Profilo economico della Romania - Camera di Commercio di Treviso ...
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italiana per la <strong>Romania</strong>, con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 1.000 nuove aziende ogni<br />
anno che stabiliscono la propria attività in questo mercato. Va tuttavia<br />
sottolineato che in molti casi si tratta <strong>di</strong> aziende dalle <strong>di</strong>mensioni<br />
estremamente ridotte o <strong>di</strong> aziende che pur avendo cessato la propria attività<br />
non sono state cancellate dal Registro. La stima realistica <strong>di</strong> una presenza<br />
qualificata <strong>di</strong> aziende italiane dovrebbe aggirarsi intorno alle 4.000 unità.<br />
Tra le suddette aziende, esistono comunque importanti realtà impren<strong>di</strong>toriali<br />
che hanno trasferito in <strong>Romania</strong> considerevoli investimenti finanziari e<br />
tecnologici, con una ricaduta in termini occupazionali <strong>di</strong> oltre 500 mila posti<br />
<strong>di</strong> lavoro creati tra impiego <strong>di</strong>retto e indotto. La presenza italiana è<br />
generalmente <strong>di</strong>ffusa su tutto il territorio romeno, anche se nel corso<br />
dell’ultimo decennio ha manifestato la tendenza a concentrarsi in alcune aree<br />
geografiche. Tra queste, rilevante la presenza dei nostri impren<strong>di</strong>tori nelle<br />
regioni del Nord-Ovest e, in particolare, nella provincia <strong>di</strong> Timisoara dove si<br />
è riprodotto un vero e proprio <strong>di</strong>stretto industriale italiano (circa 1.600<br />
aziende italiane e miste registrate).<br />
Oggetto <strong>di</strong> attenzione da parte del Governo <strong>di</strong> Bucarest e delle Istituzioni<br />
Finanziarie Internazionali, per le importanti ricadute positive in termini <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ffusione delle capacità impren<strong>di</strong>toriali e per la creazione <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro,<br />
il cosiddetto “fenomeno Timisoara" è in parte imputabile alla prossimità<br />
geografica del <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> Timis alle regioni nord-orientali dell’Italia, da<br />
dove proviene la maggioranza degli investitori; in parte alla presenza <strong>di</strong><br />
adeguate infrastrutture <strong>di</strong> trasporto e all’esistenza in loco <strong>di</strong> manodopera<br />
capace e dal costo contenuto.<br />
Alla fine del 2004 l’Italia occupava il primo posto nel volume totale degli<br />
scambi commerciali <strong>della</strong> <strong>Romania</strong> con il 19,03% (7.808 milioni <strong>di</strong> euro), <strong>di</strong><br />
cui il primo posto all’export con il 21,29% (4.014 milioni <strong>di</strong> euro) ed<br />
all’import con 17,39% (4.514 milioni <strong>di</strong> euro). L’interscambio -secondo i<br />
dati forniti dal Dipartimento del commercio romeno- ha raggiunto nell’anno<br />
2004 gli 8.528 milioni <strong>di</strong> Euro con un incremento rispetto all’anno 2003 del<br />
7.7%, <strong>di</strong> cui +4,98% l’export e +8,31% l’import.<br />
Le principali tipologie merceologiche dell’import-export tra i due paesi sono<br />
quelle tra<strong>di</strong>zionali e ormai consolidate, riportate nella tabella seguente.<br />
N. Categoria merce EXPORT IMPORT<br />
TOTALE (milioni <strong>di</strong> euro, quota %)<br />
<strong>di</strong> cui:<br />
32<br />
4.014 mil 100 4.514 100<br />
1 Animali vivi e prodotti del regno animale 37,54 1,0 23,12 0,6