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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANTONIO SCHIAVONI<br />

940(Verona#1823.12.**)<br />

Don Antonio è a Roma ed entrato in Propaganda Fide, desideroso <strong>di</strong> partire per la Cina. La <strong>Canossa</strong> ne è<br />

contentissima, ma avrebbe preferito che egli andasse in mezzo ai Greci, che le stanno tanto a cuore. Se il suo<br />

Istituto avesse più anni <strong>di</strong> vita, avrebbe desiderato aprire una Casa a Zara. Si limiterà a seguire il novello<br />

Missionario con la preghiera, fiduciosa che egli aumenti sempre più la sua devozione alla Vergine Santa.<br />

V:G: e M: Stimatissimo Signor Antonio<br />

Per alcuni prudenziali riguar<strong>di</strong> mi fecero ritardare sin qui il vantaggio <strong>di</strong> riscontrare alcune delle<br />

pregiatissime <strong>di</strong> Lei lettere, stimatissimo signor Antonio, l'ultima delle quali scrittami da Bologna.<br />

L'assicuro che mi fù <strong>di</strong> vero piacere il sentirla consolata. Ora già la ritengo arrivata alla meta delle sue<br />

brame, giunta a Roma, non solo, ma entrata anche nell'illustre e venerabile Congregazione <strong>di</strong><br />

Propaganda. Non posso a meno <strong>di</strong> non figurarmi quanta compiacenza abbia da provare un'anima ch'ami<br />

un poco il Signore, <strong>di</strong> vedersi <strong>di</strong>venuta membro <strong>di</strong> un Corpo ch'anela <strong>di</strong> esporre la vita, e dare il sangue,<br />

per amore <strong>di</strong> chi volle morir per noi, e già destinato a portare alle Nazioni il lume evangelico.<br />

Mi rende allegrezza il figurarmi solo la loro fortuna. La prego della carità <strong>di</strong> ricordarsi al<br />

Signore anche <strong>di</strong> me miserabile, ch'io indegna qual sono non mancherò <strong>di</strong> pregare per Lei. Vivo pure<br />

nella speranza che non sarà per <strong>di</strong>menticare, anche i poveri Greci, sapendo quanto le stasse sempre a<br />

cuore il Levante. Come sa mi fecero sempre gran compassione, ma dacchè ebbi incontro <strong>di</strong> vedere<br />

pochi mesi in Milano un Religioso della Dalmazia, ed intesi dal medesimo la situazione spirituale <strong>di</strong><br />

tutti que' Paesi, l'assicuro che non saprei <strong>di</strong>re se compassioni più i cattolici, che i scismatici. E tanta<br />

pena mi danno, che se l'Istituto nostro fosse stabilito da più tempo, e per conseguenza più numeroso,<br />

tenterei <strong>di</strong> mettere una nostra Casa a Zara, per provedere intanto in qualche modo all'educazione, ed<br />

istruzione delle ragazze, e delle donne; non parlo <strong>di</strong> Corfù, e del rimanente delle isole, e del Levante,<br />

perchè già Ella sà assai più <strong>di</strong> me per ogni rapporto. Ma io m'avveggo d'aver parlato senza pratica, non<br />

sapendo se il sistema della venerata <strong>di</strong> Lei Congregazione sia <strong>di</strong> lasciar libera la scelta de' Paesi ove poi<br />

faticare, o vengano dalla medesima stabilite; per ciò non più parlandole su questo argomento, le<br />

soggiungerò bensì, che tenendomi certa ch'Ella conserverà non solo; ma accrescerà ancora e ravviverà<br />

sempre più negl'altri illustri <strong>di</strong> lei compagni, quella tenera <strong>di</strong>vozione, che sempre professò alla Madre<br />

della Misericor<strong>di</strong>a Maria Santissima non dubito <strong>di</strong> vedere benedetta, e felitata 1 ogni sua impresa, ed io<br />

pure mi prendo la libertà <strong>di</strong> pregarla a <strong>di</strong>ffondere quanto può in tutti la <strong>di</strong>vozione della nostra comune<br />

Madre avvocata, tanto pel desiderio vivissimo che ho ch'Essa venga da ogni uno venerata ed amata<br />

quanto per la certezza del vantaggio, che in tutti deriverà da farlo <strong>di</strong>vozione. Ella poi non aveveva 2<br />

motivo alcuno <strong>di</strong> <strong>di</strong>rmi tante gentilezze. Si assicuri che desidero sinceramente ogni <strong>di</strong> Lei vantaggio.<br />

Non le presento i complimenti della mia famiglia scrivendo da Milano, ove passai da Bergamo a dare<br />

un saluto alle mie Compagne, prima <strong>di</strong> ritornare a Verona; ove spero d'essere la metà <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre.<br />

Rinnovandole le proteste della più <strong>di</strong>stinta mia stima, passo a segnarmi<br />

Di Lei Stimatissimo Signor Antonio<br />

[Verso la fine del 1823]<br />

Dev.ma Obbl.ma<br />

Serva <strong>Maddalena</strong> <strong>di</strong> <strong>Canossa</strong> 3<br />

1 Legg.: facilitata.<br />

2 Legg.: aveva.<br />

3 NB. Bella copia, con firma autografa della <strong>Canossa</strong>; una minuta che in A.C.R. è allegata a quella.

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