02.06.2013 Views

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

certamente senza farle premettere molte riserve ed eccezioni <strong>di</strong> cui Ella so non essere persuasa.<br />

Esaminai <strong>di</strong> questi giorni la Regola ma per la mia ignoranza trovai che tanto nella Regola<br />

della povertà, che nel capitolo del relativo voto non è espresso l’a<strong>di</strong>re alle ere<strong>di</strong>tà e poter fare i passi<br />

necessarj per esserne messi al possesso. Sembra che quando si <strong>di</strong>ce come appunto è espresso nel<br />

capitolo del Voto, che non morendosi <strong>di</strong> quella morte che civile si chiama resteranno capaci <strong>di</strong><br />

ere<strong>di</strong>tare s’intenda che possono fare tutti questi passi per cui entrare e mantenersi in possesso<br />

dell’ere<strong>di</strong>tà gia fatta. Ad ogni modo prima, ch’io scriva al Confessore abbia la bontà <strong>di</strong> <strong>di</strong>rmi anche<br />

su questo cosa debbo fare. Col Superiore <strong>di</strong> quel Paese non potrei che imbrogliare scrivendogli.<br />

Altre cosette rimarcai nella Regola impossibili da eseguirsi o per la località, perche il<br />

numero dei soggetti dalla Regola voluti non vi è in nessuna cosa, come sarebbe l’articolo<br />

infermeria. Sino che il Signore provvede <strong>di</strong> quanto manca s’Ella crede sto quieta così.<br />

Per terminare gli affari le soggiungo che si concluse con Don Provolo <strong>di</strong> restare ambidue in<br />

libertà, ma però tutto rimane in pace. Gli cederò la Chiesa quanto prima, che per le casette mi parve<br />

ch’Ella volesse <strong>di</strong>rmi che posso, ma non mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> farlo.<br />

Compito il <strong>di</strong>scorso degli affari mi resta adesso a parlarle <strong>di</strong> ciò che più m’interessa, ed è il<br />

viaggio della S.V. Ill.ma e Rev.ma per Roma. Già lo temei quand’Ella mi scrisse che bramava<br />

orazione e le confesso che ne provo un vero piacere. Due cose mi confortano unicamente. La prima<br />

la consolazione che ben so proverà l’amatissimo nostro Santo Padre l’altra, che accompagnando<br />

Ella l’Eminentissimo Patriarca vorrei sperare ch’Ella ritornerà. Noi certo pregheremo per la sua<br />

conservazione e pel suo viaggio, ma <strong>di</strong> andata, e ritorno.<br />

Mi bene<strong>di</strong>ca Ella intanto con tutte le alte sue Figlie, e mi creda quale col rispetto maggiore<br />

mi onoro <strong>di</strong> protestarmi.<br />

Della Signoria Vostra Illustrissima e Reveren<strong>di</strong>ssima<br />

Verona li 27 <strong>di</strong>cembre 1833<br />

PS. La fondazione <strong>di</strong> Riva non mi sembra combinabile. Per quella <strong>di</strong> Brescia e Cremona stia<br />

certo, che mi regolo pienamente a tenore del suo volere ed in altra mia le <strong>di</strong>rò il <strong>di</strong> più.<br />

________________<br />

NB. Minuta con qualche raro ritocco autografo della <strong>Canossa</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!