epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

Illustrissimo e Reverendissimo Monsignore 1
A MONS. RUZZENENTI
965(Verona#1826.09.26)
[Verona] 26 settembre 1826
Jeri sera essendo venuto a favorirmi il signor Verdari con viva dispiacenza rilevai un mal inteso
accaduto col degnissimo di lei fratello il signor Dottor Bortolo.
Mi figuro che la S.V.I1I.rna e Rev.ma sarà al fatto della cosa. Ella può credere per altro
ch’io domandai l’ipoteca per mettere tutto in regola per qualunque caso piacesse al Signore disporre
della mia vita ma singolarmente perchè il degnissimo di lei fratello aveva fatto l’intelligenza di
darla, ma se ciò gli dà pena per essersi cambiate le circostanze si può combinare in altro modo.
Non può credere quanta sia la mortificazione che mi porta il vedere di non aver saputo
concertare le cose tutte in modo di non recare dispiacere ad una persona per cui ho tanta stima
quantunque l’abbia cercato in ogni maniera.
Spero che la di lei carità mi onorerà prima ch’io parta. In voce c’intenderemo meglio.
Frattanto raccomandandomi alle sante di lei orazioni le confermo che sono e sarò sempre colla
maggior venerazione
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NB. Lettera che non presenta niente di autografo.
1 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, Superiore della Casa di Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).