Una stagione straordinaria

Formula 1 I Un anno di corsa
Monza,13 settembre 2003
8 Formula 1
H
o davanti uno
Schumacher radioso,
come uno di quei santi
sull’altare di chiesette di
campagna, che sorridono
sempre, immersi in fasci di
luce celeste. Il mio beato in
tuta rossa emerge da una foto
scattata a Monza il 13
settembre del 2003. Me l’ha
regalata Ercole Colombo, uno
che aspetta solo di seguire la
Ferrari sulla Luna e di
scattarle uno storico flash: per
il pianeta Terra ha già
esaurito il repertorio.
Sullo sfondo dell’immagine,
c'è il box in piena euforia. Le
prove del sabato sono appena
finite, Schumi ha centrato la
pole position ed io sto
sussurrandogli qualcosa di
dolcissimo all’orecchio.
Frequento quel box con
rigorosa puntualità dal giorno
in cui – era il settembre del
2000 – cambiò il vento della
storia. Da Monza partì lo
scatto sublime del sorpasso su
Hakkinen. E da quei tempi la
Ferrari e il Mondiale sono la
stessa cosa. Un filotto
impressionante.
Nel sorriso senza confini di
Schumacher si scorge un
senso di liberazione. Le foto
talvolta parlano. E mi sembra
che il pilota più vincente della
storia ci stia raccontando
quanto duro è il cammino
della stagione che conduce al
suo quarto titolo mondiale,
quinto per Casa Ferrari. Quel
giorno il leader della Rossa
aveva un solo punto di
vantaggio sullo scatenato
Montoya. E sembrava ci fosse
una sorta di incrocio, per noi
rabbrividente, tra l’irrompere
della Williams e l’ansimare
estivo della Rossa.
Lontanissime sembravano le
stagioni del dominio assoluto,
dei gran premi che la Ferrari
trasformava in esibizioni.
Lontanissimo anche il
Il beato
di Candido Cannavò