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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ELISABETTA RENZI<br />

883(Verona#1830.04.30)<br />

A Coriano stanno passando un'altra ora <strong>di</strong>fficile per le agitazioni politiche, ma per il momento non debbono<br />

denunciare conseguenze penose. Sono invece penose le notizie della salute della Ferrari.<br />

V G e M Carissima Figlia<br />

Rilevo col maggior piacere dall'ultima sua lettera mia cara Figlia il buono stato <strong>di</strong> loro salute e<br />

come non abbiano sofferti <strong>di</strong>sturbi, o sinistri. Ringraziamo <strong>di</strong> tutto la bontà del Signore ed Ella cerchi<br />

<strong>di</strong> aversi cura per continuare a servire il Signore nei suoi poveri. Con vivo <strong>di</strong>spiacere conviene che le<br />

<strong>di</strong>ca mia Cara Figlia che il Signore non si compiace sin qui <strong>di</strong> esau<strong>di</strong>re le nostre comuni orazioni per la<br />

Cara Isabella. La salute della medesima è sempre in cattivo stato e basta che le <strong>di</strong>ca che sono quin<strong>di</strong>ci<br />

giorni che non è in caso <strong>di</strong> riffarsi il letto neppure trasportandola da un letto ad un altro. Seguitiamo a<br />

fare orazione Dio è onnipotente e questa è la sola speranza che ci resta.<br />

Rapporto ai venticinque scu<strong>di</strong> da Lei rascossi dalla Signora Contessa Ferrari stia quieta e li<br />

ritenga, se piacerà al Signore ridonare alla Cara Isabella la salute chissà che non continui qualche altra<br />

scadenza ma se Dio la conserva così inferma ed aggravata non la trovo <strong>di</strong>sposta assolutamente. Per ora<br />

non rinnovo trattati colla medesima su <strong>di</strong> ciò non essendo proprio in istato. Vedremo cosa Dio <strong>di</strong>sporrà<br />

in progresso e la terrò ragguagliata dalle notizie <strong>di</strong> questa si cara inferma. Mia Cara Figlia le prego tutte<br />

<strong>di</strong> orazione per essa, ed anche per noi che ci troviamo veramente afflitte. Quelle <strong>di</strong> loro che andranno a<br />

Loreto le prego della carità d'una visita per me alla Santa Casa.<br />

Prima ch'Ella vada al Santo Monte d' Alvernia 7 spero che ci scriveremo ancora. Non s'innamori in quei<br />

boschi ed in quelle grotte perche noi dobbiamo stare colle ragazze e cercare il Signore nelle opere <strong>di</strong><br />

Carità.<br />

In somma fretta <strong>di</strong> vero cuore l'abbraccio con tutte le Care Figlie del Conservatorio. Non le<br />

presento i cor<strong>di</strong>ali complimenti dell'Isabella perche non sa ch’io le scrivo ma già li interpreto. I miei<br />

doveri al Signor Don Paolo alle orazioni del quale tanto mi raccomando specialmente quando sarà a<br />

Loreto. Accetti i cor<strong>di</strong>ali complimenti della mia Cristina, e <strong>di</strong> tutte le Compagne <strong>di</strong> questa Casa, e la<br />

lascio piena <strong>di</strong> attaccamento nel Cuore Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Di Lei Carissima Figlia<br />

Verona li 30 Aprile 1830<br />

7 Regione e antica provincia del Massiccio Centrale della Francia.<br />

Sua Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> <strong>di</strong> <strong>Canossa</strong> Figlia della Carità

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