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20 anni di Qui con inserto fumetto - Più Notizie

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pagina 55<br />

Con blue vi<strong>di</strong><br />

per la prima volta<br />

il mio nome su un <strong>fumetto</strong><br />

Intervista a Mauro Masi<br />

Come si è appassionato ai fumetti, quali<br />

fumetti leggeva da ragazzo e quali artisti<br />

la hanno maggiormente influenzato?<br />

“Da bambino ho <strong>di</strong>vorato tonnellate <strong>di</strong> Topolino,<br />

poi sono passato ai supereroi Marvel, ai<br />

fumetti <strong>di</strong> Bonelli, in primis Zagor. Ricordo ancora<br />

l’attesa trepidante quando si avvicinava<br />

l’uscita mensile in e<strong>di</strong>cola e <strong>di</strong> come li custo<strong>di</strong>vo<br />

<strong>con</strong> cura. Mi innamorai, in seguito, <strong>di</strong> Pratt e<br />

<strong>di</strong> tutte le sue opere, questo grazie ai miei due<br />

fratelli più gran<strong>di</strong> che leggevano molti fumetti.<br />

Tramite loro <strong>con</strong>obbi tutto il mondo del<br />

<strong>fumetto</strong> chiamiamolo ‘adulto’: “Linus”, “Alter<br />

alter”, “Metal Hurlant”, “Frigidaire” erano tutte<br />

riviste che arrivavano in casa regolarmente e lì<br />

<strong>con</strong>obbi i più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>segnatori. Riguardo agli<br />

artisti che mi hanno influenzato, devo essere<br />

sincero: non lo so, anche perchè ho uno stile<br />

<strong>di</strong>verso a se<strong>con</strong>da della storia che devo rac<strong>con</strong>tare,<br />

riuscendo a passare <strong>con</strong> <strong>di</strong>sinvoltura<br />

da uno realistico ad uno comico.<br />

Ci può parlare del suo esor<strong>di</strong>o prima<br />

come inchiostratore e poi come <strong>di</strong>segnatore<br />

completo per la Star Comics <strong>con</strong><br />

Agenzia Incantesimi?<br />

“Ho inchiostrato un <strong>fumetto</strong> <strong>di</strong> Winx Magazine<br />

nel <strong>20</strong>09. Forse non tutti lo sanno ma molte<br />

case e<strong>di</strong>trici, hanno una persona che scrive<br />

le storie, una che <strong>di</strong>segna a matita, un’altra<br />

ripassa a china (inchiostra), un’altra colora e<br />

un’altra impagina inserendo il testo. Il mio lavoro<br />

fu quello, appunto, <strong>di</strong> inchiostrare un intero<br />

<strong>fumetto</strong>, lavoro faticosissimo, soprattutto<br />

per i tempi veloci <strong>di</strong> <strong>con</strong>segna del lavoro.<br />

Nello stesso anno <strong>di</strong>segnai una storia per<br />

Agenzia Incantesimi: “il cane che sapeva troppo”,<br />

casa e<strong>di</strong>trice Star Comics. Matite, inchiostrazione<br />

e colori su testi <strong>di</strong> Federico Memola<br />

(ideatore del personaggio Jonathan Steele).<br />

Fu un bellissimo lavoro misurarsi <strong>con</strong> un<br />

grande narratore come Memola.<br />

dopo varie collaborazioni è approdato su<br />

blue la rivista <strong>di</strong> fumetti erotici della Coniglio<br />

E<strong>di</strong>tore, cosa ci può rac<strong>con</strong>tare <strong>di</strong><br />

questa collaborazione?<br />

“Era la fine degli <strong>anni</strong> ’90, ero un giovane aspirante<br />

fumettaro. Conobbi ad un corso Filippo<br />

Scòzzari e non lo mollai più. Andavo a trovarlo<br />

Stelle del Fumetto in Romagna<br />

spesso, gli facevo vedere i miei <strong>di</strong>segni, raccoglievo<br />

le sue critiche. Scozzari collaborava<br />

per Blue (Coniglio e<strong>di</strong>tore), celebre rivista <strong>di</strong><br />

<strong>fumetto</strong> erotico e, <strong>di</strong>etro suo suggerimento,<br />

pensai a una storia da proporre alla rivista. In<br />

quegli <strong>anni</strong> ero pattinatore, scorrazzavo tra<br />

Rimini e Riccione sui roller e immaginai una<br />

<strong>di</strong>vertente scena <strong>di</strong> un ‘<strong>con</strong>tatto amoroso’ fra<br />

un pattinatore e una pattinatrice. Ne venne<br />

fuori “Rollerdream”. Filippo mi seguì nella<br />

realizzazione, fino a suggerirmi la battuta che<br />

chiude la storia. Piacque all’e<strong>di</strong>tore e venne<br />

pubblicata. Era il 1997, avevo 30 <strong>anni</strong> e fu una<br />

gioia immensa: il mio nome su una rivista in<br />

e<strong>di</strong>cola!!!”<br />

Se non erro ha realizzato due storie, ‘<strong>di</strong>sturbi<br />

sulla Luna’ e ‘Le libellule non sono<br />

adatte’, su soggetto del grande Filippo<br />

Scozzari, cosa ci può rac<strong>con</strong>tare <strong>di</strong> questa<br />

esperienza ?<br />

“Sono state frutto del rapporto tra me e Filippo,<br />

un rapporto <strong>di</strong> stima e amicizia, un rapporto<br />

tra allievo e maestro. Non ricordo a chi<br />

dei due venne l’idea <strong>di</strong> provare a <strong>di</strong>segnare i<br />

rac<strong>con</strong>ti del suo libro “XXXX! Rac<strong>con</strong>ti porni”,<br />

fatto sta che ne feci due. “Le libellule non<br />

sono adatte” esilarante e grottesca paro<strong>di</strong>a del<br />

rapporto tra Trilly e Peter Pan e “Disturbi sulla<br />

linea”, una storia sulla pulzella d’Orleans, rivisitata<br />

solo come Scòzzari poteva fare. Vennero<br />

pubblicate su Blue anche queste”.<br />

Quali sono i suoi progetti futuri?<br />

“E’ uscito quest’anno, per <strong>con</strong>to <strong>di</strong> Tempesta<br />

E<strong>di</strong>tore, un libro intitolato “Masinfonia” che<br />

raccoglie le mie storie apparse su Blue e altro<br />

materiale ine<strong>di</strong>to. Promozione <strong>di</strong> quest’opera<br />

a parte, proseguo nel mio lavoro a 360 gra<strong>di</strong>,<br />

spaziando tra illustrazioni pubblicitarie, libri<br />

per l’infanzia, storyboard per spot <strong>di</strong> prodotti<br />

commerciali, lezioni e laboratori <strong>di</strong> <strong>fumetto</strong><br />

nelle scuole”.

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