epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

[Verona 9 dicembre 1825]
A MONS. RUZZENENTI
943(Verona#1825.12.09)
La Canossa deve mandare a Roma, al Cardinal Zurla, una lettera che desidera che il Superiore spirituale
legga e corregga.
V G e M Illustrissimo e Reverendissimo Monsignore 1
A norma di quanto ebbi l’onore di concertare con V.S.M.to Ill.re e Rev.ma scrissi al Superiore di
Venezia e jer sera ricevetti notizia da quella superiora che coll’ordinario di domani mi spedirà la
risposta che dovrebbe giungermi giovedì sera.
Siccome avrei occasione da far mettere la lettera di Roma in posta fuori di Stato venerdì
mattina in supposizione che la risposta di Venezia sia in conformità di quanto abbiamo trattato ho
preparata l’unita lettera al Cardinale 2 che la supplico di leggere. Feci in questa lasciare un margine
sul quale la supplico mettervi quelle correzioni che ella crederà.
Non si sgomenti se vede una lettera così lunga ad un Cardinale; tanta è la servitù che ho con
lui che posso prendermi tanta libertà. Domani dopo pranzo manderò a prendere la detta lettera senza
che si disturbi per questa a scrivermi se va bene me la rimandi qual’è e se va male faccia la carità di
correggerla.
La prego poi di volermi far sapere quale giorno e qual ora sarebbe a lei di minor incomodo
per mandarle al confessionale quella persona la quale tuttora desidera consultare con lei la
vocazione.
So che ella è intenzionata di onorarmi e so anche le tante di lei occupazioni.
Non aggiungo una parola di stimolo alla di lei carità solo il giorno che potrà farlo la
supplicherei di anticipare a venire quanto può facendomi pena a vederla partir tardi per la di lei
salute, ed avendo varie cose da comunicarle.
Mi onoro di raffermarle l’ossequiosa mia venerazione.
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NB. Minuta che non presenta niente di autografo. Deve essere del 9 dicembre 1825, perchè la
risposta di Monsignore è del 10 dicembre.
1 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, Superiore della Casa di Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).
2 Card. Placido Zurla, Vicario del Papa Leone XII (Ep. I, lett. 339, n. 2, pag. 527).