Geocentro Magazine - numero 6 - novembre/dicembre 2009
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ANNO I | n. 6 | NOVEMBRE - DICEMBRE <strong>2009</strong><br />
anche dal fatto che la legge finanziaria 2007 abbia previsto<br />
la responsabilità solidale del committente imprenditore<br />
o datore di lavoro con l’appaltatore e con gli eventuali<br />
subappaltatori (art.1, Legge 296/2006). Dal gennaio 2007<br />
l’imprenditore committente risponde, infatti, in solido con<br />
l’appaltatore per tutti danni non indennizzabili dall’Inail; ne<br />
GESTIONE<br />
CONTROLLI<br />
VERIFICHE<br />
PRESTAZIONALI<br />
COLLAUDO<br />
FINALITÀ<br />
PROGRAMMAZIONE<br />
SdF e Dpp<br />
GESTIONE<br />
FUNZIONI<br />
VALORE<br />
derivano considerazioni in merito al ricorso che le imprese<br />
fanno nei confronti di esternalizzazioni di attività (appalto<br />
d’opera, servizi, ecc.) e di processi aziendali outsourcing<br />
scelti per esigenze di flessibilità e per contenere i costi fissi.<br />
Occorre in ogni caso rimarcare che solamente con una<br />
adeguata e continuativa informazione e con una formazione<br />
portata già nella scuola, si potrà raggiungere l’obiettivo della<br />
cultura del valore della salute, premessa indispensabile per<br />
ridurre i rischi di incidente in cantiere, rientrando quindi<br />
nei limiti inevitabili tipici delle attività umane.<br />
Mentre c’è da considerare cosa sia possibile fare sotto il profilo<br />
sociale (a livello di conoscenza, informazione, educazione,<br />
formazione, cultura, comunicazione), un più corretto modo<br />
di vivere in cantiere da parte di tutte le componenti può e<br />
deve essere perseguito tramite attività che rientrano nella<br />
programmazione prima ancora che nella progettazione, tenendo<br />
conto del fatto che i prodotti dell’attività programmatoria<br />
sono gli Studi di Fattibilità (SdF) e i Documenti preliminari<br />
all’avvio della progettazione (Dpp), in modo tale da poter<br />
PROGRAMMAZIONE<br />
REALIZZAZIONE<br />
portare la gestione come input del processo realizzativo.<br />
Ciò consentirà di porre alla base delle gare di appalto elaborati<br />
operativi di un progetto cantierabile, predisposti quindi con<br />
l’apporto dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto, con<br />
attenzioni rivolte alle specificità dell’impresa a alle condizioni<br />
di sicurezza per tutti gli operatori in cantiere.<br />
VINCOLI<br />
REALIZZAZIONE<br />
PROGETTAZIONE<br />
ESIGENZE<br />
VALIDAZIONE<br />
RISORSE<br />
PROGETTAZIONE<br />
VERIFICHE INTERNE<br />
L’ordinamento italiano in materia di lavori pubblici, che ebbe<br />
avvio con la legge 109/1994, nell’art. 11 del DM 145/2000,<br />
capitolato generale d’appalto, prevede che l’impresa che<br />
si è aggiudicata la gara di opera pubblica, possa chiedere<br />
al Responsabile del Procedimento (RP) di poter apportare<br />
varianti in diminuzione migliorative, finalizzate anche a<br />
creare migliori condizioni di sicurezza durante i lavori.<br />
Si suggerisce a tal proposito di ricorrere all’Analisi del Valore<br />
per dimostrare che quanto si propone, anche in base alle<br />
proprie precedenti esperienze, condotte in situazioni analoghe<br />
a quelle dell’opera che si accinge a realizzare, comporti<br />
migliorie senza aumento dell’importo dei lavori a base d’asta.<br />
Qualora la proposta dell’impresa comportasse anche un<br />
minor costo rispetto a quello con il quale si è aggiudicata<br />
la gara, con l’accettazione della proposta stessa da parte del<br />
Responsabile del Procedimento e del committente pubblico,<br />
l’impresa beneficia del 50% di quanto avrà fatto risparmiare<br />
la committenza pubblica e quindi la comunità.<br />
Una più estesa applicazione dell’Analisi del Valore in