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Croce - GIROS - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee ...

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22-2003 Articoli <strong>GIROS</strong> Notizie<br />

abbondante peluria bianca, apparato aereo ridotto e radici che si sviluppano nelle spaccature<br />

delle rocce. Così i semprevivi (Sem<strong>per</strong>vivum tectorum e S. arachnoideum) e le<br />

sassifraghe (es. Saxifraga etrusca, S. panicu<strong>la</strong>ta), con i colori delle loro stupende fioriture,<br />

associate ad altre interessanti specie come Aster alpinus o Pulsatil<strong>la</strong> alpina. Qui<br />

troviamo anche specie endemiche a diffusione molto limitata, come Globu<strong>la</strong>ria inca -<br />

nescens, presente dalle Alpi Apuane fino all’Appennino Pistoiese; nei detriti di roccia<br />

accumu<strong>la</strong>tosi al<strong>la</strong> base delle scarpate cresce un’interessante flora g<strong>la</strong>reico<strong>la</strong>: un tipico<br />

esempio è <strong>la</strong> picco<strong>la</strong> felcetta crespa (Cryptogramma crispa), localizzata nelle aree<br />

montane più elevate.<br />

Proprio in questo ambiente rupestre, lungo una cengia arenacea esposta a NO sui<br />

Denti del<strong>la</strong> Vecchia (Comune di Abetone, UTM PP3186, Foglio 97 III NE) a quota<br />

1840 m abbiamo osservato nell’agosto 2002 una cenosi molto interessante. La stazione,<br />

pur di pochi metri quadrati, appare partico<strong>la</strong>rmente ricca di specie, <strong>per</strong> cui sarà<br />

utile approfondire le ricerche anche in altri <strong>per</strong>iodi: noi abbiamo identificato Sorbus<br />

chamaemespilus, Ame<strong>la</strong>nchier ovalis, Cotoneaster integerrimus, Sorbus aria (in<br />

forma cespugliosa <strong>per</strong> il forte e costante vento), Linum alpinum, Aquilegia alpina,<br />

Pseudorchis albida, Coeloglossum viride e Dactylorhiza macu<strong>la</strong>ta. Alcune di queste<br />

specie, come ad esempio il Sorbus chamaemespilus, non ci risultano segna<strong>la</strong>te <strong>per</strong> il<br />

Pistoiese; altre sorprese, anche orchidologiche, potrebbero risultare da ulteriori<br />

approfondimenti in queste aree difficilmente accessibili. Ad esempio siamo recentemente<br />

venuti a sa<strong>per</strong>e del ritrovamento di una non meglio precisata “nigritel<strong>la</strong>” in<br />

zona, che cercheremo opportunamente di verificare <strong>la</strong> prossima estate.<br />

In conclusione, nonostante <strong>la</strong> rarefazione o “caduta floristica” di entità artico-alpine,<br />

alpine o boreali lungo <strong>la</strong> catena appenninica (il Corno alle Scale-Cornaccio rappresenta<br />

il limite meridionale di almeno 21 specie: FERRARINI, 1977), l’alta montagna<br />

pistoiese conserva interessanti aspetti floristici ancora poco studiati e, probabilmente,<br />

non sufficientemente tute<strong>la</strong>ti.<br />

Orchidaceae - Lista delle specie segna<strong>la</strong>te fino ad oggi nell’Appennino Pistoiese.<br />

(fonti citate in Bibliografia, nomenc<strong>la</strong>tura secondo GRÜNANGER, 2001)<br />

1) Anacamptis pyramidalis (L.) Rich.<br />

2) Cepha<strong>la</strong>nthera damasonium (Mill.) Druce<br />

3) Cepha<strong>la</strong>nthera longifolia (L.) Fritsch<br />

4) Cepha<strong>la</strong>nthera rubra (L.) Rich.<br />

5) Coeloglossum viride (L.) Hartm.<br />

6) Corallorhiza trifida Châtel.<br />

7) Dactylorhiza macu<strong>la</strong>ta s.l.<br />

8) Dactylorhiza sambucina (L.) Soó<br />

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