Profilo economico della Romania - Camera di Commercio di Treviso ...

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03.06.2013 Views

Nero, il Delta del Danubio (il più ampio parco faunistico d’Europa), la Moldavia–Bucovina, la regione di Maramures (una della più caratteristiche zone storico etnografiche), con stabilimenti da ristrutturare e un grande potenziale per l’agriturismo. Informatica e telecomunicazioni – settore che classifica la Romania come ottava tra i paesi est-europei, con uno sviluppo dinamico e che gode di una posizione prioritaria nella politica del Governo romeno (progetti per l’informatizzazione del sistema fiscale, assicurazioni,dell’amministrazione pubblica, delle scuole e commercio elettronico). Costruzioni – settore che conoscerà nei prossimi 10-12 anni un notevole sviluppo, specialmente nelle zone urbane con il sostegno del governo e con lo sviluppo del credito ipotecario. Infrastruttura / Trasporti – settore per cui il Governo romeno ha elaborato una strategia a medio-lungo termine (dieci anni) nella quale sono previsti l’ammodernamento e lo sviluppo del sistema ferroviario e stradale nonché la realizzazione di due corridoi di trasporto autostradale.Per quanto concerne il sistema di strade nazionali e le autostrade il programma verrà realizzato in 15 tappe, al termine delle quali dovranno essere riabilitati più di 9.000 Km di strade nazionali.I finanziamenti dovrebbero provenire dalla Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo (BERS), dalla Banca Internazionale per la Ricostruzione e Sviluppo (IBRD), dalla BEI, dall’Unione Europea (programmi ISPA e PHARE) e dal Governo romeno. Agroindustria – settore che sta attraversando da oltre dieci anni un periodo di crisi, dovuto soprattutto all’obsolescenza delle attrezzature e alla arretratezza delle tecniche che impediscono di soddisfare la domanda interna e costringono la Romania ad importare i prodotti agro alimentari. Dunque, nonostante l’enorme potenziale produttivo dei terreni, ricchi di humus, la carenza di adeguati volumi di capitale rende difficili gli ammodernamenti strumentali e strutturali di cui necessitano le aziende del settore. Peraltro, allo sviluppo del settore agro-zootecnico e dell’industria alimentare romeno è destinata una grossa fetta del finanziamento comunitario concesso con il programma SAPARD, per un valore medio annuale di 150 milioni di euro, cui vanno aggiunti 50 milioni di euro a titolo di co-finanziamento da parte del Governo romeno. Il Programma, che prevede per la Romania l’erogazione di oltre un miliardo di euro per sette anni, è stato avviato il 1 agosto 2002 con l’implementazione iniziale di tre misure: due per gli investimenti (miglioramento della lavorazione e del marketing dei prodotti agricoli e della pesca; investimenti in infrastrutture rurali) e una per l’assistenza tecnica. Nel dicembre 2003 la Commissione Europea ha accreditato altre 3 misure del programma SAPARD, destinate a supportare gli investimenti nelle aziende agricole, a sviluppare e diversificare le attività economiche nelle aree rurali e, infine, a sviluppare le risorse umane 38

tramite formazione professionale ed assistenza tecnica. Le misure attuate nel 2004 sono solo quattro (1.1, 3.1, 3.4 e 4.2) poichè i fondi disponibili per gli investimenti in infrastrutture rurali sono stati tutti impegnati. Il Ministero dell’Agricoltura è comunque in attesa dell’autorizzazione al rifinanziamento della misura, già richiesto formalmente alla Commissione europea; per l’attivazione della misura 4.2, relativa alla formazione professionale, si attendevano le conclusioni dell’analisi del fabbisogno, portata a termine all’inizio di luglio. La prima gara internazionale in materia dovrebbe quindi essere lanciata tra agosto e settembre prossimi. Le due ultime ed ulteriori misure, destinate al miglioramento delle strutture per i controlli veterinari, fitosanitari, di qualità e tutela dei consumatori e alle attività agro-ambientali, saranno accreditate più in là. Ambiente – settore per cui la Romania viene strettamente monitorata da parte dell’Unione Europea a causa dei grossi problemi, in particolare nei settori chiave della qualità dell’acqua, del trattamento dei rifiuti e dell’inquinamento atmosferico e del suolo. Il settore gode già di finanziamenti comunitari, tramite il programma ISPA (50% ambiente, 50% trasporti) e, recentemente, tramite il programma Sapard con le componenti principali su impianti di potabilizzazione acqua e trattamento acque reflue e fognature. Il settore avrà, comunque, a lungo termine necessità di capitale estero. Industria della Difesa – settore per il quale il prossimo biennio dovrebbe rappresentare un punto di svolta in quanto la Romania, in qualità di membro della NATO, dovrà adeguare il proprio modello di Difesa alle esigenze della sua nuova collocazione internazionale. Maggiori finanziamenti dovrebbero essere disponibili sul bilancio statale per ammodernare le Forze Armate romene e per rivitalizzare l’industria locale della difesa, in modo che le risorse destinate a tal fine vengano principalmente spese all’interno del Paese, creando opportunità anche per la ripresa delle esportazioni militari. Oltre quindi alle inevitabili acquisizioni di materiali e sistemi da effettuare all’estero, si prevede che la Romania concentri i propri sforzi attraverso forniture che possano essere realizzate attraverso una significativa capacità produttiva locale, privilegiando contratti di offset incentrati sul trasferimento di tecnologia e che prevedano forme diverse di coproduzione. 39

Nero, il Delta del Danubio (il più ampio parco faunistico d’Europa), la<br />

Moldavia–Bucovina, la regione <strong>di</strong> Maramures (una <strong>della</strong> più caratteristiche<br />

zone storico etnografiche), con stabilimenti da ristrutturare e un grande<br />

potenziale per l’agriturismo.<br />

Informatica e telecomunicazioni – settore che classifica la <strong>Romania</strong> come<br />

ottava tra i paesi est-europei, con uno sviluppo <strong>di</strong>namico e che gode <strong>di</strong> una<br />

posizione prioritaria nella politica del Governo romeno (progetti per<br />

l’informatizzazione del sistema fiscale, assicurazioni,dell’amministrazione<br />

pubblica, delle scuole e commercio elettronico).<br />

Costruzioni – settore che conoscerà nei prossimi 10-12 anni un notevole<br />

sviluppo, specialmente nelle zone urbane con il sostegno del governo e con<br />

lo sviluppo del cre<strong>di</strong>to ipotecario.<br />

Infrastruttura / Trasporti – settore per cui il Governo romeno ha elaborato<br />

una strategia a me<strong>di</strong>o-lungo termine (<strong>di</strong>eci anni) nella quale sono previsti<br />

l’ammodernamento e lo sviluppo del sistema ferroviario e stradale nonché la<br />

realizzazione <strong>di</strong> due corridoi <strong>di</strong> trasporto autostradale.Per quanto concerne il<br />

sistema <strong>di</strong> strade nazionali e le autostrade il programma verrà realizzato in<br />

15 tappe, al termine delle quali dovranno essere riabilitati più <strong>di</strong> 9.000 Km <strong>di</strong><br />

strade nazionali.I finanziamenti dovrebbero provenire dalla Banca Europea<br />

per la Ricostruzione e Sviluppo (BERS), dalla Banca Internazionale per la<br />

Ricostruzione e Sviluppo (IBRD), dalla BEI, dall’Unione Europea<br />

(programmi ISPA e PHARE) e dal Governo romeno.<br />

Agroindustria – settore che sta attraversando da oltre <strong>di</strong>eci anni un periodo<br />

<strong>di</strong> crisi, dovuto soprattutto all’obsolescenza delle attrezzature e alla<br />

arretratezza delle tecniche che impe<strong>di</strong>scono <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare la domanda interna<br />

e costringono la <strong>Romania</strong> ad importare i prodotti agro alimentari.<br />

Dunque, nonostante l’enorme potenziale produttivo dei terreni, ricchi <strong>di</strong><br />

humus, la carenza <strong>di</strong> adeguati volumi <strong>di</strong> capitale rende <strong>di</strong>fficili gli<br />

ammodernamenti strumentali e strutturali <strong>di</strong> cui necessitano le aziende del<br />

settore. Peraltro, allo sviluppo del settore agro-zootecnico e dell’industria<br />

alimentare romeno è destinata una grossa fetta del finanziamento<br />

comunitario concesso con il programma SAPARD, per un valore me<strong>di</strong>o<br />

annuale <strong>di</strong> 150 milioni <strong>di</strong> euro, cui vanno aggiunti 50 milioni <strong>di</strong> euro a titolo<br />

<strong>di</strong> co-finanziamento da parte del Governo romeno.<br />

Il Programma, che prevede per la <strong>Romania</strong> l’erogazione <strong>di</strong> oltre un miliardo <strong>di</strong><br />

euro per sette anni, è stato avviato il 1 agosto 2002 con l’implementazione<br />

iniziale <strong>di</strong> tre misure: due per gli investimenti (miglioramento <strong>della</strong> lavorazione<br />

e del marketing dei prodotti agricoli e <strong>della</strong> pesca; investimenti in infrastrutture<br />

rurali) e una per l’assistenza tecnica. Nel <strong>di</strong>cembre 2003 la Commissione<br />

Europea ha accre<strong>di</strong>tato altre 3 misure del programma SAPARD, destinate a<br />

supportare gli investimenti nelle aziende agricole, a sviluppare e <strong>di</strong>versificare le<br />

attività economiche nelle aree rurali e, infine, a sviluppare le risorse umane<br />

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