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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI VERONA<br />

FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE<br />

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE<br />

In<strong>di</strong>rizzo: ESPERTO NEI PROCESSI FORMATIVI<br />

TESI DI LAUREA<br />

IL TELELAVORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:<br />

Relatore:<br />

IL CASO DELL’UNIVERSITA’ DI VERONA<br />

Ch.mo Prof. MAURO NIERO<br />

Discussione Tesi: 07/07/2004<br />

1<br />

Laureanda:<br />

ROBERTA FRACCAROLI


INDICE<br />

INTRODUZIONE pag. 4<br />

PARTE PRIMA: LA TEORIA<br />

CAP.1 IL CONCETTO DI TELELAVORO pag. 9<br />

1.1 DEFINIZIONI POSSIBILI pag. 9<br />

1.2 Le MOTIVAZIONI pag. 13<br />

1.2.1 LE MOTIVAZIONI DEI LAVORATORI pag. 14<br />

1.2.2 LE MOTIVAZIONI DELLE AZIENDE pag. 15<br />

1.2.3 LE MOTIVAZIONI ORGANIZZAZIONALI pag. 17<br />

1.2.4 LE MOTIVAZIONI DELLA SOCIETÀ pag. 18<br />

1.3 COSA NON E’ TELELAVORO pag. 21<br />

CAP.2 EVOLUZIONE STORICA DEL TELELAVORO E SUA<br />

DIFFUSIONE pag. 22<br />

2.1 GLI ANNI SETTANTA pag. 21<br />

2.2 GLI ANNI OTTANTA pag. 25<br />

2.3 GLI ANNI NOVANTA pag. 26<br />

2.4 LA DIFFUSIONE DEL TELELAVORO pag. 27<br />

CAP.3 LE FORME DEL TELELAVORO pag. 33<br />

3.1 IL CENTRO SATELLITE pag. 33<br />

3.2 L’IMPRESA DI LAVORO A DISTANZA (O TELEIMPRESA) pag. 36<br />

3.3 IL TELELAVORO MOBILE (Mobile Work) pag. 36<br />

3.4 IL CENTRO DI LAVORO COMUNITARIO (TELECOTTAGE O<br />

TELECENTRO) pag. 38<br />

3.5 IL TELELAVORO A DOMICILIO (home based; soho) pag. 39<br />

3.6 IL SISTEMA DIFFUSO D’IMPRESE (Distribuited Business System) pag. 40<br />

2


3.7 TELELAVORO OFFICE-TO-OFFICE (o Azienda Virtuale) pag. 40<br />

3.8 IL GRUPPO VIRTUALE pag. 41<br />

3.9 ALTRI ESEMPI pag. 43<br />

3.9.1 Alteretto, il primo Glocal Village italiano pag. 43<br />

3.9.2 Telekottage Asiago pag. 44<br />

3.9.3 Il servizio 12 <strong>di</strong> Telecom Italia pag. 45<br />

3.9.4 Logos, non solo parole pag. 47<br />

CAP.4 LE MANSIONI TELELAVORABILI pag. 53<br />

4.1 AREE DI APPLICAZIONE pag. 53<br />

4.2 FIGURE PROFESSIONALI pag. 54<br />

CAP.5 I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI DEL TELELAVORO pag. 59<br />

5.1 I VANTAGGI PER LE AZIENDE pag. 59<br />

5.2 GLI SVANTAGGI PER LE AZIENDE pag. 63<br />

5.3 I VANTAGGI PER I LAVORATORI pag. 64<br />

5.4 GLI SVANTAGGI PER I LAVORATORI pag. 67<br />

5.5 I VANTAGGI PER IL SISTEMA SOCIALE pag. 69<br />

5.6 GLI SVANTAGGI PER IL SISTEMA SOCIALE pag. 70<br />

CAP.6 A FAVORE O A SFAVORE DEL TELELAVORO? UNA<br />

DISCUSSIONE SOCIOLOGICA: CONFRONTO TRA PIERPAOLO<br />

DONATI E DOMENICO DE MASI pag.75<br />

6.1 PIERPAOLO DONATI: IL LAVORO COME RECUPERO DELLA<br />

RELAZIONE pag. 75<br />

6.2 DOMENICO DE MASI: “IL TELELAVORO E’ OVUNQUE” pag. 97<br />

6.3 I VINCOLI ALLA DIFFUSIONE DEL TELELAVORO pag. 100<br />

CAP.7 ASPETTI GIURIDICI pag. 103<br />

3


7.1 IL TELELAVORO NEL SETTORE PRIVATO pag. 103<br />

7.2 IL TELELAVORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE pag. 110<br />

7.2.1FONTI pag. 110<br />

7.2.2 NOZIONE, CONTENUTI E PRESUPPOSTI APPLICATIVI<br />

pag. 111<br />

7.2.3 ASSEGNAZIONE E REINTEGRAZIONE DEL DIPENDENTE<br />

pag. 115<br />

7.2.4 ORARIO DI LAVORO E RETRIBUZIONE pag. 117<br />

7.2.5 DIRITTI ED OBBLIGHI DEL LAVORATORE E ADEMPIMENTI<br />

DELL’AMMINISTRAZIONE pag. 118<br />

7.3 LE “BUONE PRATICHE” pag. 121<br />

PARTE SECONDA: LO STUDIO DEL CASO<br />

UN ESEMPIO DI TELELAVORO DOMICILIARE ALL’UNIVERSITA’<br />

DI VERONA: IL “PROGETTO IRIDE” pag. 123<br />

1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO pag. 123<br />

2.ATTUAZIONE DEL PROGETTO pag. 129<br />

3. VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA DI TELELAVORO pag. 133<br />

3.1 ANALISI DELLA RELAZIONE FINALE DEI DIPENDENTI<br />

pag. 133<br />

3.1.1 I VANTAGGI pag. 135<br />

3.1.2 GLI SVANTAGGI pag. 136<br />

3.2.ANALISI DELLA RELAZIONE FINALE DEI DIRIGENTI pag. 138<br />

4.LE INTERVISTE AI TELELAVORATORI pag. 141<br />

4.1 CONSIDERAZIONI FINALI pag. 168<br />

CONCLUSIONI pag. 177<br />

PROSPETTIVE pag.182<br />

4


INTRODUZIONE<br />

Il Telelavoro (TL) è un argomento a molti ancora sconosciuto, ma che sta<br />

vivendo momenti <strong>di</strong> grande attualità. Tralasciando le visioni fantasiose <strong>di</strong> TL<br />

“estremo”, che vedono telelavoratori in spiaggia con il loro PC portatile, il TL<br />

può, invece, a mio parere rappresentare una forma nuova ed interessante del<br />

“vecchio” modo <strong>di</strong> lavorare. Questo sarà l’obiettivo del mio percorso <strong>di</strong><br />

conoscenza, che inizia con il tentativo <strong>di</strong> definire il concetto <strong>di</strong> TL e col ricercare<br />

quali possano essere le motivazioni che portano ad applicarlo (capitolo primo).<br />

Come per tutto ciò che è nuovo, è <strong>di</strong>fficile fornire una definizione univoca e<br />

universalmente accettata <strong>di</strong> TL: ogni esperto, accentuando alcune caratteristiche<br />

rispetto ad altre, lo definisce in maniera <strong>di</strong>versa. Tuttavia, gli elementi che<br />

restano costanti, nelle varie definizioni, ci restituiscono un’immagine del TL<br />

come <strong>di</strong> un’attività svolta lontano dall’ufficio e con l’ausilio delle nuove<br />

tecnologie. La <strong>di</strong>ffusione dei personal computer, delle linee ADSL, il cablaggio<br />

delle città, permettono <strong>di</strong> ritrovare a casa propria le stesse strutture <strong>di</strong> cui è dotato<br />

l’ufficio. L’espansione <strong>di</strong> questa nuova modalità lavorativa è quin<strong>di</strong> strettamente<br />

legata alla comparsa delle nuove tecnologie; ma le tecnologie da sole non<br />

bastano, in quanto il TL incide profondamente sulla struttura organizzativa delle<br />

imprese, e quin<strong>di</strong> entrano in gioco le motivazioni delle aziende e <strong>degli</strong><br />

impren<strong>di</strong>tori ad innovare i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro e le culture aziendali.<br />

Dopo una breve spiegazione dell’evoluzione storica del fenomeno, espongo i<br />

principali dati relativi alla sua attuale <strong>di</strong>ffusione in Europa ed in Italia: questi dati<br />

provengono dal progetto EcaTT (Electronic Commerce and Telework Trends),<br />

che ha misurato la penetrazione del TL in <strong>di</strong>eci stati dell’Unione Europea. Nel<br />

1999 sono, quin<strong>di</strong>, sei milioni le persone che spendono poco più <strong>di</strong> un giorno<br />

lavorativo a settimana per telelavorare, un dato rilevante che mostra come il TL<br />

sia un fenomeno in espansione (capitolo secondo).<br />

Nel capitolo terzo analizzo quali sono le <strong>di</strong>verse e molteplici forme e tipologie<br />

che il TL assume, descrivendo per alcune modalità <strong>degli</strong> esempi concreti e già<br />

5


attuati proprio in Italia. Nella classificazione delle tipologie <strong>di</strong> TL, c’è chi<br />

procede utilizzando come <strong>di</strong>scriminante il luogo in cui esso è svolto: il TL è<br />

domiciliare quando il lavoratore svolge la sua attività utilizzando una stanza della<br />

sua casa, dotata dei mezzi informatici; il TL è da centri satellite quando il<br />

lavoratore usufruisce <strong>di</strong> un centro vicino alla sua abitazione ed attrezzato per il<br />

lavoro in remoto; il TL è mobile quando l’attività si svolge da un luogo non fisso<br />

e con l’ausilio <strong>di</strong> un Pc portatile, un fax, un modem e un telefono cellulare; il TL<br />

è office to office quando è svolto da teams i cui membri si trovano lontani<br />

fisicamente, …<br />

Nella realtà è però <strong>di</strong>fficile trovare queste forme pure <strong>di</strong> TL: è più semplice<br />

trovare il teleworker domiciliare che saltuariamente si reca in ufficio, per non<br />

perdere i contatti con l’azienda e garantirsi così una maggiore visibilità, o colui<br />

che lavorando su un progetto con colleghi lontani geograficamente, decide per un<br />

periodo <strong>di</strong> telelavorare da casa.<br />

Il TL è una modalità <strong>di</strong> lavoro flessibile, che comporta vantaggi e svantaggi per<br />

chi la pratica, ma anche per l’azienda che l’adotta. Dopo aver evidenziato quali<br />

sono le mansioni più adatte ad essere svolte in remoto (capitolo quarto), affronto<br />

quin<strong>di</strong> l’argomento che maggiormente ha suscitato il mio interesse: quali sono i<br />

vantaggi e gli svantaggi derivanti dall’applicazione del TL (capitolo quinto).<br />

Valutare i vantaggi e gli svantaggi connessi con la <strong>di</strong>ffusione del TL non è<br />

semplice, poiché il TL produce e richiede un cambiamento nello stile <strong>di</strong> vita da<br />

parte del lavoratore, dei suoi colleghi, dei superiori e dell’azienda stessa.<br />

Diventa, così, un po’ <strong>di</strong>fficile stimare con parametri oggettivi ciò che interferisce<br />

sulla sfera soggettiva dell’in<strong>di</strong>viduo: pertanto i medesimi effetti possono essere<br />

percepiti da in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong>versi, ora come positivi, ora come negativi.<br />

Tra i molti autori che <strong>di</strong>ssertano sull’argomento, ne ho evidenziati due: uno,<br />

Pierpaolo Donati, analizza il cambiamento del concetto <strong>di</strong> lavoro dalla<br />

rivoluzione industriale fino ai giorni nostri, in cui vede nel lavoro il recupero<br />

della relazione; l’altro, Domenico De Masi, fondatore della SIT, Società Italiana<br />

6


del Telelavoro, ne sottolinea “l’inevitabile” affermazione all’interno della nostra<br />

società post-industriale (capitolo sesto).<br />

Nel capitolo settimo ho illustrato il panorama normativo nei due settori: pubblico<br />

e privato, anche se in Italia non esiste ancora uno schema <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> TL<br />

valido per le <strong>di</strong>verse categorie e settori, tranne nel caso della Pubblica<br />

Amministrazione, per la quale è stata prevista la legge 191/98. Tale norma<br />

rimanda ad un apposito regolamento, emesso dall’Aipa (l’autority per<br />

l’informatica nella pubblica amministrazione), il quale chiarisce che il TL non<br />

corrisponde soltanto al lavoro svolto da casa, ma può svolgersi “in qualsiasi<br />

luogo ritenuto idoneo, collocato al <strong>di</strong> fuori della sede <strong>di</strong> lavoro, dove la<br />

prestazione sia tecnicamente possibile”. L’introduzione del TL deve avvenire in<br />

un quadro <strong>di</strong> obiettivi che gli organi <strong>di</strong>rigenti della P.A. ritengono raggiungibili:<br />

deve esistere quin<strong>di</strong> un progetto generale in cui sono in<strong>di</strong>cati gli obiettivi, le<br />

attività interessate, le tecnologie utilizzate, le tipologie utilizzate ed i sistemi <strong>di</strong><br />

supporto, il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti coinvolti, i tempi e le modalità organizzative, i<br />

criteri <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> aggiornamento, nonché i costi e i benefici <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti.<br />

E’ chiaro allora, che il TL non può essere una sperimentazione stravagante e<br />

singolare, ma va inserito in una strategia del servizio “con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

migliorare l’organizzazione del lavoro, l’economicità e la qualità del servizio,<br />

considerando congiuntamente norme, organizzazione, tecnologie, risorse umane<br />

e finanziarie”.<br />

Ho evidenziato la normativa che riguarda la Pubblica Amministrazione, in<br />

quanto premessa utile per affrontare la seconda parte della Tesi: lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

un’esperienza <strong>di</strong> TL attuata proprio all’interno dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, nei<br />

confronti del personale tecnico-amministrativo: “il Progetto Iride”, un progetto<br />

che vede il TL come “azione positiva” nei confronti dei <strong>di</strong>pendenti con esigenze<br />

<strong>di</strong> “lavoro <strong>di</strong> cura” <strong>di</strong> familiari o <strong>di</strong> figli piccoli.<br />

Dopo avere descritto le fasi <strong>di</strong> attuazione del progetto e la sua realizzazione, ho<br />

proseguito la mia indagine, intervistando i telelavoratori stessi, col fine <strong>di</strong><br />

verificare se l’intento del Progetto sia stato raggiunto o meno, ma, soprattutto, se<br />

7


il TL sia veramente un beneficio che può andare oltre le esigenze temporanee <strong>di</strong><br />

queste persone. L’indagine, eseguita con la forma dell’intervista libera, ha quin<strong>di</strong><br />

l’intento <strong>di</strong> confermare l’applicabilità del TL nel caso specifico del Progetto<br />

Iride, ma anche la sua esten<strong>di</strong>bilità ad altri ambiti e realtà lavorative.<br />

I telelavoratori sono i lavoratori <strong>di</strong>pendenti o autonomi che decidono <strong>di</strong> svolgere<br />

la loro attività lontano dall’ufficio; ne consegue che il TL non è né una nuova<br />

professione, né un nuovo mestiere, ma una nuova modalità <strong>di</strong> svolgere il<br />

“vecchio” lavoro. L’ipotesi <strong>di</strong> partenza è che, quin<strong>di</strong>, il TL sia un fenomeno<br />

coerente con l’evoluzione del mondo del lavoro e perfettamente rispondente alle<br />

esigenze dell’uomo moderno: non si tratta <strong>di</strong> una realtà estranea o lontana dal<br />

contesto attuale, ma è una logica e utile conseguenza dell’attuale situazione<br />

socio-economica. Il mio percorso intende quin<strong>di</strong> verificare questa ipotesi iniziale,<br />

descrivendo, in modo il più possibile a-valutativo, il fenomeno TL, per giungere<br />

infine all’analisi empirica del caso condotta attraverso la realizzazione <strong>di</strong><br />

interviste libere a quattor<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>pendenti dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> che<br />

partecipano al “Progetto Iride”.<br />

8


PARTE SECONDA: STUDIO DEL CASO<br />

UN ESEMPIO DI TELELAVORO DOMICILIARE ALL’UNIVERSITA’<br />

1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO<br />

DI VERONA:<br />

IL “PROGETTO IRIDE”<br />

Le linee essenziali del Progetto Iride sono state elaborate dal Comitato Pari<br />

Opportunità dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, come progetto <strong>di</strong> azione positiva (si veda<br />

il sito http://www.univr.it/cpo ).<br />

Il Progetto Iride nasce quin<strong>di</strong> come sperimentazione <strong>di</strong> azione positiva “che<br />

integra gli scopi previsti dalla normativa <strong>di</strong> razionalizzazione dell’organizzazione<br />

del lavoro, <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> economie <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong> flessibilità della<br />

prestazione per particolari esigenze dei lavoratori, al fine <strong>di</strong> ottemperare<br />

all’obbligo a carico delle amministrazioni pubbliche <strong>di</strong> elaborare e attuare piani<br />

<strong>di</strong> rimozione delle <strong>di</strong>suguaglianze <strong>di</strong> fatto nel mondo del lavoro e <strong>di</strong><br />

conciliazione tra vita familiare e vita professionale.” ( Donata Gottar<strong>di</strong>, 2002 )<br />

Nell'area della Pubblica amministrazione, infatti, è fatto obbligo dalla legge n.<br />

125 del 1991 (art. 2, co. 6) <strong>di</strong> adottare piani <strong>di</strong> azioni positive, entro un anno<br />

dalla sua emanazione.<br />

L’accesso a ciascuna fase <strong>di</strong> sperimentazione è volontario, sia dal lato delle<br />

lavoratrici e dei lavoratori, sia dal lato dei relativi <strong>di</strong>rigenti e/ o responsabili.<br />

La sperimentazione è rivolta a tutto il personale tecnico amministrativo, compresi<br />

i <strong>di</strong>rigenti. Il progetto <strong>di</strong> TL è caratterizzato dalla flessibilità sia nella dotazione<br />

strumentale (PC portatili) sia nella modularizzazione del tempo <strong>di</strong> lavoro a<br />

<strong>di</strong>stanza. L’obiettivo è infatti quello <strong>di</strong> consentire il lavoro a <strong>di</strong>stanza per una<br />

parte del tempo <strong>di</strong> lavoro.<br />

Sono stati ammessi al progetto le lavoratrici e i lavoratori con problemi <strong>di</strong><br />

conciliazione del lavoro professionale con il lavoro <strong>di</strong> cura <strong>di</strong> familiari, in<br />

particolare, ma non solo, <strong>di</strong> figli piccoli.<br />

9


Il lavoro in remoto è svolto con modalità on line e off line, con preferenza per la<br />

seconda, in quanto risulta più rispondente all’obiettivo del progetto <strong>di</strong> azione<br />

positiva. La prima modalità viene adottata solo qualora la prestazione non possa<br />

essere svolta altrimenti, ad esempio in caso <strong>di</strong> necessità <strong>di</strong> collegamento e<br />

interazione continui con database nella rete <strong>di</strong> Ateneo. Le/i partecipanti alle<br />

sperimentazioni vengono dotate/i <strong>di</strong> computer portatile, <strong>di</strong> tutte le necessarie<br />

periferiche e <strong>di</strong> connessione telematica. Questo consente una ampia con<strong>di</strong>visione<br />

dei personal computer e delle soluzioni adottate per la connettività (connessioni<br />

prepagate, connessoni <strong>di</strong>rette al router <strong>di</strong> Ateneo con rimborso; per la prossima<br />

sperimentazione si stanno analizzando le offerte ADSL) .<br />

Il Progetto vede la sua nascita nel 1998, anno della pubblicazione del volume a<br />

cura <strong>di</strong> L. Gaeta e P. Pascucci , “ Telelavoro e <strong>di</strong>ritto”, in cui si descrive appunto<br />

l’idea del Progetto Iride come sperimentazione finalizzata all’introduzione del<br />

TL nell’Ateneo veronese.<br />

La sperimentazione è stata avviata previa informazione e parere delle<br />

Organizzazione Sindacali in sede <strong>di</strong> contrattazione decentrata e dell’AIPA e<br />

comunicata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della<br />

Funzione Pubblica). L’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> ha firmato l’Accordo <strong>di</strong> programma<br />

presso il Dipartimento della Funzione pubblica, con ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per i<br />

progetti “Telelavoro-Azione positiva” e i progetti universitari.<br />

Dall’ incontro iniziale organizzato dal Comitato Pari Opportunità d’Ateneo<br />

avvenuto nel 1998 con <strong>degli</strong> esperti e aperto a <strong>di</strong>rigenti responsabili <strong>di</strong> servizi e<br />

rappresentanti sindacali, è stato costituito un gruppo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento,<br />

presieduto dal Rettore e attivato un assegno <strong>di</strong> ricerca.<br />

Il passo successivo è stato la preparazione <strong>di</strong> un Sito Web ufficiale del Progetto<br />

Iride pubblicato sul server dell’<strong>Università</strong> (http://www.univr.it/iride),<br />

costantemente aggiornato <strong>di</strong> contenuti e links.<br />

Dopo aver rilevato le qualifiche e i profili professionali del personale tecnico-<br />

amministrativo dell’Ateneo, è stato preparato un elenco dei profili professionali e<br />

si è verificata la telelavorabilità totale o parziale delle mansioni ( v. tab.1).<br />

10


Tab.1 Le mansioni telelavorabili<br />

Qualifica-Livello contrattuale<br />

B3<br />

B4<br />

B4<br />

C1<br />

C1<br />

C1<br />

C1<br />

C2<br />

C3<br />

C5<br />

D1<br />

D1<br />

D2<br />

Area <strong>di</strong> appartenenza<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze Formazione<br />

Gestione Risorse Umane<br />

Dip. <strong>di</strong> Scienze neurologiche<br />

Dip. <strong>di</strong> Linguistica, Letteratura e Scienze<br />

Fac. scienze della formazione<br />

Gestione Risorse Umane<br />

Direzione 3<br />

Uff. Prog. Fabb. - D4<br />

Gestione Risorse Umane<br />

Biblioteca<br />

Dip. <strong>di</strong> Linguistica, Letteratura e Scienze<br />

SIA<br />

Dip.<strong>Stu<strong>di</strong></strong> Industriali, Finanziari e<br />

Tecnoligici<br />

11<br />

Mansioni telelavorabili<br />

Compilazione convenzioni<br />

Aggiornamento enti<br />

Aggiornamento situazione tirocinanti<br />

Aggiornamento e verifica rinnovi<br />

Inserimento domande concorsi<br />

Approvazione atti<br />

Verbali<br />

Certificazioni<br />

Accertamenti autocertificazioni<br />

Contabilità<br />

Elaborazione testi<br />

Registrazioni contabili<br />

Espletamento pratiche amministrative<br />

Verbali consigli <strong>di</strong> corso <strong>di</strong> laurea<br />

Verbali consigli <strong>di</strong> facoltà<br />

Utilizzo CIA per impegni fatture e<br />

inventario<br />

Ban<strong>di</strong>, conferimenti,inventario,circolari,<br />

corrispondenza varia<br />

Delibere Organi Accademici<br />

Stesura contratti prestazioni esterne<br />

Campus: Gestione fon<strong>di</strong> Direzione 3<br />

Gestione INAIL<br />

Carriere personale Tecnico<br />

Amministrativo<br />

Stesura stati <strong>di</strong> servizio<br />

Inserimento dati programma gestione<br />

carriere<br />

Emissione decreti<br />

Certificazioni varie<br />

Pre<strong>di</strong>sposizione delibere per gli Organi<br />

Accademici<br />

Aggiornamento e gestione Budget delle<br />

Facoltà<br />

Programmazione personale docente e TA<br />

Ricerca e aggiornamento online leggi<br />

normative<br />

Circolari applicazione C.C.N.L. e Accor<strong>di</strong><br />

Integrati<br />

Cura online sito Divisione 3 Gestione<br />

Risorse Umane<br />

Pre<strong>di</strong>sposizione delibere Organi Collegiali<br />

Pre<strong>di</strong>sposizione ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> concorso<br />

Corrispondenza varia Direzione 3<br />

Divulgazione online documenti Direzione<br />

3<br />

Pratiche gestione personale tecnico<br />

amministrativo<br />

Catalogazione materiale librario<br />

Catalogazione on-line in database Aleph<br />

<strong>di</strong> Ateneo<br />

Ricerche bibliografiche e controlli<br />

nell'Opac (on-line)<br />

Analisi organizzative<br />

Stesura analisi progetti<br />

Realizzazione progetti concordati<br />

Assestamenti <strong>di</strong> bilancio<br />

Variazioni <strong>di</strong> bilancio<br />

Prenotazioni su capitoli specifici del<br />

bilancio


Si sono quin<strong>di</strong> attuati <strong>degli</strong> incontri <strong>di</strong> sensibilizzazione con i <strong>di</strong>pendenti che<br />

avevano autonomamente espresso interesse verso il TL e con un numero<br />

selezionato <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti dell’Ateneo per attivare un possibile coinvolgimento sia<br />

<strong>di</strong>retto che in<strong>di</strong>retto.<br />

La prima fase operativa risale al periodo che va da settembre ad ottobre 1999, in<br />

cui si è attuata la sperimentazione del TL per controllare l’efficacia delle<br />

soluzioni adottate e si sono valutati i benefici e i <strong>di</strong>sagi riportati dalla <strong>di</strong>pendente<br />

coinvolta (una sola persona, con problemi <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> cura <strong>di</strong> un parente<br />

anziano), nonché da colleghi e superiori. Per la <strong>di</strong>pendente è risultata fattibile la<br />

telelavorabilità per la maggior parte delle mansioni: Operatrice Elaborazione<br />

Dati, inquadramento al V livello contrattuale.<br />

A marzo 2000 è stato spe<strong>di</strong>to il questionario sul TL a tutto il personale tecnico<br />

amministrativo (ve<strong>di</strong> Allegato n. 3 alla fine del capitolo). Il questionario è stato<br />

compilato da 74 <strong>di</strong>pendenti su un totale <strong>di</strong> 374 tecnici-amministrativi.<br />

Per ampliare ulteriormente il numero dei possibili telelavoratori, nell’anno 2000<br />

si è deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre la sperimentazione in due fasi: la sperimentazione estiva e<br />

la sperimentazione autunnale. Redatto il calendario definitivo, in base alle<br />

preferenze espresse dai can<strong>di</strong>dati, sono stati inviati ai <strong>di</strong>pendenti e ai <strong>di</strong>rigenti<br />

due documenti da usare come modello: uno per la <strong>di</strong>chiarazione dei giorni in cui<br />

i <strong>di</strong>pendenti lavoreranno in remoto, e uno per l’assegnazione e verifica dei carichi<br />

<strong>di</strong> lavoro (ve<strong>di</strong> Allegato n. 4). Questa sperimentazione ha coinvolto 13<br />

<strong>di</strong>pendenti, per perio<strong>di</strong> me<strong>di</strong>amente <strong>di</strong> tre mesi .<br />

La sperimentazione dell’anno 2001 è stata attuata per un numero <strong>di</strong> 20 persone,<br />

con periodo minimo <strong>di</strong> TL <strong>di</strong> un mese e massimo <strong>di</strong> 4, che svolgevano le loro<br />

mansioni in remoto per un minimo <strong>di</strong> mezza giornata e un massimo <strong>di</strong> tre giorni<br />

la settimana.<br />

La fase 2002/2003 ha previsto il coinvolgimento <strong>di</strong> un numero <strong>di</strong> 20 persone, <strong>di</strong><br />

cui tre uomini e <strong>di</strong>ciassette donne, per perio<strong>di</strong> variabili e sempre per un minimo<br />

<strong>di</strong> mezza giornata e un massimo <strong>di</strong> tre giorni alla settimana.<br />

12


L’ultima fase attuata, nel 2003/2004, si svolge da luglio 2003 a giugno 2004 e<br />

comprende 20 <strong>di</strong>pendenti, <strong>di</strong> cui due uomini e 18 donne.<br />

Per il raffronto sulla durata e la continuità del TL, si può vedere la seguente<br />

tabella:<br />

Durata/continuità:<br />

Costante per tutta la fase<br />

Perio<strong>di</strong> limitati/mesi<br />

Saltuariamente<br />

2002/2003<br />

9 persone<br />

8 p.<br />

3 p.<br />

Ne consegue il seguente grafico:<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

costantemente perio<strong>di</strong> limitati saltuariamente<br />

2003/2004<br />

13 p.<br />

LE STRUTTURE DI APPARTENENZA dei <strong>di</strong>pendenti telelavoratori sono:<br />

Segreterie amministrative dei <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong>:<br />

Informatica (1 persona).<br />

<strong>Stu<strong>di</strong></strong> giuri<strong>di</strong>ci (1).<br />

2 p.<br />

3 p.<br />

Linguistica Letteratura e Scienze della Comunicazione (1).<br />

Scienze Economiche (1).<br />

Scienze neurologiche e della Visione (1).<br />

Economia aziendale (1).<br />

Scienze Biome<strong>di</strong>che e Chirurgiche (1).<br />

13<br />

2002/2003<br />

2003/2004


Direzione “Risorse Umane”:<br />

Area “gestione personale docente e rapporti con SSN” (2).<br />

Area “gestione personale TA, <strong>di</strong>rigente, CEL e relazioni sindacali” (2).<br />

Area “ sviluppo risorse umane” (2).<br />

Segreteria <strong>di</strong> Facoltà:<br />

Scienze della Formazione (2).<br />

Direzione “servizi informatici <strong>di</strong> Ateneo (SIA)” (3).<br />

Biblioteca del Dipartimento <strong>di</strong> Romanistica (1).<br />

Biblioteca del Dipartimento <strong>di</strong> Linguistica (1).<br />

Biblioteca centralizzata “Arturo Frinzi” (2).<br />

LE QUALIFICHE FUNZIONALI DEI TELELAVORATORI, nell’Anno<br />

2002/2003:<br />

EP – Dirigenti/Funzionari ( 1 persona).<br />

D – Segretari/Collaboratori (5).<br />

C – Assistenti (11).<br />

B – Operatori (3).<br />

Nell’Anno 2003/2004:<br />

B<br />

C<br />

EP – Dirigenti/Funzionari ( 1 persona).<br />

EP<br />

D – Segretari/Collaboratori (7).<br />

D<br />

14<br />

EP<br />

D<br />

C<br />

B


C – Assistenti (11).<br />

B – Operatori (1).<br />

C<br />

EP<br />

2. ATTUAZIONE DEL PROGETTO:<br />

B<br />

D<br />

IL Progetto Iride rientra tra le azioni positive <strong>di</strong> conciliazione tra vita<br />

professionale e vita familiare e <strong>di</strong> re<strong>di</strong>stribuzione dei ruoli tra donne e uomini.<br />

In quanto azione positiva, ha consentito fin dalle prime fasi <strong>di</strong> sperimentazione <strong>di</strong><br />

superare alcune rigi<strong>di</strong>tà della <strong>di</strong>sciplina regolamentare (ad esempio, postazione<br />

mobile anziché postazione fissa) e <strong>di</strong> adattarsi alle specifiche esigenze, in una<br />

logica che sta <strong>di</strong>ventando ormai prevalente, a seguito della destrutturazione<br />

indotta dalle innovazioni tecnologiche.<br />

IL TL COME OPPORTUNITA’ PER IL PERSONALE. Me<strong>di</strong>ante il TL la<br />

lavoratrice e il lavoratore possono accedere a una forma <strong>di</strong> prosecuzione della<br />

prestazione che consente <strong>di</strong> occuparsi anche della cura <strong>di</strong> familiari, dei figli, ma<br />

non solo. Proprio per consentire la massima estensione della conciliazione con il<br />

lavoro <strong>di</strong> cura, il progetto prevede che il TL possa essere svolto non solo dal<br />

domicilio del <strong>di</strong>pendente, ma da qualsiasi luogo che si renda necessario (ad<br />

esempio l’abitazione del familiare che si assiste e che non è convivente). Il TL<br />

costituisce anche un’alternativa al passaggio a tempo parziale per svolgere lavoro<br />

<strong>di</strong> cura.<br />

IL TELELAVORO COME OPPORTUNITA’ PER L’AMMINISTRAZIONE.<br />

Pur non essendo un progetto che nasce come esigenza da parte<br />

dell’amministrazione, si deve osservare come le scelte <strong>di</strong> fondo siano sempre a<br />

15<br />

EP<br />

D<br />

C<br />

B


doppia valenza: agevolare la conciliazione consente anche all’amministrazione <strong>di</strong><br />

poter contare su personale più motivato. Non si può però parlare <strong>di</strong> riduzione<br />

dell’assenteismo, quanto <strong>di</strong> riduzione dal lavoro (ad esempio, per la cura della<br />

malattia del figlio). Affidare il TL consente all’amministrazione <strong>di</strong> poter contare<br />

sul personale (ad esempio il sottoprogetto costruito per le lavoratrici nel corso<br />

della gravidanza i prima del congedo <strong>di</strong> maternità).<br />

Non rientra, invece, tra gli obiettivi <strong>di</strong>retti, l’incremento della produttività del<br />

lavoro.<br />

Il SOGGETTO PROMOTORE è il Comitato Pari Opportunità e la Delegata del<br />

Rettore alle pari opportunità.<br />

Il GRUPPO DI PROGETTO è costituito da :<br />

Rettore.<br />

Direttore amministrativo.<br />

Dirigente responsabile del personale.<br />

Dirigente responsabile dei servizi informatici.<br />

Delegata del Rettore alle pari opportunità.<br />

Le CARATTERISTICHE PRINCIPALI: la forma <strong>di</strong> TL attuata interpreta in<br />

pieno la sua possibilità <strong>di</strong> essere scissione spazio/temporale; è una forma <strong>di</strong> TL<br />

reversibile, modulabile, flessibile, <strong>di</strong> durata parziale: normalmente il TL si svolge<br />

per un massimo che va da uno a tre giorni e in alcuni casi per i due rientri<br />

pomeri<strong>di</strong>ani; inoltre utilizza postazioni mobili, quin<strong>di</strong> si definisce TL domiciliare<br />

ma solo formalmente.<br />

Il LUOGO DELLA PRESTAZIONE, infatti, è formalmente quello del domicilio<br />

o abitazione del <strong>di</strong>pendente. In realtà, egli può scegliere <strong>di</strong> telelavorare da<br />

qualsiasi luogo, da qualsiasi abitazione o struttura. Ne consegue, ad esempio, che<br />

non può essere richiesta l’in<strong>di</strong>cazione del luogo da cui il <strong>di</strong>pendente intende<br />

telelavorare e, come ulteriore conseguenza, <strong>di</strong>venta incompatibile l’indagine<br />

ambientale ai fini della salute e della sicurezza.<br />

16


Riguardo l’ORARIO DI LAVORO, i telelavoratori non sono vincolati al proprio<br />

orario <strong>di</strong> lavoro, ma sono esclusivamente tenuti ad espletare i carichi <strong>di</strong> lavoro<br />

assegnati. L’unico vincolo è garantire la reperibilità (1 ora) nella fascia oraria<br />

concordata col <strong>di</strong>rigente.<br />

I DESTINATARI: tutto il personale tecnico amministrativo dell’Ateneo.<br />

L’accesso alla sperimentazione è volontario sia da parte del <strong>di</strong>pendente sia da<br />

parte del <strong>di</strong>rigente/responsabile.<br />

Dopo una preliminare verifica, si ottiene il consenso sulla base <strong>di</strong> una<br />

comunicazione del Rettore e dell’invito a manifestare eventuali orientamenti<br />

contrari. Con il meccanismo del “silenzio-assenso” si è pertanto acquisita la<br />

<strong>di</strong>sponibilità teorica.<br />

COME SI ACCEDE AL TL. Nel mese <strong>di</strong> maggio si compila in questionario on<br />

line (in allegato in fondo al capitolo). Successivamente, viene formata la<br />

graduatoria in base ai seguenti criteri:<br />

1. avere figli tra gli 0 e i 12 anni;<br />

2. prestare lavoro <strong>di</strong> cura;<br />

3. avere mansioni che possono essere svolte in remoto;<br />

Altro elemento in<strong>di</strong>spensabile per accedere alla sperimentazione, è l’assenso del<br />

<strong>di</strong>rigente, tenendo conto che il rifiuto deve essere motivato da particolari<br />

esigenze della struttura.<br />

Nel caso un <strong>di</strong>pendente sia assegnato al TL, è possibile per lui telelavorare per un<br />

anno, reiterabile. Per proseguire l’esperienza, occorre il verificarsi delle seguenti<br />

con<strong>di</strong>zioni:<br />

1. permanenza delle con<strong>di</strong>zioni personali, sulla base del questionario on line<br />

compilato annualmente;<br />

2. assenso del <strong>di</strong>rigente, che non solo verifica i carichi svolti annualmente,<br />

ma effettua una valutazione <strong>di</strong> fine anno.<br />

17


Nel 2000 hanno risposto al questionario 78 persone (su 460 circa), 86 persone nel<br />

2003. Quin<strong>di</strong>, il 18% del <strong>di</strong>pendenti ha <strong>di</strong>mostrato interesse.<br />

A livello contrattuale, rimangono invariate le con<strong>di</strong>zioni del contratto. Non è<br />

stato formalizzato il passaggio al TL, poiché al massimo si svolge per tre giorni<br />

la settimana.<br />

Per quanto riguarda i <strong>di</strong>ritti e i doveri:<br />

- orario <strong>di</strong> lavoro;<br />

- retribuzione;<br />

- <strong>di</strong>ritti sindacali;<br />

- obblighi <strong>di</strong> riservatezza.<br />

Non sono previsti nemmeno rientri al lavoro, in quanto si tratta <strong>di</strong> TL parziale<br />

settimanale. L’unica con<strong>di</strong>zione che si aggiunge è la reperibilità giornaliera <strong>di</strong><br />

almeno un’ora.<br />

CARICHI DI LAVORO: le mansioni sono assegnate all’inizio della settimana e<br />

verificate nel corso della settimana successiva. Queste assegnazioni e verifiche<br />

sono effettuate on line, con successiva trasmissione mensile della copia cartacea<br />

all’amministrazione. L’assegnazione comporta anche l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />

specifiche giornate <strong>di</strong> lavoro a <strong>di</strong>stanza, che possono, quin<strong>di</strong>, essere costanti o<br />

variare settimanalmente, anche per tener conto delle esigenze del telelavoratore e<br />

della struttura.<br />

A livello <strong>di</strong> TECNOLOGIA , sono garantiti i collegamenti telematici utilizzando,<br />

a seconda della necessità, più modelli: flat rade, ADSL, rimborsi a forfait.<br />

Sono assegnati ai telelavoratori: 20 portatili, stampanti, scanner, mouse,<br />

connessione <strong>di</strong>retta al router e tutta l’attrezzatura hardware necessaria. Tutte le<br />

spese <strong>di</strong> installazione, manutenzione e loro funzionamento sono a carico<br />

dell’amministrazione. Per tutti i partecipanti è attivo un servizio <strong>di</strong> supporto<br />

tecnico ai telelavoratori.<br />

18


Il FINANZIAMENTO è a carico dell’Ateneo, Il progetto ha ottenuto il<br />

finanziamento regionale, su fon<strong>di</strong> FSE, misura E1, per una somma pari a Lit<br />

31.675.000, per la parte formativa, che si è attuata me<strong>di</strong>ante 100 ore <strong>di</strong><br />

formazione, che si sono svolte, con il prezioso sostegno del personale addetto<br />

all’ufficio formazione d’Ateneo, nel periodo primavera-autunno dell’anno 2002.<br />

Il progetto partecipa al Laboratorio Cantieri presso il <strong>di</strong>partimento Funzione<br />

pubblica. Si tratta <strong>di</strong> un coor<strong>di</strong>namento in rete nazionale della progettazione<br />

destinata a introdurre flessibilità positive per le lavoratrici e i lavoratori, partito<br />

da un’iniziativa regionale veneta, a seguito <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> formazione finanziati dalla<br />

regione Veneto su fon<strong>di</strong> FSE e <strong>di</strong> cui il nostro Ateneo è stato partner.<br />

La Prof Donata Gottar<strong>di</strong>, sul sito del Progetto, accenna a delle “questioni aperte”:<br />

- richiesta <strong>di</strong> stabilizzazione del TL da parte dei <strong>di</strong>pendenti,<br />

subor<strong>di</strong>natamente alla verifica perio<strong>di</strong>ca sul permanere delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

base (volontarietà, risultati sod<strong>di</strong>sfacenti, lavoro <strong>di</strong> cura in atto) ;<br />

- necessità <strong>di</strong> miglior coor<strong>di</strong>namento con i <strong>di</strong>rigenti coinvolti nel progetto;<br />

- richiesta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione del TL oltre l’azione positiva;<br />

- approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> alcune tematiche in materia <strong>di</strong> tutela della salute e<br />

della sicurezza dei lavoratori e <strong>di</strong> tutela antinfortunistica.<br />

3. VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA DI TELELAVORO:<br />

3.1. ANALISI DELLA RELAZIONE FINALE DEI DIPENDENTI<br />

(fonte confidenziale: Prof. Giovanni Michele Bianco, Direttore del Servizio<br />

Informativo dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>):<br />

Alla fine <strong>di</strong> ogni sperimentazione, i telelavoratori e i relativi<br />

<strong>di</strong>rigenti/responsabili compilano una relazione finale per la valutazione <strong>di</strong> alcuni<br />

aspetti del Progetto, che riguardano, per i <strong>di</strong>pendenti: i vantaggi riscontrati, gli<br />

svantaggi e l’eventuale <strong>di</strong>sponibilità a telelavorare ancora.<br />

19


Per i <strong>di</strong>rigenti, invece, le domande riguardano: la valutazione dell’assegnazione<br />

dei carichi <strong>di</strong> lavoro, la reperibilità del personale, la verifica dello svolgimento<br />

del lavoro in remoto, la produttività e, infine, la <strong>di</strong>sponibilità da parte del<br />

<strong>di</strong>rigente a partecipare ad altre sperimentazioni.<br />

I risultati finora ottenuti sono ampiamente sod<strong>di</strong>sfacenti. Si è rilevato,<br />

me<strong>di</strong>amente, un incremento della produttività. Si segnala il problema, sollevato<br />

da alcuni <strong>di</strong>rigenti, dell’incremento delle attività connesse alla procedura<br />

necessaria per programmare e verificare il lavoro svolto a <strong>di</strong>stanza. Per superare<br />

questo problema si è pre<strong>di</strong>sposta una standar<strong>di</strong>zzazione, me<strong>di</strong>ante modulo on<br />

line, dei carichi e della loro verifica. ( V. Allegato n.4 in fondo al Capitolo).<br />

L’analisi delle relazioni finali dell’Anno 2003 ha prodotto i seguenti risultati:<br />

-PERIODO DI TELELAVORO:<br />

PERIODO DI TELELAVORO<br />

coincideva al periodo assegnato<br />

non coincideva al periodo assegnato<br />

la non coincidenza dei perio<strong>di</strong> è stata dovuta principalmente a tre fattori:<br />

1. un ritardo amministrativo nell’attivazione della connessione e nel<br />

garantire il supporto tecnico;<br />

2. esigenze <strong>di</strong> garantire un servizio in sede o urgenza <strong>di</strong> svolgere una<br />

particolare mansione non telelavorabile;<br />

3. per esigenze personali.<br />

20


Si è cercato <strong>di</strong> offrire la massima flessibilità e i cambiamenti non hanno causato<br />

<strong>di</strong>sgui<strong>di</strong> <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne amministrativo.<br />

L’Ente <strong>Università</strong> ha cercato <strong>di</strong> evitare, nell’attuazione della sperimentazione, gli<br />

svantaggi “classici” del TL, come: l’isolamento, l’emarginazione, i rischi per la<br />

carriera, l’impatto sulla struttura e sugli altri colleghi.<br />

Possiamo avere evidenza <strong>di</strong> questo, dal materiale fornitomi dal SIA, il centro<br />

informatico <strong>di</strong> Ateneo che costituisce il supporto tecnico al Progetto Iride ( fonte<br />

confidenziale: Prof. Giovanni Michele Bianco, Direttore del Servizio Informativo<br />

dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>).<br />

3.1.1. I VANTAGGI.<br />

10<br />

5<br />

0<br />

VANTAGGI<br />

1<br />

migliore conciliazione tra vita professionale e cura dei figli<br />

aumento della produttività<br />

maggiore sod<strong>di</strong>sfazione professionale<br />

altro<br />

I dati confortano l’intento del progetto, ossia <strong>di</strong> rendere il TL una valida forma <strong>di</strong><br />

flessibilità nella conciliazione tra lavoro <strong>di</strong> cura dei figli, ribadendo anche come<br />

la possibilità <strong>di</strong> lavorare in un ambiente congeniale e su progetti consenta una<br />

maggiore sod<strong>di</strong>sfazione del lavoratore. Molti <strong>di</strong>pendenti hanno segnalato un<br />

aumento della produttività, che però non coincide esattamente, dall’analisi<br />

incrociata dei dati, con le risposte dei <strong>di</strong>rigenti, qui sotto riportate. Una<br />

considerazione: i <strong>di</strong>retti interessati, anche sulla base <strong>di</strong> colloqui con gli stessi,<br />

21


hanno apprezzato molto poter avere la necessaria concentrazione nello<br />

svolgimento delle mansioni, senza le inevitabili interruzioni e <strong>di</strong>scontinuità che si<br />

verificano sul tra<strong>di</strong>zionale posto <strong>di</strong> lavoro. Questo “lavorare bene” è sentito come<br />

maggiore produttività a prescindere dai dati misurabili, in ogni caso apprezzabili.<br />

Una <strong>di</strong>pendente ha segnalato come l’esperienza le abbia permesso <strong>di</strong> conciliare il<br />

lavoro con le esigenze dei genitori anziani.<br />

3.1.2. GLI SVANTAGGI<br />

- PROBLEMI RELAZIONALI<br />

2<br />

1,8<br />

1,6<br />

1,4<br />

1,2<br />

1<br />

0,8<br />

0,6<br />

0,4<br />

0,2<br />

0<br />

SVANTAGGI - PROBLEMI RELAZIONALI<br />

- PROBLEMI DI ORDINE TECNICO<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

1<br />

1<br />

SVANTAGGI - PROBLEMI TECNICI<br />

22<br />

con i colleghi<br />

con il <strong>di</strong>rigente/responsabile<br />

con l'amministrazione<br />

interni alla famiglia<br />

funzionamento del computer<br />

software<br />

connessione Internet<br />

esigenza <strong>di</strong> ulteriore<br />

strumentazione hardware<br />

altro


- ALTRO<br />

2<br />

1,8<br />

1,6<br />

1,4<br />

1,2<br />

1<br />

0,8<br />

0,6<br />

0,4<br />

0,2<br />

0<br />

1<br />

SVANTAGGI - ALTRO<br />

carenze <strong>di</strong> comunicazione con<br />

il gruppo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento del<br />

progetto<br />

insufficiente<br />

assistenza/supporto tecnico<br />

In questi tre grafici si riportano i <strong>di</strong>sagi segnalati dai partecipanti alla<br />

sperimentazione. E’ evidenziato principalmente il problema della connessione<br />

telematica, purtroppo non affidabile come previsto e che ha decisamente<br />

rallentato alcune mansioni richiedenti l’accesso alla rete interna d’ateneo. Ancora<br />

a livello tecnico, in rari casi è stata segnalata l’esigenza <strong>di</strong> ulteriore<br />

altro<br />

strumentazione, nello specifico <strong>di</strong> mouse e stampante.<br />

I problemi relazionali sono stati minimi, ma si ricorda che nessun partecipante ha<br />

lavorato in remoto più <strong>di</strong> due giorni alla settimana, quin<strong>di</strong> senza particolari<br />

sconvolgimenti sul piano interpersonale.<br />

Una carenza rilevata è la <strong>di</strong>fficoltà per tutti i soggetti coinvolti ad utilizzare<br />

efficacemente le possibilità telematiche per comunicare: alcuni telelavoratori e<br />

loro superiori hanno considerato <strong>di</strong>sagevole non poter comunicare<br />

telefonicamente in quanto il <strong>di</strong>pendente aveva la linea occupata dalla<br />

connessione, <strong>di</strong>sagio che poteva essere facilmente risolto con messaggi <strong>di</strong> posta<br />

elettronica o con altri comuni sistemi <strong>di</strong> messaggistica.<br />

23


DISPONIBILITA’ A TELELAVORARE IN FUTURO<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

DISPONIBILITA' A TELELAVORARE IN FUTURO<br />

1<br />

sono interessato/a a partecipare ad altre sperimentazioni <strong>di</strong> telelavoro<br />

sono interessato a partecipare solo a sperimentazione nel periodo estivo<br />

sono interessata/o a telelavorare stabilmente<br />

non sono interessata/o a telelavorare in futuro<br />

Tutti i telelavoratori e le telelavoratrici desiderano ripetere la sperimentazione.<br />

3.2. ANALISI DELLA RELAZIONE FINALE DEI DIRIGENTI<br />

L’analisi delle relazioni finali inviate dai <strong>di</strong>rigenti ha prodotto i seguenti risultati:<br />

ASSEGNAZIONE DEI CARICHI DI LAVORO<br />

non ci sono state <strong>di</strong>fficoltà a determinare i carichi <strong>di</strong> lavoro da assegnare al/alla <strong>di</strong>pendente nei<br />

giorni in cui ha telelavorato<br />

ci sono state <strong>di</strong>fficoltà nell'assegnazione dei carichi<br />

24


L’assegnazione ha dato problemi in un singolo caso, negli altri si segnala un<br />

contributo che gli stessi lavoratori hanno dato alla determinazione dei carichi,<br />

che in alcuni casi, anche per il periodo della sperimentazione, sono stati<br />

in<strong>di</strong>rizzati allo smaltimento <strong>di</strong> arretrati.<br />

REPERIBILITA’<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

1<br />

REPERIBILITA'<br />

SVOLGIMENTO DELLE MANSIONI IN REMOTO<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

SVOLGIMENTO DELLE MANSIONI IN REMOTO<br />

1<br />

nell'orario concordato la/il<br />

<strong>di</strong>pendente è sempre stata/o<br />

reperibile<br />

nell'orario concordato la/il<br />

<strong>di</strong>pendente non è sempre stata/o<br />

reperibile<br />

nell'orario concordato la/il<br />

<strong>di</strong>pendente non è mai stata/o<br />

reperibile<br />

a/il <strong>di</strong>pendente ha sempre portato<br />

a termine i carichi assegnati sia<br />

per quantità che per qualità<br />

la/il <strong>di</strong>pendente non ha sempre<br />

mantenuto il livello<br />

quantitativo/qualitativo richiesto<br />

nell'espletamento dei carichi<br />

la/il <strong>di</strong>pendente non ha mai<br />

mantenuto il livello<br />

quantitativo/qualitativo richiesto<br />

nell'espletamento dei carichi<br />

In tutti e tre i casi in cui non è stato mantenuto il livello viene imputata la causa a<br />

problemi <strong>di</strong> connettività.<br />

25


PRODUTTIVITA’<br />

5<br />

4,5<br />

4<br />

3,5<br />

3<br />

2,5<br />

2<br />

1,5<br />

1<br />

0,5<br />

0<br />

1<br />

PRODUTTIVITA'<br />

la produttività della/del<br />

<strong>di</strong>pendente nei giorni <strong>di</strong><br />

telelavoro è stata inferiore<br />

rispetto al lavoro svolto in sede<br />

la produttività della/del<br />

<strong>di</strong>pendente nei giorni <strong>di</strong><br />

telelavoro è stata uguale rispetto<br />

al lavoro svolto in sede<br />

la produttività della/del<br />

<strong>di</strong>pendente nei giorni <strong>di</strong><br />

telelavoro è stata superiore<br />

rispetto al lavoro svolto in sede<br />

Nei due casi in cui viene <strong>di</strong>chiarata un’inferiore produttività, in uno questa<br />

sembra più dovuta alla “scomo<strong>di</strong>tà” <strong>di</strong> avere la <strong>di</strong>pendente fuori sede per compiti<br />

corollari, in quanto si <strong>di</strong>chiara che le mansioni assegnate sono state svolte<br />

compiutamente.<br />

DISPONIBILITA’ A PARTECIPARE AD ALTRE SPERIMENTAZIONI<br />

5<br />

4,5<br />

4<br />

3,5<br />

3<br />

2,5<br />

2<br />

1,5<br />

1<br />

0,5<br />

0<br />

DISPONIBILITA' AD ALTRE SPERIMENTAZIONI<br />

1<br />

sono <strong>di</strong>sponibile ad autorizzare<br />

altre sperimentazioni <strong>di</strong><br />

telelavoro per perio<strong>di</strong> limitati<br />

sono <strong>di</strong>sponibile ad autorizzare<br />

altre sperimentazioni <strong>di</strong><br />

telelavoro solo nel periodo estivo<br />

sono <strong>di</strong>sponibile ad introdurre<br />

stabilmente il telelavoro<br />

non intendo far partecipare le/i<br />

<strong>di</strong>pendenti a future<br />

sperimentazioni<br />

Tutti i <strong>di</strong>rigenti hanno espresso <strong>di</strong>sponibilità piena a ripetere ancora l’esperienza<br />

26


4. LE INTERVISTE AI TELELAVORATORI<br />

Nelle seguenti tabelle ho illustrato i vantaggi e gli svantaggi rilevati nelle<br />

interviste effettuate a 14 dei 20 teleavoratori che partecipano alla<br />

sperimentazione in corso (tab.1) e le principali domande rivolte agli intervistati<br />

(tab.2).<br />

27


INTERVISTE GIORNI DI TL FIGLI VANTAGGI SVANTAGGI Mansione svolta in<br />

Intervista 1 6 ore (rientri<br />

pm)<br />

2 Risparmio tempo spostamento casa/lavoro – migliore<br />

organizzazione del tempo a favore della famiglia–<br />

risparmio baby sitter - alternativa al part time – no controllo<br />

– no interruzioni -<br />

Intervista 2 1 giorno 3 – migliore organizzazione del tempo a favore della famiglia<br />

– migliore produttività – no interruzioni - risparmio tempo<br />

spostamento casa/lavoro- alternativa al part time- maggiore<br />

sod<strong>di</strong>sfazione professionale- maggiore produttività-<br />

Intervista 3 6 ore (rientri<br />

pm)<br />

autonomia<br />

3 migliore organizzazione del tempo a favore della famiglia<br />

rapporto <strong>di</strong>verso con i mezzi informatici- autonomiaalternativa<br />

al part timeefficienza<br />

e produttività<br />

Rischio <strong>di</strong> non gestione ottimale dell’ufficio se<br />

telelavorasse per maggior tempo<br />

Rischio <strong>di</strong> isolamento in caso <strong>di</strong> TL per tutta la<br />

settimana –<br />

minore possibilità <strong>di</strong> carriera-<br />

si controllo<br />

TL<br />

“autoformazione”<br />

ricerca<br />

informazioni<br />

stu<strong>di</strong>o della<br />

normativa<br />

realizzazione<br />

progetti<br />

lavoro arretrato<br />

peso psicologico del lavoro che continua a casa Tutte le mansioni<br />

del suo ruolo+<br />

ricerche <strong>di</strong> info<br />

Intervista 4 1 giorno 1 tranquillità – no interruzioni Limite tecnico-informatico- TL visto come privilegio<br />

dai colleghi- no pieno appoggio dal primo<br />

Responsabile “Il TL è una buona cosa che mi viene<br />

data ma che non posso sfruttare”<br />

Intervista 5 6 ore (rientri<br />

pm)<br />

2 “riesco ad andare a prendere a scuola i figli”- risparmio su<br />

baby sitter - tranquillità e concentrazione - alternativa al<br />

part time<br />

2 Risparmio tempo spostamento casa/lavoro+ traffico- poter<br />

stare + tempo con figli- isolamento=tranquillità-<br />

2 “ il TL è il male minore” . utile per non chieder e permessimigliore<br />

gestione dei figli<br />

Limite tecnico-informativo- minore possibilità <strong>di</strong><br />

carriera- problemi con Superiore- invi<strong>di</strong>a dei colleghi<br />

Solo le mansioni<br />

quantificabili, no<br />

stu<strong>di</strong>o<br />

Aumenterebbe il<br />

tempo <strong>di</strong> TL a:<br />

Va bene così<br />

2 giorni e per più anni<br />

consecutivi<br />

2 giorni<br />

2 giorni, con tutti i<br />

mezzi informatici<br />

Programmazione Va bene così<br />

lavori <strong>di</strong> verifica e<br />

controllo<br />

Catalogazione testi Va bene così (teme<br />

isolamento)<br />

Catalogazione 2 giorni<br />

pregresso<br />

Intervista 6 2 giorni (tot.8<br />

Il TL si somma al lavoro domestico. Inefficienza del<br />

ore)<br />

collegamento ad internet- maggiori interruzioni a casa<br />

Intervista 7 1 o 2 giorni<br />

“a me pesa abbastanza”- “non stacchi mai”-“ Il TL è<br />

tempo det.<br />

un sacrificio, non è un privilegio”- maggior carico <strong>di</strong><br />

lavoro-<br />

Intervista 8 6 ore 3 Gestione del tempo a favore della famiglia- aumento Limite tecnico-informatico - stu<strong>di</strong>o<br />

2 giorni<br />

sod<strong>di</strong>sfazione lavorativa- no interruzioni- autonomia-<br />

approfon<strong>di</strong>menti<br />

Intervista 9 3 giorni abita 1 Evita lo spostamento casa-lavoro- alternativa al p.time o No confronto con colleghi - <strong>di</strong>minuzione delle Catalogazione testi Va bene così<br />

fuori VR<br />

licenziamento- maggiore produttività- autonomia nella<br />

gestione del tempo <strong>di</strong> lavoro- concentrazione<br />

relazioni casuali<br />

Intervista 10 2 giorni 3 No spostamento casa-lavoro- migliore gestione del tempo Carico che si somma a quello domestico- “non si Catalogazione testi Va bene così<br />

per la famiglia<br />

stacca mai”- maggior controllo<br />

Intervista 11 1 giorno 2 totale tranquillità- no interruzioni- - maggiore produttività “bisogna essere presenti perché se non ci sei questo Catalogazione testi- 2 giorni<br />

crea problema”- “ricaduta sulle colleghe” pressione<br />

psicologica<br />

relazioni<br />

Intervista 12 2 giorni 2 Maggior cura dei figli- tranquillità e concentrazione- Limite tecnico-informatico Tutte le sue Va bene così (teme<br />

maggiore produttività<br />

mansioni<br />

isolamento)<br />

Intervista 13 2 giorni 1 Flessibilità- tempo per seguire la figlia- “evito baby sitter”- Carico che si somma al lavoro domestico- “non si Tutte le sue<br />

no stress viaggio no interruzioni- trae beneficio<br />

dall’isolamento- recupero dei valori familiari<br />

smette “mai” <strong>di</strong> telelavorare”<br />

mansioni<br />

Intervista 14 1 giorno 2 Lavoro in autonomia- maggiore produttività- minore nessuno Tutte le sue No, teme isolamento<br />

controllo<br />

mansioni<br />

28


DOMANDA<br />

Ha trovato beneficio dal<br />

risparmio del tempo per il<br />

viaggio casa-lavoro<br />

Ha evidenziato un aumento<br />

della produttività?<br />

Int.1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14<br />

si molto si no si si si molto no si si molto si si no si No<br />

si<br />

si si si si si no si<br />

Si sente più o meno controllata<br />

?<br />

uguale uguale uguale <strong>di</strong> più uguale <strong>di</strong> più<br />

Ha percepito isolamento? no no ma lo no ma lo no no ma lo si ma è un<br />

teme teme<br />

teme vantaggio<br />

Subisce più interruzioni a casa o<br />

in ufficio?<br />

Con il TL ha meno possibilità <strong>di</strong><br />

carriera/visibilità?<br />

Prova un senso <strong>di</strong> minor<br />

appartenenza all’<strong>Università</strong>?<br />

si no<br />

<strong>di</strong> più uguale <strong>di</strong> più <strong>di</strong> più<br />

no no ma lo<br />

teme<br />

no no ma lo<br />

teme<br />

si<br />

si<br />

<strong>di</strong> più uguale<br />

no no ma lo<br />

teme<br />

si<br />

uguale<br />

no ma lo<br />

teme<br />

in ufficio in ufficio in ufficio in ufficio in ufficio a casa a casa in ufficio in ufficio a casa in ufficio in ufficio in ufficio<br />

no<br />

no<br />

Ha avuto ostacoli dai colleghi ? no<br />

Ha pieno appoggio dal<br />

Superiore?<br />

Ha provato un aumento della<br />

motivazione/sod<strong>di</strong>sfazione<br />

lavorativa?<br />

Il Tl si somma al carico<br />

domestico?<br />

Come giu<strong>di</strong>ca la dotazione<br />

tecnico-informatica?<br />

Considera il TL un’ alternativa<br />

al Part time?<br />

È’ <strong>di</strong>sponibile a telelavorare<br />

ancora?<br />

si<br />

si<br />

no<br />

si no non<br />

risponde<br />

si no no si<br />

no no no no no no no<br />

no no no<br />

no no no<br />

si no si si no no no no no si<br />

si si prima si<br />

poi no<br />

no si si si<br />

si si si si si no si<br />

si si no no si si no no<br />

non suffk non suff. ok non suff. ok in passato<br />

non suff,<br />

ora ok<br />

si<br />

si<br />

si<br />

si<br />

si<br />

si<br />

è già<br />

p.time<br />

in passato<br />

non suff,<br />

ora ok<br />

è già<br />

p.time<br />

non suff in passato<br />

non suff,<br />

ora ok<br />

si si si si si si si si<br />

29<br />

si<br />

si si no<br />

si no si<br />

si<br />

si molto si<br />

in passato<br />

non suff,<br />

ora ok<br />

si<br />

si<br />

non suff.<br />

si<br />

no<br />

no<br />

no<br />

si<br />

si<br />

si<br />

non suff.<br />

si<br />

forse si<br />

no<br />

no<br />

si<br />

si<br />

si<br />

si<br />

ok<br />

si<br />

Si<br />

meno<br />

no ma lo<br />

teme<br />

in ufficio<br />

no<br />

no<br />

si<br />

si<br />

si<br />

no<br />

ok<br />

si per ora si<br />

è già<br />

p.time


In queste interviste ho potuto verificare se i dati quantitativi della precedente<br />

ricerca fornitami dal SIA, Centro Informatico dell’Ateneo, che appunto svolge il<br />

servizio <strong>di</strong> supporto tecnico al Progetto Iride, siano riscontrabili o meno nella<br />

realtà. La mia indagine ha avuto inizio con un primo contatto, avvenuto via e-<br />

mail, con tutti i telelavoratori. Nel mio messaggio <strong>di</strong> posta elettronica, dopo<br />

essermi presentata, ho chiesto ad ogni persona se fosse <strong>di</strong>sponibile ad un breve<br />

incontro presso la propria sede <strong>di</strong> lavoro, per raccogliere informazioni sulla loro<br />

esperienza <strong>di</strong> TL. Le risposte sono arrivate molto presto: quattor<strong>di</strong>ci<br />

telelavoratori hanno dato l’assenso per l’intervista e in breve tempo ci siamo<br />

incontrati. Durante le interviste, in quasi tutti i casi, tranne due, ho potuto<br />

registrare le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>degli</strong> intervistati, oltre che prendere appunti.<br />

L’intento delle interviste è stato quello <strong>di</strong> capire quali siano effettivamente i<br />

vantaggi e gli svantaggi dell’esperienza vissuta dalle persone, e quin<strong>di</strong> se il TL<br />

sia veramente applicabile nella realtà lavorativa della Pubblica Amministrazione,<br />

e non un modo come un altro per assolvere ad un obbligo normativo. Il mio<br />

punto <strong>di</strong> vista, infatti, è che il TL sia un’opportunità veramente valida per<br />

migliorare la vita, lavorativa e non, delle persone, e per questo motivo ritengo<br />

che debba essere considerato come un’occasione utile e preziosa sia per le<br />

aziende, sia per il sistema sociale, oltre che per i lavoratori stessi.<br />

Le persone incontrate sono tutte entrate nella graduatoria <strong>di</strong> accesso al TL per<br />

determinate caratteristiche: tutte hanno figli in età inferiore ai 12 anni; tutte<br />

hanno la possibilità <strong>di</strong> svolgere tutto o parte del proprio lavoro anche da una<br />

postazione delocalizzata rispetto all’ufficio; tutte hanno chiesto volontariamente<br />

<strong>di</strong> svolgere il TL; tutte hanno avuto l’assenso del proprio Dirigente.<br />

Un altro elemento comune è il fatto che tutte lo fanno da più <strong>di</strong> un anno -ogni<br />

sperimentazione, infatti, dura un anno- per cui dopo la prima esperienza hanno<br />

tutte riconfermato la <strong>di</strong>sponibilità a telelavorare.<br />

In quasi il totale dei casi, le persone hanno consolidato la loro scelta <strong>di</strong><br />

telelavorare per uno o due giorni alla settimana, in seguito al raggiungimento <strong>di</strong><br />

un “equilibrio” tra le esigenze personali e le necessità della struttura lavorativa.<br />

30


Molto spesso infatti, l’esigenza da parte dei telelavoratori sarebbe stata fin<br />

dall’inizio superiore, ma per un bisogno <strong>di</strong> riscontro positivo e <strong>di</strong> perseguimento<br />

del buon andamento lavorativo, si è cercato <strong>di</strong> accordarsi per un periodo e una<br />

durata <strong>di</strong> TL che andassero bene ad entrambe le parti.<br />

Nei rapporti con i Responsabili/Superiori, i telelavoratori riferiscono un totale e<br />

pieno appoggio alla sperimentazione e, soprattutto, il raggiungimento <strong>di</strong> un<br />

rapporto <strong>di</strong> fiducia nell’assegnazione dei carichi <strong>di</strong> lavoro: a <strong>di</strong>fferenza dei dati<br />

rilevati dalle Relazioni dei Dirigenti, ho verificato che ogni telelavoratore sceglie<br />

<strong>di</strong> portare a casa i carichi <strong>di</strong> lavoro che ritiene opportuni o, nel caso <strong>degli</strong> addetti<br />

alla catalogazione dei testi, comunque il carico fissato dal Dirigente è rimasto<br />

invariato fin dall’inizio della sperimentazione, in quanto ritenuto da tutti idoneo e<br />

adeguato. Tutti i telelavoratori hanno instaurato un buon rapporto <strong>di</strong> fiducia con i<br />

propri Superiori, e da essi continuano a ricevere pieno supporto alla loro attività<br />

lavorativa in remoto.<br />

Dopo una breve presentazione in cui spiegavo gli intenti della mia ricerca, ho<br />

chiesto a tutti i telelavoratori quali fossero le caratteristiche per cui fanno parte<br />

della graduatoria: quanti figli hanno, da quanto tempo telelavorano e qual è il<br />

loro ruolo lavorativo all’interno dell’Ente <strong>Università</strong><br />

Dopo questa breve premessa, le prime domande che ho rivolto agli intervistati<br />

sono state principalmente due ( v. tabella 1 pag 141):<br />

1. quali vantaggi ha riscontrato dall’applicazione del TL?<br />

2. e quali svantaggi invece?<br />

……….<br />

31


4.1. CONSIDERAZIONI FINALI<br />

La maggior parte delle persone che hanno partecipato e partecipano ora alla<br />

sperimentazione del “Progetto Iride” sono donne (nella fase 2002/2003: 3 uomini<br />

e 17 donne; nel 2003/2004: 2 uomini e 18 donne). I loro ruoli sono molteplici:<br />

alcune <strong>di</strong> esse svolgono lavori routinari e <strong>di</strong> tipo esecutivo (la catalogazione dei<br />

testi, l’inserimento dati); altre invece hanno mansioni <strong>di</strong> responsabilità, come la<br />

gestione <strong>di</strong> strutture e la programmazione del personale (Segretarie <strong>di</strong><br />

Dipartimento, Responsabili <strong>di</strong> Biblioteca,…). L’applicabilità del TL <strong>di</strong>mostra<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> essere ampia ed estesa a più mansioni, non solo, come sostengono<br />

coloro che criticano il TL, alle attività meramente esecutive e subor<strong>di</strong>nate.<br />

Il punto <strong>di</strong> forza della sperimentazione sta sicuramente nella caratteristica della<br />

flessibilità: le telelavoratrici hanno la possibilità <strong>di</strong> svolgere il lavoro in piena<br />

autonomia e autogestione del tempo a loro <strong>di</strong>sposizione, questo sia per la<br />

modalità <strong>di</strong> svolgimento del lavoro in off line, sia per l’obbligo poco limitante<br />

dell’unica ora <strong>di</strong> reperibilità.<br />

Il Progetto risulta quin<strong>di</strong> pienamente funzionale alla richiesta delle donne <strong>di</strong><br />

aumento della flessibilità, esigenza data dalla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita dell’attuale<br />

generazione <strong>di</strong> donne, caratterizzata dalla “doppia presenza”, ossia dalla loro<br />

ampia <strong>di</strong>sponibilità verso il lavoro e al tempo stesso verso la famiglia. Il TL<br />

risulta essere per loro un modo per rendere più vivibile la loro “doppia presenza”<br />

nel lavoro e nella famiglia, e per allentare quei vincoli che spesso definiscono in<br />

modo troppo rigido l’alternanza tra casa e lavoro.<br />

Il Progetto Iride è adatto a quelle persone che non vogliono realizzarsi soltanto in<br />

un campo, o solo nella vita domestica o solo in quella professionale, ma cercano<br />

invece <strong>di</strong> esprimersi a più <strong>di</strong>mensioni.<br />

La modalità in cui si svolge la settimana lavorativa, in parte in ufficio e in parte<br />

in remoto, permette alle persone <strong>di</strong> evitare i “classici” svantaggi come<br />

l’isolamento o l’alienazione/estraniazione data dalla tecnologia. L’equilibrio<br />

raggiunto dal Progetto tra giorni <strong>di</strong> lavoro in ufficio e giorni <strong>di</strong> telelavoro si<br />

32


ivela vincente perché porta le persone ad evitare, oltre al rischio “isolamento”,<br />

anche <strong>di</strong> subire delle limitazioni <strong>di</strong> possibilità <strong>di</strong> carriera e <strong>di</strong> crescita<br />

professionale. Nemmeno la doppia valenza dello “stare a casa con i figli”, che<br />

talvolta cioè può essere visto sia come vantaggio sia come inconveniente, in<br />

quanto il carico <strong>di</strong> lavoro a casa aumenta ancora <strong>di</strong> più, scoraggia l’entusiasmo<br />

delle nostre telelavoratrici, che in assoluto confermano la loro intenzione <strong>di</strong><br />

continuare a lavorare in remoto, anzi la quasi totalità <strong>di</strong> esse vorrebbe che<br />

<strong>di</strong>ventasse parte del proprio contratto <strong>di</strong> lavoro.<br />

In sostanza, i vantaggi riscontrati dai telelavoratori e dalle telelavoratrici<br />

superano e compensano ampiamente gli aspetti negativi:<br />

l’esigenza <strong>di</strong> migliore conciliazione della vita professionale con la vita<br />

familiare è pienamente sod<strong>di</strong>sfatta ed esau<strong>di</strong>ta da parte <strong>di</strong> tutte le persone<br />

intervistate;<br />

la possibilità <strong>di</strong> gestire in autonomia il proprio tempo, organizzando il<br />

lavoro in base alle esigenze personali, porta a tutti un aumento della<br />

sod<strong>di</strong>sfazione lavorativa, dell’efficienza e della produttività;<br />

il beneficio economico e personale dato dall’evitare lo spostamento casa-<br />

lavoro è in alcuni casi determinante;<br />

per molte donne, l’opportunità <strong>di</strong> mantenere il proprio orario <strong>di</strong> lavoro,<br />

senza dover rinunciare a parte dello stipen<strong>di</strong>o chiedendo la trasformazione<br />

del contratto in tempo parziale, è ovviamente la soluzione ideale;<br />

infine, l’aspetto più rilevante e considerevole consiste nell’occasione <strong>di</strong><br />

essere più presenti e partecipi nei momenti importanti della crescita dei<br />

figli<br />

La forma <strong>di</strong> TL adottata dal Progetto Iride risulta quin<strong>di</strong> essere efficace perché è<br />

quella del telelavoro flessibile e temporaneo su base volontaria:<br />

33


I <strong>di</strong>pendenti non lavorano in remoto per tutta la settimana lavorativa, ma<br />

per parte <strong>di</strong> essa, evitando così <strong>di</strong> rimanere reclusi dalle relazioni e dalla<br />

socialità.<br />

Il Progetto è stato avviato sulla base della volontarietà sia da parte dei<br />

<strong>di</strong>rigenti che dei <strong>di</strong>pendenti e prevede la possibilità <strong>di</strong> interrompere la<br />

sperimentazione in qualsiasi momento; il <strong>di</strong>pendente ha sempre il suo<br />

spazio in ufficio “che lo aspetta”.<br />

Il loro orario <strong>di</strong> lavoro è <strong>di</strong> durata normale e può essere <strong>di</strong>stribuito<br />

nell’arco della giornata a <strong>di</strong>screzione dei telelavoratori.<br />

Sono salvaguardati i <strong>di</strong>ritti professionali e sindacali.<br />

Tutti i telalavoratori sono autonomi dal punto <strong>di</strong> vista dell’utilizzo <strong>degli</strong><br />

strumenti informatici e gestionali.<br />

Essi sono stati adeguati al cambiamento organizzativo me<strong>di</strong>ante corsi <strong>di</strong><br />

formazione.<br />

Il Telelavoro così attuato esprime totalmente la sua essenza: consente <strong>di</strong> spostare<br />

il lavoro e non chi lavora, concede alle persone <strong>di</strong> agire in uno spazio fisicamente<br />

<strong>di</strong>stante, ma collegato attraverso gli strumenti informatici, consente una<br />

vicinanza virtuale e permette <strong>di</strong> lavorare insieme pur essendo lontani.<br />

34


CONCLUSIONI<br />

L’ipotesi iniziale, secondo la quale il TL è un fenomeno coerente con<br />

l’evoluzione del mondo del lavoro e perfettamente rispondente alle esigenze<br />

dell’uomo moderno, è confermata dalla ricerca, poiché anche le persone<br />

intervistate esprimono i bisogni e le esigenze del lavoratore attuale, appartenente<br />

alla società post-industriale.<br />

Negli ultimi anni, infatti, con l’aumento del benessere e il miglioramento della<br />

qualità della vita, è sempre più sentito dall’in<strong>di</strong>viduo il desiderio <strong>di</strong> avere un<br />

lavoro che <strong>di</strong>a sod<strong>di</strong>sfazione e piacere, al <strong>di</strong> là della retribuzione monetaria.<br />

Assieme a questo, sono maggiormente considerati altri aspetti come: l’orario <strong>di</strong><br />

lavoro, poiché la società <strong>di</strong> oggi offre notevoli possibilità <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> attività<br />

per il tempo libero, ma se si ha un orario <strong>di</strong> lavoro rigido e comune alla gran<br />

parte dei lavoratori, non si può sfruttare pienamente questa possibilità.<br />

Un altro mutamento in atto è il progressivo abbandono del centro delle città, sia<br />

per il costo delle abitazioni, sia per il desiderio <strong>di</strong> abitare in luoghi meno<br />

congestionati dal traffico e più tranquilli. Gli in<strong>di</strong>vidui avvertono anche<br />

l’esigenza <strong>di</strong> cambiare modo <strong>di</strong> lavorare: soprattutto quelle persone che svolgono<br />

attività in cui sono richieste creatività e concentrazione, con<strong>di</strong>zioni non sempre<br />

facili da ottenere sui normali posti <strong>di</strong> lavoro.<br />

Queste esigenze, quin<strong>di</strong>, spingono gli in<strong>di</strong>vidui ad una maggiore attenzione alla<br />

qualità della vita, che si riassume in desiderio <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza, <strong>di</strong> soggettività, <strong>di</strong><br />

realizzazione personale, <strong>di</strong> riappropriazione dei tempi in<strong>di</strong>viduali, <strong>di</strong><br />

superamento della rigida separazione tra tempo <strong>di</strong> lavoro e tempo libero. Per<br />

ottenere tutto ciò appare sempre più <strong>di</strong>ffusa l'aspirazione dei singoli a forme <strong>di</strong><br />

organizzazione del tempo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>verse da quelle “canoniche” previste dai<br />

contratti collettivi, con una domanda crescente <strong>di</strong> sperimentazione <strong>di</strong> modelli<br />

atipici e personalizzati <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione temporale della prestazione.<br />

35


Infine, un’ulteriore spinta al cambiamento viene dallo sviluppo dei mezzi<br />

telematici e <strong>di</strong> telecomunicazione, che si sono estesi ormai a quasi tutte le<br />

mansioni lavorative: molte attività infatti tendono a liberarsi dai vincoli<br />

tra<strong>di</strong>zionali, spaziali e temporali, consentendo in questo modo una progressiva<br />

in<strong>di</strong>pendenza dei posti <strong>di</strong> lavoro dalla localizzazione fisica delle risorse<br />

impegnate. Tale tendenza alla despazializzazione è portata alle estreme<br />

conseguenze dal TL, che arriva a delocalizzare l’attività produttiva nelle<br />

abitazioni dei lavoratori. Questa delocalizzazione del posto <strong>di</strong> lavoro comporta<br />

una inversione nella tra<strong>di</strong>zionale relazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza: il posto <strong>di</strong> lavoro non è<br />

più un luogo da raggiungere, magari lontano, ma è compreso nei luoghi stessi<br />

della vita quoti<strong>di</strong>ana: dal lavoro <strong>di</strong>stante, in un altro quartiere o in un'altra città, al<br />

lavoro a <strong>di</strong>stanza, nella propria abitazione (Paoletti, 1991).<br />

Il TL consente quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ripristinare quella coincidenza tra luogo <strong>di</strong> vita e luogo<br />

<strong>di</strong> lavoro, che fu propria della società preindustriale (De Masi, 1988). Nei<br />

decenni passati milioni <strong>di</strong> persone sono state costrette a trasferirsi dalla propria<br />

terra d'origine ai centri industriali, o più semplicemente a coprire ogni giorno un<br />

percorso pendolare tra la propria casa e i luoghi <strong>di</strong> lavoro. Nella società post-<br />

industriale invece molti spostamenti <strong>di</strong>venteranno privi <strong>di</strong> senso: il lavoratore,<br />

infatti, che opera manipolando simboli (informazioni, <strong>di</strong>segni) può lavorare in<br />

simbiosi con migliaia <strong>di</strong> altri lavoratori senza però coesistere con essi nella stessa<br />

sede produttiva (Goddard, 1985).<br />

Oltre alle esigenze dei lavoratori, emergono anche quelle delle aziende: con<br />

l’esternalizzazione crescente dei servizi, l’azienda conserva solo le funzioni<br />

interne strettamente necessarie e acquista sempre più prestazioni all’esterno,<br />

questo grazie soprattutto alle nuove tecnologie che permettono <strong>di</strong> considerare<br />

non più lo spazio come un limite, ma come un’opportunità.<br />

L’emergere <strong>di</strong> bisogni in<strong>di</strong>viduali e l’evoluzione dei sistemi produttivi, quin<strong>di</strong>,<br />

stanno portando alla trasformazione da una società sincronizzata ad una società<br />

caratterizzata dalla desincronizzazione del tempo sociale. Il tempo libero e quello<br />

<strong>di</strong> lavoro non sono più <strong>di</strong>stribuiti in modo comune alla maggioranza, ma si<br />

36


iscontra una <strong>di</strong>fferenziazione e una strutturazione desincronizzata per i vari<br />

in<strong>di</strong>vidui. L’emergere <strong>di</strong> una tipologia sempre più varia <strong>di</strong> lavoratori porta alla<br />

richiesta <strong>di</strong> ulteriori soluzioni lavorative qualitativamente e quantitativamente<br />

sempre più <strong>di</strong>verse dal punto <strong>di</strong> vista temporale e della flessibilità. Il <strong>di</strong>ffondersi<br />

della richiesta <strong>di</strong> contratti part-time sta a significare, per esempio, un interesse a<br />

barattare salario con tempo libero: la domanda <strong>di</strong> tempo fa concorrenza alla<br />

domanda <strong>di</strong> beni. Tale crescente domanda <strong>di</strong> tempo trova una motivazione<br />

generale nell'esigenza <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care più tempo ad interessi extra-lavorativi, come la<br />

famiglia e le relazioni amicali, la vita associativa, gli interessi culturali, il<br />

contatto con la natura, il riposo stesso: ciò significa che è <strong>di</strong>minuita la centralità<br />

del lavoro <strong>di</strong>pendente, <strong>di</strong> pari passo con l'aumento <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> altri centri <strong>di</strong><br />

interesse esterni al lavoro in azienda (Gasparini, 1984).<br />

Alcuni stu<strong>di</strong>osi parlano infatti <strong>di</strong> “fine del lavoro” (Rifkin, 1997): fino a pochi<br />

decenni fa la vita <strong>degli</strong> uomini era costruita intorno al lavoro, il loro “piano <strong>di</strong><br />

vita” prevedeva le tre fasi dello stu<strong>di</strong>o, del lavoro e della pensione come momenti<br />

nettamente <strong>di</strong>stinti e in sequenza obbligata tra loro. Esso non era quin<strong>di</strong><br />

considerato necessario soltanto per guadagnarsi da vivere, ma era un valore in se<br />

stesso.<br />

Viene oggi, invece, affermandosi l’esigenza <strong>di</strong> forme nuove <strong>di</strong> intreccio tra<br />

scuola e lavoro; <strong>di</strong> “spazi <strong>di</strong> non lavoro” durante la vita lavorativa, da de<strong>di</strong>care<br />

alla riqualificazione o riconversione professionale, alla cura dei figli, ai viaggi <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o o anche ad altre attività non red<strong>di</strong>tizie; l’esigenza infine <strong>di</strong> consentire lo<br />

svolgimento <strong>di</strong> un'attività lavorativa alle persone anziane desiderose <strong>di</strong> non uscire<br />

dal mondo del lavoro.<br />

Tra le varie alternative cui un’impresa può ricorrere, il TL rappresenta<br />

sicuramente una delle principali possibilità <strong>di</strong> aumentare il grado <strong>di</strong> flessibilità e<br />

<strong>di</strong> efficacia operativa delle organizzazioni. Per mo<strong>di</strong>ficare il rapporto tra lavoro e<br />

tempo non è necessario arrivare fino alla <strong>di</strong>minuzione dell'orario <strong>di</strong> lavoro (come<br />

avviene nel part-time): è sufficiente infatti eliminare il cosiddetto “tempo<br />

costretto” (Belloni 1984), quello cioè de<strong>di</strong>cato agli spostamenti, per guadagnare<br />

37


giornalmente due o tre ore, che possono essere de<strong>di</strong>cate ad attività liberamente<br />

scelte.<br />

Il TL consente, inoltre, <strong>di</strong> rompere la compattezza del tempo <strong>di</strong> lavoro classico<br />

(le famose otto ore), la quale non consentiva l’intromissione <strong>di</strong> altre attività, né la<br />

frammentazione del lavoro in segmenti non contigui. Con il TL, invece, l’attività<br />

lavorativa può essere inframmezzata, in modo non predeterminato, da<br />

occupazioni <strong>di</strong>verse, consentendo al soggetto <strong>di</strong> riappropriarsi della gestione del<br />

proprio tempo in modo globale.<br />

Il TL può essere considerato come frutto <strong>di</strong> questa crisi della centralità del<br />

lavoro, ma allo stesso tempo anche come fattore incentivante del lavoro stesso:<br />

dando la possibilità <strong>di</strong> organizzarsi <strong>di</strong> giorno in giorno il ritmo della propria vita,<br />

gestendo autonomamente il proprio tempo, può mostrare ai lavoratori come la<br />

propria giornata, prima assorbita totalmente dalle attività lavorative e da quelle<br />

ad esse connesse, possa al contrario essere riempita con attività <strong>di</strong> volta in volta<br />

liberamente scelte e per ciò stesso auto-realizzanti.<br />

PROSPETTIVE<br />

In conseguenza alle osservazioni fatte fino ad ora, ci si aspetterebbe una<br />

<strong>di</strong>ffusione maggiore del fenomeno TL: questo, però, soprattutto in Italia, non si è<br />

ancora verificato. Una spiegazione a questo fatto può essere ricercata osservando<br />

che, mentre per i lavoratori i vantaggi portati dal TL sono imme<strong>di</strong>atamente<br />

riscontrabili (: le ore risparmiate per lo spostamento casa-ufficio, la possibilità <strong>di</strong><br />

lavoro data a persone con carichi familiari, la libertà nell’organizzazione del<br />

proprio tempo), i vantaggi portati alle aziende sono <strong>di</strong> minore in<strong>di</strong>viduazione e<br />

imme<strong>di</strong>atezza. Quin<strong>di</strong> le imprese non sono molto spronate a fare il passo del TL<br />

poiché, oltre ai costi certi iniziali, necessari per l’implementazione dei mezzi<br />

informativi necessari al telelavoratore, hanno solamente la speranza <strong>di</strong> un ritorno<br />

economico in termini <strong>di</strong> maggiore produttività nel lungo periodo. I vantaggi per<br />

le aziende inoltre sono ancora minori nel caso <strong>di</strong> centri satellite o tele-centri: qui<br />

38


infatti, sono confermati i vantaggi per i singoli (<strong>di</strong>minuzione del tempo <strong>di</strong> viaggio<br />

per recarsi in ufficio) e per la società ( <strong>di</strong>minuzione della congestione del traffico<br />

citta<strong>di</strong>no), ma l’azienda non ha il beneficio dell’aumento della produttività,<br />

poiché nei tele-centri non <strong>di</strong>minuiscono le interruzioni e le <strong>di</strong>strazioni date<br />

dall’ufficio.<br />

Per questo il futuro del TL è più sicuramente nel TL domiciliare, o home based,<br />

come nel caso del “Progetto Iride”.<br />

E’ necessario, forse, per rendere le imprese più <strong>di</strong>sponibili ad attuare<br />

sperimentazioni <strong>di</strong> TL, che vengano erogati ad esse <strong>degli</strong> incentivi economici, da<br />

fonti nazionali o europee, in modo da abbassare almeno i costi <strong>di</strong><br />

implementazione a loro carico. E’ questo che avviene infatti in molti Paesi<br />

Europei come Gran Bretagna, Germania, Francia, Giappone e Stati Uniti, in cui il<br />

TL è infatti una modalità lavorativa piuttosto <strong>di</strong>ffusa.<br />

Una novità incoraggiante: in Italia, a conferma della attualità e fattibilità <strong>di</strong><br />

applicazione del TL, il giorno 9 giugno 2004, è stato firmato il primo accordo <strong>di</strong><br />

concertazione tra Confindustria, Sindacati (Cgil, Cisl e Uil) e 19 associazioni<br />

impren<strong>di</strong>toriali (tra cui Confcommercio, Confartigianato, Confersercenti e<br />

Confai). I punti fondamentali dell’accordo sono:<br />

Primo: la volontarietà. La decisione <strong>di</strong> lavorare a <strong>di</strong>stanza è una libera<br />

scelta concordata tra azienda e lavoratore e può anche essere reversibile<br />

(secondo le modalità concordate nei contratti in<strong>di</strong>viduali o collettivi).<br />

Secondo: i <strong>di</strong>ritti, le tutele e le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro dal punto <strong>di</strong> vista<br />

della sicurezza sono identiche a quelle <strong>di</strong> chi lavora in azienda.<br />

Terzo: il datore <strong>di</strong> lavoro fornisce i mezzi (e provvede ai costi) <strong>degli</strong><br />

strumenti <strong>di</strong> lavoro necessari.<br />

Quarto: l'organizzazione del lavoro è un misto tra flessibilità e doveri. Nel<br />

senso che è il lavoratore a stabilire la gestione del proprio tempo <strong>di</strong> lavoro<br />

ma i carichi professionali sono assolutamente identici a quelli dei colleghi.<br />

39


Infine, gli aspetti “psicologici”: per prevenire l'isolamento del<br />

telelavoratore, l'azienda deve garantire la possibilità <strong>di</strong> accesso<br />

nell'impresa e <strong>di</strong> incontro con gli altri colleghi. I telelavoratori sono<br />

calcolati nel computo delle soglie (per esempio, più o meno 15 <strong>di</strong>pendenti)<br />

In seguito a questo accordo, da questo momento il lavoratore da casa sarà tutelato<br />

allo stesso modo dell'impiegato in ufficio e il lavoro a <strong>di</strong>stanza può essere<br />

considerato come una delle tante forme del normale rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />

subor<strong>di</strong>nato.<br />

40


BIBLIOGRAFIA<br />

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