<strong>chi</strong> problemi che nella vita posso risparmiarmi.<br />

Ma non tutti sono aridi ed<br />

insensibili come il vostro sgrarrupato<br />

columnist (che non so che significa, ma<br />

darmi del columnist mi fa sentire tanto<br />

figo). Ed ho letto che la discussione è<br />

stata particolarmente accanita sul problema<br />

dell’allargamento dei loculi. Ok,<br />

sono prosaico, ma perché bisogna allargare<br />

i loculi? Uno da morto sta scomodo<br />

se è ristretto? E cresciuta la statura<br />

e la stazza media dei siracusani e<br />

non c’entrano più nei loculi di una volta?<br />

E se, come ho letto, c’è grande penuria<br />

di loculi, perché pensare di allargarli<br />

invece di restringerli così si crea<br />

più spazio? Ma evidentemente mi manca<br />

qualche passaggio e, in generale,<br />

non sono all’altezza di seguire il livello<br />

del dibattito del <strong>con</strong>siglio comunale<br />

siracusano che nella mia precedente vita di<br />

cronista seguivo appassionatamente e <strong>con</strong><br />

cognizione di causa. Niente, sono invec<strong>chi</strong>ato.<br />

Ora <strong>chi</strong>udo questo pezzo crepuscolare, nel<br />

senso che l’ho scritto al crepuscolo, salgo in<br />

mac<strong>chi</strong>na attraverso la città, che vista<br />

dall’alto è deliziosa ma da dentro le strade è<br />

una <strong>con</strong>danna, torno a casa e mi vado a posizionare<br />

davanti a skysport1 <strong>con</strong> cilicio e flagello.<br />

Hasta lo Hemingway siempre<br />

Joe Strummer<br />

400 milioni di euro e gli occupati previsti per<br />

la costruzione erano circa 1.000. La prova<br />

che sull’argomento si sparano numeri in libertà.<br />

Se domani leggessimo queste cifre<br />

moltiplicati per 10 non ci sarebbe nulla da<br />

meravigliarsi. Poi nello stesso articolo <strong>della</strong><br />

“voce del padrone” si rimprovera ai siracusani<br />

di avere detto no a tanti altri progetti di<br />

attrazione turistica per i restanti 600 milioni.<br />

E dal momento che a dire no sono sempre i<br />

siracusani non proni all’industrializzazione<br />

in<strong>con</strong>trollata, vuol dire che se la son proprio<br />

voluta questa crisi. Sul fatto che qualcuno<br />

cerca di imporre ai siracusani le loro scelte<br />

progettuali senza accettarne il <strong>con</strong>fronto,<br />

nessuno ha mai ipotizzato. Che la pensino<br />

così gli industriali passi, ma dai dirigenti <strong>della</strong><br />

Cisl non lo si può accettare. Nessuno ha<br />

mai detto un no reciso sul rigassificatore, ad<br />

esempio. Si è <strong>chi</strong>esto solo di realizzarlo in un<br />

sito meno pericoloso <strong>della</strong> zona industriale<br />

vetusta e non manotenuta se<strong>con</strong>do i crismi.<br />

Cosa ci sarebbe di male a spostare in altra<br />

area il rigassificatore? Anche sulle altre opere,<br />

il “no” è legato alla mancanza di disponibilità<br />

al <strong>con</strong>fronto ma di questo la Cisl non<br />

parla mai. Negli anni ‘70-’80 e ’90 essere<br />

citato come testimonial dalla Confindustria<br />

per un sindacalista o da un uomo di <strong>sinistra</strong><br />

era <strong>con</strong>siderato quasi disonorevole. Oggi le<br />

cose sono cambiate, perchè il sindacalista<br />

usa <strong>con</strong> disinvoltura il libero spazio editoriale<br />

che l’organizzazione degli industriali mette<br />

a disposizione degli amici, a patto che si<br />

difendano gli interessi degli industriali e non<br />

quelli dei lavoratori. Perchè il segretario<br />

Cisl, Paolo Sanzaro, non ha parlato dei mancati<br />

investimenti nella manutenzione degli<br />

impianti industriali divenuti insicuri? Perchè<br />

non ha affrontato il problema delle mancate<br />

bonifiche e dell’inquinamento dell’area che<br />

rende Siracusa la peggiore d’Italia anche se<strong>con</strong>do<br />

il giornale di Confindustria? Forse in<br />

questo settore i mancati investimenti valgono<br />

più dei “no” da 1,6 miliardi. Possibile che<br />

l’Ilva di questi giorni non dica niente alla<br />

Cisl? E ci fermiamo qui.

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