Geocentro Magazine - numero 6 - novembre/dicembre 2009
Geocentro Magazine - numero 6 - novembre/dicembre 2009
Geocentro Magazine - numero 6 - novembre/dicembre 2009
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
28<br />
ANNO I | n. 6 | NOVEMBRE - DICEMBRE <strong>2009</strong><br />
AMBIENTE E TERRITORIO<br />
“Cari progettisti,<br />
imparate<br />
a pensare a colori”<br />
Intervista a Gianni Martinetti<br />
Dirigente e membro del Consiglio di Amministrazione di<br />
Covema Vernici Spa, Gianni Martinetti in questa intervista<br />
racconta qual è il percorso che porta alla nascita di un nuovo<br />
colore. Come, andando per il mondo a caccia di stimoli e<br />
spunti e setacciando i luoghi della moda e del design, si possano<br />
individuare le nuove tendenze che caratterizzeranno i colori<br />
per interni dei prossimi anni. E il rapporto, non sempre risolto,<br />
tra gli architetti, i progettisti e il colore.<br />
Martinetti, ci tolga subito una curiosità: come si diventa<br />
esperti del colore?<br />
“La risposta non è né semplice, né immediata. Nel senso<br />
che teoricamente gli esperti di colore dovrebbero nascere<br />
dalle facoltà di design e di architettura. Ma in Italia le<br />
università che organizzano percorsi formativi sul colore<br />
sono pochissime e spesso si appoggiano a strutture esterne<br />
o alle competenze interne di qualche docente ‘illuminato’,<br />
che crede nel colore. La ragione di questo vuoto a mio<br />
parere, risiede nel fatto che lo studio del colore si percepisce<br />
ancora come una materia molto soggettiva e non, come<br />
invece si dovrebbe, come una scienza. E il risultato è che<br />
mentre in alcune realtà europee cominciano ad affermarsi<br />
e ad essere riconosciute figure come il ‘colour designer’, in<br />
genere professionisti che hanno costruito la loro competenza<br />
su studi specifici e istituzionali, oltre che su esperienze<br />
personali, da noi il percorso è un po’ da inventare”.<br />
Veniamo alla vostra realtà. Come nasce, dal punto di<br />
vista ideativo e tecnico, un nuovo colore in Covema?<br />
“Credo sia doverosa una premessa. Non ho la presunzione di<br />
dire che i colori li creiamo noi. Anzi è senz’altro giusto dire<br />
che i colori esistono già in natura, nel mondo, nelle cose.<br />
Le aziende di vernici come Covema devono avere, semmai,<br />
la capacità di riprodurre quei colori e di farli diventare<br />
materia. Questo, a mio parere, è il nostro compito: lavorare<br />
sui nostri componenti base, pigmenti e prodotti vernicianti,<br />
per riprodurre i colori della natura in maniera sempre più<br />
bella, più intensa. Per tornare alla domanda, dobbiamo<br />
un po’ entrare nella teoria del colore, che sostanzialmente<br />
definisce il colore come composto da una serie di cromaticità,<br />
quelli che noi conosciamo come i colori base, e poi dall’asse<br />
della luminosità, semplificato nei suoi opposti, il bianco e il<br />
nero. Miscelando cromaticità differenti con bianco e nero si<br />
possono classificare tutti i colori percepiti dal nostro occhio.<br />
Saper gestire, amalgamare queste componenti determina la<br />
capacità di riprodurre un colore”.<br />
Quali sono le aree che entrano in campo dal punto di<br />
vista aziendale nel momento che si decide di predisporre<br />
un nuovo colore?<br />
“Nel nostro laboratorio operano due professionisti dedicati<br />
esclusivamente alla nascita dei colori. Sono dei periti chimici<br />
tintori che hanno la capacità di capire, comprendere un colore e<br />
riprodurlo. Nel fare questo si avvalgono del necessario supporto