02.06.2013 Views

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

A MONS. SARDAGNA<br />

912(Bergamo#1835.02.04)<br />

Con lettera del 20 gennaio 1835, la <strong>Canossa</strong> aveva chiesto al Vescovo che le volesse rilasciare un suo scritto<br />

che testimoniasse le sue intenzioni sul danaro messo a <strong>di</strong>sposizione delle sei novizie stabilite per Cremona.<br />

Monsignor Sardagna aveva chiesto a Roma l'autorizzazione, e avutala il 30 gennaio, l‟aveva comunicato alla<br />

<strong>Canossa</strong>. La Marchesa ringrazia e segnala come sta facendo preparare la documentazione per il Governo e<br />

come stia stu<strong>di</strong>ando la possibilità <strong>di</strong> mandare a Cremona, con le novizie, anche delle Religiose.<br />

Eccellenza Reveren<strong>di</strong>ssima<br />

[Bergamo] 4 febbrajo 1835<br />

Impossibilitata venerdì dalle mancanti mie forze <strong>di</strong> approffittare <strong>di</strong> quella posta per darmi<br />

l'onore <strong>di</strong> riscontrare l'Eccellenza Vostra Reveren<strong>di</strong>ssima aveva cominciato a farlo per la posta <strong>di</strong> oggi<br />

quando mi vedo prevenuta da un altro ossequiatissimo suo foglio contenente la risposta del Santo<br />

Padre 1 . Io non posso che bene<strong>di</strong>re il Signore il quale in riguardo <strong>di</strong> Maria Santissima <strong>di</strong>fonde le sue<br />

misericor<strong>di</strong>e sopra il minimo nostro Istituto e confondermi della carità, e bontà <strong>di</strong> Lui, <strong>di</strong> Lei, e <strong>di</strong> tutti.<br />

Dirò dunque all'Eccellenza Vostra Reveren<strong>di</strong>ssima come nei giorni scorsi per poter tutto<br />

<strong>di</strong>sporre regolarmente, e con sod<strong>di</strong>sfazione anche dell'I.R. Governo mi feci venire da Milano come<br />

luogo più vicino tutta la fondazione in Regola comprese l'Appen<strong>di</strong>ce, e le Regole già dal Governo<br />

conosciute. Queste stò già facendone fare la copia, e sollecitando lo scrittore che trovai meglio che fù<br />

possibile e, subito compite insieme coll'Appen<strong>di</strong>ce, le farò tenere ogni cosa unitamente alla lettera<br />

ufficiosa; ciò che alquanto m'imbarazza si è l'elenco nominale per cui renderebbesi necessario ch'io<br />

potessi prima andare a Verona ove per altro lo scritto per ripiegare in un caso alla meglio. Debbo<br />

sottoporle due combinazioni per cui l'elenco m'imbarazza giacchè per le qualificazioni altre non se ne<br />

richiese neppure per Milano, se nonchè <strong>di</strong>chiarare la Superiora e l'assistente le novizie e quelle che non<br />

lo sono, ed aggiungere al nome <strong>di</strong> ognuna la propria età. Le combinazioni che m 'imbrogliano sono<br />

queste.<br />

La prima che una delle sei ricevute in forza della carità <strong>di</strong> Lei per Cremona ora manifestò una<br />

salute la quale nella vita nostra và sempre declinando malgrado tutti gli sforzi da Essa fatti per<br />

superarsi e da noi per rimetterla, sono dunque costretta a doverla rimandare. Presto si farà a sostituire,<br />

ma bramerei trovarmi anch'io presente a concretare e stabilire il soggetto. L 'altra combinazione per cui<br />

bramerei trovarmi prima dell'elenco a Verona m'onoro <strong>di</strong> comunicargliela riservatamente. Sappia che<br />

quando ultimamente mi trovava a Milano il Signor Consigliere Giu<strong>di</strong>ci parlando della fondazione <strong>di</strong><br />

Cremona con quel buon Cavaliere che presso <strong>di</strong> lui mi favorisce, <strong>di</strong>sse al medesimo che ben si figurava<br />

ch'io non avrei fatta codesta fondazione componendo la casa <strong>di</strong> novizie ma che pensava e credeva che<br />

vi avrei messo delle provette per formare le giovani.<br />

Al presente non è più da parlare <strong>di</strong> dubbio ma sappia che per bene la cosa è da Milano [N.B. -<br />

Aggiunta incomprensibile].<br />

Le invio questa mia lettera quantunque abbia la lusinga <strong>di</strong> vederla trà poche settimane siccome<br />

però ebbi in questo frattempo bisogno <strong>di</strong> tre salassi quin<strong>di</strong> mi trovo indebolita assai, e vorrei pure<br />

essere in istato <strong>di</strong> ultimare tutte le cose, tuttavia conto come le <strong>di</strong>ssi nel mio passaggio <strong>di</strong> fermarmi tutto<br />

quel tempo che le deboli mie forze me lo permetteranno.<br />

1 Gregorio XVI, Sommo Pontefice eletto nel 1830 (Ep. I, lett. 407, n. 2, pag. 667).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!