Roberto Roversi - Gli Amici di Luca
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16<br />
VOLONTARIATO<br />
L’importanza dell’educazione sanitaria <strong>di</strong> primo soccorso, una materia da insegnare nelle scuole<br />
Croce Rossa, i primi a soccorrere,<br />
ma è fondamentale l’aiuto <strong>di</strong> tutti<br />
<strong>di</strong><br />
Sonia Guarino<br />
Volontaria del Soccorso della Croce<br />
Rossa Italiana gruppo <strong>di</strong> Bologna<br />
Monitore <strong>di</strong> Primo Soccorso<br />
La vita è preziosa,<br />
abbine cura.<br />
La vita è una ricchezza,<br />
conservala.<br />
La vita è la vita,<br />
<strong>di</strong>fen<strong>di</strong>la.<br />
(Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta)<br />
Sono una Volontaria del Soccorso<br />
della Croce Rossa Italiana.<br />
Per 9 anni ho ricoperto il<br />
ruolo <strong>di</strong> soccorritore sull’ambulanza<br />
in servizio d’emergenza citta<strong>di</strong>na<br />
(118) nel territorio bolognese.<br />
Ora la mia attività <strong>di</strong> volontariato<br />
è prevalentemente rivolta all’educazione<br />
sanitaria: insegnare ai citta<strong>di</strong>ni,<br />
persone qualunque, come<br />
prestare soccorso.<br />
Il Comitato Provinciale <strong>di</strong> Bologna<br />
della Croce Rossa Italiana<br />
svolge corsi <strong>di</strong> primo soccorso<br />
rivolti a tutti: adulti, ragazzi, pensionati,<br />
bambini, stranieri, chiunque<br />
può essere in grado <strong>di</strong> prestare<br />
soccorso se adeguatamente formato.<br />
Quando <strong>Gli</strong> <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong> mi<br />
hanno chiesto <strong>di</strong> scrivere un articolo<br />
sull’importanza del primo<br />
soccorso ho inizialmente pensato<br />
<strong>di</strong> citare statistiche e dati per<br />
sostenere questa affermazione,<br />
ma non è da una statistica fredda<br />
e asettica, basata sui gran<strong>di</strong><br />
numeri e non sul valore <strong>di</strong> una<br />
singola vita, che si può spiegare<br />
l’importanza <strong>di</strong> essere <strong>di</strong> aiuto ad<br />
una persona che sta rischiando la<br />
propria vita perché un pezzetto <strong>di</strong><br />
cibo la sta soffocando, perché il<br />
cuore si è fermato, perché non<br />
riesce più a respirare, perché sta<br />
perdendo molto sangue.<br />
L’interesse ad imparare manovre<br />
<strong>di</strong> primo soccorso sorge spontaneo<br />
in poche persone: forse perché<br />
a pochi è capitato <strong>di</strong> essere<br />
presenti quando la vita <strong>di</strong> una persona<br />
è stata in pericolo; o forse<br />
perché molti credono che non gli<br />
capiterà mai <strong>di</strong> trovarsi in quella<br />
situazione oppure, se dovesse<br />
capitare, che si farà avanti qualcuno.<br />
Il pensiero più <strong>di</strong>ffuso è che solo<br />
me<strong>di</strong>ci o infermieri sono autorizzati<br />
ad intervenire mentre gli<br />
“altri”, che nella vita fanno altri<br />
mestieri, potrebbero solo procurare<br />
danni alla persona in pericolo<br />
e quin<strong>di</strong> poi essere denunciati.<br />
E se fosse un nostro caro ad essere<br />
in pericolo? Non ci si pensa<br />
mai, ma potrebbe capitare che sia<br />
proprio una persona a noi cara ad<br />
avere bisogno (le più sensibili<br />
sull’argomento sono solitamente<br />
le neomamme) e in quel momento<br />
è certo che vorremmo <strong>di</strong>speratamente<br />
sapere come fare per aiutarla<br />
e tutti quei “forse” verrebbero<br />
spazzati via.<br />
Qualcuno obietta che in quei casi<br />
si chiama il 118 (numero unico<br />
per le emergenze sanitarie) e l’operatore<br />
della centrale ci darà<br />
in<strong>di</strong>cazioni su cosa fare. Premesso<br />
che in Italia non c’è ancora<br />
l’abitu<strong>di</strong>ne e la prassi da parte<br />
degli operatori <strong>di</strong> centrale a dare<br />
in<strong>di</strong>cazioni per telefono, in ogni<br />
caso alcune manovre salvavita,<br />
come ad esempio il massaggio<br />
car<strong>di</strong>aco e la respirazione artificiale,<br />
richiedono un addestramento<br />
perché siano efficaci.<br />
Vi chiederete come mai allora il<br />
primo soccorso non è materia <strong>di</strong><br />
insegnamento nelle scuole. È un<br />
mistero della cultura italiana. In<br />
Italia le cose si fanno solo se è un<br />
obbligo <strong>di</strong> legge, altrimenti si<br />
ritiene non siano necessarie o<br />
non così importanti. Basti pensare<br />
che l’Italia è stato uno degli<br />
ultimi Paesi in Europa ad abolire<br />
l’uso del casco a “scodella”: fino<br />
a poco tempo fa, questa tipologia<br />
<strong>di</strong> casco non si poteva più acquistare<br />
ma se ne possedevi già uno<br />
lo si poteva continuare ad utiliz