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Geocentro Magazine - numero 6 - novembre/dicembre 2009

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per promuovere questi obiettivi e, infatti, ciò sta avvenendo<br />

nell’area industriale di Porto Marghera, così come a Mestre,<br />

a Venezia e all’isola del Lido.<br />

Tra le priorità vi è la tutela e la valorizzazione del sistema<br />

ambientale connettivo nel quale vivono queste diverse e<br />

complementari realtà, come ad esempio un grande progetto<br />

di bonifica e di ricostituzione ambientale lungo l’asta del<br />

Naviglio Brenta, denominato “Moranzani”, che, grazie ad<br />

un accordo fra Comune, Provincia e Regione, consentirà<br />

di collocare 6 milioni di tonnellate di fanghi resi inerti e<br />

provenienti dalla zona industriale, a formare una “costola”<br />

verde di due chilometri tra laguna ed entroterra.<br />

Nella lunga penisola che caratterizza la prima zona industriale di<br />

Marghera altre aree dismesse sono in trasformazione. Non<br />

solo nel settore dove insiste il Parco Tecnologico denominato<br />

VEGA, che sta completando con tre altri grandi interventi<br />

la sua riconversione da industriale a terziario avanzato ed in<br />

quaternario, ma anche nelle aree da tempo degradate poste<br />

fra la zona residenziale di Marghera e Mestre.<br />

Si tratta di interventi che coprono decine di ettari con<br />

progetti di qualità architettonica e con destinazioni d’uso<br />

che comprendono anche quote residenziali.<br />

A Mestre possiamo annoverare una serie di progetti<br />

fondamentali per il nuovo volto della città nel XXI secolo:<br />

dalla costruzione di un Museo Internazionale che sarà<br />

totalmente innovativo nel panorama nazionale e dedicato alla<br />

rappresentazione e studio dei fenomeni urbani del Novecento,<br />

che trasformerà il centro città recuperando un ex distretto<br />

militare da sempre precluso all’uso pubblico. Ancora a Mestre<br />

l’area dismessa dell’ex ospedale cittadino è interessata da un<br />

grande progetto di riqualificazione urbana ed architettonica<br />

per circa 200mila mc, che riporterà nel centro oltre mille<br />

persone ed aprirà nel contempo spazi commerciali dentro ad<br />

una radicale metamorfosi del contesto urbano.<br />

A Venezia, oltre alle zone della Marittima e di S. Giobbe<br />

che hanno progetti di riconversione per servizi, direzionale<br />

e residenza universitaria, si sta completando la costruzione<br />

del sistema di trasporto del People Mover che unirà l’isola<br />

del Tronchetto a Piazzale Roma, a sua volta interessata da un<br />

nuovo piano particolareggiato che intende ridefinire i rapporti<br />

con il contesto urbano risalenti agli anni Trenta, dopo la<br />

costruzione del ponte automobilistico translagunare.<br />

Al Lido di Venezia è in corso la costruzione del Nuovo<br />

Palazzo del Cinema e sarà trasformata a residenza e ricettivo<br />

l’area ex ospedaliera. Sempre al Lido sono in avvio progetti di<br />

riqualificazione in altre zone dell’isola, e nelle aree interessate<br />

dai grandi lavori del MOSE si stanno valutando progetti di<br />

riqualificazione anche ambientale al fine di favorire un forte<br />

rilancio che recuperi la tradizione di qualità che fece grande<br />

il Lido fin dagli inizi dello scorso secolo.<br />

In tutta l’area comunale, nonostante la crisi internazionale<br />

che ha colpito il sistema creditizio, si sta reagendo con<br />

progetti di recupero, che coprono ampie parti di un territorio<br />

Gianfranco Vecchiato<br />

caratterizzate da vasti fenomeni di degrado edilizio nella<br />

seconda metà del Novecento.<br />

Il Comune ha poi deliberato da alcuni anni forti incentivi<br />

economici sulle nuove costruzioni con sconti sui contributi per<br />

oneri primari e secondari, per agevolare investimenti sul piano<br />

dell’innovazione tecnologica e per il risparmio energetico.<br />

Venezia, che ha visto inoltre il recupero del grande complesso<br />

dello Stucky, oggi albergo e centro congressi all’isola della<br />

Giudecca, di parti sempre più ampie dell’Arsenale, luogo<br />

essenziale nella stessa storia millenaria della città, della Punta<br />

Vega 1<br />

Funzione precedente: Area industriale: produzione di<br />

fertilizzanti, magazzini.<br />

Funzione attuale: Parco scientifi co e tecnologico<br />

Committente e developer: Nova Marghera spa - Gruppo<br />

Guaraldo<br />

Progetto architettonico: arch. Giovanni Caprioglio, arch. Paolo<br />

Piva, arch. Wilhem Holzbauer e arch. Roberto Sordina.<br />

Progetto strutture: Studio tecnico associato Turrini<br />

Progetto impianti e energia: Steam s.r.l.<br />

Progetto di bonifi ca: IPROS Ambiente s.r.l.<br />

Costi di intervento: 94,50 milioni di €.<br />

Finanziamenti (in euro): VEGA - Parco Scientifi co Tecnologico<br />

S.c.a.r.l.: 18,00 mil. - Nova Marghera S.r.l.: 43,00 mil.-<br />

Comunità Europea: 27,50 mil. - Promomarghera S.p.A.: 1,00<br />

mil. - AGIP Petroli S.p.A.: 5,00 mil.<br />

Tempi: approvazione 1996 - fi ne lavori 2004<br />

Superfi ci: totale: 94.210 mq di cui:<br />

- servizi 49.280 mq (considerando spazi comuni, sale<br />

convegni, direzionale);<br />

- parcheggi 23.000; terziario: 23.566 mq (considerando spazi<br />

per aziende, laboratori, produttivo);<br />

- commerciale: 5.250 mq<br />

Strumenti: Piano di recupero di iniziativa pubblica e privata<br />

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