epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

[Dopo il 1818]
SUCCINTA INFORMAZIONE DELL 'ISTITUTO
B.10 - 9(Verona#1819.**.**)
Alla richiesta di informazioni sull‟Istituto, la Canossa invia, questa, riassumendo molto brevemente, ma in
modo altrettanto esplicativo, gli scopi dell'Istituto, gli esemplari da seguire, le virtù da praticare e le opere
dominanti perché la Figlia della Carità sia veramente tale.
SUCCINTA INFORMAZIONE DELL 'ISTITUTO
CHIAMATO DELLE FIGLIE DELLA CARITA' SOTTO GLI
AUSPICI DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA
CHE RICONOSCE PER ISTITUTRICE
L'Istituto nostro adunque ha per iscopo d'operare la propria santificazione, cercando
d'imitare Gesù Crocefisso nell'adempimento de due precetti della Carità. Per conseguenza in
esecuzione del primo, richiede l'Istituto un particolar esercizio delle Virtù interne, e segnatamente di
un vero spogliamento di tutto, per non cercare che Dio. Non abbiamo, come ben sa clausura, non
essendo questa compatibile cogli esercizi nostri di carità, ma con tutto ciò siamo tanto occupate in
questi, viviamo in vita comune perfettissima, e senza minima distinzione, a nascita, o ricchezze,
formando la sola carità qualsiasi distintivo. Si fanno da tutte in forma privata i soliti religiosi tre
Voti, ma questi non legano la persona, che pel tempo in cui persevera essa nella vocazione,
restandone ad ogni momento sciolte quelle, che dall'Istituto volessero sortire. La Regola non
domanda nessuna austerità, anzi ciascheduna viene provveduta secondo lo stato nostro, d'ogni cosa,
pel cibo, e pel vestito, ma richiede bensì grande esercizio d'ubbidienza, e d'annegazione di propria
volontà, come similmente un carattere amante dell'armonia, e della pace, la quale per ispecial dono
del Signore regna fra noi in modo particolare.
Gli esercizi di carità poi, che in esecuzione del secondo precetto pratichiamo sono i
seguenti: teniamo in primo luogo le Scuole di Carità, nelle quali vengono ammesse per quanto è da
noi le ragazze più miserabili e queste ritornano poi alle loro case pel pranzo, e sulla sera ricevendo
oltre ciò, per l'istruzione di Dottrina, del leggere, e per alcune anche per lo scrivere altre povere
ragazze di costumi però illibati, le quali per gli impieghi delle loro famiglie non possono
frequentare le scuole nostre di Carità.
Nelle feste poi, alcune delle Sorelle a giudizio della superiora, si portano ad assistere alla
Dottrina Cristiana della Parocchia, nella quale però non possono accettare carica alcuna di
presidenza.
In terzo luogo pure dalle Sorelle stabilite dalla Superiora
si visitanno le inferme dell'Ospitale per semplicemente confortarle, istruirle e disporle a ricevere i
santissimi Sacramenti e da fare una santa morte se Dio di esse così dispone, o a condurre con vero
Timor di Dio le loro famiglie e la loro vita, se guariscono.
Finalmente in due vari tempi dell'anno, riceviamo nelle nostre case pure in luogo appartato
dalla Comunità, quelle Dame, o Signore che lo desiderano, a fare per dieci giorni i santi spirituali
Esercizi.
Siccome pure per alcuni mesi dell'anno riceviamo in luogo similmente diviso dalla
Comunità, delle buone figliuole di campagna, desiderose d'impiegarsi nella cristiana educazione, ed
istruzione delle povere ragazze, delle loro terre, e ville per ammaestrarle all'uopo, e procurare
ch'esercitino con vero spirito di carità e per amore del Signore l'impiego loro
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NB. Da « e procurare » fino al punto, tutto il periodo è autografo della Canossa, come è autografa
l'aggiunta al titolo da « chiamato ecc. ».