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S105_Palazzo Rabitti

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Comune<br />

MODENA<br />

SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE<br />

Denominazione<br />

<strong>Palazzo</strong> <strong>Rabitti</strong><br />

Ubicazione<br />

Piazza Roma, 3<br />

C.S. / Z.E. / Extra Urbana<br />

Centro Storico - ZE 3011<br />

Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633<br />

Località<br />

Individuazione catastale<br />

presente nel Decreto<br />

Individuazione catastale<br />

a Febbraio 2006<br />

Legge 1089/39 artt. 1-3<br />

23/05/1987<br />

Foglio: 109 Mappale: 226<br />

Foglio: 109 Mappale: 226<br />

Legge 364/1909 art. 5<br />

Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822<br />

Altra/e denominazione/i<br />

Giardino di interesse<br />

storico testimoniale<br />

Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21<br />

Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49<br />

Osservazioni:<br />

Note:<br />

N° Tutela<br />

Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45<br />

Informazioni Storiche:<br />

Vedi Relazione Storica presente nel Decreto.<br />

Classe Vincolo<br />

MONUMENTALE<br />

Tipo Vincolo<br />

Diretto<br />

Legge 633/1941 art. 20<br />

<strong>S105</strong><br />

Proprietà:<br />

Privata


N° Tutela<br />

<strong>S105</strong><br />

SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE<br />

Denominazione<br />

<strong>Palazzo</strong> <strong>Rabitti</strong><br />

Individuazione catastale<br />

a Febbraio 2006<br />

Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633<br />

Foglio: 109 Mappale: 226<br />

Estratto Catastale<br />

scala: 1/2000


Comune<br />

MODENA<br />

SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE<br />

Denominazione<br />

<strong>Palazzo</strong> <strong>Rabitti</strong><br />

Località<br />

Decreto Lgs. 22 gennaio n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633<br />

Classe Vincolo<br />

MONUMENTALE<br />

Tipo Vincolo<br />

Diretto<br />

Altra/e denominazione/i<br />

N° Tutela<br />

Relazione Storica presente nel Decreto di Tutela:<br />

Le origini dell'edificio denominato "<strong>Palazzo</strong> <strong>Rabitti</strong>" vengono in genere attribuite al periodo rinascimentale e ne identificano<br />

l'ubicazione nell'ambito della contrada Livelletto, abitata prevalentemente da ebrei. Questa contrada, che metteva "in<br />

comunicazione la contrada Blasia col <strong>Palazzo</strong> Ducale, aveva sbocco anche nel prolungamento di Largo San Giorgio, per un<br />

vicolo che esisteva tra la casa già Bernardi ora Bocolari, ed un'altra che restringeva l'area della Piazza Reale" (Valdrighi,<br />

1880). La casa Bernardi è l'attuale <strong>Palazzo</strong> <strong>Rabitti</strong>.<br />

L'edificio, già Bernardi Sansoni Livizzani, apparteneva ancora nel 1830 alla famiglia Giuseppe Usiglio anzi Padova (cognome<br />

di derivazione ebrea). L'appartenenza dell'edificio a famiglie di origine ebrea è confermata anche dal ritrovamento di cartigli<br />

con iscrizioni ebraiche poste entro il muro al di sopra degli architravi di alcune porte.<br />

La parte a sinistra di Piazza Roma, ove è ubicato l'edificio, è stata oggetto di diverse demolizioni che nel tempo hanno portato<br />

all'assetto attuale, ma non si hanno notizie precise dei lavori eseguiti. Questo comporta quindi la difficoltà di una datazione<br />

percisa degli interventi sui prospetti, che solo dopo tali lavori vennero a costituire la quinta nord di questo lato dell'attuale<br />

Piazza Roma.<br />

Il <strong>Palazzo</strong>, che snoda i suoi prospetti su tre lati, presenta il suo fronte principale orientato a nord. Solenne ed austero al tempo<br />

stesso, grazie alla semplicità delle linee architettoniche di tardo gusto rinascimentale, è arricchito, soltanto sul prospetto<br />

frontale, da un elegante ed arioso portico scandito da otto colonne in marmo bianco di Verona sormontate da archivolti a tutto<br />

sesto sottolineati da una cornice in stucco chiaro a imitazione della pietra. Perfettamente simmetrica, la facciata si presenta<br />

tripartita: piano terra porticato, piano nobile, secondo piano, marcapiani aggettanti in stucco ne sottolineano la ripartizione. Il<br />

piano nobile è scandito da finestre contornate da elementi in stucco imitanti la pietra e sovrastate da un tipico timpano<br />

rinascimentale aggettante, sempre in stucco chiaro, sorretto da mensole decorate con foglie d'acanto; mentre il piano<br />

secondo è caratterizzato da finestrature di minore dimensione, ma pur sempre contornate da cornici in stucco finta pietra.<br />

Interessante il cornicione anche se molto tardo e probabilmente ottocentesco. Gli altri prospetti riprendono la ripartizione<br />

sovraccennata rispettandone l'ornato. In particolare il prospetto in Piazza San Giorgio è il solo a non essere porticato, mentre<br />

la facciata su via Lovoleti, porticata ma priva di marmi, è caratterizzata dalla permanenza di una preesistenza quattrocentesca<br />

con interessanti cornici in cotto di gusto tardo gotico. L'androne di accesso al cortile, di pianta quadrata, immette in un piccolo<br />

porticato ai cui estremi si aprono simmetricamente due porte di cui quella a sinistra dà accesso al grande scalone<br />

settecentesco.<br />

Altro elemento di interesse è l'edicola con basamento bugnato che contorna una nicchia in cui trova porto una statua di figura<br />

femminile mitologica di pregevole fattura. Questo elemento scenografico, di sfondo all'androne d'ingresso, è un elemento<br />

tipico dei palazzi del '700 modenese, anche se non può escludersi che esso sia più tardo. Per quanto riguarda gli interni,<br />

tranne che per lo scalone d'onore, non vi sono elementi di pregio da segnalare, in quanto la tipologia edilizia originaria è stata<br />

notevolmente rimaneggiata nel corso degli anni.<br />

<strong>S105</strong>

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