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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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sorella maritata la quale non ha figli, e non è in caso <strong>di</strong> averne, la quale ha suo marito, che fu<br />

beneficato in vita dal padrone a cui serviva, che morì. Non so poi se consentiranno questi <strong>di</strong> venire<br />

ad abitare in Venezia, vivendo ora in terra ferma. Marianna lo spera, e la donna sarebbe persona <strong>di</strong><br />

cuore, ed attaccata, in un bisogno. Però neppure con questi ho voluto prendermi il minimo impegno<br />

non conoscendoli io niente, e li vedrò e conoscerò quando piacerà al Signore, che possa venire a<br />

Vene zia. L’altra cosa si è, che Marianna spontaneamente sentendo Ì’àfflizione <strong>di</strong> Teresa Maria, mi<br />

esibì <strong>di</strong> venire a Venezia anchè subito, e <strong>di</strong> stare in compagnia della medesima per attendere ai<br />

restauri, e per cercare anche qualche benefattore, <strong>di</strong>cendomi che voleva pero restare della Casa<br />

nostra <strong>di</strong> Santa Lucia, da dove mi <strong>di</strong>ceva avrebbe voluto le mandassimo il cibo, e tutto il rimanente,<br />

ma col patto ch’io l’accompagnassi a Venezia. Io non ri fiutai, e non accettai, <strong>di</strong>pendendo<br />

pienamente dai miei Superiori per la cosa in se stessa, ed anche per potermi muovere adesso da quì,<br />

che già non vedo possibilità <strong>di</strong> farlo. Per altro lasciai che Marianna proponesse la cosa al signor<br />

Arciprete Albrizzi, ma sembro a questo, che tal passo sia intempestivo, ed io pure vi scorgo molti<br />

obbietti, non<strong>di</strong>meno la cosa non è da <strong>di</strong>sprezzarsi a mio credere, e mi pare una <strong>di</strong>sposizione del<br />

Signore per ridurre Marianna più dolcemente e questo passo.<br />

Quello che intanto raccomando a lei, ed all’ottimo signor Francesco s e <strong>di</strong> sollecitare la<br />

canta delle persone che <strong>di</strong>segnano pregare. Aspetto oggi <strong>di</strong> ritorno da Milano la buona Priùli 6 col<br />

nostro Don Marco 7 , il quale tornerà io spero risuscitato da morte a vita, per un po’ <strong>di</strong> riposo.<br />

Quando sarò colla Priùli sola senza Don Marco, voglio par lane del mio progetto delle 24<br />

mille svansiche tra l’ospitale e Murano 8 , perche vorrei che s’impegnasse anch’essa, o per una cosa,<br />

o per ] Quando passò da qui, poco potei parlarle an che per la mia tosse, la quale si è <strong>di</strong>vertita dopo<br />

la <strong>di</strong> lei partenza alquanto, ma ora ne sono quasi libera, quantunque dubiti che dovrò farmi levar<br />

sangue; ma già sono cose da niente ed a momenti sono forte.<br />

6 Dama Loredana Priouli, benefattrice dell’Istituto (Ep. I, lett. 397, pag. 646).<br />

7 Don Cavanis Marco, col fratello si occupa dell’educaziojne dei ragazzi (Ep.II/1, lett. 438, n. 1, pag. 55).<br />

8 Per rendere possibile la richiesta fondazione, che però non si effettuerà.

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