20 anni di Qui con inserto fumetto - Più Notizie
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pagina 47<br />
Il prossimo sogno?<br />
<strong>di</strong>segnare Stars Wars!<br />
Intervista a Domenico Neziti<br />
Come ti sei appassionato ai Fumetti, quali fumetti leggevi da<br />
ragazzo e quali artisti ti hanno maggiormente influenzato?<br />
“Da bambino amavo i supereroi e tutto quello che era ‘fantastico’. Il<br />
<strong>fumetto</strong> era la perfetta fusione tra rac<strong>con</strong>ti e immagini. Quando vivevo<br />
in Canada facevo il paperboy (il ragazzo che <strong>di</strong>stribuisce il giornale<br />
ndr) e <strong>con</strong> i sol<strong>di</strong> guadagnati mi compravo le mie serie preferite come<br />
X-men, Fantastici Quattro, Iron Man e Thor. A scuola me la cavavo<br />
bene in <strong>di</strong>segno e fu una sfida per me provare a <strong>di</strong>segnare i miei personaggi<br />
preferiti e fare i miei piccoli fumetti personali.<br />
Guardavo i miei <strong>di</strong>segnatori preferiti che allora erano John Byrne, Jim<br />
Starlin e Walter Simonson e cercavo <strong>di</strong> assorbire quanto più possibile<br />
dalle loro tecniche. Mi ostinavo a carpire i trucchi del mestiere e riempivo<br />
pagine <strong>di</strong> mani, braccia, volti e stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> anatomie. Al mio arrivo in<br />
Italia ebbi la fortuna <strong>di</strong> colmare molte lacune <strong>con</strong> il corso <strong>di</strong> <strong>fumetto</strong><br />
a Forlì dove ho trovato due gran<strong>di</strong> maestri come Davide Fabbri e Guglielmo<br />
Signora”.<br />
Parlaci del tuo esor<strong>di</strong>o <strong>con</strong> il numero 3 <strong>di</strong> Examen per la Phoenix<br />
e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> daniele brolli.<br />
“Tutto fu grazie al corso e all’aiuto <strong>di</strong> Davide Fabbri che già collaborava<br />
<strong>con</strong> Daniele Brolli su vari progetti della Phoenix e<strong>di</strong>tore. Volevano<br />
lanciare delle testate supereroistiche e avevano bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnatori.<br />
Dopo vari <strong>anni</strong> <strong>di</strong> corso Davide mi chiese se me la sentivo <strong>di</strong> fare<br />
il grande salto e io non mi feci sfuggire l’occasione. Fu dura affrontare<br />
un numero intero <strong>di</strong> Examen e <strong>con</strong>frontarmi <strong>con</strong> le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> seguire<br />
una sceneggiatura e riproporre su carta inquadrature, prospettive e<br />
sensazioni, ma alla fine <strong>di</strong>e<strong>di</strong> tutto me stesso visto che era quello che<br />
volevo. Pochi <strong>anni</strong> prima avevo lasciato il mio lavoro sicuro <strong>di</strong> operaio<br />
per questo misterioso mondo del <strong>fumetto</strong> e finalmente stavo per<br />
pubblicare il mio primo <strong>fumetto</strong> come <strong>di</strong>segnatore”.<br />
dopo varie illustrazioni per tornei <strong>di</strong> giochi <strong>di</strong> ruolo hai iniziato<br />
a collaborare <strong>con</strong> davide Fabbri per varie iniziative fra<br />
cui l’adattamento a fumetti <strong>di</strong> Planet of the Apes. Come è nata<br />
questa sinergia ?<br />
“Dopo aver lavorato <strong>con</strong> la Phoenix, iniziai a collaborare <strong>con</strong> Davide<br />
su vari progetti. Lui già lavorava <strong>con</strong> la casa e<strong>di</strong>trice Dark Horse e<br />
quell’anno ci fu il remake del film Il Pianeta delle Scimmie. Era un lavoro<br />
molto importante ed era importantissimo rispettare le esigenze<br />
grafiche del film e sopratutto completare il <strong>fumetto</strong> per l’anteprima<br />
del film negli States. Davide mi chiese <strong>di</strong> dargli una mano e cosi, insieme<br />
a Christian Dalla Vecchia, altro allievo <strong>di</strong> Fabbri, lo aiutammo<br />
nelle chine della novel. Piccolo inciso simpatico, l’ultima settimana<br />
prima <strong>di</strong> <strong>con</strong>segnare il lavoro facevamo i turni per dormire sui <strong>di</strong>vani<br />
per finire in tempo!”.<br />
Cos’è la drow Art Stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> cui sei uno dei fondatori?<br />
“La Drow Art Stu<strong>di</strong>o nacque come luogo <strong>di</strong> lavoro comune dove poter<br />
lavorare <strong>con</strong>centrati e stimolati. Assieme a Christian Dalla Vecchia,<br />
Matteo Lolli, Christian Cornia ed il sottoscritto iniziammo a lavorare in<br />
un unico ambiente e a <strong>con</strong><strong>di</strong>videre le nostre esperienze. Abbiamo la-<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
vorato su vari progetti insieme in cui ognuno si occupava <strong>di</strong> una parte<br />
dello sviluppo del lavoro: bozzetti, matite, colori e grafiche. Abbiamo<br />
sviluppato illustrazioni e grafiche per molti giochi <strong>di</strong> carte e fumetti<br />
oltre a sviluppare style guide per mascotte e personaggi. Tentammo<br />
<strong>di</strong> proporci in Francia come unico stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sviluppo per progetti a fumetti<br />
ma eravamo troppo poco ‘tra<strong>di</strong>zionali’ dal loro punto <strong>di</strong> vista. Ci<br />
vollero ancora degli <strong>anni</strong> per far si che gli stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> lavorazione fossero<br />
accettati, ahimè”.<br />
Cosa ci puoi <strong>di</strong>re del tuo <strong>con</strong>tributo per le nuove serie <strong>di</strong> Star<br />
Wars (serie che a me sta davvero a cuore)?<br />
Attorno al <strong>20</strong>05/<strong>20</strong>06 iniziai a de<strong>di</strong>carmi ad un aspetto dell’arte che<br />
avevo solo parzialmente affrontato, la colorazione. Ho scoperto un<br />
nuovo mondo che comprendeva toni cal<strong>di</strong>, fred<strong>di</strong> ombre e luci e i<br />
segreti per valorizzare le scene <strong>di</strong>segnate. Dopo la collaborazione<br />
<strong>con</strong> Fabbri sul <strong>fumetto</strong> Planet of the Apes della Dark Horse, ebbi la<br />
fortuna <strong>di</strong> poter colorare dei numeri <strong>di</strong> Star Wars sempre della stessa<br />
casa e<strong>di</strong>trice, film a cui ero particolarmente legato fin da bambino. Fu<br />
un’altro sogno realizzato e mi <strong>di</strong>ede la possibilità <strong>di</strong> mettere a frutto<br />
le mie capacità come colorista. Grazie a quel lavoro ebbi molte altre<br />
colorazioni <strong>con</strong> grosse case e<strong>di</strong>trici come la Soleil, Image e la Marvel.<br />
Spero <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>segnare un numero <strong>di</strong> Star Wars un giorno e <strong>di</strong> avere<br />
la possibilità <strong>di</strong> colorare le mie tavole