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Profilo economico della Romania - Camera di Commercio di Treviso ...

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Ad oggi la presenza dei <strong>di</strong>stretti italiani in <strong>Romania</strong> è concentrata<br />

prevalentemente nell’area nord-ovest e cento-ovest del paese (regioni <strong>di</strong><br />

Timis, Caras-Severin, Arad e Bihor )<br />

La regione <strong>di</strong> Timis, nella quale l’Italia occupa il secondo posto per entità<br />

d’investimenti stranieri, è sicuramente l’area a maggior concentrazione <strong>di</strong><br />

imprese italiane. Nel <strong>di</strong>stretto romeno, specializzato nel settore del tessile e<br />

nella lavorazione <strong>della</strong> pelle, sono presenti all’incirca 1.200 imprese italiane.<br />

Si tratta perlopiù <strong>di</strong> produzioni labour-intensive che hanno sviluppato<br />

pratiche organizzative <strong>della</strong> produzione “per conto” (sistema “lohn”) <strong>di</strong><br />

materie prime o semilavorati provenienti dall’Italia e in particolare del<br />

comparto tessile-abbigliamento e delle calzature. La materia prima viene <strong>di</strong><br />

solito importata dall’Italia e semi-lavorata in <strong>Romania</strong>, dopo <strong>di</strong> che i prodotti<br />

vengono esportati in Italia e in altri paesi europei.<br />

Le regioni dell’ovest e del centro, offrendo un territoro ad alta percentuale <strong>di</strong><br />

foreste, rappresentano zone <strong>di</strong> alta importanza per l’approvigionamento del<br />

legno nel paese. Questa conformazione ambientale ha richiamato negli anni<br />

anche numerose imprese italiane specializzate nella produzione e lavorazione<br />

del legno.<br />

La storia del mobile in <strong>Romania</strong> È iniziata nel 1915 quando le aziende erano<br />

all’incirca 15 e davano lavoro a 70 addetti. Naturalmente c’è stato uno sviluppo<br />

e oggi si contano all’incirca 1.200 aziende che danno lavoro a più <strong>di</strong> 1.800<br />

addetti con un fatturato stimato intorno ai 700 milioni <strong>di</strong> euro annui.<br />

Per quanto riguarda l’ubicazione dei <strong>di</strong>stretti industriali rivolti alla<br />

lavorazione del legname, in <strong>Romania</strong>, ce ne sono <strong>di</strong>versi e in specifiche aree<br />

geografiche. L’area <strong>della</strong> Transilvania è quella con il maggior numero <strong>di</strong><br />

industrie ed è in questa regione che molte imprese hanno costruito le proprie<br />

fabbriche. La produzione italiana riguarda pannelli in legno, porte, mobili<br />

d’arredamento e macchinari specifici per le lavorazioni del legno.<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei settori prioritari per il Made in Italy (dati a cura<br />

dell’ICE)<br />

Le maggiori opportunità per le imprese italiane emergono nei seguenti settori:<br />

tra<strong>di</strong>zionali:<br />

tessile/abbigliamento/calzaturiero - beneficiario ancora <strong>di</strong> una manodopera<br />

competitiva sia per costi (valutati da alcuni stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> consulenza a circa 0,09<br />

euro/minuto) che per l’alta preparazione e formazione professionale; settore<br />

<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione nella collaborazione italo-romena.<br />

suscettibili <strong>di</strong> positivi sviluppi a breve - me<strong>di</strong>o termine:<br />

turismo- con un potenziale paesaggistico spettacolare (monumenti, musei,<br />

litorale marino, località balneo-climatiche, caccia e pesca sportiva); le più<br />

interessanti zone turistiche <strong>della</strong> <strong>Romania</strong> sono: i Carpazi, il Litorale del Mar<br />

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