02.06.2013 Views

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

AD ANNA FANZAGO OLIVARI<br />

970(Verona#1827.12.21)<br />

V:G: e M: Pregiatissima Carissima Amica<br />

Brava e poi brava, mia Carissima Amica, ella non fa che <strong>di</strong>sturbarsi per me, e poi mi domanda<br />

anche perdono. Veramente la <strong>di</strong> Lei idea <strong>di</strong> Saulo che custo<strong>di</strong>va le vesti e <strong>di</strong> quelli che lapidavano<br />

Santo Stefano è proprio carina. Noli parlo della <strong>di</strong>fferenza sostanziale, cioè che Saulo pensava <strong>di</strong> far<br />

bene, ma concorreva in qualche modo alla morte <strong>di</strong> Santo Stefano, ed Ella non solo concorre al bene <strong>di</strong><br />

un Istituto da Lei amato, ma per questo Istituto medesimo ha già avuto tanti altri <strong>di</strong>sturbi in tante<br />

maniere e chi sa quanti ne avrà. In somma il Signore la rimuneri <strong>di</strong> tutto del passato presente e futuro!<br />

Ella mi favorì nel <strong>di</strong>rmi in quale stato siano le cose costì, ed io le <strong>di</strong>rò come le cose qui si<br />

trovano, almeno sino a jeri. Non posso peraltro non lodare ed ammirare la buona e brava Signora<br />

Teresa Calvi, ed al proposito dell'opinione del degnissimo Padre <strong>di</strong> dare un zecchino al Signor Barbieri,<br />

non vi ho per la massima nessuna <strong>di</strong>fficoltà; anzi per questo non solo ma per qualunque altra spesa da<br />

loro giu<strong>di</strong>cata doverosa adesso, ed a cosa finita anche conveniente. Unicamente trovo da riflettersi<br />

facendolo, se potesse sembrare che fosse fatto per averlo favorevole in cosa non retta, cosa grazie al<br />

Signore falsissima onde avuto questo riflesso liberamente si regoli come crede il migliore. Di qui lo<br />

stato attuale dell'affare è questo. Ricevutasi dal Signor Bernar<strong>di</strong> la fede mortuaria, con unita la supplica<br />

<strong>di</strong> cui già le parlai fece passare al Tribunale il sigillato testamento, per l'apertura. Ma il Signor<br />

Presidente assolutamente rifiutò <strong>di</strong> permetterlo perche la legge prescrive che il testamento debba essere<br />

aperto nel luogo dove il testatore viene a mancare e che ivi deve farsi la ventilazione dell'ere<strong>di</strong>tà. Mia<br />

Cara Signora Annetta a me pure viene da ridere con questa ventilazione. Bella sarebbe che a forza <strong>di</strong><br />

ventilare andasse la faccenda tutta per l'aria. In somma ritorniamo sul serio. Bernar<strong>di</strong> allora fece una<br />

supplica perche il Tribunale nostro significasse colla possibile sollecitu<strong>di</strong>ne al Tribunale <strong>di</strong> Padova<br />

essergli stato depositato il testamento della Signora Buella morta in Padova, e quin<strong>di</strong> domandasse <strong>di</strong><br />

essere autorizzato ad aprir il testamento, estrarne una copia autentica per qualunque evento potesse<br />

succedere, e che poi spe<strong>di</strong>rà l'originale a Padova, ove faranno quello che è <strong>di</strong> legge. Io mi figuro ma<br />

non sò se sarà arrivata da Padova la risposta del Tribunale, e subito che saprò il <strong>di</strong> più le scriverò ogni<br />

cosa, e vedremo come terminerà la ventilazione.<br />

La ringrazio della premura che ha della mia salute. Questa grazie al Signore và bene. La<br />

Damina Donà quantunque rissenta i suoi incomo<strong>di</strong> perche siamo nell'inverno in cui questa buona Figlia<br />

soffre sempre molto, quest'anno se la passa meglio degli altri. Quanto mi consolo delle buone notizie<br />

che mi dà delle due Care sue Figlie. Desidero e spero che altretanta consolazione abbia dai maschj. Ella<br />

sarà come perduta a trovarsi in casa senza figli. I miei complimenti e doveri a questi, al degnissimo<br />

Signor Francesco.<br />

Mi <strong>di</strong>menticava <strong>di</strong> <strong>di</strong>rle che non ebbi mai bisogno <strong>di</strong> nominarla e che quando dovetti parlare a<br />

chi non potei <strong>di</strong> meno dell'affare, mi tenni generalmente sulla Cappellania lasciata, ed al più <strong>di</strong>ssi con<br />

qualcheduno solo che la buona Signora Teresa ci aveva lasciato in deposito per un po <strong>di</strong> tempo alcuni<br />

mobili e che glieli avevamo restituiti.<br />

Il Signor Della Croce quest'anno non credo abbia potuto per i suoi affari allontanarsi dalla casa,<br />

e la <strong>di</strong> Lui sorella da che si trova a Venezia stà molto meglio de suoi gran mali <strong>di</strong> testa.<br />

Siccome questa lettera gliela spe<strong>di</strong>sco per istraor<strong>di</strong>nario, trovando necessario <strong>di</strong> tenerla al fatto<br />

<strong>di</strong> tutto, cosi non tenendomi dello straor<strong>di</strong>nario troppo sicura, così coll'or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> domenica le<br />

replicherò le cose medesime ed il <strong>di</strong> più se lo saprò.<br />

L'abbraccio <strong>di</strong> vero cuore, e la lascio nel Cuore Santissimo <strong>di</strong> Maria rinnovando a Lei ed al<br />

Signor Francesco i più <strong>di</strong>stinti ringraziamenti .<br />

Di Lei Carissima Amica<br />

Verona li 21 <strong>di</strong>cembre 1827<br />

_______________<br />

NB. Non firmata. Può essere copia da riservarsi agli atti.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!