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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANTONIO ROSMINI<br />

696(Bergamo#1831.**.**)<br />

Questo “Ristretto del Piano dei Figli della Carità” ivi riportato è forse databile 1831 e deve essere stato scritto<br />

dal Provolo (basti pensare all‟esplicito accenno ai sordomuti) sia pure <strong>di</strong>etro in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong>.<br />

“L‟Istitutore (cioè il Provolo) – scrive egli stesso nella sua Cronaca Mariana nel 1842 – comunicò ogni cosa<br />

alla Marchesa, scrisse il Piano, lo volle veduto al Vicario <strong>di</strong> S. Lorenzo [d. Giov. Batt. Frisoni], ed anche ad un<br />

celebre Sacerdote dotato da Dio singolarmente del dono del Consiglio, fondatore d‟una Congregazione <strong>di</strong><br />

sacerdoti alle Stimmate, nominato d. Gaspare Bertoni, a cui sempre ricorse l‟Istitutore ne‟ suoi dubbi e ne fu<br />

sempre condotto per la retta via; poi lo mostrò alla Marchesa, la quale volle consegnarlo <strong>di</strong> sua propria mano<br />

al vescovo (…)”. (Dalla biografia <strong>di</strong> S. Gaspare Bretoni)<br />

RISTRETTO DEL PIANO DEI FIGLI DELLA CARITA'<br />

Questa Congregazione <strong>di</strong> sacerdoti posta sotto il patrocinio <strong>di</strong> Maria Santissima Addolorata, <strong>di</strong><br />

San Michele Arcangelo, e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, abbraccia le seguenti opere <strong>di</strong> carità:<br />

L'istruzione cristiana e la santa educazione, principalmente della gioventù, dell'uno e dell'altro sesso,<br />

coll'Oratorio, colla scuola della Dottrina Cristiana, cogli Esercizj spirituali, colla Scuola degli Artigiani<br />

elementare minore senza convitto; e finalmente colla scuola dei poveri sor<strong>di</strong>muti parimenti senza<br />

convitto; e col volger del tempo con quelle opere <strong>di</strong> carità, che il Signore mostrasse <strong>di</strong> volere da noi *.<br />

L'oratorio, la dottrina cristiana, gli esercizj spirituali si faranno in tutte quelle chiese, dove<br />

fossero chiamati dai Parochi, secondo le forze, i maggiori bisogni, e il desiderio <strong>di</strong> Monsignor<br />

Vescovo, così che i sacerdoti che compongono questa Congregazione, sono tenuti bracci dei Parochi, i<br />

quali massimamente nell'istruzione della gioventù, e nella <strong>di</strong>rezione delle loro anime avranno dei<br />

cooperatori alla santificazione del loro popolo, che faticheranno volentieri, con cuore e spirito retto, e<br />

senza aspettarsi quaggiù alcuna mercede. E perché i membri della Congregazione abbiano più tempo <strong>di</strong><br />

eseguire lo scopo del loro Istituto, e perché ancora tolgano ogni sospetto <strong>di</strong> interesse, è loro proibito <strong>di</strong><br />

andare agli Ufficj e agli Obiti, e <strong>di</strong> ricevere regalo o limosina <strong>di</strong> sorte, solo quella della Messa, che è<br />

necessaria al loro sostentamento.<br />

Questi sacerdoti vivono del proprio patrimonio e della limosina della loro Messa, senza bisogno<br />

<strong>di</strong> questuare, ma cedono l'uso e il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> quello che posseggono alla Congregazione menando una<br />

vita perfettamente comune.<br />

E perché non vi può essere or<strong>di</strong>ne senza soggezione dell'uno all'altro, si regoleranno<br />

nell'ubbi<strong>di</strong>enza del Superiore, che sarà un membro della stessa Congregazione.<br />

______________<br />

* Una <strong>di</strong> queste opere sarebbe l'assistenza degli Infermi all'Ospitale, in quelle città dove non vi fosse<br />

apposita Congregazione.<br />

- Il loro metodo <strong>di</strong> vita non ha niente <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario contentandosi <strong>di</strong> praticar quelle devozioni<br />

consuete, che i Maestri <strong>di</strong> spirito suggeriscono a chi vuol vivere da buon sacerdote.<br />

- II loro abito non ha niente <strong>di</strong> singolare, vestendo secondo prescrivono le Costituzioni Diocesane dei<br />

Vescovi. *<br />

- Dopo tre anni <strong>di</strong> noviziato faranno in forma semplice i tre consueti Voti religiosi <strong>di</strong> Povertà, Castità<br />

ed Obbe<strong>di</strong>enza, dai quali resteranno sciolti sortendo dalla Congregazione, e allora non potranno<br />

più abbandonarla, ma per giusti motivi potranno essere licenziati.

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