pagina 43 La produzione fanzinara <strong>di</strong> fantascienza in Italia Di Gianluca Umiliacchi (Fanzinotecario) Il mondo dell’e<strong>di</strong>toria fanzinara italiana è poco <strong>con</strong>osciuto, pur essendo una produzione che affonda le sue ra<strong>di</strong>ci nei lontani <strong>anni</strong> ‘50, è una realtà ignota ai più, sia per una <strong>di</strong>sinformazione da parte della società, sia per l’ostentato <strong>di</strong>sinteresse del mondo fanzinaro <strong>di</strong> presentarsi e proporsi a livello ufficiale. Ciò non evita <strong>di</strong> prendere atto come le fanzine, pubblicazioni <strong>di</strong> appassionati, da oltre 60 <strong>anni</strong> prolifichino in Italia, generazione dopo generazione, il mondo fanzinaro non ha visto tregua, la passione non ha subito crisi e, una <strong>di</strong>etro l’altra, le migliaia <strong>di</strong> testate hanno lasciato il loro, seppur labile, segno nella realtà italiana. Ma che cos’è una fanzine? Termine formato dalla fusione dell’inizio <strong>di</strong> “fan Club” e il finale <strong>di</strong> “magazine”, serve a definire la pubblicazione realizzata per comunicare e <strong>con</strong>frontarsi su una specifica passione. Una perio<strong>di</strong>zzazione documentata sull’e<strong>di</strong>toria fanzinara <strong>di</strong> fantascienza, prendere avvio nel 1962, quando a Milano grazie al giovane e futuro regista Luigi Cozzi il pubblico <strong>di</strong> appassionati dell’ambito fantascientifico può leggere la prima fanzine de<strong>di</strong>cata alla fantascienza “Futuria Fantasia” che dovrebbe essere la capostipite <strong>di</strong> tale ambito. La fantascienza, produzione <strong>di</strong> letteratura osservata <strong>con</strong> sospetto dalla cultura sociale, veniva <strong>con</strong>siderata come prodotto per <strong>con</strong>sumatori <strong>di</strong> un genere minore. Per la prima volta questo mondo era proposto sotto una luce <strong>di</strong>versa, più attiva e <strong>di</strong>namica, quella dei fanzinari. Andava formandosi e cresceva la voglia <strong>di</strong> esprimersi attraverso nuove impostazioni capaci <strong>di</strong> stravolgere il punto <strong>di</strong> vista stereotipato sulla comunicazione e <strong>con</strong>fronto, un’ere<strong>di</strong>tà d’oltre oceano pronta a fondare le sue ra<strong>di</strong>ci in Italia. La risposta a quella prima proposta è imme<strong>di</strong>ata, gradualmente iniziano a prendere corpo le varie testate fanzinare degli <strong>anni</strong> ‘60, come “Fantascienza Minore” <strong>di</strong> Fossati, per citarne una su tutte, perché in realtà la produzione fanzinara da quell’inizio in poi ha proposto migliaia <strong>di</strong> testate, dai nomi più svariati e coloriti, dalle forme più estroverse e dai <strong>con</strong>tenuti più eterogenei. Bisogna- va andarsele a cercare, <strong>con</strong> il passa parola o nelle fiere mercato, e non sempre si riuscivano a trovare, le fanzine uscivano quando e come potevano <strong>con</strong> i loro enormi problemi e<strong>con</strong>omici e <strong>di</strong>stributivi realizzate da pionieri <strong>di</strong> un’e<strong>di</strong>toria “a misura d’uomo” che, negli <strong>anni</strong> seguenti, darà corpo ad una vera e propria e<strong>di</strong>toria fanzinara nazionale. Moltissime, <strong>di</strong>cevamo, le testate de<strong>di</strong>cate alla fantascienza che, <strong>di</strong> generazione in generazione, si susseguono, una produzione più grande <strong>di</strong> quanto lo si possa immaginare. Negli <strong>anni</strong> a seguire il rinnovamento è <strong>di</strong>namico e i fanzinari <strong>di</strong> fantascienza, che all’inizio si misuravano in decine, ora si misurano in varie centinaia che, nel volgere <strong>di</strong> pochi <strong>anni</strong>, incrementano notevolmente il loro numero. Il nuovo millennio porta <strong>con</strong> se l’influenza dei nuovi me<strong>di</strong>a così ci si trova a viaggiare in rete tra le ‘FanNet’, produzioni dei fans Internet, ma la vera produzione fanzinara prosegue imperterrita. Le fanzine sono una produzione che ha, <strong>con</strong> i suoi <strong>anni</strong> <strong>di</strong> frenetica attività, <strong>con</strong>tribuito notevolmente allo sviluppo e alla crescita critica, artistica e narrativa del linguaggio culturale, tutto ciò dovrebbe dare la giusta <strong>di</strong>gnità a prodotti troppo spesso sbeffeggiati, ricchi invece <strong>di</strong> enormi potenzialità comunicative, formative e artistiche. Speciale Fumetto in Romagna
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