SET/OTT - Marina di Salivoli

MAYDAY MAYDAY
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Il soccorso del “Milly One Two”
CRONACA di Omero Prosperi
enerdì 9 ottobre 2009 alle 15,00 vengo contattato
per soccorrere l'imbarcazione “Milly One II” che,
Vcon 4 persone a bordo, era in avaria 6 miglia ad
Birgen e di Franco. Dopo un accurato controllo da parte
del meccanico realizzammo che i due gruppi poppieri non
erano recuperabili. Quindi mi è stato chiesto di
ovest dell'isola di Pianosa. Trattandosi di persone di organizzare il traino del Milly che, date le dimensioni
nazionalità tedesca, oltre al meccanico della Nautiservice, dell'imbarcazione (13 mt.) e le condizioni del mare, si
Franco Cresci, ho portato con me il responsabile della prospettava particolarmente difficoltoso. Ho iniziato la
Timecharter Birgen Palm di madrelingua tedesca.
navigazione dirigendo la prua verso la parte occidentale
Fatto rifornimento al distributore del Marina, verso le ore dell'Elba, con vento di scirocco e mare forza 5, alla
15,40, con mare di scirocco forza 4 - 5, inizio il viaggio e velocità di 5 nodi.
porto con me anche mio figlio Stefano in quest'avventura. Il temporale sulla Corsica si spostava verso l'Elba e dal
Lui mi sarebbe stato utile per il trasbordo del meccanico e radar risultava ancora a 12 miglia da noi. Il traino non dava
di Birgen: il bollettino dava temporali in arrivo e rinforzo dei grossi problemi, ma il temporale, che controllavo
venti e perciò ero convinto di avere bisogno dell'aiuto di continuamente sul radar, avanzava troppo rapidamente.
una persona in più.
Infatti, a 6 miglia dall'Elba era sopra di noi. Per evitare la
Il tratto di mare aperto che prevedevamo di percorrere, rottura del cavo di traino ho deciso di rallentare, ma,
date le coordinate, era di 35 miglia, perciò, per ridurre al comunque per più di un'ora siamo stati martellati da tuoni,
minimo tale distanza abbiamo deciso di navigare a nord fulmini, scrosci d'acqua e repentini cambi di vento: un
fulmine ha scaricato la sua
potenza a non più di 6 metri dal
La barca del salvataggio: il Sagene 35 di O. Prosperi
Milly One, mettendo in crisi
l'equipaggio. Con il mio modo di
essere, che i soci del Marina ben
conoscono, ho sempre cercato di
stemperare la tensione via radio.
Quando finalmente siamo arrivati
nei pressi di Capo Polveraia, con
il temporale attenuato e a ridosso
dell'Elba, anche se mancavano
ancora 20 miglia all'arrivo, da mio
figlio ho fatto comunicare che
stavo mettendo sui fornelli la
pentola per gli spaghetti. Sentito
ciò (tradotto da Birgen) le donne
di bordo hanno tirato fuori la grinta
organizzando la cena per
l'equipaggio del Milly.
A questo punto ho aumentato la
navigazione a traino fino a 8
miglia, ed abbiamo passato l'Elba
tranquillamente. Il vento che,
cambiando direzione, soffiava da
est, non dava grosse
preoccupazioni. Entrati nel
canale di Piombino c'era un po'
dell'Elba. Arrivati sul punto dato, l'imbarcazione non era più di mare, ma lo prendevamo di prua e la navigazione
visibile neanche sul radar e, visto che i telefoni cellulari era buona. Poco prima dell'isola di Palmaiola, a 6 miglia
non avevano segnale, abbiamo cominciato a chiamare via sulla nostra dritta, il radar segnalava una nave in arrivo,
radio su un canale concordato precedentemente con che però consideravamo lontana, dato che ci trovavamo a
l'equipaggio. Mentre Birgen cercava il contatto radio 4 miglia dal Marina di Salivoli. Ma abbiamo perso la
abbiamo navigato verso nord-ovest, possibile scarroccio tranquillità poco dopo: in 10 minuti la nave si era avvicinata
dell'imbarcazione. A causa del temporale sulla Corsica, di 3 miglia, quindi, secondo i calcoli fatti, non aumentando
anche se l'ora non era molto tarda, il buio si avvicinava, la velocità saremmo entrati in rotta di collisione. Così
tenendoci in apprensione finché non abbiamo ottenuto il abbiamo accelerato, restando però in apprensione,
contatto radio. Con le nuove coordinate abbiamo navigato malgrado le nostre luci segnalassero adeguatamente il
per altre 6 miglia verso nord-ovest dove abbiamo traino effettuato. La nave è passata cento metri dalla
intercettato l'imbarcazione. Preparati gli attrezzi per il nostra poppa.
probabile intervento ai motori, con onde da 1 a 2 metri, con Infine, tirando un sospiro di sollievo, ci siamo diretti al
molta difficoltà e rischi, abbiamo effettuato il trasbordo di Marina dove abbiamo ormeggiato alle ore 24,00.
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