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pagina 19 Fausto Piazza “Un’esperienza <strong>di</strong> passaggio che mi ha insegnato molto” “Il <strong>Qui</strong> per me è stata un’esperienza <strong>di</strong> passaggio, che mi ha permesso <strong>di</strong> imparare un lavoro che oggi pratico <strong>con</strong> maggiore <strong>con</strong>sapevolezza e più passione”. Sono le parole <strong>di</strong> Fausto Piazza, che è stato <strong>di</strong>rettore esecutivo del giornale nella se<strong>con</strong>da metà degli <strong>anni</strong> ’90, quando, dalla cultura alle infrastrutture, sono stati posti alcuni punti fermi che hanno portato alla costruzione della Ravenna che viviamo oggi. Tante, anche allora, le implicazioni politiche e gli equilibri <strong>di</strong>fficili sia in città che all’interno del giornale. Poche, ma <strong>di</strong> struttura, le inchieste ricordate dall’ex <strong>di</strong>rettore. In particolare Fausto ricorda un’inchiesta a metà tra costume e società de<strong>di</strong>cata agli omosessuali che ricevette i complimenti dell’allora <strong>di</strong>rettore del Resto del Carlino Uber Don<strong>di</strong>ni.“Divenni <strong>di</strong>rettore – spiega Fausto – nel periodo <strong>di</strong> passaggio tra la redazione <strong>di</strong> via Pirano e quella <strong>di</strong> viale Alberti. La struttura all’epoca era stata molto alleggerita e io governavo il giornale come una specie <strong>di</strong> ‘vis<strong>con</strong>te <strong>di</strong>mezzato’: ero un coor<strong>di</strong>natore che garantiva un’uscita <strong>di</strong>gnitosa ma priva <strong>di</strong> quell’autonomia necessaria alla realizzazione <strong>di</strong> un progetto innovativo <strong>di</strong> informazione locale”. Zoccolo duro della formazione <strong>di</strong> Fausto Piazza il filone culturale e quello sociale. “In quel periodo , dopo il fallimento de Il Messagge- Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong> ro, vennero a lavorare da noi Enrico Chiavegatti, che si occupò <strong>di</strong> cronaca, e due giovani collaboratori, Luca Pavarotti e Marco Montruccoli (oggi rispettivamente caporedattore della redazione ravennate del Corriere Romagna e <strong>di</strong> Ravenna 24, ndr), che ricordo <strong>con</strong> piacere e ri<strong>con</strong>oscenza anche sul piano professionale”. Di lì a poco, però, le cose precipitarono e, a causa <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong>sattesi, nel 1997 Piazza abbandonò l’incarico. “Il <strong>Qui</strong> rimaneva comunque il perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> riferimento della Sinistra <strong>di</strong> governo della provincia. Allora si era ancora fedeli alla linea <strong>di</strong>alettica e solo in seguito subentrarono le carriere personali dei vari <strong>di</strong>rigenti del partito post Occhetto . Non a caso il <strong>Qui</strong>, nella se<strong>con</strong>da metà degli <strong>anni</strong> ’90, ‘tirò la volata’ a Vidmer Mercatali sindaco, Gabriele Albonetti presidente della Provincia e Vasco Errani presidente della Regione. Indubbiamente tutti uomini politici locali che hanno fatto una notevole carriera come amministratori anche in Parlamento. E poi c’erano anche altri emergenti come Alberto Cassani, Carlo Pezzi, Filippo Brandolini, Elio Gasperoni, Gabrio Maral<strong>di</strong>”. Pur non ricordando precisi fatti <strong>di</strong> cronaca, Fausto sottolinea l’importanza <strong>di</strong> un momento storico in cui si gettarono le basi per <strong>con</strong>solidamenti nella <strong>di</strong>mensione e<strong>con</strong>omica, sociale e culturale Fausto Piazza della città. “In campo urbanistico vennero introdotte le cir<strong>con</strong>vallazioni a servizio <strong>di</strong> una grande espansione e<strong>di</strong>lizia, in campo e<strong>con</strong>omico la nascita dell’autorità portuale, nel welfare la ristrutturazione dell’Ausl e dei Servizi sociali, nel turismo l’evoluzione <strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> Ravenna come località incentrata sugli stabilimenti balneari. In campo culturale l’impronta <strong>di</strong> Riccardo e Cristina Muti <strong>con</strong> il Ravenna Festival, delle Albe e Fanny&Alexander nel teatro. Tracce e in<strong>di</strong>rizzi che si sono trasformati in strade maestre”.