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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ELISABETTA RENZI<br />

881(Verona#1830.02.24)<br />

Nel 1826 le Maestre Pie dell'Addolorata, così come ormai si chiamavano le ex Maestre <strong>di</strong> Coriano, erano state<br />

invitate a Sogliano per reggere il Conservatorio, voluto da Don Orazio Antimi come proprio erede dopo la sua<br />

morte. Nel 1830, la Renzi, che il Vescovo <strong>di</strong> Rimini aveva <strong>di</strong>chiarata Superiora delle Maestre Pie, come aveva<br />

chiesto ed ottenuto l'approvazione del gruppo <strong>di</strong> religiose <strong>di</strong> Coriano, lo stava chiedendo anche per quelle <strong>di</strong><br />

Sogliano, ma intanto continuava ad insistere presso la <strong>Canossa</strong> perché la sua opera fosse aggregata a quella<br />

delle Figlie della Carità. La Marchesa, per la prima volta, dopo tante speranze sempre deluse da involontarie<br />

attese, <strong>di</strong>chiara che i passi compiuti dalla Renzi annullano altri possibili piani <strong>di</strong> accordo. Tuttavia sarebbe<br />

davvero opportuno che la Renzi stessa raggiungesse la <strong>Canossa</strong> in una delle sue Case per chiarire meglio la<br />

situazione.<br />

V G e M Carissima Figlia<br />

Ricomincio a scriverle mia Carissima Figlia avendo adesso due lettere sue da riscontrare invece<br />

d'una. Prima <strong>di</strong> tutto le <strong>di</strong>rò, che grazie al Signore la cara Isabella è notabilmente migliorata, ma prima<br />

che si rimetta, e che sia in caso <strong>di</strong> scriverle ci vorrà del tempo, perché la stagione quì è ancora fredda, e<br />

nel tempo scorso fù tale, che il nostro fiume quantunque grande si gelò più volte, nè siamo liberi dalla<br />

neve, e nei contorni vi è alta mezzo braccio, cosa affatto insolita e straor<strong>di</strong>naria, al segno che non vi è<br />

persona vecchia, che si ricor<strong>di</strong> un inverno simile. Da loro mi figuro, che comincierà la primavera.<br />

Veniamo ai nostri affari. Senta mia Cara Figlia, io sinceramente sono sempre la stessa, e quasi <strong>di</strong>rei <strong>di</strong><br />

sentire più che mai, la premura pel bene spirituale <strong>di</strong> cotesti Paesi. Ma a <strong>di</strong>rle ciò che mi pare, trovo che<br />

l'approvazione da Lei ricercata, ed ottenuta, <strong>di</strong>viene un'ostacolo non piccolo alla pianta dell'Istituto<br />

nostro. Questo ostacolo andrebbe a crescere doppiamente s'Ella domanda al degnissimo loro Vescovo<br />

<strong>di</strong> essere fatta Superiora <strong>di</strong> Sogliano, giacché <strong>di</strong>etro l'approvazione necessariamente ne verrà ch'Ella<br />

sarà nominata Superiora delle Maestre Pie.<br />

Io ripeto, <strong>di</strong> cuore sono sempre la stessa, contenta della volontà <strong>di</strong> Dio, e reputandomi ben felice<br />

se potessi coadjuvare al servizio <strong>di</strong> Dio in qualsiasi luogo, ma se bramano loro il nostro minimo Istituto<br />

pare a me, che adesso si renda necessario non progre<strong>di</strong>r altro a far passi, e quando sarà il momento mi<br />

pare, che altro non vi potrebbe essere se non che il Signor Arciprete <strong>di</strong> Sogliano 1 , faccia conoscere a<br />

Monsignor Vescovo 2 la <strong>di</strong>sposizione testamentaria del benefatore, che vuole una Religione, e nello<br />

stesso tempo converrebbe gli si facesse conoscere essere troppo poco per Sogliano l'Istituto delle<br />

Maestre Pie, facendogli conoscere pure la Bolla, o Decreto Pontificio esistente per lo stabilimento delle<br />

Salesiane a cui potrebbe soggiungere che non trovandosene del terzo or<strong>di</strong>ne, egli vorrebbe tentare <strong>di</strong><br />

avere le Figlie della Carità, lusingandosi, se potesse ottenerle, <strong>di</strong> averla, Lei che ha mo<strong>di</strong>, la cara<br />

Isabella, forse anche, che pure ha mo<strong>di</strong> e così a poco, a poco far entrare il Vescovo in persuasione,<br />

avendo a me sembrato, che l'unico objetto del degnissimo loro Prelato intorno all'Istituto, fosse il modo<br />

<strong>di</strong> sussistenza. Su questo riflesso a me non sembrerebbe il momento <strong>di</strong> domandare l'istituzione delle<br />

Maestre Pie per Coriano, parendomi che non faremo altro che raddoppiare gli ostacoli per i soggetti,<br />

che poi dovessero essere traslocati a Sogliano per l'Istituto nostro.<br />

Riguardo poi alla gita, ch'Ella contempla fare per questo settembre, può credere mia Cara Figlia<br />

<strong>di</strong> quanta consolazione sarebbe per me, per la Cara Isabella, per la mia Cristina, e per tutte <strong>di</strong> rivederla,<br />

e godere un poco la grata sua compagnia, che volentieri voressimo goder per sempre.<br />

1 Nel 1830, Arciprete <strong>di</strong> Sogliano Don GIUSEPPE MAGGIOLI.<br />

2 Mons. Rollio Ottavio, vescovo <strong>di</strong> Rimini (Ep. II/1, lett. 650, n. 4, pag. 605).

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