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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANTONIO ROSMINI<br />

727(Milano#1828.03.30)<br />

Egli aveva scritto alla <strong>Canossa</strong> dal Calvario <strong>di</strong> Domodossola. Ella gli risponde dalla Certosina <strong>di</strong> Milano e si<br />

mostra spiacente <strong>di</strong> non potergli mandare subito le richieste Regole. A Trento sosterrà anche l'opera dei Figli<br />

della Carità, ma poichè il Piano steso dal Rosmini è <strong>di</strong>verso da quello suo per il ramo femminile, non sa se in<br />

quella città potrà essere accetto.<br />

Segnali invece la sua conoscenza della Congregazione femminile e il suo desiderio, e quello <strong>di</strong> sua sorella<br />

Margherita, <strong>di</strong> avere l‟istituzione nel Tirolo, particolarmente a Trento. Per il momento chiarisca invece alla<br />

<strong>Canossa</strong> che significa il suo pensiero sulla forma devozionale.<br />

Veneratissimo signor Don Antonio<br />

Ricevetti col maggior contento il pregiato <strong>di</strong> lei foglio, veneratissimo signor Don Antonio.<br />

Ella mi scrisse il giorno <strong>di</strong> san Giuseppe dal Calvario 1 , ed ho il vantaggio <strong>di</strong> risponderle il<br />

giorno della santissima nostra Madre dalla Certosa 2 epoche e luoghi tutti rimarchevoli.<br />

Prima <strong>di</strong> tutto ringrazio la bontà del Signore della salute ridonatale, ed invi<strong>di</strong>o alquanto la <strong>di</strong> lei<br />

sorte <strong>di</strong> trovarsi solo col nostro buon Dio laddove ch'io nella Certosa invece <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne, ebbi tutti<br />

questi giorni grande compagnia, essendosi terminati solo questa mattina gli Esercizj delle Dame,<br />

motivo per cui fui sin quì impossibilitata <strong>di</strong> riscontrarla.<br />

Comincio a rispondere ad ogni argomento, e prima <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong>rolle, che quando andrò a Trento<br />

vedrò per quanto ne sono capace <strong>di</strong> sostenere la cosa presso il Principe Vescovo 3 . Solo conviene che le<br />

sottoponga, come essendo, come ella ben sà, il Piano antecedentemente da lei formato per i Figli della<br />

Carità <strong>di</strong>ferente da quello delle Figlie, e non sapendo <strong>di</strong> più se il suo potrà aver luogo in questi nostri<br />

paesi per le ragioni <strong>di</strong> cui abbiamo parlato, mi converrà andar barcheggiando per sostenere una cosa, e<br />

l'altra, sinchè avrà piaciuto alla bontà del Signore dare a lei tutti que' lumi necessarj alla determinazione<br />

migliore dell'opera.<br />

Sento, che il francese non fù da lei trovato, e chi sà se potrà più venire per quanto me ne <strong>di</strong>sse il<br />

degnissimo Abate Polidori 4 , il quale per lei conserva la più vera stima, e la maggiore estimazione.<br />

Faccia il Signore quanto deve essere <strong>di</strong> maggior vantaggio <strong>di</strong> questa Sua opera. Ho veduto li<br />

fervorosi <strong>di</strong> lei amici Boselli 5 , e Bonetti 6 , e li ho veduti replicatamente. Mi consegnarono anzi la lettera<br />

che le occludo. Mi <strong>di</strong>spiace non poterla ora servire mandandole le Regole nostre avendole la mia<br />

compagna lasciate a Bergamo, giu<strong>di</strong>cando, che quì al momento non avessero d'abbisognarmi, e<br />

d'altronde siccome le scrissi lusingandomi, che i mei superiori me le correggessero, vi misi quanto mi<br />

venne allora in mente, conseguentemente sono lunghissime da copiarsi. Vedrò per altro <strong>di</strong> cercare<br />

qualche modo da poterla servire, e vivamente la ringrazio della caritatevole <strong>di</strong> lei <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />

favorirci dalla parte <strong>di</strong> Mezzo giorno, ove chi sà non man<strong>di</strong> me pure il Signore. Per orazione mi<br />

<strong>di</strong>spiace che le mie sono altrettanto indegne, che debolissime, ma si assicuri, che non ho mai più<br />

pregato tanto, ne sentito interesse maggior <strong>di</strong> adesso per i Figli della Carità.<br />

Non si <strong>di</strong>mentichi ella pure <strong>di</strong> me, che può figurarsi i miei bisogni. Lunedì giorno 31, conto, a<br />

1 Il « Casino » degli esercizi al Sacro Monte Calvario <strong>di</strong> Domodossola, dove ebbe principio l'istituzione religiosa del<br />

Rosmini (Cf. Rosmini, Massime <strong>di</strong> perfezione cristiana, pag. 26).<br />

2 La nuova casa <strong>di</strong> Milano in via della Chiusa (Ep. I, lett. 337, n. 1, pag. 524).<br />

3 Mons. Luschin Francesco Saverio , principe vescovo <strong>di</strong> Trento (Ep. I, lett. 388, n 5, pag. 626).<br />

4 Abate Polidori, precettore della Casa Mellerio (Ep. II/1, lett. 529, n. 4, pag. 312).<br />

5 Sac. Giovanni Borselli, amico <strong>di</strong> Antonio Rosmini.<br />

6 Orefice Francesco Bonetti .(Ep. II/2, lett. 700, pag. 762).

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