02.06.2013 Views

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

AD ANTONIO ROSMINI<br />

953(Verona#1830.07.01)<br />

Mons. Sardagna dovrebbe essere consacrato Vescovo a Roma, ma, per la sua salute cagionevole, ha già chiesto<br />

all'organo competente austriaco <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>spensato da un così lungo viaggio. Don Rosmini cerchi <strong>di</strong> ottenerlo<br />

anche dalla Santa Sede.<br />

V. G. e M. Veneratissimo signor Don Antonio<br />

Vengo a turbare la pace della <strong>di</strong> lei solitu<strong>di</strong>ne, veneratissimo signor Don Antonio, ma già le giornate<br />

sono tanto lunghe, che mi faccio coraggio <strong>di</strong> rubbare al suo raccoglimento, ed alle sue occupazioni un<br />

qualche momento.<br />

Dacchè ritornò ella da Roma, io ebbi le sue notizie prima da Milano, e l'altro giorno me le <strong>di</strong>ede<br />

l'ottimo nostro Prelato 1 , il quale mi soggiunse anche, che l'aspetta a Verona, m'imagino quest'autunno.<br />

Chi sà se in quella circostanza non ci rivedremo. Dico chi sà perche essendo sempre in pellegrinaggio,<br />

resto pure sempre incerta del mio viaggiare, e del mio soggiorno. Sia fatta la Divina Volontà. Mi faccia<br />

bensì la carità <strong>di</strong> tenermi vicina presso il Signore nelle sante sue orazioni.<br />

Oltre il richiamarmi alla sua memoria, senta qual'è l'oggetto particolare che mi spinge a<br />

rivolgermi a lei. Ella sà come il nostro Monsignor Sardagna fu nominato alla Chiesa <strong>di</strong> Cremona, come<br />

Monsignor Morlacchi 2 a quella <strong>di</strong> Bergamo. Da quanto intesi quest'ultimo è già partito per Roma per la<br />

sua consacrazione. Mi scrive la Cara Giuseppina 3 che Monsignor Sardagna domandò col mezzo solito<br />

io penso, dell'Incaricato d'Affari austriaco, la grazia <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>spensato da tal viaggio unicamente per<br />

oggetto <strong>di</strong> salute, avendo corredata la <strong>di</strong> lui istanza col unirvi le fe<strong>di</strong> me<strong>di</strong>che. Persona <strong>di</strong> tutta<br />

confidenza della cara Giuseppina ch'io pure conosco, mi fece col mezzo <strong>di</strong> questa pregare, se avessi<br />

mezzi a Roma per cercare che la domanda venisse accordata. Pensai molto a chi potermi a Roma<br />

rivolgere, premendomi tutto passasse colla dovuta secretezza, parendomi cosa ri<strong>di</strong>cola che una donna<br />

s'ingerisca in affari <strong>di</strong> Prelati. Per i motivi che quando ci rivedremo in voce le <strong>di</strong>rò, non mi parve<br />

opportuno lo scrivere a Roma <strong>di</strong>rettamente, e mi determinai in vece <strong>di</strong> supplicare la <strong>di</strong> lei bontà, sempre<br />

che veda che sia cosa da potersi domandare senza <strong>di</strong>spiacenza del Santo Padre 4 , a voler ella procurare<br />

che venga detto Monsignore consolato. Mi <strong>di</strong>ce la <strong>di</strong> lei sorella, che essendo andato a Roma dei due<br />

nominati il più giovane, che è quello <strong>di</strong> Bergamo, sia facile che il più avvanzato ottenga la <strong>di</strong>spensa. In<br />

somma se ella vede che sia cosa da farsi, me le raccomando. Ciò che può fare abbia la bontà <strong>di</strong> farlo<br />

subito, <strong>di</strong>cendomi la Giuseppina non esservi tempo da perdere.<br />

Le domando mille perdoni, ma sa che mi sono messa in <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> esercitare la sua pazienza, che<br />

mi confondo quando mi ricordo <strong>di</strong> quella che le feci portare a Roma. Non va<strong>di</strong> in collera, ma sappia<br />

che non saprei fare un proponimento efficace <strong>di</strong> non fargliene portare dell'altra quando piacerà al<br />

Signore che ci ve<strong>di</strong>amo, perche il desiderio che tutto le riesca bene mi rende forse importuna nelle cose<br />

che non intendo.<br />

Favorisca dei <strong>di</strong>stinti miei doveri al suo Secretario, e se crede al degnissimo <strong>di</strong> lei compagno alle<br />

orazioni pure del quale assai mi raccomando. E' superfluo che alla <strong>di</strong> lei prudenza aggiunga che<br />

operando in favore <strong>di</strong> Monsignor Sardagna, ella non mi nomini con nessuno. Cristina le presenta tanti<br />

rispetti, ed io colma <strong>di</strong> venerazione passo al vantaggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiararmi.<br />

1 Mons. Grasser Giuseppe, Vescovo <strong>di</strong> Verona (Ep.I, lett. 379, n. 2, pag. 646).<br />

2 Mons. Carlo Morlacchi, Vescovo <strong>di</strong> Bergamo (Ep.I, lett. 388, n. 8, pag. 627).<br />

3 Giuseppina Margherita Rosmini (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535).<br />

4 Gregorio XVI, Sommo Pontefice eletto nel 1830 (Ep. I, lett. 407, n. 2, pag. 667).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!