epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

[Non datato]
VIRTU' DELL 'ISTITUTO
B.1 -1(Verona#**.**.**)
Semplici appunti scritti su frammenti di minute e che appaiono come primo tentativo di dare un regolamento
pratico alle opere che, dal 1808, già fervevano nella nuova dimora di S. Giuseppe. Gli stessi argomenti
ritornano in quei Piani, in cui la Canossa dà particolare rilievo alle virtù da osservarsi nell' Istituto.
VIRTU' DELL 'ISTITUTO
Quantunque le Regole delle Figlie della Carità stabilite e basate siano tutte sopra alcune
principali virtù delle quali in modo singolare degnòsi il Divino nostro Esemplare Gesù Crocifisso
darci sulla Croce l'esempio nondimeno a maggior profitto loro si parla qui di alcune l'esercizio delle
quali in modo particolare si raccomanda alle Figlie della Carità. Non s'intende però di fare trattato
di virtù alcuna non essendone capace chi scrive ma non mancandone di pii e dotti autori che di tutte
le virtù trattano a meraviglia. Il fine di chi scrive si è solo di parlare di alcune virtù relativamente al
modo particolare e alle proprie singolari circostanze per cui ne diviene più necessario l'esercizio
dalle Figlie della Carità e del modo che secondo lo spirito delle proprie loro regole devono
esercitarle. Le singolari virtù di cui qui parleremo le riduremo a sette.
La virtù dell'Ubbidienza, quella della Povertà, l'Umiltà, la Mortificazione, la Carità Fraterna,
il Silenzio coll'esterna compostezza. Finalmente la diligenza.
Ad imitazione di quello dunque che si fece ubbidiente fino alla morte, ed alla morte della
Croce dalla virtù dell'ubbidienza daremo principio.
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La diligenza comprende tre parti. La custodia del tempo, e l'adempire le opere eseguendo
diligentemente e approfittando dei mezzi e modi dalle Regole presentati e prescritti.
Diligenza nell'adempire quanto viene prescritto non trascurandolo perché per sé non obbliga
a peccato.
I bisogni che singolarmente furono contemplati sono i seguenti :
Primo l'educazione, l'istruzione e custodia della gioventù povera della città non solo ma
anche della campagna.
L'Istruzione delle adulte povere per conservarle nella Dottrina della Chiesa.
L' Assistenza alle povere negli ospitali perché si dispongano a ben ricevere i santi
Sacramenti e facciano una santa morte se Dio a se le chiama, o veramente si stabiliscano sempre più
nella vita cristiana risanandosi a vantaggio delle anime loro e delle loro famiglie.
Finalmente ebbesi mira ad eccitare nella classe signorile lo spirito di fervore per animarle
non solo alla buona educazione dei figli e dovuta vigillanza della servitù, ma ben anche
all'assistenza delle cristiane parrocchiali dottrine alla visita degli ospitali ed a sostenere nelle
campagne il bene che sotto i loro Parrochi farebbero le contadinelle educate nell'Istituto.
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di questi bisogni qui adesso parleremo individuando come colle Regole sia stato cercato di
provvedere, e questo servirà a darvi una sempre più chiara idea dell'Istituto nell'atto che conoscerete
con quali mezzi adempiendo le regole vostre potrete provvedervi.
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