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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANNA FANZAGO OLIVARI<br />

976(Verona#1828.01.24)<br />

V. G. e M. Pregiatissima e Carissima Amica<br />

Gran tempesta <strong>di</strong> lettere e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi, mia cara Amica. Ma questa famosa ere<strong>di</strong>tà tiene in<br />

esercizio la <strong>di</strong> Lei pazienza. Sappia che fin ora non mi fù possibile avere la copia del testamento per<br />

quante <strong>di</strong>ligenze abbia fatto. Già l'avrò, ma forse l'avrà prima Lei. Seppi bensì essere stato spe<strong>di</strong>to il<br />

testamento a Padova, e per ciò non manco <strong>di</strong> subito avvertirla che forse potrà averlo prima <strong>di</strong> me.<br />

Intorno ai funerali io già mi atterrò esattamente a quanto Ella mi spiegherà averle co(municato)<br />

la buona defonta e se la cosa è come io la intesi se anche l'erede ci rimborserà delle nostre spese, mi<br />

pare che dovremo far <strong>di</strong>re tante messe <strong>di</strong> quanto per tale oggetto ci daranno. Intanto io <strong>di</strong>rei che<br />

venendo interrogata Lei sulle spese pel funerale, e delle donne pagate, essendo stato fatto a me qualche<br />

rimarco ch'io più <strong>di</strong>ca per sapere se vi era danaro, ella può <strong>di</strong>re com'è veramente che avendo dalla<br />

defonta ricevuto commissione ch'io supplissi a queste spese, e che tutto quello ch'era in casa lo aveva<br />

lasciato a me, essendo con me, come ben sà, nominate con me altre Compagne e voleva che tutto fosse<br />

nostro, così pel funarale non avendo avuto tempo <strong>di</strong> ricevere la mia risposta, interpretò la mia<br />

intenzione e pel rimanente operò <strong>di</strong> pienissima nostra intelligenza. Staremo poi alla Provvidenza in<br />

tutto quello che sucedera.<br />

Quando risposi ai rimarchi fatemi non poterono comprender niente avendo io risposto che non<br />

essendo obbligata la defonta a lasciarmi niente se anche supplito a tutto mi avvanzassero <strong>di</strong>eci sol<strong>di</strong><br />

sarebbe molto e le sarei gratissima.<br />

Termino per non perdere l'or<strong>di</strong>nario pregandola de miei doveri al degnissimo Signor Francesco,<br />

abbracciandola <strong>di</strong> tutto cuore e ringraziandola <strong>di</strong> tutto.<br />

Verona li 24 gennaio 1828

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