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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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A FRANCESCO PADENGHE<br />

897(Trento#1828.07.22)<br />

Tra i benefattori c‟è pure la Danza Michieli, la quale però inisiste in ciò che la <strong>Canossa</strong> non trova<br />

opportuno: accettare nell‟Ospedale anche le «pericolate ». Prima <strong>di</strong> allargare il piano dell‟opera, è<br />

necessario trovare una buona vedova, che affianchi intelligentemente Marianna Francesconi. In quanto poi<br />

a permettere le visite al locale da parte dei benefattori, si decida dopo la partenza per la villeggiatura della<br />

Michieli per non creare troppe <strong>di</strong>fficoltà.<br />

Stimatissimo Signor Francesco<br />

Milla perdoni domando alla <strong>di</strong> lei bontà del involontario ritardo nel riscontrare la pregiata <strong>di</strong> lei<br />

lettera del giorno 10 corrente. Facilmente ella si figurerà da quante cose mi trovi circondata,<br />

conseguentemente mi conviene approfittare quando posso dei ritagli <strong>di</strong> tempo che posso avere.<br />

Molto più devo comparire spesse volte negligente, perchè la sola solita mia secretaria può qui<br />

assistermi a scrivere essendo tutte le altre compagne adete a questa fondazione occupate come può<br />

figurarsi.<br />

Le belle notizie contenute nel principio della gentillissima <strong>di</strong> lei lettera molto mi<br />

consolarono. Il chiarissimo ed esato calcolo poi che la conclude mi spaventerebbe se non pensassi<br />

che la bontà del Signore la quale tanti segni ci <strong>di</strong>ede <strong>di</strong> volere questa santa opera non mi animasse a<br />

confidare che la <strong>di</strong> lui provvidenza non abbia da continuare a farci esperimentare gli effetti <strong>di</strong> sua<br />

misericor<strong>di</strong>a. Non<strong>di</strong>meno, pregiatissimo signor Francesco, com’ella <strong>di</strong>ce benissimo conviene<br />

proccurare con coraggio a fare quanto si può, e non mancherò al certo scrivendo ad alcune <strong>di</strong><br />

coteste buone Dame <strong>di</strong> animarle ed eccitarle a proccurare novelli benefattori. Sappia anzi che una<br />

bella occasione ne ho già al momento per le mani e questa si è una lettera a cui debbo rispondere<br />

nell’amica Micheli 1 in cui mi significa le sante sue collere perchè non potei accogliere le pericolate.<br />

Secondo il nostro ideato piano dal momento che il Signore ci doni mezzi <strong>di</strong> sussistenza, ed una<br />

buona vedova vocata veramente e <strong>di</strong> piena confidenza e persuasione <strong>di</strong> Marianna 2 , siamo<br />

prontissimi e col genio maggiore <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare alla carità <strong>di</strong> questa santa Damina. L’accogliere poi<br />

altre povere penitenti le <strong>di</strong> cui mancanze non sono note, la trovo anch’io una grand’opera <strong>di</strong> carità e<br />

forse anche potrebbe essere uno de’ mezzi <strong>di</strong> sussistenza, ma oltre che ci vuole prima la prudente<br />

vedova <strong>di</strong> cui abbiamo parlato, parmi sia cosa da maturarsi prima <strong>di</strong>nnanzi a Dio coll’orazioni<br />

trattandosi d’un progetto nuovo escluso dal primo progetto. Uniamoci stimatissimo signor<br />

Francesco a pregare a far pregare perciò, onde si degni il Signore manifestare la santissima <strong>di</strong> lui<br />

volontà.<br />

Rapposto al far vedere per una sola volta il locale alle persone state benefatrici o fossero per<br />

<strong>di</strong>venirlo, so quanto grande sia la <strong>di</strong> lei prudenza e nello stesso tempo carità, e ragionevolezza per<br />

non occupare soverchiamente Marianna, la quale so che si affanna ed ammazza in simili incontri<br />

perchè la casa sia pulita, ch’io mi rimetto a lei. Solo la pregherei <strong>di</strong> lasciar andar in campagna la<br />

buona mia amica Micheli perchè temo sempre che il gran cuore <strong>di</strong> quell’anima benedetta la trasporti<br />

per fine santo s’intende a far vedere la casa persemprici lusinghe per cui senza vantaggi ci<br />

esponiamo ad interrompere frequentemente metto<strong>di</strong> e replicare a Marianna le fatiche. Questo lo<br />

<strong>di</strong>co a lei solo, sapen do quanto sia la <strong>di</strong> lei prudenza e secretezza.<br />

Mi consolai fuor <strong>di</strong> modo sentendo che gli affari del buon signor Alessandri 3 va<strong>di</strong>no un po<br />

raddrizzandosi. L’impareggiabile <strong>di</strong> lei carità riceverà anche da questa opera una gran corona.<br />

1 Dama Michiel Bernardo, veneziana (Ep. III/2, lett. 1379, n. 6, pag. 785)<br />

2 Marianna Francesconi, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/1, lett. 1095, n. 6, pag. 223).<br />

3 Alessandri Giuseppe, uno dei due procuratori <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 257, n. 1, pag. 380).

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