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Geocentro Magazine - numero 6 - novembre/dicembre 2009

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86<br />

ANNO I | n. 6 | NOVEMBRE - DICEMBRE <strong>2009</strong><br />

Il valore che viene fuori dal calcolo è EP lim = 65,11 [kWh/m 2 a].<br />

Essendo la superficie utile dell’appartamento, ovvero<br />

quella calpestabile, pari a 54,5 m 2 , ciò significa che per il<br />

riscaldamento invernale l’energia massima consumabile in<br />

un anno sarà:<br />

E = EP lim *Su = 65,11 * 54,5 = 3.548 [kWh/anno]<br />

4^ fase – Definizione del parametro:<br />

trasmittanza termica periodica (Y)<br />

Una delle novità introdotte dal d.P.R. 2 aprile <strong>2009</strong>, n. 59<br />

“Attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto<br />

legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni,<br />

concernente attuazione della direttiva 2002/91/ce sul rendimento<br />

energetico in edilizia.” riguarda l’introduzione di un nuovo<br />

parametro, la trasmittanza termica periodica, indicata con la<br />

lettera Y e caratterizzata dalle medesime unità di misura della<br />

trasmittanza U cioè [W/m 2 K].<br />

Metodo di calcolo della trasmittanza<br />

termica periodica<br />

Per ognuno degli strati di cui si compone la parete deve essere<br />

calcolato il parametro “profondità di penetrazione periodica ”<br />

espresso in metri. Dopo, sempre relativamente ad ogni singolo<br />

strato, verrà determinato il rapporto =d/. Defi nite queste<br />

grandezze per ogni materiale componente la stratigrafi a, si passa ad<br />

impostare una matrice per ognuno di essi, i cui elementi saranno<br />

numeri complessi (ovvero numeri della forma a+jb).<br />

Va ricordato che anche per le resistenze termiche superfi ciali<br />

(interna ed esterna) deve essere impostata una matrice.<br />

Defi nite tutte le matrici, i cui elementi sono calcolati secondo<br />

quanto dettato dalla norma UNI EN ISO 13786:2008 al<br />

paragrafo 6.3, si procede al loro prodotto, partendo dall’interno<br />

verso l’esterno (si rammenta che il prodotto di matrici non è<br />

commutativo, ovvero il prodotto di matrici è diverso a seconda<br />

dell’ordine di moltiplicazione).<br />

L’articolo 2 del citato decreto, definisce questa grandezza<br />

come “il parametro che valuta la capacità di una parete<br />

opaca di sfasare ed attenuare il flusso termico che la attraversa<br />

nell’arco delle 24 ore, definita e determinata secondo la norma<br />

UNI EN ISO 13786:2008 e successivi aggiornamenti”<br />

Quanto detto si riassume nel seguente modo:<br />

Z EE = Z si x Z x Z se<br />

essendo indicate con la lettera Z le citate matrici;<br />

Z]Z Z 21 22]<br />

EE Z Z<br />

= 11 12<br />

la matrice risultante avrà la forma sopra rappresentata.<br />

L’espressione della trasmittanza termica periodica è legata<br />

alla matrice di trasferimento di calore Z EE , in particolare:<br />

1<br />

Y = IE – ––––<br />

Z 12<br />

Il procedimento di calcolo prevede il prodotto di matrici di<br />

numeri complessi, tuttavia sinteticamente possiamo dire che<br />

la trasmittanza termica periodica è legata alla trasmittanza<br />

termica U o (calcolata ignorando i ponti termici) dalla<br />

seguente relazione:<br />

|Y IE |= f x U 0<br />

essendo f una quantità adimensionale definita “fattore di<br />

decremento”. Sempre il medesimo decreto all’articolo 4<br />

comma 18 prevede che per pareti verticali “...il valore del<br />

modulo della trasmittanza termica periodica (Y IE ) di cui al<br />

comma 4 dell’art.2, sia inferiore a 0,12 [W/m 2 K]”.<br />

La norma UNI EN ISO 13786:2008 fornisce anche la<br />

definizione del tempo di sfasamento dell’onda termica.<br />

Dalla trattazione svolta si evince che la necessità del calcolo<br />

della trasmittanza termica periodica, deriva dall’esigenza di<br />

contenere il consumo di energia per il raffrescamento estivo,<br />

parametro che adesso il tecnico deve calcolare e che costituisce<br />

un ulteriore elemento di novità rispetto al passato.<br />

photo©shutterstock.com/Reeed

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