Roberto Roversi - Gli Amici di Luca
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TEATRO<br />
L’attività teatrale de “<strong>Gli</strong> amici <strong>di</strong> <strong>Luca</strong>”: liste <strong>di</strong> azioni da compiere<br />
Metamorfosi, uno spettacolo teatrale<br />
impegnativo e gratificante<br />
<strong>di</strong><br />
Marco Macciantelli(*)<br />
Attore volontario compagnia<br />
“<strong>Gli</strong> amici <strong>di</strong> <strong>Luca</strong>”<br />
Un qualsiasi essere vivente, <strong>di</strong>fficilmente,<br />
può rinunciare ad<br />
una “lista”! Dove per lista intendo<br />
qualsiasi cosa, persona, entità o<br />
numero che può circondarci.<br />
Esempio: vado ad acquistare qualcosa<br />
per la cena? Lista della spesa;<br />
per un animale: segnare il proprio<br />
territorio, listare i confini; per un<br />
passerotto: dove trovare il necessario<br />
per sostenersi, dove rifugiarsi<br />
dalle incurie del tempo. Persona,<br />
animale, tutto ha al suo seguito una<br />
lista <strong>di</strong> cose da elencare.<br />
Allora proviamo a tracciare una striscia<br />
per chi compie l’attività teatrale<br />
degli <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong>: elenco delle<br />
persone che prendono parte ad una<br />
determinata rappresentazione; nota<br />
delle azioni da compiere; elenco<br />
delle frasi da ricordare; per i tecnici:<br />
fascia delle luci, borderò dei suoni,<br />
come e dove usarli; un elenco sterminato<br />
<strong>di</strong> cose <strong>di</strong> cui tener conto!<br />
Questo potrebbe continuare quasi<br />
all’infinito...<br />
Anche per le scene <strong>di</strong> “Metamorfosi”,<br />
si è avuta la necessità <strong>di</strong> richiamare<br />
liste <strong>di</strong> azioni da compiere, da<br />
elencare. I concorrenti chiamati a<br />
partecipare al “gioco a premi”<br />
hanno dovuto superare una prova,<br />
ora <strong>di</strong> ballo, ora <strong>di</strong> memoria, <strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>anità!<br />
Prove che richiedevano<br />
l’utilizzo <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> azioni da<br />
compiere. Il risultato finale, lo si<br />
conosce già, un solo vincitore, un<br />
solo eletto. Un solo “fortunato” che<br />
farà parte della ristretta cerchia <strong>di</strong><br />
“premiati”; premiati per merito a<br />
quel costo? Chi ci tiene veramente<br />
ad esserlo?<br />
Venire raccolti dal pavimento, mezzi<br />
schiacciati e stor<strong>di</strong>ti da grida ed<br />
applausi, ... tra spruzzi <strong>di</strong> champagne,<br />
… bagnati da spumante, per poi<br />
essere gettati via, … inutili, nella<br />
spazzatura!<br />
Essere vincitori e riconosciuti così<br />
platealmente, in quella maniera,<br />
davanti ad un pubblico <strong>di</strong> persone a<br />
noi estranee? Forse rasenta il limite<br />
della perversione, venir trascinati<br />
nu<strong>di</strong>, su <strong>di</strong> un palcoscenico, visti da<br />
tante persone, da tutte quelle persone<br />
che mai ci saremmo sognate <strong>di</strong><br />
avere come nostri “spettatori”, proprio<br />
in quel momento!<br />
Scoprirsi piccoli ed in<strong>di</strong>fesi come<br />
dei pulcini. Allora viene da domandarsi:<br />
“Chi è veramente il vincitore<br />
<strong>di</strong> questo concorso? Chi è quella<br />
persona che sa rinunciare a tutto per<br />
coprirsi <strong>di</strong> fama agli occhi del pubblico?<br />
Pubblico che oggi ti applaude e<br />
domani chissà… Una richiesta forse<br />
un po’ troppo dura, troppo aspra e<br />
infingarda per noi semplici spettatori.<br />
Trovare qualcuno che possa aiutarci<br />
a salvare il salvabile, “il meglio<br />
del peggio”… ciò che siamo riusciti<br />
ad accumulare nel nostro cumulo <strong>di</strong><br />
sterpi, in deformi colline, nell’ammasso<br />
<strong>di</strong> perbenismo, <strong>di</strong> mo<strong>di</strong> e <strong>di</strong><br />
costumi… vincitore che solo a fatica,<br />
potrà <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> esser sopravissuto<br />
a quel tremendo gioco a cui<br />
la società ci spinge a partecipare,<br />
quoti<strong>di</strong>anamente… vincitore sì, ma<br />
vincitore sconfitto… sconfitto dalla<br />
società che ci ha spremuto fino<br />
Un momento dello spettacolo teatrale.<br />
all’osso, rimanendo celata, come<br />
nascosta, mescolata tra le altre entità<br />
<strong>di</strong> sensazioni! Allora cosa vogliamo<br />
rispondere a chi ci propone questa<br />
golosa opportunità, partecipare al<br />
“grande concorso”? Solo un attimo<br />
<strong>di</strong> pazienza e <strong>di</strong> riflessione! Partecipare<br />
sì, ma al patto che vi siano adeguate<br />
strutture e organizzazioni atte<br />
a far sì che il nostro impegno possa<br />
essere almeno utile ad una persona,<br />
ancora meglio se ad una comunità,<br />
una società.<br />
Tentare <strong>di</strong> ottenere, una piccola e<br />
modesta riconoscenza del nostro<br />
operato, sia questo comportamento<br />
umile o superbo. Tentare quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
cercare una possibile LISTA per<br />
ogni cosa che vogliamo o che dobbiamo<br />
realizzare, sia questa cosa <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vertimento o profondamente seria,<br />
ma sempre reale e pura <strong>di</strong> spirito!<br />
Profondo cambiamento, mo<strong>di</strong>ficazione<br />
muta: è questo ciò che deve<br />
sempre essere il vero significato<br />
della nostra quoti<strong>di</strong>ana… META-<br />
MORFOSI!<br />
(*) Articolo scritto da Marco prima<br />
della malattia e della scomparsa<br />
della sua cara mamma.<br />
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