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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANTONIO ROSMINI<br />

698(Bergamo#1821.10.03)<br />

Rosmini aveva preso interesse al Piano dei Figli della Carità, ma non trovava opportuno formare una<br />

Congregazione <strong>di</strong> sacerdoti. Meglio sarebbe stato formarne una <strong>di</strong> laici, guidati, sia pure dall'esterno, da un<br />

sacerdote. La <strong>Canossa</strong> apprezza le obiezioni del roveretano e, nella sua lettera, gli rivela che il suo progetto<br />

risale a circa vent‟anni prima; pare che ora la Provvidenza aiuti ad effettuarlo. Due laici, anni ad<strong>di</strong>etro, le<br />

avevano comunicato un piano molto simile al suo, <strong>di</strong>chiarandosi <strong>di</strong>sposti a collaborare; qualche tempo dopo, ne<br />

aveva incontrati altri due, ma mentre i primi <strong>di</strong>mostravano <strong>di</strong>sposizioni eccezionali alla pratica <strong>di</strong> una vita <strong>di</strong><br />

donazione e <strong>di</strong> rinuncia, gli ultimi non davano lo stesso affidamento. Don Antonio raccoman<strong>di</strong> a Dio progetto e<br />

speranze.<br />

V G e M Veneratissimo Signor Don Antonio<br />

Di quanta consolazione riuscito mi sia l'onore dei <strong>di</strong> Lei caratteri non solo, ma il sentire come il<br />

Signore degnasi preparare a mio credere le strade per l'esecuzione d'una cosa, ch'io spero<br />

indubitamente abbia da riuscire a gloria grande <strong>di</strong> Dio, ed a salvezza delle anime, non mi è possibile <strong>di</strong><br />

significarglielo. Già troppo conosco la bontà <strong>di</strong> vostra Signoria Illustrissima e Molto Reverenda: ed<br />

anche mi permetta <strong>di</strong>rlo, il <strong>di</strong> Lei modo <strong>di</strong> pensare, per <strong>di</strong>ffondermi nei doverosi preliminarj, che per<br />

ogni rapporto le si converrebbero; per ciò tutto lasciando nel più rispettoso silenzio, non dubito un<br />

momento <strong>di</strong> entrare nella materia, e darmi il coraggio <strong>di</strong> sinceramente manifestarle ogni cosa, non<br />

potendole bensì nascondere la massima sorpresa, ed ammirazione insieme che mi forma, il vedere,<br />

come Dio voglia <strong>di</strong> me servirsi per dare qualche mano all'avviamento d'un'opera <strong>di</strong> questa sorte. Ben<br />

capisco ciò provenire dalla Divina Misericor<strong>di</strong>a, la quale vuol darmi per l'intercessione <strong>di</strong> Maria<br />

Santissima: un nuovo mezzo onde impegnarla a coprire la moltitu<strong>di</strong>ne dei miei peccati.<br />

Sappia dunque, che siccome quell'idea, o abbozzo che le feci tenere in iscritto, benché più<br />

confusamente, saranno ben circa vent'anni, che l'ho in vista, e nel decorso <strong>di</strong> questo tempo,<br />

presentandomisi occasioni da me giu<strong>di</strong>cate quali mezzi offertimi dalla Divina Provvidenza per cercarne<br />

l'esecuzione, tentati <strong>di</strong>remo alla lontana, <strong>di</strong> più vedere se modo vi era <strong>di</strong> dargli principio, tanto più che<br />

già non avrei dubitato un momento, attesa la natura della cosa, che non fosse riuscita gra<strong>di</strong>ta a qualsiasi<br />

Governo. Non piacque però al Signore in allora che rinvenire potessi o persone <strong>di</strong> vero spirito, e tal<br />

vocazione insieme, o se alcuna ne trovai, Dio la tirò a sè. Tutti però gli ostacoli, che ne saggi <strong>di</strong> Lei<br />

riflessi Ella prevede, mi si presentarono non solo in questo lungo periodo, ma dovetti ancora<br />

praticamente in alcuni casi esperimentarli. Ora poi, ove appunto com'Ella troppo ben <strong>di</strong>ce, scarseggiano<br />

ovunque i sacerdoti, aumentano i bisogni, vedo anch'io che ci si <strong>di</strong>mostrano assai maggiori gli ostacoli,<br />

ed io pure pienamente convengo, che quand'altro non si possa, anche una semplice unione <strong>di</strong> laici, tal<br />

quale Ella me la descrive, non solo è eseguibile, ma anche può riuscire <strong>di</strong> molto utile pel servizio della<br />

Chiesa. Prima però <strong>di</strong> addottare ciò, che per solo ripiego, ed impossibilità si abbraccierebbe, mi<br />

permetta <strong>di</strong> confidarle adesso ciò che in quest'ultimi anni mi accadette, e come sembra, che Dio, solo<br />

vada <strong>di</strong>sponendo le cose in questo momento. Saranno circa quattro anni, che trovandomi per<br />

combinazione momentaneamente in un paese, il Signore mi fece conoscere un secolare <strong>di</strong> età matura,<br />

ma non avvanzata, che da molti anni aveva i medesimi desiderj. Questo, ha un amico <strong>di</strong> egual tempra,<br />

ed intenzione; la vita de' quali sin quì si può <strong>di</strong>re un esercizio continuo <strong>di</strong> carità, e d'ogni virtù. La<br />

combinazione però non solo dei mezzi <strong>di</strong> sussistenza ch'io non aveva, e ch'essi ricavavano col lavoro<br />

delle mani nelle loro famiglie, e l'essere anche ambe due mancanti d'ogni stu<strong>di</strong>o, oltre altre circostanze<br />

temporarie, che le <strong>di</strong>rò altra volta, mi fece giu<strong>di</strong>care, non essere questi due soli, un mezzo sufficiente a

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