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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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APPENDICE<br />

DA MONS. SOLDATI<br />

A 124(Treviso#1830.06.03)<br />

Monsignor Soldati, anche quando era Vicario Generale <strong>di</strong> Monsignor Grasser, aveva chiesto informazioni per<br />

una possibile fondazione a Treviso, ma poi la penuria <strong>di</strong> mezzi finanziari li aveva <strong>di</strong>ssuasi entrambi. Ora, poichè<br />

ci sono prospettive migliori, il Vescovo prega la <strong>Canossa</strong> <strong>di</strong> volersi portare a Treviso per possibili accor<strong>di</strong>.<br />

Nobile Signora Marchesa<br />

L’Istituto utilissimo, <strong>di</strong> cui Dio volle propagatrice e madre Vostra Signoria Illustrissima è desiderato<br />

sommamente da me 1 , perchè conosciuto proficuo alla santificazione <strong>di</strong> questa mia città e Diocesi. Fino<br />

da quando Monsignor Grasser 2 reggeva questa Chiesa, ed io aveva l’onore <strong>di</strong> servirlo in qualità <strong>di</strong> suo<br />

Vicario Generale, mi torna a mente d’averle esposto questo medesimo desiderio, e d’averle chiesto in<br />

nome <strong>di</strong> lui schiarimenti e <strong>di</strong>lucidazioni su tal punto. Per allora non la freddezza dell’animo, ma la<br />

mancanza <strong>di</strong> mezzi parve sospendere la conchiusione d’un sì utile progetto. Ora se l’animo non<br />

m’inganna, sembra esser giunto il tempo segnato negli eterni decreti all’esecuzione <strong>di</strong> sì bell’opra: e<br />

pare che me lo promettano i generosi sforzi e la pia volontà <strong>di</strong> qualche benefattore. Ciò essento oserei<br />

supplicare colla presente, Vostra Signoria Illustrissima, acciocchè associandosi all’ottima signora<br />

Marianna Infom 3 , da cui le sarà stata fatta parola <strong>di</strong> questo fatto, volesse quanto prima recarsi quivi,<br />

convenir sulla cosa, e darmi tutti que’ lumi e quelle <strong>di</strong>rezioni che sono necessarie perch’io possa<br />

parlare con queste locali Autorità, con qualche fondamento conoscere se i mezzi pre<strong>di</strong>sposti sono<br />

bastevoli, e venire ad una prudente conclusione. Già vorrei sperare che non sieno per esservi obbietti:<br />

ma ad ogni modo la prudenza mi suggerisce <strong>di</strong> parlare ancora con questo riserbo. Desideroso <strong>di</strong> vederla<br />

quivi, mi raccomando alle sue sante orazioni, e mi do l’onore <strong>di</strong> essere con tutta la stima<br />

Di Treviso li 3 giugno 1830<br />

Alla Nobile Signora Marchesa<br />

<strong>Maddalena</strong> De <strong>Canossa</strong><br />

Direttrice delle Figlie della Carità<br />

VENEZIA<br />

Onoratissimo Devotissimo in Gesù Cristo<br />

Sebastiano Vescovo <strong>di</strong> Treviso<br />

1 Mons. Sebastiano Soldati, vescovo <strong>di</strong> Treviso (Ep. II/2, lett. 921, n. 1, pag. 1281)<br />

2 Mons. Grasser Giuseppe, Vescovo <strong>di</strong> Verona (Ep.I, lett. 379, n. 2, pag. 646)<br />

3 Una delle benefattrici <strong>di</strong> Treviso.

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