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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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[ il luglio e l’agosto 1831]<br />

AL CONTE MELLERIO<br />

752(Verona#1831.07.**)<br />

Perchè si affretti la conclusione dell‟affare della chiesetta, la <strong>Canossa</strong> chiede al Conte se sarebbe utile<br />

implorare l‟intervento dell‟Imperatrice. Qualunque sia la risposta del Mellerio, la Marchesa si affida<br />

pienamente al suo operato e gliene è gratissima.<br />

V: G: e M: Eccellenza<br />

Incomodai replicate volte l’Eccellenza Vostra col mezzo del degnissimo nostro Signor Abate<br />

Pollidori 1 . Questa volta soffrir voglia la bontà <strong>di</strong> lei che <strong>di</strong>retamente la <strong>di</strong>sturbi.<br />

Se fosse vero come vivamente desidero che l’affare della nostra chiesetta della mia<br />

Madonna 2 <strong>di</strong>penda totalmente per la conclusione dal nostro buon Principe Vice Re 3 questo sarebbe<br />

il momento da poter ottenere una felice e pronta conclusione.<br />

Sarà forse noto all’Eccellenza Vostra essere finalmente stato rimesso a Milano nel giorno<br />

sabbato otto corrente sotto il n. 21548** essendo partite da Venezia le relative carte. (NB. L’aggiunta<br />

è in margine).<br />

Come bene si figurerà, meno che mi facessero pagare meglio sarebbe. Non<strong>di</strong>meno, per<br />

quanto mi è noto la Consulta del Magistrato Camerale 4 non credo si opponga niente, anzi mi pare<br />

potermi assicurare che forse favorisca la massima <strong>di</strong> darmi la Chiesa in via <strong>di</strong> trattativa ma stando<br />

alla stima <strong>di</strong> prezzo <strong>di</strong> demolizione ad area.<br />

Parlando colla solita mia schiettezza all’Eccellenza Vostra meno che mi facessero pagare per<br />

tutti i rapporti sarebbe meglio ma più <strong>di</strong> tutto perchè ne ho pochi. Non<strong>di</strong>meno si tratta della mia cara<br />

Madre santissima, la casa della quale è in mano de Giudei, e si tratta dei miei pur cari poveri onde<br />

se per <strong>di</strong>minuire il prezzo ci volesse maggior larghezza <strong>di</strong> tempo o nuovi passi, volentieri e per una<br />

grazia riceverà <strong>di</strong> pagarla al prezzo anche della stima in istato <strong>di</strong> demolizione il quale come già<br />

m’onorai farle sapere si è d’austriache L. 5268.<br />

La carità, lo zelo e l’attività dell’Eccellenza Vostra non ha bisogno <strong>di</strong> stimoli con nuove mie<br />

suppliche, ar<strong>di</strong>sco però rinnovarle le mie raccomandazioni. Già continuando a parlare colla stessa<br />

can<strong>di</strong>dezza qualunque fossero state sopra <strong>di</strong> noi le <strong>di</strong>sposizioni del Signore mi sarei prestata per<br />

quanto da me <strong>di</strong>pendeva alla consumazione <strong>di</strong> quest’opera, ma mi si raddoppiò l’impegno vedendo<br />

che comincia a verificarsi quanto il prelodato Signor Abate Pollidori intorno quest’opera mi <strong>di</strong>sse<br />

che alla sua esecuzione Dio * (NB: aggiunta in margine)* senza dubbio in riguardo <strong>di</strong> Maria santissima<br />

avrebbe ritirato il flagello che purtroppo meritano i nostri peccati. Dacchè potei, comperata già<br />

l’ortaglia, formare l’enfiteusi delle annesse casette cominciò a moderarsi il cholera morbus ed io<br />

spero che compita l’opera abbia questo da totalmente cessare, e vorrei che la Madre delle<br />

misericor<strong>di</strong>e ottenesse a questi nostri Stati una stabile pace e tranquillità. Mi perdoni l’Eccellenza<br />

Vostra, ma unisca ella pure per simile intenzione i passi che per tale oggetto farà. Di più poi la<br />

supplico nei caso che il nostro ottimo Principe non avesse la facolta <strong>di</strong> volere in questo da sè<br />

derogare ai soliti meto<strong>di</strong> quantunque in tal caso risulti in vantaggio dello stato perchè nessuno<br />

all’asta darebbe una tal somma e dovesse riportare l’affare a Vienna lo raccomando vivamente<br />

anche colà alla sua protezione per una felice e pronta evasione. Se si rendesse necessario io non<br />

avrei nessuna <strong>di</strong>fficoltà d’interporre presso Sua Maestà anche la clemenza dell’Augusta nostra<br />

Sovrana * (NB: aggiunta in margine) che con tanta degnazione si compiace riguardarmi avendo io qui<br />

mezzo da poterlo fare <strong>di</strong>rettamente e se l’Eccellenza Vostra lo giu<strong>di</strong>casse necessario avrei bisogno<br />

1 Abate Polidori, segretario <strong>di</strong> Casa Mellerio (Ep.I, lett. 388, n. 1, pag. 625).<br />

2 La chiesetta della Madonna del Pianto.<br />

3 Arciduca Ranieri (Ep. I, lett. 299, n. 4, pag. 459).<br />

4 Consulta del Magistrato Camerale, l’addetto al settore finanziario.

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