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Una stagione straordinaria

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Q<br />

uella appena trascorsa è<br />

stata la <strong>stagione</strong> di<br />

Formula 1 più sofferta<br />

delle ultime vissute dalla<br />

Ferrari. Vittoriosa sì, su<br />

entrambe i fronti del<br />

campionato Costruttori e di<br />

quello Piloti, ma sudata sino<br />

all’ultima gara, con un<br />

risultato voluto e perseguito<br />

con tutte le forze.<br />

È una Ferrari nella quale<br />

riconosco molto mio padre.<br />

Nella caparbietà degli<br />

atteggiamenti, nel fermo<br />

desiderio di raggiungere<br />

l’obiettivo, nel metodico modo<br />

di affrontare i problemi e<br />

risolverli, fino quasi a negarne<br />

la presenza.<br />

Per mio padre i problemi non<br />

esistevano. Era così preso a<br />

guardare sempre al domani,<br />

che i problemi per lui<br />

rappresentavano sì e no i<br />

passi che era necessario<br />

compiere e la loro soluzione<br />

era naturalmente scontata, un<br />

modo di fare che snaturava i<br />

problemi nella loro essenza,<br />

trasformandoli in altro.<br />

Le sue convinzioni<br />

rasentavano la cocciutaggine e<br />

solo alla dimostrazione totale<br />

della prova contraria,<br />

cambiava idea così<br />

repentinamente che sembrava<br />

l’avesse sempre pensata in<br />

altro modo.<br />

Anche se può non sembrare<br />

così, questo rappresentava un<br />

grande vantaggio per la<br />

Ferrari e per i suoi<br />

collaboratori. Credere<br />

fermamente in un’idea ed<br />

avere il carisma per<br />

sostenerla, consentiva ad Enzo<br />

Ferrari di ottenere il meglio<br />

dai tecnici, che facevano di<br />

tutto per seguirla. Quando,<br />

alla fine, non si poteva tirarci<br />

fuori più niente, ecco allora<br />

che l’ingegno, stimolato al<br />

massimo, proponeva qualcosa<br />

di veramente nuovo e<br />

innovativo, qualcosa “made in<br />

Ferrari”.<br />

Altro capitolo è quello<br />

relativo alla sfortuna. Anche<br />

in questa mia padre non<br />

credeva. Riteneva la sfortuna<br />

la somma di una serie di<br />

eventi che, a suo avviso,<br />

eravamo perfettamente in<br />

grado di controllare o,<br />

quantomeno, di prevedere.<br />

Anche la rottura più stupida e<br />

insignificante era dovuta a<br />

disattenzione, superficialità,<br />

distrazione. Se un<br />

atteggiamento di questo tipo<br />

non rende l’ambiente di<br />

lavoro particolarmente<br />

rilassato, di certo lo rende<br />

efficiente, promuove una<br />

grande solidarietà tra le<br />

persone, unisce verso il<br />

risultato.<br />

Il concetto di team, di squadra<br />

deriva proprio da questo, dal<br />

perseguire tutti un obiettivo<br />

comune. Mio padre l’ha fatto<br />

dall’inizio e la Ferrari, oggi<br />

come allora, è forte proprio<br />

per questo.<br />

Così la voleva mio padre, così<br />

è diventata. Gli piacerebbe<br />

molto, la Ferrari di oggi.<br />

Formula 1 11

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