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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANTONIO ROSMINI<br />

723(Verona#1827.07.28)<br />

Dolore della <strong>Canossa</strong> per la morte della tirolese Beatrice Olivieri, da sette anni Figlia della Carità: lo<br />

comunica, mentre consiglia Don Antonio ad incontrarsi con la sorella per decidere sullo stabile <strong>di</strong> Santa Maria,<br />

che egli aveva chiesto.<br />

V G e M Veneratissimo signor Don Antonio<br />

Una delle mie tossi fortissime mi ritardò fin qui l’onore <strong>di</strong> riscontrare il pregiato foglio della S.V.Ill.ma<br />

e Molto Reverenda.<br />

Mille combinazioni si <strong>di</strong>edero al mio ritorno a Verona per cui la mia salute cominciò a<br />

vacillare, ma già i miei mali terminano sempre in niente, onde non sono cose d’abbadare, se non che<br />

m’impe<strong>di</strong>scano <strong>di</strong> fare quanto vorrei.<br />

Non posso negarle, che non mi sia riuscita amarissima la morte della mia cara Beatrice 1 .<br />

Degnossi per altro il Signore <strong>di</strong> dare a me pure il maggior de’ conforti nella morte santa che le <strong>di</strong>ede, e<br />

<strong>di</strong>rò con lei quant’ella mi <strong>di</strong>ceva dell’ottimo Cavaliere, e del degnissimo <strong>di</strong> lei amico, che non potei a<br />

meno <strong>di</strong> non invi<strong>di</strong>are la sorte <strong>di</strong> questa virtuosisssima figlia, oltre <strong>di</strong> che, contentissima sono<br />

dell’adempimento del <strong>di</strong>vino volere.<br />

Ebbi il piacere <strong>di</strong> vedere il degnissimo <strong>di</strong> lei fratello signor Giuseppe, che veniva a trovarla.<br />

Questo mi fa credere ch’ella forse anticiperà forse alcun poco il suo passaggio da Verona. La cara<br />

signora Margherita dopo il mio ritorno mi mise al fatto <strong>di</strong> quanto ella le aveva scritto intorno allo<br />

stabile <strong>di</strong> Santa Maria 2 .<br />

Per parte mia degnissimo signor Don Antonio, ella ben sa, che tanto <strong>di</strong> vedere una Casa bene<br />

stabilita secondo i nostri desiderj, io le darei con tutto il cuore, non una, ma cento case se le avessi. La<br />

<strong>di</strong> lei sorella poi mi pare su tale oggetto molto indecisa. Anzi mi feci una delicatezza <strong>di</strong> non <strong>di</strong>rle<br />

neppure ch’ella mi abbia scritto. Non è già che la signora Margherita non abbia genio <strong>di</strong> compiacerla;<br />

ma è dubbiosa in massima, oltre <strong>di</strong> che s’ella volesse non permutarlo in fon<strong>di</strong>, ma pagarlo in danaro, si<br />

troverebbe imbarazzata per l’impiego <strong>di</strong> questo, nel qual caso parlandole io colla solita mia can<strong>di</strong>dezza<br />

vi troverei maggiori <strong>di</strong>fficoltà attesa la mia massima <strong>di</strong> regolarmi in cio pienamente colle <strong>di</strong>sposizioni<br />

<strong>di</strong> San Pio quinto, e colla Bolla <strong>di</strong> Benedetto decimo quarto 3 . Parmi dunque che dovendo ella in breve<br />

portarsi da queste parti il migliore sarà che in voce se la intenda colla sorella far poi quelle <strong>di</strong>sposizioni<br />

che crederan migliori. .<br />

Non vedo l'ora d'aver la sorte <strong>di</strong> riverirla, lusingandomi <strong>di</strong> sentire qualche notizia confortante.<br />

Frattanto raccomandandomi caldamente alle sante <strong>di</strong> lei orazioni, assicurandola delle povere<br />

mie, passo all'onore <strong>di</strong> riprotestarmi. Se non le <strong>di</strong>spiace mi riverisca il buon Francesco.<br />

Di V.S.Ill.ma e Molto Reverenda<br />

Verona li 28 luglio 1827<br />

Umilissima Devotissima Serva<br />

<strong>Maddalena</strong> <strong>di</strong> <strong>Canossa</strong> Figlia della Carità<br />

1 Olivieri Beatrice, sottosuperiora a Trento (Ep. I, lett. 339 n. 5, pag. 529).<br />

2 Un e<strong>di</strong>ficio appartenente a Margherita Rosmini e in cui Don Antonio voleva iniziare la sua opera, ma che lasciò dopo non<br />

molto.<br />

3 Disposizioni <strong>di</strong> cui si tratta nella lett. 693.

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