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Una stagione straordinaria

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Durante il corso, l’”allievo” approfondisce<br />

il concetto di traiettoria, a video, rivedendo<br />

i suoi passaggi sulla pista di Fiorano<br />

(a destra), o direttamente, seguendo la<br />

360 dell’istruttore (in basso).<br />

Nell’altra pagina: si procede alla<br />

sostituzione delle pastiglie dei freni<br />

(sopra); la lezione sulla tecnica di guida<br />

e sull’utilizzo dei dispositivi elettronici<br />

della Enzo (in basso)<br />

staff, inizia l’attività: per le<br />

successive sei ore sarà un<br />

alternarsi di lezioni teoriche<br />

seguite da sessioni di pista,<br />

dove si mettono in pratica<br />

immediatamente i concetti<br />

appena imparati in aula<br />

briefing. Se entrare nella Enzo è<br />

molto facile ed è un’operazione<br />

compiuta già parecchie volte,<br />

diversa è la sensazione quando<br />

la macchina non è parcheggiata<br />

nel box di casa. L’attività di<br />

pista è quanto di più coordinato<br />

e coinvolgente cui si possa<br />

aspirare. Dopo l’illustrazione<br />

dei comandi del cambio F1, dei<br />

pulsanti per la modalità “race”<br />

e per la configurazione del<br />

display a cristalli liquidi (si può<br />

anche impostare la modalità<br />

per registrare il tempo sul<br />

giro!), si inizia a prendere<br />

confidenza con la pista<br />

percorrendo qualche giro al<br />

fianco di un pilota e<br />

alternandosi con lui al volante,<br />

prima a bordo di una 360<br />

Modena F1, poi della 360<br />

Challenge. Lo stesso tipo di<br />

attività graduale si svolge anche<br />

con la Enzo, con la quale le<br />

sessioni di guida<br />

progressivamente più lunghe<br />

fino a raggiungere l’apice di<br />

difficoltà, che consiste nel<br />

gestire la vetture anche nella<br />

condizione più difficile: la<br />

pioggia. Quest’ultima, creata<br />

artificialmente dall’impianto di<br />

irrigazione della pista, permette<br />

una simulazione quanto mai<br />

veritiera delle condizioni<br />

atmosferiche nelle quali ci si<br />

può trovare a guidare su strada<br />

bagnata. Questo corso di<br />

pilotaggio è un’esperienza<br />

faticosa, sia per il fisico che per<br />

la mente, con tutti i sensi<br />

impegnati a percepire le<br />

reazioni di una vettura bella e<br />

complessa come la Enzo, non<br />

tanto nella guida, semplice e<br />

sicura, ma nel desiderio di<br />

imparare a sfruttarne tutte le<br />

caratteristiche.<br />

Come si può immaginare, gli<br />

ingredienti per soddisfare<br />

completamente la passione di<br />

un cliente privilegiato ci sono<br />

tutti. E visto che, dopo l’anima<br />

e il cuore, bisogna anche<br />

alimentare il fisico, entra in<br />

gioco la tradizione emiliana,<br />

che propone ai piloti una pausa<br />

arricchita da una gustosa<br />

selezione di piatti tipici.<br />

Con un solo, grande assente:<br />

il lambrusco, barbaramente<br />

sostituito dall’acqua minerale.<br />

Perché, è il caso di ricordarlo,<br />

dopo pranzo si torna in pista…

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