Una stagione straordinaria

interne, dal fascino aspro e
suadente: secoli di tradizioni
rimaste pressoché intatte, una
civiltà che nel tempo ha saputo
mantenere la sua anima, senza
snaturarla.
Domenica attraversiamo le
lunghe strade di quest’isola
fiera (penso che Cardarelli
avesse ragione nel dire che “…a
percorrerle ogni cavalcante è
paladino…”). Qui è facile
imbattersi in una delle 8000
poderose torri, i “nuraghe”, che
i re pastori eressero tremila
anni fa: visitiamo la più antica,
la più rappresentativa, “Su
Nuraxi”, il villaggio nuragico di
Barumini, 3700 anni di storia
che narrano le radici di questo
popolo.
Cosa raccontare ancora del
raduno in Sardegna? Ci sarebbe
ancora tanto da dire: dello
splendido resort che ci ha
ospitato, della cucina prelibata,
del bagno di folla che ci ha
accolto festosa ad ogni sosta.
Troppo per farlo stare in poche
righe, sufficienti però a
ringraziare, per la dedizione, la
calda ospitalità, la simpatia
Giuseppe Adamo e i suoi
collaboratori, magistrali
organizzatori di tre giorni
indimenticabili.
Cronache 41