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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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[Verona, 5 agosto 1825]<br />

A DON GIOVANNI BATTISTA FRISONI<br />

715(Verona#1825.08.05)<br />

La <strong>Canossa</strong> aveva parlato dell‟opera incipiente dei Figli della Carità ad un sacerdote, Don Pietro Ribossi, che<br />

pareva seguirla spiritualmente, ma la sua convinzione è che l‟eccessiva timidezza ed insicurezza dell‟aspirante<br />

non lo rendono raccomandabile.<br />

V G e M Veneratissimo signor Don Giovanni Battista<br />

Mi affretto <strong>di</strong> riscontrare il pregiatissimo <strong>di</strong> lei foglio in data 5 corrente da me ricevuto soltanto lunedì<br />

per poterle significare l’esito dell’abboccamento tenuto col signor Canonico Don Pietro 1 il quale mi<br />

favorì la mattina imme<strong>di</strong>ata dopo il suo arrivo cioe jeri. Conviene ch’io pure confessi a Vostra Signoria<br />

Molto Illustre e Reverenda non aver potuto chiaramente scoprire le <strong>di</strong> lui intenzioni sembrandomi<br />

inclinato per i comuni nostri desiderj, ma dall’altra parte pieno <strong>di</strong> timi<strong>di</strong>tà. La pietà del medesimo, il<br />

dolcissimo suo carattere mi lasciano luogo a sperare che la freddezza attuale sia piuttosto un timore per<br />

procurar poi il maggior bene <strong>di</strong> quello che sia una vera alienazione alla cosa: non<strong>di</strong>meno non me ne<br />

assicurerei totalmente anzi siccome non fù possibile dal tempo in cui ritornai da Milano sin qui <strong>di</strong><br />

verificare ciò che riguardava i due altri soggetti ch’io ho in vista approfittai <strong>di</strong> tale combinazione per<br />

tenere riguardo a questi ogni cosa sospesa non solo per maturare quanto <strong>di</strong>viene in<strong>di</strong>spensabile ma<br />

anche per dar luogo a vedere la pianta della cosa. Aggiungerò poi adesso a lei ed al ottimo signor<br />

Francesco 2 la debolissima mia opinione alla quale <strong>di</strong>ano poi loro il valore che credo no. Già per la<br />

prima sono certa che siano perfettamente d’accordo e questa si è che non vacillino un momento in una<br />

smisurata confidenza in Maria santissima Addolorata dai meriti ed intercessione della quale deve essere<br />

unicamente ogni cosa appianata Poi a me pare, dopo avere pesate e riflettute le circostanze tutte<br />

ch’ebbe la bontà <strong>di</strong> comunicarmi il Reverendo signor Don Pietro che adoperandosi da loro una somma<br />

destrezza e circospezione potrebbero subito dar principio ed anche farlo in modo da non compromettere<br />

ne <strong>di</strong>sgustare nessuno.<br />

Siccome io resto nella lusinga che il signor. Francesco possa effettuare la sua gita qui e che<br />

d’altronde tali affari è quasi im possibile in iscritto spiegarli bene mi riservo in voce a <strong>di</strong>rle ogni cosa<br />

assicurandoli intanto che io non manco benchè indegnissima <strong>di</strong> raccomandare e far raccomandare ogni<br />

cosa alla cara nostra Madre Maria santissima essendo troppo chiaro che il demonio cercherà <strong>di</strong> fare<br />

ogni sforzo per opporsi al caritatevole loro <strong>di</strong>ssegno, ancorchè dovrebbe ben vedere costui che non ha<br />

armi contro <strong>di</strong> quella che già gli schiacciò il capo.<br />

Nel caso che non potesse verificare il signor Francesco la sua venuta qui stu<strong>di</strong>erò il modo che<br />

ripetto vedo <strong>di</strong>ficilissimo in iscritto <strong>di</strong> far loro sapere cosa farei in relazione dei <strong>di</strong>scorsi tenùti a me dal<br />

Reverendo signor Don Pietro il quale niente mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> più ritornare benchè in qualche modo senza<br />

mostrare <strong>di</strong> desiderarlo nel <strong>di</strong>scorso gli lasciai luogo <strong>di</strong> offerirmelo.<br />

Mi raccomando sempre alla carità delle loro orazioni e <strong>di</strong> sposta <strong>di</strong> servirli mi dò il vantaggio <strong>di</strong><br />

rispetosamente protestarmi.<br />

____________________<br />

NB. Minuta con qualche brevissima correzione autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

1 Don Pietro Ribossi (Cf. Ep. II/2, lett. 714, pag. 792).<br />

2 Francesco Bonetti .(Ep. II/2, lett. 700, pag. 762).

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