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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANNA FANZAGO OLIVARI<br />

971(Verona#1827.12.27)<br />

V: G: e M: Pregiatissima e Carissima Amica<br />

Soltanto oggi ricevetti la gra<strong>di</strong>tissima <strong>di</strong> Lei lettera del giorno 21 corrente, e ciò credo perchè<br />

l'ottimo Signor Arve<strong>di</strong> consegnò la cara Sua lettera al degnissimo Signor Ruzzenenti, e questo fu<br />

incomodato ed essendosi impegnato coll'Arve<strong>di</strong> <strong>di</strong> consegnare la <strong>di</strong> Lui lettera in mia propria mano,<br />

così solo questa mattina me la portò. Mia Carissima Signora Annetta, mi lusingo che Ella pure avrà<br />

ricevuto una mia in data de' 21 corrente, nella quale le raccontava lo stato delle cose sino a quel<br />

momento, e siccome io credeva che quel giorno fosse straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> posta, le <strong>di</strong>ceva che sul timore<br />

che la mia lettera non le pervenisse con tutta sollecitu<strong>di</strong>ne, accadendo che tal volta gli straor<strong>di</strong>narj<br />

restano incerti, le avrei per più sicurezza rinnovato il <strong>di</strong>sturbo, e replicato in altra lettera coll'or<strong>di</strong>nario<br />

quanto in quella de 21 le scriveva. Ma avendo poi saputo che partiva quel giorno la posta a forma<br />

d'or<strong>di</strong>nario, non avendo come non ho notizie <strong>di</strong> novità alcuna, non le replicai l'incomodo. Giacche<br />

peraltro le scrivo oggi in riscontro della carissima sua del 21, succintamente le <strong>di</strong>rò quanto le scrissi<br />

nell'antecedente per più sicurezza. Le <strong>di</strong>ssi dunque come il Signor Bernar<strong>di</strong> quando ebbi ricevuto da<br />

costì la fede mortuaria unì a questa la supplica <strong>di</strong> cui già le parlai, e fece presentare al Tribunale il<br />

sigillato testamento per l'apertura. Ma il Signor Presidente rifiutò assolutamente il permesso, poichè la<br />

legge prescrive che il testamento debba essere aperto nel luogo dove il testatore viene a mancare, e che<br />

ivi debba farsi la ventilazione dell'ere<strong>di</strong>tà. Bernar<strong>di</strong> allora fece un'altra supplica perchè il nostro<br />

Tribunale significasse colla sollecitu<strong>di</strong>ne possibile al Tribunale <strong>di</strong> Padova essere a lui stato depositato il<br />

testamento della Signora Buola 1 morta in Padova e domandasse <strong>di</strong> essere autorizzato ad aprir il<br />

testamento qui, cavarne una autentica copia per qualunque evento potesse succedere, e spe<strong>di</strong>re poi<br />

l'originale a Padova affinchè eseguito venga quanto è <strong>di</strong> legge. Io credeva dovesse essere tutto esaurito<br />

in un momento ma il fatto si è che oggi dopo ricevuta la Carissima <strong>di</strong> (lei) lettera mandai a vedere da<br />

Bernar<strong>di</strong> ma non è ancora venuta la risposta da Padova.<br />

Come può credere appena saprò qualche cosa sul punto glielo significherò anche mandandole<br />

un'espresso se occorresse. Non si sa niente più <strong>di</strong> così. Rapporto al sod<strong>di</strong>sfare il me<strong>di</strong>co chirurgo, e<br />

speziale, anch'io con Lei convengo esser meglio aspettare per vedere a chi appartenga a sod<strong>di</strong>sfare non<br />

avendo nulla su <strong>di</strong> ciò detto la buona Signora Teresa e potrebbe anche accadere che se tali spese<br />

dovessero essere incontrate dall'erede universale trovasse questo qualche cosa da <strong>di</strong>re su quello che<br />

potessimo aver fatto. Appena aperto il testamento, o qui, o a Padova potremo se saremo in tempo a<br />

pagare.<br />

Nell'antecedente mia, pure le scriveva che io per la massima non solo non ho la minima<br />

<strong>di</strong>fficoltà secondo l'opinione del degnissimo Padre Salomoni <strong>di</strong> dare un zecchino al Signor Barbieri, ma<br />

anzi ben volentieri quanto trovano per ora doveroso da farsi la prego <strong>di</strong> farlo. A cosa finita poi<br />

penseremo non solo al doveroso, ma anche al conveniente. Unicamente trovo da riflettersi se facendolo<br />

adesso potesse sembrare che fosse da noi ciò fatto per averlo favorevole in cose mancanti <strong>di</strong> rettitu<strong>di</strong>ne<br />

e <strong>di</strong> equità, cosa grazie al Signore falsissima. Avuto dunque questo riflesso liberamente si regoli come<br />

crede il migliore.<br />

Mia Carissima Amica figurandomi che avrò il piacere seco Lei <strong>di</strong> trattenermi <strong>di</strong> nuovo a<br />

momenti, la prego dei miei doveri al degnissimo Signor Francesco, ed al Padre Salomoni ed<br />

abbracciandola col maggior attaccamento la ringrazio nuovamente <strong>di</strong> tutto, e la lascio nel Cuor<br />

dolcissimo della nostra Cara Madre Maria<br />

Di Lei Pregiatissima e Carissima Amica<br />

Verona li 27 <strong>di</strong>cembre 1827<br />

_______________________<br />

NB. Trattandosi <strong>di</strong> minuta non c’è firma.<br />

1 Legg.: Buella.

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