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Curare il tabagismo - Società Italiana di Tabaccologia

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<strong>Tabaccologia</strong> 2s/2005 Speciale World No-Tobacco Day 2005<br />

<strong>di</strong> ab<strong>il</strong>ità comunicative, la scorciatoia<br />

per rassicurarsi, placare l’ansia, le <strong>di</strong>fficoltà<br />

quoti<strong>di</strong>ane, la risposta surrogata a<br />

bisogni veri in ambiti più svariati.<br />

Senza comprendere questi aspetti del<br />

<strong>tabagismo</strong> sarà <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e riuscire a curarlo,<br />

pensando ad esso semplicemente come<br />

una “cattiva abitu<strong>di</strong>ne”. Un approccio che<br />

tenga conto degli aspetti psicologici fornisce,<br />

inoltre, gli strumenti per interpretare<br />

le <strong>di</strong>fficoltà del fumatore che sta<br />

smettendo e <strong>il</strong> percorso <strong>di</strong> elaborazione<br />

del lutto che è costretto a percorrere.<br />

L’abbandono del fumo può essere più o<br />

meno <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e del previsto:le risposte sono<br />

in<strong>di</strong>viduali (21). Esistono dei test per valutare<br />

l’importanza della <strong>di</strong>pendenza nicotinica<br />

(test <strong>di</strong> Fagerström) o per prevederla<br />

(test <strong>di</strong> Horn), ma è estremamente <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e<br />

pre<strong>di</strong>re chi riuscirà e chi no a smettere <strong>di</strong><br />

fumare. Qualsiasi progeamma <strong>di</strong> <strong>di</strong>sassuefazione<br />

che non tenga conto sia degli<br />

aspetti neurochimici che <strong>di</strong> quelli psicologici<br />

della <strong>di</strong>pendenza da fumo rischia <strong>di</strong><br />

essere inefficace e <strong>di</strong> esitare in un fallimento.<br />

Oltre a ciò, i me<strong>di</strong>ci sono estremamente<br />

tentati <strong>di</strong> riconoscere e <strong>di</strong> fare una<br />

scelta in favore dei soli pazienti fumatori<br />

che sono pronti a smettere e <strong>di</strong> quelli che<br />

hanno bisogno <strong>di</strong> un aiuto (donne incinte<br />

e pazienti con sintomi car<strong>di</strong>o-respiratori).<br />

Ciò porta a 2 risultati negativi:<br />

1 molti fumatori che ne avrebbero bisogno<br />

non beneficeranno <strong>di</strong> alcun consiglio<br />

(45), che comunque li potrebbe far<br />

procedere verso la determinazione<br />

secondo l’anello transteorico <strong>di</strong><br />

Prociasca e DiClemente (5),<br />

2 i me<strong>di</strong>ci rischiano la frustrazione per i<br />

modesti risultati ottenuti da parte dei<br />

fumatori selezionati (46).<br />

Da qui la necessità <strong>di</strong> sapere fare, seppur<br />

genericamente, una analisi della motivazione<br />

e conoscere bene le tappe che portano<br />

un fumatore a smettere, per sapere<br />

come intervenire con strumenti specifici<br />

per ogni situazione.<br />

Valutare <strong>il</strong> fumatore<br />

A fronte della gravità della <strong>di</strong>pendenza<br />

da tabacco e della bassa percentuale <strong>di</strong><br />

persone che riescono a smettere <strong>di</strong><br />

La valutazione me<strong>di</strong>ca dovrebbe comprendere:<br />

• dati inerenti alle abitu<strong>di</strong>ni tabagiche<br />

• una anamnesi completa<br />

• una visita me<strong>di</strong>ca generale<br />

• l’esecuzione della misurazione del CO espirato o <strong>il</strong> campionamento delle urine per <strong>il</strong> dosaggio<br />

della cotinina<br />

• la somministrazione del test <strong>di</strong> Fagerstrom<br />

La valutazione psicologica dovrebbe comprendere:<br />

• L’analisi delle motivazioni a smettere<br />

• L’indagine su precedenti o attuali commorb<strong>il</strong>ità nell’area delle <strong>di</strong>pendenze da sostanze<br />

stupefacenti, alcolismo, <strong>di</strong>sturbi del comportamento alimentare, <strong>di</strong>sturbi psichiatrici (ansia<br />

e depressione in particolare)<br />

• Verifica delle risorse <strong>di</strong> self-efficacy ed autostima<br />

• Collocazione nell’ambito delle fasi del percorso <strong>di</strong> cambiamento<br />

• Eventuale approfon<strong>di</strong>mento tramite somministrazione <strong>di</strong> altri test (SCID; MMPI, MAC/T etc…)<br />

fumare nonostante le cure, non si è<br />

ancora ben ra<strong>di</strong>cata negli operatori<br />

sanitari l’idea che <strong>il</strong> <strong>tabagismo</strong> necessita<br />

<strong>di</strong> una valutazione, attraverso un iter<br />

co<strong>di</strong>ficato e strumenti precisi. Come per<br />

ogni situazione clinica – a maggior<br />

ragione se dotata <strong>di</strong> grande complessità<br />

– la <strong>di</strong>agnosi deve precedere la terapia.<br />

Possiamo anzi ragionevolmente affermare<br />

che più la <strong>di</strong>agnosi è accurata,<br />

tanto più saranno affinati ed efficaci i<br />

percorsi <strong>di</strong> terapia. La cura del <strong>tabagismo</strong><br />

non sfugge a questa regola, anzi la<br />

conferma, a causa della severità dell’ad<strong>di</strong>ction,<br />

delle resistenze del paziente e<br />

del grande numero <strong>di</strong> fattori che incidono<br />

sul successo terapeutico. Da qui <strong>il</strong><br />

bisogno <strong>di</strong> procedere con una visione<br />

multi<strong>di</strong>sciplinare e- dove fosse possib<strong>il</strong>e,<br />

come nei Centri Antifumo – con l’intervento<br />

<strong>di</strong> più figure professionali. La<br />

valutazione deve avere come obiettivo<br />

quello <strong>di</strong> raccogliere tutte le informazioni<br />

che possono risultare ut<strong>il</strong>i nel misurare<br />

la gravità della <strong>di</strong>pendenza, la sua<br />

durata e la correlazione con altre <strong>di</strong>pendenze.<br />

È necessario inoltre indagare<br />

sulla presenza <strong>di</strong> patologie correlate, sul<br />

contesto fam<strong>il</strong>iare e socio-culturale del<br />

fumatore. Da un punto <strong>di</strong> vista psicologico,<br />

invece, è necessario indagare sul<br />

livello motivazionale e sulla fase del<br />

percorso <strong>di</strong> cambiamento in cui l’utente<br />

si trova. Si rende ut<strong>il</strong>e comprendere<br />

quanto la decisione <strong>di</strong> smettere sia<br />

auto-centrata op determinata da fattori<br />

esterni, che risorse <strong>il</strong> paziente possiede<br />

sul piano della consapevolezza dei mec-<br />

canismi che lo spingono a fumare, nonché<br />

quali strumenti può mettere in<br />

campo attraverso strategie <strong>di</strong> copyng.<br />

Risulta importante valutare la sua selfefficacy<br />

e <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> frattura interiore<br />

(per esempio con test specifici, come <strong>il</strong><br />

MAC/T). In alcune situazioni può risultare<br />

ut<strong>il</strong>e un approfon<strong>di</strong>mento con test,<br />

per confermare od escludere <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong><br />

personalità o patologie sull’asse I del<br />

DSM.<br />

Diverse cose possono cambiare a<br />

seconda degli esiti della valutazione, a<br />

cominciare dal tipo <strong>di</strong> percorso che si<br />

intende proporre al paziente (se in<strong>di</strong>viduale<br />

o <strong>di</strong> gruppo, per esempio) per finire<br />

al livello e al tipo <strong>di</strong> trattamento farmacologico<br />

(NRT, buproprione, associazioni<br />

<strong>di</strong> farmaci, SSRI, benzo<strong>di</strong>azepinici<br />

etc…).<br />

Le motivazioni a smettere e<br />

<strong>il</strong> processo <strong>di</strong> cambiamento<br />

È praticamente quasi impossib<strong>il</strong>e fare<br />

smettere un fumatore che non è motivato<br />

a farlo. E la motivazione non è fac<strong>il</strong>mente<br />

inducib<strong>il</strong>e informando un paziente,<br />

per esempio, dei danni prodotti dal<br />

fumo. Nonostante sia necessario ut<strong>il</strong>izzare<br />

al meglio tutte le occasioni per informare<br />

i fumatori, è necessario adottare<br />

strategie più adatte allo sta<strong>di</strong>o motivazionale<br />

in cui si trovano, valutando attentamente<br />

i risvolti emozionali che la<br />

comunicazione produce. Non si deve<br />

intervenire con tutti allo stesso modo e<br />

non tutti sono allo stesso punto del loro<br />

percorso decisionale.<br />

21

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