epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

PIANO DELL'ISTITUTO DELLE FIGLIE DELLA CARITÀ
B.11c - 11(Verona#1818.**.**)
[Non databile]
E‟ una delle cinque copie che fanno parte dell'A.C.R. e che ripetono esattamente la B. 11. Viene riprodotta
nella sua completezza questa, perché più analitica e a volte con diverse precisazioni, che tuttavia lasciano
immutato il contenuto del testo.
Piano dell'Istituto delle Figlie della Carità dedicato a Maria SS.ma Addolorata
- stabilito nel Regno Lombardo Veneto.
L'Istituto delle Figlie della Carità esistente nel Regno Lombardo Veneto è dedicato alla gran
Vergine Addolorata, ed è formato secondo lo spirito di quello delle Figlie della Carità istituite in
Francia da S. Vincenzo de' Paoli, addattato però nella pratica ai costumi, e sistemi d'Italia.
Queste Figlie vivono una vita comune la più perfetta sotto la direzione della superiora, e
colla piena dipendenza del vescovo Diocesano.
Vestono un abito uniforme modesto color tanè, ossia marone, con cuffia e scialle nero, e
portano un tableau pendente dal collo rappresentante da una parte la B. V. Addolorata, e dall'altra il
di lei Cuore trapassato dalla spada.
Negli anni di prova vestono abiti secolari, purchè siano dimessi. Non si ammette alcuna alla
Professione, se non dopo sei mesi di prova, ed anni due e mezzo di Noviziato almeno, e dopo l'età
di 24 anni.
Le Figlie della Carità dopo il Noviziato fanno privatamente, ed in forma semplice la
professione dei consueti tre voti, ma che non privano gli individui dei diritti civili loro competenti
come di successione.
Vi sono ammesse le vergini e le vedove di privato, ed ottimo costume, di qualunque stato, e
condizione, purchè siano atte agli uffici prescritti; ma sono ascluse le maritate, e separate per
qualunque titolo dal marito, non che quelle, che per riforma di vita avessero bisogno d'entrare in un
Ritiro, abbenchè per tempo brevissimo; e quelle finalmente, che bramassero di ritirarsi per passarvi
in riposo parte, o tutta la loro vita.
Ciascuna deve essere pronta a passare da una Casa all’altra dell'Istituto, secondo le
disposizioni de' Superiori.
Deve ognuna essere disposta non solo agli uffici dell'Istituto, ma ancora a tutte le facende
anche materiali della Casa, non mantenendo l'Istituto alcuna persona di servizio, fuori di una, o più
persone per le provviste.
Le Regole dell'Istituto hanno per iscopo di perfezionare le Figlie che l'abbracciano nello
spirito di Carità verso Dio, e verso il prossimo, onde da questo animate attendano di proposito alla
loro santificazione e si rendano utili ai loro prossimi, e singolarmente a quella classe di questi, che
si trova più bisognosa.
V'ha un riparto determinato per tutte le ore del giorno, dalla levata alle ore otto, e dalle
dodici alle due, e dalla sera sino alla ritirata, s'impiegano nei doveri 1 , e i bisogni interni 2 , cioè alla
mattina dopo una breve offerta in comune delle azioni della giornata, assistono alla Santa Messa,
indi fanno mezz'ora di Orazione mentale, come pure ne fanno altra mezz'ora alla sera.
Vi sono due esami, cioè il particolare alla mattina, ed il generale alla sera.
Si fa pure dalle Sorelle mezz' ora di lezione spirituale al giorno, la quale parimente vi è nel tempo
del pranzo, e della cena.
Nel decorso della giornata recitano sette brevi commemorazioni dei Dolori di Maria
1 Sopra il rigo è aggiunto: « in esercizi di pietà ».
2 Sopra il rigo è aggiunto: « in comune e in privato secondo le loro Regole.